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Youtube inventa la colonna sonora del futuro: addio copyright, benvenuto AI jukebox

Nel grande circo degli strumenti di content creation, YouTube sta silenziosamente spingendo i creator verso una nuova era, una dove non è più necessario pregare l’algoritmo di non falciarti il video con una segnalazione per copyright. Secondo quanto riportato da TechCrunch, la piattaforma di Google sta lanciando una nuova funzione chiamata Music assistant, un tool basato su intelligenza artificiale che permette di generare basi musicali strumentali su richiesta, totalmente gratuite e – cosa più importante – libere da ogni incubo legale.

La demo è stata presentata da Lauren sul canale Creator Insider, una specie di “dietro le quinte” ufficiale di YouTube dove le novità vengono spiegate con quel tono da Silicon Valley che cerca disperatamente di suonare umano, ma finisce per sembrare sempre un po’ Google Assistant con empatia. Nella dimostrazione, Lauren mostra una nuova tab all’interno della beta di Creator Music, dove compare il già battezzato Music assistant. Scrivi una frase come “dammi una musica motivazionale per un montaggio di allenamento” e voilà, l’algoritmo ti sforna una lista di tracce pronte all’uso. Clic, scarichi, editi il video, e nessuno ti tocca.

YouTube con il No Fakes Act vuole fare il poliziotto buono dell’IA, ma chi tiene le chiavi della prigione?

Nel solito balletto bipartisan che unisce i due mondi inconciliabili del Congresso americano — democrazia e spettacolo — i senatori Chris Coons (Democratico del Delaware) e Marsha Blackburn (Repubblicana del Tennessee) rispolverano per la terza volta il loro giocattolino legislativo chiamato NO FAKES Act. Un acronimo tanto ridicolo quanto pretenzioso, che dovrebbe tutelare volti, voci e nomi dei poveri esseri umani — o meglio, delle loro versioni sintetiche generate dall’intelligenza artificiale. Una specie di diritto d’autore applicato alla carne e ossa, o a quel poco che ne resta online.

La novità rispetto alle versioni 2023 e 2024? Questa volta YouTube si è infilata nel party con tanto di vestito buono, appoggiando pubblicamente la proposta. Secondo la piattaforma di Google, il disegno di legge avrebbe finalmente trovato “il modo giusto per bilanciare protezione e innovazione”: tradotto, significa che il potere di segnalare contenuti AI considerati “inappropriati” passa direttamente all’utente coinvolto. L’illusione perfetta della democrazia digitale: sei tu a decidere, certo, ma entro i limiti che stabiliamo noi.

Hollywood e l’affare sporco dei trailer AI: quando il copyright diventa un’opportunità

Hollywood ha sempre avuto un talento innato per trasformare ogni crisi in un’opportunità. Ora, a quanto pare, alcuni studi cinematografici hanno trovato il modo di monetizzare persino la proliferazione di trailer generati dall’intelligenza artificiale su YouTube. Secondo Deadline, Warner Bros. Discovery, Paramount e Sony Pictures hanno deciso di non combattere questi contenuti con le solite richieste di rimozione per violazione del copyright. Al contrario, hanno preferito reindirizzare a loro stessi i guadagni pubblicitari, sottraendoli ai creatori di questi trailer, come i canali Screen Culture e KH Studio.

Questa strategia ha scatenato l’ira del sindacato degli attori SAG-AFTRA, che accusa le major di trarre profitto da contenuti che sfruttano senza autorizzazione le sembianze delle loro star, spesso ricreate artificialmente. La questione solleva un dilemma interessante: le stesse case di produzione che potrebbero eliminare questi video per violazione del copyright scelgono invece di monetizzarli. Perché eliminare qualcosa che può generare guadagni passivi?

YouTube 20 anni dopo: da garage di idee a colosso dell’intrattenimento guidato dall’AI

Era il 14 febbraio 2005 quando tre ex dipendenti di PayPal – Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim – fondavano una piccola piattaforma per condividere video amatoriali. Nessuno avrebbe mai immaginato che, vent’anni dopo, YouTube sarebbe diventato il cuore pulsante dell’intrattenimento digitale, capace di ridefinire il concetto di contenuto video e di dare a chiunque i suoi famosi “15 minuti di notorietà”, come profetizzato da Andy Warhol.

Nuove funzionalità su YouTube: Generazione Video per Shorts con Dream Screen e Veo 2

YouTube ha recentemente potenziato la sua piattaforma Shorts integrando nuove funzionalità di intelligenza artificiale generativa, grazie all’adozione del modello video Veo 2 di Google DeepMind. Questa evoluzione mira a offrire ai creatori strumenti avanzati per arricchire i loro contenuti con clip video generate dall’IA, ampliando le possibilità creative e migliorando l’interazione con il pubblico.

Introdotto nel settembre 2023, Dream Screen consentiva inizialmente ai creatori di generare immagini e video basati su descrizioni testuali, utilizzabili come sfondi virtuali per i loro Shorts. Con l’integrazione di Veo 2, le capacità di Dream Screen sono state notevolmente ampliate. Ora, gli utenti possono generare clip video autonome da inserire direttamente nei loro Shorts, superando la precedente limitazione degli sfondi statici.

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