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WPP e IBM reinventano il B2B con WatsonX

WPP è leader mondiale nelle comunicazioni, nell’esperienza, nel commercio e nella tecnologia e ospita molte delle reti di agenzie più ammirate e di successo del settore.

WPP e IBM hanno annunciato una nuova soluzione business-to-business (B2B) basata sulla piattaforma di intelligenza artificiale (IA) e dati WatsonX di IBM.

L’intelligenza artificiale nel settore pubblicitario: le strategie di WPP e Publicis

Wpp ha dichiarato di voler spendere circa 250 milioni di sterline (318 milioni di dollari) all’anno per investire in nuove tecnologie per la messa a punto di tecnologie proprietarie nell’ambito dell’intelligenza artificiale e dell’analisi dei dati.

“L’intelligenza artificiale sta trasformando il nostro settore e noi la vediamo come un’opportunità e non come una minaccia. Crediamo fermamente che rafforzerà e non sostituirà la creatività umana», ha affermato il Ceo Mark Read in relazione al piano di investimenti pianificato nel settore. 

Stiamo già fornendo ai nostri dipendenti strumenti basati sull’intelligenza artificiale per aumentare le loro competenze, produrre lavoro in modo più efficiente e migliorare le prestazioni dei media” continua Read riferendosi a WPP Open, la piattaforma tecnologica di intelligenza artificiale proprietaria, già oggi utilizzata da oltre 28.000 persone nel gruppo e adottata anche da alcune importanti clienti come L’Oréal e Nestlé.

La notizia segue un annuncio simile da parte del gruppo Publicis che ha dichiarato che investirà 300 milioni di euro (327 milioni di dollari) nei prossimi tre anni sull’intelligenza artificiale, di cui 100 milioni di euro nel 2024, poiché la nuova tecnologia sarà sempre più utilizzata nel settore pubblicitario.

Gli investimenti saranno suddivisi equamente per potenziare l’area tecnologia, licenze, software e infrastruttura cloud, e l’area risorse umane, attraverso il miglioramento delle competenze dei dipendenti e con nuove assunzioni mirate. Publicis ha dichiarato a tale proposito che trarrà vantaggio dai 2,3 miliardi di profili di dati individuali di sua proprietà per addestrare la sua piattaforma tecnologica Core AI, per personalizzare le campagne, prevederne l’impatto e adattare il pubblico target in tempo reale, soprattutto in vista del passaggio ad un approccio cookieless e in favore di un modello basato su dati proprietari di prima parte.

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