La rivoluzione dei chatbot ha inondato il nostro mondo di testi generati dall’IA, presenti in ogni angolo della nostra vita quotidiana: dai feed delle notizie, ai saggi accademici, fino alle email. La loro abbondanza è talmente ridondante che sono nati interi settori per affrontare la questione, offrendo soluzioni per identificare testi generati dall’IA e servizi che promettono di “umanizzare” questi testi, rendendoli indistinguibili da quelli scritti da un essere umano. Tuttavia, entrambi i tipi di strumenti presentano prestazioni discutibili, e man mano che i chatbot diventano più sofisticati, diventa sempre più difficile distinguere tra testi generati da algoritmi e quelli scritti da persone.