“Sovranità tecnologica e concorrenza sono due leve fondamentali per il futuro dell’Europa digitale”. Con queste parole, l’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, ha lanciato un messaggio chiaro dal suo profilo LinkedIn, in occasione della riunione del board dell’azienda a Barcellona, a margine del Mobile World Congress 2025. L’evento, che ogni anno riunisce i leader globali delle telecomunicazioni, ha offerto a Labriola l’opportunità di confrontarsi con due figure chiave della Commissione Europea: Henna Virkkunen, vicepresidente per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, e Teresa Ribera, responsabile per la concorrenza. Un dialogo che sottolinea l’urgenza di un’Europa digitale più autonoma e competitiva, capace di affrontare le sfide di un mercato dominato da giganti tecnologici extraeuropei.
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Nel panorama competitivo globale, l’asimmetria normativa tra mercati sta diventando un freno all’innovazione per le aziende europee. Lo ha evidenziato con chiarezza Pietro Labriola, amministratore delegato di TIM, intervenendo all’evento “La Ripartenza, liberi di pensare” a Milano. La sua analisi pone una questione cruciale per i C-level delle aziende che operano in un contesto sempre più interconnesso: l’Europa può permettersi di competere con regole più stringenti rispetto ad altri mercati?

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria per esaminare il contratto di utilizzo delle reti stipulato tra TIM e FiberCop. L’indagine, che dovrà concludersi entro il 31 gennaio 2026, si concentra su vari aspetti chiave del contratto, valutando in particolare la possibile violazione dell’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, che proibisce gli accordi in grado di restringere la concorrenza nel mercato interno.

“La collaborazione tra aziende e università può produrre risultati significativi per la crescita economica e sociale dell’Italia. Ridurre il mismatch tra domanda e offerta nel mondo del lavoro, favorire l’integrazione delle competenze, valorizzare i talenti di ragazze e ragazzi sono temi centrali per la collettività. Per questo partecipiamo con convinzione a esperienze come HighEst Lab, mettendo a disposizione le nostre tecnologie e competenze” sono le dichiarazioni di Enrica Danese, Direttrice Corporate Communication & Sustainability di TIM, nel corso della presentazione che si è svolta oggi a Torino di HighESt Lab, il nuovo centro dell’Università di Torino dedicato allo sviluppo di competenze, ricerca e soluzioni su Big Data e Intelligenza Artificiale.

TIM ha annunciato un importante investimento di circa 130 milioni di euro per far crescere TIM Enterprise nel Cloud e costruire un nuovo Data Center di ultima generazione. L’iniziativa si inserisce nella più ampia strategia di investimenti che il Gruppo sta portando avanti per potenziare la disponibilità di ulteriori spazi di Data Center ad alte prestazioni nei campus già esistenti a Roma e Milano, con l’obiettivo di continuare a essere il punto di riferimento nel mercato italiano e di rispondere alle crescenti esigenze di aziende e Pubblica Amministrazione.