Il Tecnopolo di Bologna cambia volto e nome: si chiamerà Dama, un acronimo che unisce data e manifattura, ispirandosi al celebre dipinto di Leonardo da Vinci, La dama con l’ermellino. Ma dietro questo nuovo nome c’è molto di più: una trasformazione epocale che consacra Bologna come l’epicentro della Data Valley dell’Emilia-Romagna.
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Il consorzio italiano Innovate ha vinto la gara per la realizzazione del primo supercalcolatore industry-grade promosso dall’impresa comune EuroHPC. EuroHPC, nato nel 2018, mira a sviluppare un ecosistema leader nel supercalcolo e nel calcolo quantistico all’interno dell’UE. Il progetto Innovate, che segue l’installazione di supercomputer come Leonardo, HPC6 di Eni e Pitagora, posizionerà l’Italia al terzo posto mondiale per potenza di calcolo complessiva.

Il Giappone ha recentemente annunciato un piano ambizioso per sviluppare il primo supercomputer di “classe zeta” al mondo, la cui costruzione inizierà nel 2025. Questo progetto rivoluzionario mira a raggiungere una potenza di calcolo 1.000 volte superiore rispetto ai supercomputer attuali, con un costo stimato superiore ai 750 milioni di dollari. Una volta completato, previsto per il 2030, si prevede che il supercomputer avrà un impatto profondo sulla ricerca scientifica e sulle capacità dell’intelligenza artificiale.