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Blue Origin raggiunge l’orbita con il primo lancio del razzo New Glenn

Il 16 gennaio 2025, Blue Origin ha segnato una pietra miliare nel settore aerospaziale con il lancio inaugurale del suo razzo New Glenn dal Launch Complex 36 presso la Cape Canaveral Space Force Station, in Florida.

Questo evento rappresenta l’ingresso ufficiale dell’azienda nel mercato dei lanci orbitali, posizionandola come concorrente diretto di SpaceX.

l razzo, battezzato in onore di John Glenn, il primo americano ad orbitare attorno alla Terra, ha trasportato con successo un prototipo di satellite, raggiungendo l’orbita terrestre 13 minuti dopo il decollo. Tuttavia, il tentativo di recuperare il primo stadio del razzo su una chiatta nell’Atlantico non ha avuto successo. Nonostante ciò, l’obiettivo primario della missione, ovvero l’inserimento in orbita, è stato raggiunto, segnando un significativo passo avanti per l’azienda fondata da Jeff Bezos.

Blue Origin accelera: New Glenn pronto al decollo

Blue Origin, l’azienda aerospaziale fondata da Jeff Bezos, ha recentemente compiuto un passo significativo verso il debutto del suo razzo New Glenn. Il 27 dicembre 2024, presso il Launch Complex 36 di Cape Canaveral, Florida, è stato completato con successo un test di accensione integrato del veicolo di lancio, noto come “hotfire“. Durante questo test, i motori del razzo sono stati accesi per 24 secondi, raggiungendo la massima spinta per 13 di essi, simulando le condizioni di un vero e proprio lancio.

Italia nello spazio: 60 anni fa il lancio del satellite San Marco

Il 15 dicembre 1964 veniva lanciato il primo satellite artificiale italiano, il San Marco 1, che rese l’Italia il 3° Paese al mondo, dopo Unione Sovietica e Stati Uniti, a mettere in orbita un satellite artificiale interamente realizzato a livello nazionale. Ideato Luigi Broglio, il padre dell’astronautica italiana, era una sfera di 66 centimetri per 115 chilogrammi in grado di misurare la densità dell’alta atmosfera in modo continuo e con una precisione mai raggiunta prima, grazie a una bilancia inerziale detta “bilancia Broglio”. A bordo del satellite era alloggiato anche un esperimento secondario condotto da Nello Carrara, altro importante scienziato italiano, che aveva lo scopo di investigare le proprietà della ionosfera.

Bloccato nello Spazio! Un caffe’ al BAR dei DAINI update !

Secondo i funzionari della NASA, due astronauti bloccati sulla Stazione Spaziale Internazionale da giugno 2024 a causa di problemi con la capsula Starliner della Boeing potrebbero non tornare sulla Terra prima di febbraio 2025, utilizzando potenzialmente una navicella spaziale SpaceX per il loro viaggio di ritorno.

Bloccato nello spazio, il Boeing Starliner sta affrontando una serie di gravi difficoltà che hanno messo in discussione la sua affidabilità e la capacità di riportare gli astronauti sulla Terra. La navicella spaziale, che avrebbe dovuto completare una missione di otto giorni verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), è rimasta in orbita per oltre due mesi a causa di problemi tecnici significativi. Tra questi, perdite di elio, che sono cruciali per il sistema di propulsione, e malfunzionamenti nei propulsori, necessari per il deorbitamento.

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