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L’AI Non ci mangerà… Ma solo perché non ne ha bisogno, parola di Masayoshi Son

Masayoshi Son, CEO di SoftBank, ha tranquillizzato tutti: l’intelligenza artificiale non ci mangerà. Non perché ci voglia bene, non perché abbia un’etica, ma semplicemente perché non funziona a proteine. “Se la loro fonte di energia fosse proteine, allora sarebbe pericoloso,” ha spiegato Son, con la serena consapevolezza di chi sta costruendo il futuro dell’umanità con la stessa nonchalance con cui si investe in una startup di delivery.

A fargli eco, Sam Altman di OpenAI, che durante il loro incontro a Tokyo ha rassicurato il pubblico su un altro aspetto: l’AI non ruberà nemmeno il lavoro, perché, tanto, l’umanità trova sempre qualcosa da fare. Certo, come no. Così come i tessitori del XIX secolo hanno trovato facilmente impiego quando i telai automatici hanno fatto il loro ingresso trionfale nelle fabbriche. O come i lavoratori del call center quando sono arrivati i chatbot. Il progresso non si ferma mai: l’importante è che la gente continui a essere ottimista mentre l’AI riscrive le regole del gioco.

SoftBank e OpenAI lanciano SB OpenAI Japan: un’alleanza strategica per l’AI enterprise

SoftBank e OpenAI hanno annunciato la creazione di una joint venture in Giappone, denominata SB OpenAI Japan, con l’obiettivo di fornire soluzioni avanzate di intelligenza artificiale alle imprese. L’accordo, rivelato durante un evento in diretta il 3 febbraio 2025, rappresenta un passo significativo nell’integrazione dell’AI nei settori strategici del mercato giapponese.

SoftBank si è impegnata a investire 3 miliardi di dollari all’anno per sfruttare la tecnologia di OpenAI in tutte le sue operazioni e controllate. Questo imponente impegno finanziario dimostra l’intenzione del conglomerato di integrare l’AI su larga scala, sfruttando le capacità di OpenAI per creare vantaggi competitivi e ottimizzare processi aziendali critici.

SoftBank e OpenAI: Il Ritorno del Re degli Investimenti Folli

Masayoshi Son ha di nuovo aperto il portafoglio. E stavolta lo ha fatto in grande, con un potenziale investimento fino a 25 miliardi di dollari in OpenAI, un’operazione che, se confermata, scalzerebbe Microsoft dal trono del principale finanziatore dell’azienda di Sam Altman. Un ribaltone che non solo ridefinisce le alleanze nel settore dell’intelligenza artificiale, ma evidenzia anche il ritorno in scena di SoftBank con la sua solita, inarrestabile ambizione di plasmare il futuro della tecnologia.

Non si tratta solo di una pioggia di miliardi gettata nel vuoto. Questo affare arriva sulla scia di Stargate, un mega-progetto da 500 miliardi di dollari annunciato nientemeno che da Donald Trump (sì, proprio lui), con la promessa di costruire data center in Texas e creare 100.000 posti di lavoro americani. Masayoshi Son, ovviamente, è stato nominato presidente del progetto. Che Trump possa essere un kingmaker dell’AI è un twist che nemmeno Hollywood avrebbe osato scrivere.

Skild AI e la Corsa all’Automazione: SoftBank Pronta a Investire 500 Milioni nella Startup AI per Robot

Skild AI, una giovane ma ambiziosa azienda specializzata nello sviluppo di software di intelligenza artificiale per robot, è in trattative per raccogliere un nuovo round di finanziamenti da SoftBank, il colosso giapponese guidato da Masayoshi Son. Secondo il Financial Times, la valutazione della startup potrebbe schizzare fino a 4 miliardi di dollari, un incremento significativo rispetto alla precedente valutazione di 1,5 miliardi ottenuta appena sei mesi fa.

Il finanziamento da 500 milioni di dollari, riportato da Bloomberg, si inserisce in una strategia più ampia di SoftBank, che sta accelerando i propri investimenti nell’intelligenza artificiale. Son ha già dichiarato l’intenzione di destinare circa 40 miliardi di dollari nel progetto del data center Stargate e nel suo principale finanziatore, OpenAI. L’interesse per Skild AI dimostra la volontà di puntare su tecnologie che possano rivoluzionare l’automazione e la robotica, ambiti sempre più centrali nell’ecosistema dell’AI.

Stargate, SoftBank e la Scommessa di Son: Il Grande Rischio AI

Il pellegrinaggio verso la magione di Masayoshi Son a Tokyo. (50 Billion$) – Speciale un caffè al Bar dei Daini

Questa volta è stato Sam Altman a imbarcarsi in quell’estenuante volo di 11 ore da San Francisco, nella speranza di convincere il miliardario giapponese a iniettare qualche miliardo nella sua ultima fantasia da tech bro. E ha funzionato. SoftBank sta per prendersi la fetta più grande del rischio finanziario dietro Stargate, il mega progetto da 500 miliardi di dollari che promette di rivoluzionare i data center. Son ha promesso di investire circa 40 miliardi, forse divisi tra Stargate e OpenAI. Chiaramente, dettagli insignificanti.

Ma ecco la realtà: il progetto sarà pesantemente finanziato a debito, come sempre. E per far funzionare i numeri, Son dovrà mescolare il suo inossidabile ottimismo tecnologico con la solita finanza creativa. Peccato che i mercati non siano più quelli del 2021 e trovare creditori pronti a credere nell’ennesimo sogno tech potrebbe non essere così facile. Il rischio è enorme, ma per Son è l’ennesima chance di sedersi al tavolo che conta nell’AI, un’ossessione che lo perseguita da anni.

SoftBank mira a investire 1,5 miliardi di dollari in OpenAI tramite una nuova offerta pubblica di acquisto – Report

SoftBank, uno dei più grandi conglomerati giapponesi con una forte presenza nelle tecnologie emergenti, sta esplorando l’opportunità di investire una cifra significativa di 1,5 miliardi di dollari in OpenAI, leader nel campo dell’intelligenza artificiale. Secondo quanto riportato da fonti vicine alla trattativa, questa iniziativa rientra nell’ambito di un’offerta pubblica di acquisto (tender offer) che potrebbe vedere il colosso giapponese acquisire una quota significativa nella società di San Francisco, famosa per i suoi modelli linguistici avanzati come GPT-4 e il suo impatto sull’industria tecnologica globale.

Jensen Huang e Masayoshi Son: SoftBank riceverà per prima i chip Blackwell di Nvidia

SoftBank Group ha annunciato di essere il primo cliente a ricevere i chip Blackwell di Nvidia, un passo significativo nella costruzione di un supercomputer avanzato in Giappone. Questo sviluppo è stato rivelato durante il summit AI di Nvidia a Tokyo, dove è stato sottolineato che il supercomputer sarà il più potente del paese, progettato per supportare iniziative di intelligenza artificiale (AI) e per servire istituzioni di ricerca e aziende locali.

SoftBank e il futuro dell’Intelligenza Artificiale: le visioni di Masayoshi Son

Il CEO di SoftBank, Masayoshi Son, ha recentemente sottolineato il potenziale di Nvidia, dichiarandola “sottovalutata” durante il suo intervento al Saudi FII Summit. Ha proiettato che per raggiungere l’intelligenza artificiale superintelligente (ASI) potrebbero essere necessari “centinaia di miliardi di dollari”, insieme a un investimento stimato di 9 trilioni di dollari e 200 milioni di chip. Nonostante un leggero calo delle azioni di Nvidia nel premarket, l’azienda ha visto una crescita notevole, con le azioni in aumento del 191% dall’inizio dell’anno e oltre il 2.600% negli ultimi cinque anni.

SoftBank investirà in Perplexity AI

Il Vision Fund 2 di SoftBank Group investirà tra i 10 e i 20 milioni di dollari nella startup americana di ricerca sull’intelligenza artificiale Perplexity AI, secondo quanto riportato da Bloomberg. Questo investimento fa parte di un round di finanziamento più ampio da 250 milioni di dollari, che valuta la startup circa 3 miliardi di dollari, triplicando la sua precedente valutazione di circa 1 miliardo di dollari. L’accordo non è ancora definitivo e i termini potrebbero cambiare, come riferisce il rapporto, citando fonti interne.

Secondo Arm Holdings, il lancio del chip AI previsto per il prossimo anno rappresenta una scommessa cruciale per SoftBank

Arm Holdings una sussidiaria di SoftBank (sta attivamente lavorando allo sviluppo dei propri chip di intelligenza artificiale (AI), con l’obbiettivo di avere il primo prototipo pronto entro la primavera del 2025, come riportato dal quotidiano giapponese Nikkei.

Il progettista di semiconduttori con sede nel Regno Unito ha in programma la creazione di una divisione dedicata ai chip AI e prevede di iniziare la produzione di massa nell’autunno del prossimo anno, affidandosi a produttori a contratto per la produzione.

SoftBank Sells Off del Vision Fund – Son vuole investire in AI Chips

Il colosso tecnologico giapponese SoftBank ha ceduto le quote di imprese quotate in borsa appartenenti al suo Vision Fund, orientandosi maggiormente verso il settore dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale, secondo quanto riportato da Bloomberg.

Il Vision Fund, che ha rappresentato il fondo di venture capital più grande al mondo, ha dismesso le proprie partecipazioni in aziende quali DoorDash, Coupang e Grab Holdings, come evidenziato dai documenti normativi citati dal notiziario.

Softbank Happiness Empowered by AI

“Stiamo andando verso una rivoluzione dell’intelligenza artificiale e saremo
la società di investimento per la rivoluzione dell’intelligenza artificiale”

Masayoshi Figlio

Il gigante giapponese dell’alta tecnologia SoftBank ha ricevuto un upgrade da Deutsche Bank, in seguito all’intensificarsi delle sue iniziative nel settore dell’intelligenza artificiale.

La compagnia prevede di puntare oltre 150 miliardi di yen (quasi 895M euro) nello sviluppo di hardware dedicato alla realizzazione di un avanzato modello linguistico dotato di 1 trilione di parametri, con l’avvio della terza fase previsto nella seconda parte dell’anno corrente, come evidenziato dall’analista Peter Milliken Deutsche Securities.

Softbank: 100 miliardi di dollari per costruire chip per l’AI e fare concorrenza a Nvidia

Masayoshi Son, il fondatore di SoftBank Group Corp. una delle holding giapponesi più importanti al mondo e specializzata nell’investimento in capitale di rischio, ha intenzione di raccogliere fino a 100 miliardi di dollari per finanziare un’impresa di chip in grado di competere con Nvidia Corp. e fornire semiconduttori essenziali per l’Intelligenza Artificiale.

Lo riporta Bloomberg, secondo cui il progetto, con il nome in codice di Izanagi – il dio giapponese della creazione e della vita – mira a creare una società che possa integrare al suo interno l’unità di progettazione di chip Arm Holdings (società controllata sempre da SoftBank e specializzata nel settore dei semiconduttori) e nel quale SoftBank investirebbe 30 miliardi di dollari, mentre 70 miliardi di dollari arriverebbero da investitori istituzioni del Medio Oriente.

Se avrà successo, questo progetto rappresenterà uno dei maggiori investimenti nell’ambito dell’intelligenza artificiale dall’avvento di ChatGPT, superando di gran lunga l’investimento di oltre 10 miliardi di dollari di Microsoft Corp. in OpenAI.

I dettagli su come il progetto sarà finanziato o le modalità con le quali verranno investiti i finanziamenti non sono ancora stati definiti. Quello che è noto al momento è che Son sta valutando diverse idee e strategie di investimento per rafforzare la presenza di Arm nel mercato dei chip dell’Intelligenza Artificiale, al momento dominata da Nvidia, ed esplorando la possibilità di realizzare processori di prossima generazione.

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