Nel mondo della satira politica, ogni matita è una spada, e ogni tratto una dichiarazione di guerra. Nonostante ciò, quando la matita si infrange contro le realtà invisibili che gestiscono l’equilibrio del potere, il risultato è spesso una macchia indelebile. Ann Telnaes, una vignettista di lunga carriera, ha deciso di lasciare il Washington Post dopo essere stata messa da parte per una vignetta che non è stata mai pubblicata. La vignetta, come ha spiegato lei stessa su Substack, avrebbe dovuto commentare l’alleanza tra i giganti della tecnologia e l’establishment mediatico, eppure, qualcosa ha fatto scattare il meccanismo della censura. Telnaes, con un sorriso beffardo, ha sottolineato che questo non è stato un semplice caso di rifiuto artistico, ma un segnale di qualcosa di più insidioso. Un’inversione di rotta, un cambiamento delle regole del gioco.