Se pensavi che l’Intelligenza Artificiale fosse una moda passeggera, tipo Clubhouse o il metaverso secondo Zuckerberg, è arrivato il momento di aggiornare il tuo software mentale. Il Regno Unito ha appena staccato un assegno da 15 milioni di sterline per l’Alignment Project, una nuova iniziativa internazionale finalizzata a risolvere il problema più inquietante (e pericolosamente sottovalutato) dell’IA: l’allineamento degli obiettivi tra esseri umani e sistemi intelligenti. Tradotto in termini più brutali: evitare che la prossima superintelligenza decida di ottimizzare il pianeta eliminando l’elemento meno efficiente, ovvero noi.
Sì, perché il termine “allineamento dell’intelligenza artificiale” non è una trovata linguistica da documento strategico europeo, ma una questione esistenziale. Non stiamo parlando di rendere l’IA più simpatica o educata, ma di garantirci che, quando le daremo il potere di prendere decisioni autonome, non cominci a interpretare “massimizza la felicità umana” come “spegni internet, chiudi Netflix e metti tutti a coltivare patate per l’eternità”.