Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

Tag: pubblica amministrazione

Pubblicate le Linee guida per l’adozione dell’AI nella PA

Sono state rese disponibili in consultazione pubblica, e lo saranno fino al 20 marzo 2025, le Linee Guida per l’adozione dell’Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione. Previste dal Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2024-2026, le Linee Guida di AgID per l’adozione, l’acquisto e lo sviluppo di sistemi di AI nella Pubblica Amministrazione sono emanate seguendo l’iter previsto all’articolo 71 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). Quelle in consultazione riguardano, nello specifico, le modalità di adozione dei sistemi di Intelligenza Artificiale, con particolare riferimento agli aspetti di conformità normativa e di impatto organizzativo. 

Ma quali sono i veri obiettivi e le sfide che ci attendono? Scopriamolo insieme.

Italia. Il Piano Triennale per l’informatica nella PA: un viaggio verso la digitalizzazione

Il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione (PA) rappresenta un pilastro fondamentale nella strategia di digitalizzazione del nostro Paese. Questo strumento non solo delinea gli obiettivi e i risultati attesi, ma li traduce in indicazioni operative concrete, facilitando l’azione amministrativa delle PA e promuovendo una trasformazione digitale tangibile.

Zangrillo, servizi con l’AI per i cittadini entro fine 2024. Ma l’Italia è al 26° posto per l’uso nella PA

Per quanto riguarda l’uso dell’Intelligenza Artificiale, che su alcune tematiche è già in fase di sperimentazione, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo prevede che verranno rilasciati dei servizi ai cittadini entro la fine del 2024.

Dall’adozione dell’Intelligenza Atificiale nella PA aumento della produttività per 23,5 mld di euro all’anno

L’adozione dell’Intelligenza Artificiale generativa potrebbe portare alle pubbliche amministrazioni in tutto il mondo benefici pari a 1.750 miliardi di dollari all’anno entro il 2033. È quello che emerge da uno studio di Boston Consulting Group, che sottolinea come l’AI generativa in Italia sarà in grado di aumentare la produttività della PA per circa 25 miliardi di dollari l’anno (circa 23,5 miliardi di euro).

Gli analisti di BSC hanno condotto un’analisi su 41.600 utenti abituali del web in 48 giurisdizioni a livello globale, in collaborazione con Salesforce.

Dal report, intitolato “Gen Ai: The Trust Multiplier for Government“, emerge che, sebbene molti cittadini si sentano a proprio agio con l’idea che il governo utilizzi l’Intelligenza Artificiale, sono due le principali fonti di preoccupazione: la velocità di implementazione e il potenziale impatto su posti di lavoro.

Gli italiani, in particolare, si dicono preoccupati principalmente per la perdita di posti di lavoro (36%) e per le capacità ad usare questi strumenti (30%), atteso che, in Italia, solo il 4% degli intervistati usa sistemi di AI almeno una volta al giorno rispetto ad una media internazionale del 16% (la percentuale più alta di utilizzo si registra nel Qatar con il 42%).

Per quanto riguarda l’Italia, il 48% degli intervistati dichiara di sentirsi a proprio agio nell’interagire con l’AI per accedere ai servizi governativi, ma più di un terzo non si fida dell’uso responsabile della tecnologia da parte dei governi.

Importanti anche le aspettative. Dal momento che il 74% degli intervistati ha dichiarato di aver avuto problemi con i servizi digitali della PA negli ultimi due anni, la stessa percentuale, anzi leggermente superiore, il 75% si aspetta che grazie all’implementazione delle innovazioni tecnologiche e all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale anche nella PA la qualità arrivi ad essere al pari di quella delle aziende del settore privato.

CC BY-NC-SA 4.0 DEED | Disclaimer Contenuti | Informativa Privacy | Informativa sui Cookie