Il concetto di “Private AI” sta guadagnando rapidamente attenzione tra coloro che cercano di bilanciare le potenzialità delle tecnologie di intelligenza artificiale con la necessità di proteggere i propri dati sensibili. Si tratta di un approccio che mira a garantire che l’elaborazione dei dati avvenga senza compromettere la privacy, mantenendo il pieno controllo sui dati stessi. In altre parole, si concentra sull’utilizzo di modelli di AI che operano localmente sui dispositivi dell’utente, piuttosto che fare affidamento su server remoti, come è tipico nei “tradizionali modelli” di intelligenza artificiale basati su cloud.
Tag: Private AI
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Nell’era dell’intelligenza artificiale (AI), uno dei temi più delicati e cruciali riguarda la titolarità degli output generati dai sistemi AI e l’uso dei dati di addestramento. Il dibattito si è intensificato soprattutto a causa dell’ampio utilizzo di servizi AI forniti dai grandi hyperscaler globali – giganti tecnologici come Google, Microsoft e Amazon – che impongono Termini e Condizioni (T&C) restrittivi. Questi contratti sono concepiti in modo tale da non lasciare spazio agli utenti per negoziare i diritti sui risultati prodotti dall’intelligenza artificiale o sull’utilizzo dei dati che alimentano i modelli.