Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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L’uso dell’Intelligenza Artificiale nei rapporti di polizia: svolta tecnologica o rischio per la giustizia?

La città di East Palo Alto, una comunità operaia che sembra lontana anni luce dai vicini di Silicon Valley, è uno dei primi dipartimenti di polizia in California ad adottare un nuovo strumento di intelligenza artificiale (AI) per la stesura di rapporti di polizia. L’ufficiale Wendy Venegas ha recentemente affrontato una situazione delicata con una quattordicenne trovata in lacrime lungo una strada residenziale. Il padre della ragazza, dopo averla sorpresa con il fidanzato, aveva aggredito quest’ultimo, portando all’intervento della polizia. Nulla di straordinario in un contesto di routine operativa, ma la vera novità è emersa quando Venegas ha dovuto redigere il rapporto sull’incidente. (the Guardian)

L’IA Conversazionale Alimentata da Modelli di Linguaggio di Grandi Dimensioni: Amplificazione dei Falsi Ricordi nelle Interviste ai Testimoni

L’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nelle indagini criminali sta trasformando il modo in cui le forze dell’ordine operano, ma porta con sé anche una serie di sfide etiche e legali. Questo articolo esplorerà le opportunità e i rischi associati all’implementazione dell’IA nel contesto della giustizia penale, facendo riferimento a diverse fonti, tra cui il MIT e altre analisi recenti.

 X-Law: Polizia Predittiva

Elia Lombardo è un esperto di sicurezza urbana e intelligenza artificiale, noto per il suo approccio innovativo nella prevenzione dei crimini. La sua invenzione, X-Law, ha rivoluzionato il modo in cui le forze dell’ordine possono prevedere e prevenire attività criminali.

Questo software utilizza algoritmi probabilistici per analizzare dati provenienti da denunce e informazioni socio-economiche, permettendo di prevedere con un alto grado di accuratezza il verificarsi di crimini, in particolare quelli di tipo predatorio, come furti e rapine.

Microsoft vieta alla polizia di utilizzare L’ intelligenza artificiale per il riconoscimento facciale

Microsoft ha riaffermato il divieto ai dipartimenti di polizia statunitensi di utilizzare l’intelligenza artificiale generativa per il riconoscimento facciale attraverso il servizio Azure OpenAI, Non si tratta di un divieto generale per i dipartimenti di polizia di utilizzare il servizio. 

Mercoledì scorso, i termini di servizio per Azure OpenAI di Microsoft sono stati aggiornati per vietare più chiaramente l’uso del servizio “da o per” i dipartimenti di polizia negli Stati Uniti per il riconoscimento facciale, incluso l’uso con l’attuale e futura analisi delle immagini di OpenAI Models. Inoltre, è stato aggiunto un nuovo punto che vieta l’uso della tecnologia di riconoscimento facciale in tempo reale sulle telecamere mobili, come le body cam e le dashcam, per tentare di identificare una persona in ambienti non controllati.

Questi cambiamenti arrivano dopo che Axon, produttore di prodotti tecnologici e di armi per militari e forze dell’ordine, ha annunciato un nuovo prodotto che utilizza il modello di testo generativo GPT-4 di OpenAI per riassumere l’audio dalle telecamere del corpo. Tuttavia, non è chiaro se Axon utilizzi GPT-4 tramite il servizio Azure OpenAI e se la politica aggiornata sia una risposta al lancio del prodotto Axon.

I nuovi termini lasciano ancora spazio a Microsoft, poiché il divieto totale di utilizzo del servizio Azure OpenAI riguarda solo la polizia statunitense e non quella internazionale. Inoltre, non copre il riconoscimento facciale effettuato con telecamere fisse in ambienti controllati, come un back office.

Questo approccio è in linea con quello recente di Microsoft e del suo stretto partner OpenAI nei confronti delle forze dell’ordine e dei contratti di difesa legati all’intelligenza artificiale. Ad esempio, OpenAI sta lavorando con il Pentagono Darpa su una serie di progetti che includono capacità di sicurezza informatica, mentre Microsoft ha lanciato l’utilizzo dello strumento di generazione di immagini di OpenAI, DALL-E, per aiutare il Dipartimento della Difesa a creare software per eseguire operazioni militari.

Azure OpenAI è ora disponibile nel prodotto Azure Government di Microsoft, aggiungendo ulteriori funzionalità di conformità e gestione rivolte agli enti governativi, comprese le forze dell’ordine. Candice Ling, vicepresidente senior della divisione governativa di Microsoft, Microsoft Federal, ha promesso che il servizio Azure OpenAI sarà “inviato per un’ulteriore autorizzazione” al Dipartimento della Difesa per i carichi di lavoro che supportano le missioni del Dipartimento.

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