Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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OpenAI sotto pressione: SoftBank lega il mega-round da 40 miliardi alla conversione in società a scopo di lucro

La corsa di OpenAI verso il capitale sembra avere un prezzo ben preciso: la sua trasformazione definitiva in un’azienda a scopo di lucro. Secondo fonti vicine all’accordo, SoftBank, il principale investitore del mega-round da 40 miliardi di dollari, ha posto una condizione fondamentale per l’intero finanziamento: OpenAI deve completare la transizione entro la fine dell’anno, altrimenti il round potrebbe essere dimezzato.

Il round è diviso in due tranche: una iniziale da 10 miliardi di dollari, che dovrebbe chiudersi nelle prossime settimane, e una seconda da 30 miliardi, prevista più avanti nel 2025. Se OpenAI non dovesse riuscire nella conversione, la seconda tranche si ridurrebbe drasticamente a 10 miliardi. In sostanza, SoftBank – che da sola sta mettendo sul tavolo almeno 30 miliardi sta puntando tutto sulla possibilità che OpenAI si liberi dai vincoli della sua struttura originaria non-profit.

OpenAI vuole 5 exabyte di storage: il grande esodo dal cloud di Microsoft è iniziato?

OpenAI sta pianificando un’acquisizione massiccia di infrastrutture per lo storage, valutata in miliardi di dollari, secondo The Information. Questa mossa segnerebbe un passaggio epocale: la transizione dall’affidarsi a fornitori cloud come Microsoft e Oracle alla costruzione di un proprio data center. Se realizzata, trasformerebbe OpenAI in uno dei più grandi clienti di storage al mondo da un giorno all’altro.

OpenAI: crescita esplosiva, ma a che prezzo?

OpenAI sta puntando in alto, con una previsione di ricavi per il 2025 che supera i 12,7 miliardi di dollari, più del triplo rispetto ai 3,7 miliardi del 2024. Numeri impressionanti, riportati da Bloomberg, che dipingono un quadro di crescita apparentemente inarrestabile. Ma dietro ai titoli sensazionalistici, emergono dettagli che raccontano una storia più complessa.

Nel 2024, OpenAI si avviava a perdere 5 miliardi di dollari, secondo il New York Times. Se da un lato l’azienda sta generando entrate in forte crescita, dall’altro i costi operativi per addestrare e mantenere i suoi modelli di intelligenza artificiale sono fuori scala. Questo la porta a una situazione paradossale: una startup che sta rivoluzionando il mondo con l’IA, ma che brucia miliardi di dollari nel processo.

OpenAI spinge sull’acceleratore: immagini – Images in ChatGPT e la sfida al futuro dell’AI generativa

OpenAI ha appena alzato l’asticella dell’intelligenza artificiale con l’introduzione di Images in ChatGPT, una funzionalità che permette di generare immagini direttamente all’interno della chat utilizzando GPT-4o. Questa evoluzione segna un passo decisivo nell’integrazione dell’AI multimodale, rendendo il chatbot non solo un maestro della parola, ma anche della creazione visiva.

L’accesso a questa funzione sarà garantito a tutti gli utenti, indipendentemente dal piano di abbonamento, con limitazioni simili a quelle già viste con DALL·E. Il portavoce di OpenAI, Taya Christianson, ha però evitato di rivelare numeri precisi sui limiti della versione gratuita, lasciando intendere che potrebbero variare in base alla domanda. DALL·E, per ora, non verrà abbandonato, ma relegato a un “custom GPT” per chi vuole continuare a usarlo.

Ma cosa rende davvero rivoluzionario questo aggiornamento?

OpenAI o1-Pro: l’intelligenza artificiale diventa un lusso per pochi

OpenAI ha lanciato il suo nuovo modello o1-Pro, un’evoluzione delle sue AI multimodali che punta a offrire funzionalità avanzate agli sviluppatori. Il modello supporta visione, chiamata di funzioni e output strutturati, oltre a essere compatibile con le nuove API Responses e Batch. Fin qui tutto interessante, se non fosse per un dettaglio:

il costo.Al momento, l’accesso a o1-Pro è riservato a un gruppo selezionato di sviluppatori, e per provarlo bisogna aver già speso almeno 5 dollari in servizi API OpenAI.

Rubarvi in casa con il sorriso: OpenAI e Google chiedono al governo usa di legalizzare il saccheggio dei dati

Immaginate se i ladri vi mandassero una lettera formale per chiedervi il permesso di entrare in casa vostra, prendere ciò che vogliono e poi rivendere il tutto con un bel margine di profitto. No, non è una distopia, è semplicemente il nuovo modello di business delle big tech. OpenAI e Google hanno ufficialmente chiesto al governo degli Stati Uniti di legalizzare il furto di contenuti protetti da copyright per addestrare le loro intelligenze artificiali, sostenendo che negarglielo sarebbe una minaccia alla sicurezza nazionale.

Sì, avete capito bene. Non solo queste aziende hanno costruito i loro modelli estraendo massicciamente dati senza chiedere permesso, ma ora vogliono anche il timbro di approvazione ufficiale. Nel loro commento, OpenAI avverte che se gli Stati Uniti non permetteranno alle aziende americane di attingere liberamente ai contenuti altrui, allora la Cina, che di certo non si fa troppi problemi con il copyright, prenderà il sopravvento. Un discorso che suona come un ultimatum mascherato da preoccupazione patriottica: o ci lasciate saccheggiare tutto senza ostacoli, o perderemo la supremazia nell’AI.

L’iniziativa arriva dopo che Donald Trump ha revocato l’ordine esecutivo sull’IA dell’amministrazione precedente, segnando un cambio di rotta nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti. OpenAI e Google sostengono che un approccio più flessibile al copyright sia essenziale per mantenere la leadership americana nell’innovazione tecnologica e nella ricerca scientifica.

SoftBank e OpenAI AI pianificano un AI data center in Giappone

SoftBank sta pianificando di trasformare un ex stabilimento di pannelli LCD di Sharp in Giappone in un avanzato data center dedicato alla gestione di agenti AI, sviluppati in collaborazione con OpenAI. Secondo quanto riportato da Nikkei, la società prevede di acquisire la struttura e parte del terreno dell’ex fabbrica di LCD per televisori di Sharp, situata a Osaka, per un valore stimato di circa 100 miliardi di yen (circa 677 milioni di dollari).

Il nuovo centro, destinato a diventare operativo nel 2026, sarà tra i più grandi del Paese, con una capacità energetica prevista di 150 megawatt. L’investimento complessivo potrebbe raggiungere la cifra impressionante di 1 trilione di yen (circa 6,77 miliardi di dollari), sottolineando l’importanza strategica del progetto.

OpenAI vs Deepseek: la guerra fredda dell’intelligenza artificiale

OpenAI ha deciso di scendere in campo con una proposta politica che sembra più un atto di guerra commerciale che un documento di policy. La lettera, inviata all’amministrazione Trump, punta il dito contro DeepSeek, il concorrente cinese in ascesa nel settore dell’intelligenza artificiale, dipingendolo come una minaccia alla sicurezza nazionale.

Il messaggio è chiaro: DeepSeek è “controllato dallo stato” e potrebbe essere manipolato dal governo cinese per scopi malevoli. Un’accusa pesante, che riecheggia la retorica utilizzata contro Huawei e altri colossi tecnologici cinesi.Secondo OpenAI, i modelli di DeepSeek sarebbero un rischio per le infrastrutture critiche e potrebbero essere utilizzati per attività illecite come il furto d’identità e la violazione della proprietà intellettuale.

OpenAI lancia strumenti rivoluzionari per sviluppatori: il futuro dell’IA è qui

Nel panorama tecnologico odierno, dove l’innovazione è la parola d’ordine, OpenAI ha deciso di fare la sua mossa, introducendo strumenti che promettono di rivoluzionare il modo in cui gli sviluppatori interagiscono con l’intelligenza artificiale. Con un tempismo impeccabile, l’azienda ha lanciato il Responses API e l’Agents SDK, offrendo ai developer le chiavi per costruire agenti IA sofisticati, capaci di navigare nel web, analizzare documenti e svolgere compiti complessi al posto nostro.

La fase di avidità nell’intelligenza artificiale: le previsioni di Vinod Khosla sulla sostenibilità degli investimenti

Vinod Khosla, un nome di spicco nel panorama degli investimenti tecnologici e uno dei primi finanziatori di OpenAI, ha recentemente espresso preoccupazioni riguardo agli sviluppi del mercato dell’intelligenza artificiale (AI) e le implicazioni economiche che potrebbero derivare da un ciclo di “avidità”. Secondo Khosla, la fase di “avidità” rappresenta quel periodo in cui gli investitori, spinti dall’entusiasmo per le promettenti possibilità offerte dall’AI, rischiano di fare investimenti impulsivi e poco strategici. Questo fenomeno potrebbe portare a perdite considerevoli quando il mercato, che sta vivendo un periodo di euforia, si stabilizzerà e l’industria non sarà in grado di mantenere le altissime aspettative generate.

Elon Musk perde la battaglia legale: OpenAI prosegue nella transizione a scopo di lucro

Il 5 marzo 2025, un tribunale federale di Oakland, California, ha respinto la richiesta di Elon Musk di bloccare la transizione di OpenAI da organizzazione non profit a entità a scopo di lucro. Il giudice distrettuale Yvonne Gonzalez Rogers ha stabilito che Musk non ha fornito prove sufficienti per giustificare un’ingiunzione preliminare, ma ha manifestato apertura a un processo accelerato entro l’anno, data l’importanza pubblica della questione.

OpenAI investe 50 milioni di dollari per rivoluzionare l’educazione: sostegno a studenti, educatori e ricercatori

OpenAI ha recentemente annunciato un impegno di 50 milioni di dollari in sovvenzioni per la ricerca, finanziamenti per l’accesso a risorse computazionali e accesso alle API, destinati a studenti, educatori e ricercatori in 15 istituzioni educative. Questo investimento mira a promuovere l’innovazione e l’accessibilità nell’ambito dell’intelligenza artificiale (IA), rafforzando la collaborazione tra OpenAI e il mondo accademico.

Questo impegno si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso l’IA nel settore educativo. Ad esempio, l’Università del Michigan (UM) è recentemente entrata a far parte di un consorzio di ricerca da 50 milioni di dollari guidato da OpenAI, sottolineando l’importanza di tali collaborazioni per l’avanzamento della ricerca e dell’educazione nell’IA.

OpenAI lancia Sora in Europa: l’AI video generator che scuote il mondo creativo

OpenAI ha recentemente esteso la disponibilità di sora, il suo avanzato strumento di generazione video basato su intelligenza artificiale, agli utenti del regno unito e dell’europa. Questo strumento consente la creazione di video realistici attraverso semplici prompt testuali, rappresentando un significativo passo avanti nella produzione di contenuti digitali. Tuttavia, il lancio di sora in queste regioni avviene in un contesto di accese discussioni riguardanti la protezione del copyright e l’uso dell’ia generativa.

Sora è accessibile esclusivamente agli abbonati ai piani premium di chatgpt: plus, al costo di $20/£20 al mese, e pro, a $200/£200 al mese. Gli utenti possono generare video fino a 20 secondi in risoluzione 1080p, con la possibilità di scegliere tra formati widescreen, verticali o quadrati. oltre alla creazione da prompt testuali, sora permette di caricare immagini per generare video correlati e offre funzionalità di editing come storyboard e remix, facilitando la personalizzazione dei contenuti.

OpenAI lancia gpt-4.5: il colosso dei modelli che non vuole essere il migliore

OpenAI ha appena annunciato il lancio di GPT-4.5, definendolo il suo “modello più grande e più competente fino ad oggi”. Tuttavia, c’è subito una precisazione: non è un modello di frontiera e, paradossalmente, potrebbe non essere all’altezza di o1 o o3-mini, due modelli interni che sembrano superarlo in diverse metriche. Un debutto con il freno a mano tirato.

Secondo OpenAI, GPT-4.5 offre miglioramenti nelle capacità di scrittura, una conoscenza del mondo più aggiornata e una personalità più raffinata rispetto ai modelli precedenti.

Ma attenzione: non introduce abbastanza novità per essere classificato come una vera evoluzione. Un documento trapelato prima dell’annuncio afferma che “GPT-4.5 non è un modello di frontiera, ma è il più grande LLM mai realizzato da OpenAI, migliorando l’efficienza computazionale di GPT-4 di oltre 10 volte”. Un bel traguardo tecnico, che però non porta con sé “sette nuove capacità fondamentali di ragionamento” rispetto ai precedenti aggiornamenti. Insomma, una crescita muscolare senza una reale svolta.

E costoso è la parola chiave qui. Il nuovo modello di OpenAI ha un prezzo API da capogiro di 75 $ per milione di token di input e 150 $ per milione di token di output, è dieci volte più costoso di Claude 3.7 Sonnet , il che lo rende potenzialmente proibitivo per molti sviluppatori e startup che intendono sfruttare questa tecnologia.

OpenAI lancia Operator: l’agente ai che rivoluziona l’automazione delle attività

OpenAI ha recentemente introdotto “operator“, un agente di intelligenza artificiale progettato per eseguire autonomamente compiti sul web per conto degli utenti. Questa innovazione rappresenta un significativo passo avanti nell’integrazione dell’ia nelle attività quotidiane, promettendo di trasformare il modo in cui interagiamo con le piattaforme digitali.

Disponibile agli utenti Pro in Australia, Brasile, Canada, India, Giappone, Singapore, Corea del Sud, Regno Unito e molti altri paesi. Sarà accessibile nella maggior parte dei luoghi in cui ChatGPT è disponibile, ad eccezione di UE, Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda.

L’agente AI sarà disponibile esclusivamente per gli abbonati al piano ChatGPT Pro da 200 dollari al mese. Questo lancio segue la sua introduzione iniziale negli Stati Uniti a gennaio.

OpenAI GPT-5 e Microsoft: tra server in fiamme e sogni di AGI

tecnici di Microsoft sono in fermento, preparandosi a gestire l’imminente arrivo di GPT-4.5 e GPT-5. Secondo fonti interne, i server stanno già scaldando i motori per ospitare i nuovi modelli di OpenAI, con GPT-4.5 atteso già dalla prossima settimana. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha lasciato intendere che il modello sarà disponibile nelle prossime settimane, ma Microsoft sembra avere i suoi piani e prevede di accoglierlo molto prima.

GPT-4.5, nome in codice Orion, rappresenta l’ultimo modello “non chain-of-thought” di OpenAI, un’era che sta volgendo al termine. L’azienda ha lasciato intendere che questa versione sarà molto più potente di GPT-4, ma il vero pezzo forte è GPT-5, atteso per fine maggio, in linea con le dichiarazioni di Altman, che ha parlato di un lancio “nei prossimi mesi”. Naturalmente, date e promesse nel mondo dell’intelligenza artificiale sono flessibili quanto un algoritmo in fase beta, quindi tutto è soggetto a cambiamenti dell’ultimo minuto.

OpenAI Rivela: Istruzioni Semplici Potenziano i Modelli di Ragionamento della Serie o

Nel panorama in rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale, OpenAI ha recentemente svelato una strategia innovativa per ottimizzare le interazioni con i suoi modelli di ragionamento avanzati della serie o. Contrariamente all’approccio tradizionale che prevedeva istruzioni dettagliate e complesse, l’azienda ha scoperto che l’uso di prompt diretti e concisi migliora significativamente le risposte dell’IA.

OpenAI Rifiuta un’Offerta da 97,4 Miliardi di Dollari: L’Intelligenza Artificiale Generativa resta indipendente

La recente offerta da 97,4 miliardi di dollari, avanzata da un gruppo guidato da Elon Musk, per acquisire OpenAI è stata fermamente respinta dall’azienda, la quale ha dichiarato che l’acquisizione non sarebbe nell’interesse della sua missione. La proposta è stata rifiutata ufficialmente con una lettera indirizzata all’avvocato di Musk, (WSJ) riportata dal Wall Street Journal. Nonostante la generosa cifra proposta, OpenAI ha sottolineato che non intende cedere la sua indipendenza e che qualsiasi riorganizzazione futura sarà finalizzata a rafforzare la sua struttura no-profit, assicurando che l’intelligenza artificiale generale (AGI) porti benefici a tutta l’umanità.

La reazione di OpenAI non è stata a sorpresa. Brett Taylor, presidente della società, ha chiarito pubblicamente su X che OpenAI “non è in vendita” e che il consiglio di amministrazione ha respinto all’unanimità il tentativo di Musk di destabilizzare la concorrenza. L’azienda ha ribadito che il suo obiettivo rimane quello di perseguire una missione non orientata al profitto, incentrata sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per il bene comune, un principio che è al centro della sua visione fin dalla sua fondazione.

Josh Kushner avverte lo staff di OpenAI: Le insidie di lasciare l’azienda per una startup

Joshua Kushner, fondatore di Thrive Capital, ha recentemente condiviso con lo staff di OpenAI le sue riflessioni sulle sfide e le opportunità legate all’uscita dall’azienda per intraprendere una nuova startup. Kushner, noto per il suo investimento significativo in OpenAI, ha sottolineato l’importanza di valutare attentamente le implicazioni di una tale decisione, considerando sia i potenziali benefici che i rischi associati.

In un contesto in cui OpenAI sta attraversando una fase di trasformazione significativa, passando da un’organizzazione senza scopo di lucro a una entità a scopo di lucro, le parole di Kushner assumono particolare rilevanza. Questa transizione ha suscitato dibattiti intensi, con figure come Elon Musk che hanno espresso preoccupazioni riguardo alle implicazioni etiche e strategiche di tale cambiamento.

OpenAI Rimuove gli avvisi di violazione su ChatGPT: Un nuovo approccio alla moderazione dei contenuti, diciamo…

Recentemente, OpenAI ha annunciato la rimozione dei messaggi di avviso su ChatGPT che segnalavano potenziali violazioni dei termini di servizio. Questa decisione rappresenta un cambiamento significativo nella gestione della moderazione dei contenuti sulla piattaforma.

In precedenza, gli utenti di ChatGPT potevano incontrare avvisi che indicavano quando il contenuto generato poteva non essere conforme alle linee guida di OpenAI. Questi avvisi fungevano da promemoria per mantenere le interazioni all’interno dei limiti accettabili e per prevenire l’uso improprio della tecnologia. Tuttavia, tali notifiche sono state oggetto di dibattito, con alcuni utenti che le consideravano intrusive o limitanti per la creatività e la fluidità delle conversazioni.

OpenAI Rivoluziona le specifiche dei modelli: Verso un’IA più trasparente e personalizzabile

OpenAI ha recentemente annunciato un significativo aggiornamento del suo “Model Spec“, un documento che definisce le linee guida su come i modelli di intelligenza artificiale dovrebbero comportarsi. L’espansione del documento da circa 10 a 63 pagine riflette l’impegno dell’azienda nel promuovere una maggiore personalizzazione, trasparenza e libertà intellettuale nell’interazione con i modelli AI.

Il nuovo Model Spec enfatizza tre principi fondamentali:

Personalizzazione: Consentire agli utenti di adattare il comportamento del modello alle proprie esigenze e preferenze, garantendo risposte più pertinenti e utili.

Trasparenza: Fornire chiarezza su come i modelli prendono decisioni e generano risposte, aumentando la fiducia degli utenti nell’utilizzo dell’IA.

Libertà Intellettuale: Permettere agli utenti di esplorare e dibattere idee senza restrizioni arbitrarie, promuovendo un ambiente di discussione aperto e informato.

Rivoluzione AI: OpenAI Pronta al Lancio di ChatGPT-4.5 e all’Unificazione dei Modelli con GPT-5

OpenAI sta per lanciare ChatGPT-4.5, noto internamente come “Orion”, segnando un passo significativo nell’evoluzione dei modelli linguistici avanzati. Secondo Sam Altman, CEO di OpenAI, questo sarà l’ultimo modello a non utilizzare il processo di “chain-of-thought”, una metodologia che facilita risposte più chiare ma che spesso non riesce in compiti complessi come quelli in fisica e matematica.

Inspirandosi alla famosa frase di Jobs (“It just works”), Altman ha twittato: “Vogliamo che l’intelligenza artificiale ‘lavori e basta’ per voi; ci rendiamo conto di quanto siano diventati complicati il ​​nostro modello e la nostra offerta di prodotti”.

Attualmente, OpenAI propone una gamma di modelli diversificati: GPT come modello creativo, “o” per il ragionamento, “Dall-e” per la generazione di immagini, “Sora” per la creazione di video e “GPT-Vision” per la comprensione visiva, una strategia un po confusa.. quindi il GPT-5 sarà una specie di hub AI in grado di fare tutto ciò che i suoi vari modelli fanno ora.

La strategia di OpenAI mira a semplificare le sue offerte di prodotti, attualmente percepite come complesse, per creare un’esperienza utente più intuitiva. Invece di rilasciare il modello “o3” come entità indipendente, la tecnologia di “o3” sarà integrata in GPT-5, unificando così le serie o e GPT per migliorare l’utilità generale attraverso vari compiti.

GPT-5 offrirà diversi livelli di intelligenza basati sugli abbonamenti degli utenti: gli utenti gratuiti avranno accesso illimitato alla chat a un livello standard, mentre gli abbonati Plus e Pro potranno beneficiare di livelli di intelligenza potenziati. La tempistica di rilascio per GPT-4.5 e GPT-5 è stimata nei prossimi mesi.

Per gli sviluppatori che utilizzano l’API di OpenAI, l’integrazione diventa più semplice: un unico sistema gestirà varie attività, eliminando la scelta tra modelli. Tuttavia, alcuni usi potrebbero risultare meno convenienti a causa di una maggiore potenza di calcolo e costi per token più alti. OpenAI non ha chiarito l’impatto sui costi delle API. Sam Altman resta fiducioso che ne varrà la pena, dichiarando a Berlino: “Non credo che sarò più intelligente di GPT-5.”

Nvidia e la Guerra dei Chip: OpenAI Sfida il Colosso con un Processore Proprietario

L’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa ha consacrato Nvidia come il gigante incontrastato dei semiconduttori, grazie ai suoi avanzati GPU, diventati il cuore pulsante dei modelli IA più potenti. La domanda per l’H100, il chip di punta di Nvidia, ha superato di gran lunga l’offerta, facendo schizzare il valore dell’azienda sopra il trilione di dollari per la prima volta nella sua storia. Questa dipendenza dalle soluzioni Nvidia ha però spinto i principali player del settore Microsoft, Meta, OpenAI, Amazon e Google a sviluppare i propri chip personalizzati, nel tentativo di ridurre i costi e guadagnare autonomia strategica.

Il mercato dei semiconduttori è ormai il vero campo di battaglia per il predominio nell’intelligenza artificiale. Nvidia, AMD e Intel si sfidano nel rilascio di processori sempre più potenti ed efficienti, mentre i colossi tecnologici cercano di emanciparsi dalle loro soluzioni. Secondo un recente report di Reuters, OpenAI è pronta a lanciare il proprio chip AI già nel 2025. La società guidata da Sam Altman starebbe affinando il design del suo processore, con l’obiettivo di inviarlo a TSMC per la produzione nei prossimi mesi.

OpenAI sbarca a Monaco: espansione strategica nel cuore dell’innovazione Europea

OpenAI continua la sua espansione globale con l’apertura di un nuovo ufficio a Monaco di Baviera, rafforzando la propria presenza in Europa. La scelta della città tedesca non è casuale: Monaco è da tempo considerata la “Silicon Valley della Germania”, un hub di innovazione tecnologica che attrae aziende di primo livello nel settore dell’intelligenza artificiale.

Hugging Face e l’arte del copia-incolla: Open Deep Research, il clone express di OpenAI

In un’epoca in cui la rapidità conta più dell’innovazione, il team di Hugging Face ha deciso di dimostrare che clonare è meglio che creare. In sole 24 oreperché perdere tempo con dettagli inutili? ha replicato il sistema Deep Research di OpenAI, ribattezzandolo con l’originalissimo nome di Open Deep Research. L’ironia del prefisso “Open” è tutta da gustare, considerando che il progetto nasce come una versione alternativa di qualcosa che, in teoria, dovrebbe già essere aperto.

Il gioiellino di Hugging Face si distingue per la sua capacità di navigare autonomamente sul web e generare report di ricerca, un’abilità che oggi persino un adolescente con ChatGPT e un motore di ricerca potrebbe padroneggiare. Eppure, nonostante la fretta con cui è stato assemblato, Open Deep Research può già vantare un onorevole 55,15% di accuratezza nel benchmark GAIA, poco distante dal 67,36% dell’originale di OpenAI. Insomma, non è il massimo, ma nemmeno una figuraccia totale.

OpenAI annuncia la data residency in Europa

OpenAI ha annunciato l’introduzione della data residency in Europa per gli utenti Enterprise, Edu e la piattaforma API. Questa novità aiuterà le aziende che operano in Europa a soddisfare i requisiti locali di sovranità dei dati durante l’utilizzo d prodotti OpenAI all’interno delle loro aziende e nello sviluppo di nuove soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale.

Grazie alla data residency, i clienti API potranno scegliere di elaborare i dati in Europa, mentre ai nuovi clienti ChatGPT Enterprise ed Edu verrà data la possibilità di scegliere di conservare i contenuti dei clienti in Europa.

Questo annuncio è il risultato del continuo lavoro per rendere le funzionalità di OpenAI compliant in materia di privacy, sicurezza e conformità dei dati, che oggi supportano centinaia di aziende europee che collaborano con OpenAI.

OpenAI e Reddit: Quando l’IA Prova a Convincere i Redditori a Cambiare Idea

Ecco una mossa che non poteva mancare: OpenAI ha deciso di testare la sua IA nel campo di battaglia per eccellenza delle opinioni online: il subreddit r/ChangeMyView, dove i post infuocati sono all’ordine del giorno e i pareri non si cambiano facilmente. E che modo migliore per mettere alla prova i modelli di ragionamento della sua intelligenza artificiale se non convincere degli utenti ostinati a rivedere le loro convinzioni?

Nel tentativo di testare la capacità persuasiva dei suoi modelli, OpenAI ha fatto leva sulle conversazioni di r/ChangeMyView. Questo subreddit è una miniera d’oro per le aziende tecnologiche, come la stessa OpenAI, che desiderano allenare i propri modelli su dati generati da esseri umani. Gli utenti, con le loro argomentazioni spesso taglienti, sono il terreno perfetto per insegnare a un’IA a rispondere in modo convincente, sperando di trasformare le opinioni di chi è troppo testardo per cambiare idea.

OpenAI Estende le Funzionalità di 1-800-ChatGPT su WhatsApp: Nuove Modalità di Interazione e Accesso Universale

OpenAI ha recentemente annunciato un’importante evoluzione nelle modalità di utilizzo di ChatGPT, introducendo nuove funzionalità nell’accesso e nelle interazioni su WhatsApp, con l’intenzione di rendere l’esperienza utente ancora più fluida e versatile. Questi aggiornamenti non solo ampliano le opzioni di interazione, ma segnano anche un passo significativo verso una maggiore accessibilità e personalizzazione del servizio.

Uno degli aggiornamenti più rilevanti riguarda la possibilità per gli utenti di caricare direttamente immagini su WhatsApp, simile a quanto avviene già sulla piattaforma di ChatGPT. Questo permetterà a chi interagisce con l’assistente di inviare foto, schemi, o qualsiasi altro tipo di immagine, con l’aspettativa che ChatGPT possa rispondere in maniera pertinente e contestuale rispetto al contenuto inviato. Si tratta di un’evoluzione importante che apre a nuove forme di interazione, spingendo il sistema a comprendere e analizzare le informazioni visive, così come già fa con il testo.

L’Illusione dell’Intelligenza: Perché il Modello di OpenAI è Facile da Imitare ed Economico da Riprodurre

L’Intelligenza Artificiale generativa ha subito una rapida evoluzione, ma dietro l’apparente complessità dei modelli come quelli di OpenAI si cela un’architettura che, sebbene potente, è sorprendentemente semplice da imitare. Non si tratta di magia o di una tecnologia inaccessibile a chi non dispone di miliardi di dollari in investimenti. Al contrario, il cuore di questi modelli è composto da strutture matematiche note, dataset disponibili pubblicamente e tecniche di training replicabili con costi relativamente bassi.

L’architettura di base dei modelli di linguaggio avanzati è il trasformatore, introdotto da Google nel 2017 con il celebre paper Attention Is All You Need. Questo meccanismo, basato sull’auto-attenzione e su una scalabilità computazionale efficace, è oggi il fondamento di molte IA generative. OpenAI non ha inventato nulla di radicalmente nuovo, ma ha ottimizzato un paradigma già noto. Proprio per questo, aziende, startup e persino singoli ricercatori possono riprodurre modelli simili con risorse limitate, sfruttando framework open-source come Hugging Face, PyTorch e TensorFlow.

OpenAI e Kakao (Corea del sud): una Collaborazione Strategica per l’Intelligenza Artificiale

OpenAI ha recentemente annunciato una partnership strategica con Kakao, il principale operatore di app di messaggistica in Corea del Sud, per sviluppare prodotti di intelligenza artificiale (IA) su misura per il mercato coreano. Questa collaborazione mira a integrare la tecnologia avanzata di OpenAI nelle offerte di Kakao, migliorando l’esperienza utente e introducendo strumenti personalizzati basati sull’IA.

Kakao, noto per la sua app di messaggistica KakaoTalk, che detiene una quota di mercato dominante del 97% in Corea del Sud, intende rafforzare le sue capacità nell’IA per competere con rivali locali come Naver. Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha sottolineato l’importanza del mercato coreano per lo sviluppo dell’IA, data la presenza di aziende leader nei settori dei semiconduttori e di internet. Altman ha anche accennato a un potenziale coinvolgimento nel progetto del centro nazionale di calcolo dell’IA della Corea del Sud.

OpenAI e il Grande Inganno dell’Intelligenza Artificiale: Un Business da 4 Miliardi e Nuove Minacce all’Orizzonte

L’industria dell’intelligenza artificiale non è mai stata così redditizia, almeno per chi sta dalla parte giusta della storia o meglio, della cassa. OpenAI ha chiuso l’anno con numeri che farebbero impallidire anche il più spietato venture capitalist: gli abbonamenti a pagamento di ChatGPT sono quasi triplicati, passando da 5,8 milioni a 15,5 milioni di utenti, garantendo un flusso di cassa mensile di almeno 333 milioni di dollari. Se si moltiplica questa cifra per 12, il conto è semplice: parliamo di almeno 4 miliardi di dollari all’anno.

SoftBank e OpenAI lanciano SB OpenAI Japan: un’alleanza strategica per l’AI enterprise

SoftBank e OpenAI hanno annunciato la creazione di una joint venture in Giappone, denominata SB OpenAI Japan, con l’obiettivo di fornire soluzioni avanzate di intelligenza artificiale alle imprese. L’accordo, rivelato durante un evento in diretta il 3 febbraio 2025, rappresenta un passo significativo nell’integrazione dell’AI nei settori strategici del mercato giapponese.

SoftBank si è impegnata a investire 3 miliardi di dollari all’anno per sfruttare la tecnologia di OpenAI in tutte le sue operazioni e controllate. Questo imponente impegno finanziario dimostra l’intenzione del conglomerato di integrare l’AI su larga scala, sfruttando le capacità di OpenAI per creare vantaggi competitivi e ottimizzare processi aziendali critici.

Eureka! OpenAI Scopre il Closed Source (Dopo che la Cina Gli Ha Dato una Lezione)

Sam Altman, il guru di OpenAI, ha finalmente avuto un’epifania: “Forse essere aperti non è stata la mossa migliore forse essere closed-source come una cassaforte svizzera sarebbe stato meglio” Certo, non è che la compagnia ci sia arrivata da sola, ma è stata spinta con forza da un terremoto chiamato DeepSeek, lo ha detto durante il Reddit “Ask Me Anything“, (AMA) anche se a Roma significa altro..

Durante un’illuminante sessione su Reddit, Altman ha confessato candidamente che forse OpenAI ha “sbagliato lato della storia” sul tema dell’open source. Ovviamente, non tutti in OpenAI condividono questa opinione, e nemmeno è la loro “priorità assoluta” – perché perché mai dovrebbe esserlo?

OpenAI Allarme AI: Dimissioni Eccellenti e la Corsa Incontrollata verso l’AGI

La crescente ondata di dimissioni tra i ricercatori di sicurezza nell’intelligenza artificiale è un segnale d’allarme che non può essere ignorato. Steven Adler, ricercatore di sicurezza di OpenAI, come Ilya Sutskever e Jan Leike prima di lui, sta lasciando OpenAI con una preoccupazione chiara: il progresso dell’AI sta superando di gran lunga la nostra capacità di mantenerlo sicuro. Questo non è solo un dibattito accademico, ma una questione esistenziale per il futuro della tecnologia e dell’umanità.

Il problema principale che emerge dalle parole di Adler è l’allineamento dell’AI, ovvero la capacità di garantire che un’intelligenza artificiale avanzata operi sempre nell’interesse dell’umanità e non in modi imprevedibili o potenzialmente dannosi. L’ammissione che ancora nessuno sappia davvero come risolvere questo problema è inquietante, soprattutto considerando che le aziende tecnologiche stanno accelerando lo sviluppo dell’AGI (Artificial General Intelligence) senza una chiara strategia di mitigazione dei rischi.

OpenAI Risponde a DeepSeek con il Lancio di o3-mini

OpenAI ha annunciato il rilascio di, un nuovo modello di intelligenza artificiale progettato per offrire capacità di ragionamento avanzate con maggiore efficienza e velocità. Questo sviluppo arriva in risposta all’emergere di DeepSeek, un assistente AI cinese che ha recentemente guadagnato popolarità significativa.

Splendida Cornice: Geppi Cucciari e Luciano Floridi, bravissimi

In un’epoca in cui l’Intelligenza Artificiale (IA) è diventata protagonista di dibattiti, investimenti miliardari e rivoluzioni tecnologiche, capire davvero di cosa si tratta può sembrare un’impresa da far sanguinare il naso. Eppure, durante una serata speciale del programma Splendida Cornice, condotta da una superlativa Geppi Cucciari su Rai 3, il professor Luciano Floridi, filosofo ed esperto di etica digitale, ha offerto una spiegazione chiara e accessibile, promettendo di farci uscire dal bar senza emorragie nasali.

Luciano Floridi è Professor and Founding Director of the Digital Ethics Center all’Università di Yale e insegna Sociologia della Comunicazione all’Università di Bologna. E’ tra i massimi esperti internazionali nel campo della filosofia dell’informazione e delle trasformazioni digitali, ed è stato recentemente nominato presidente della Fondazione Leonardo. A parte i titoli ha dimostrato, sempre, di essere un personaggio di spessore.

Floridi ha offerto una visione critica e complessa sull’Intelligenza Artificiale (IA), che va oltre la semplice analisi tecnologica. Il suo approccio, come emerso nel programma, si concentra sulla natura stessa dell’intelligenza e sul rapporto tra uomo e macchina, mettendo in discussione alcune delle nostre assunzioni più comuni.

OpenAI e Los Alamos: Una Collaborazione per la Sicurezza Nazionale

OpenAI ha annunciato una collaborazione con il Los Alamos National Laboratory (LANL) per integrare i suoi modelli di intelligenza artificiale di ultima generazione, noti come o1, nel supercomputer Venado del laboratorio. Questa iniziativa mira a potenziare la ricerca sulla sicurezza nazionale, con un focus particolare sulla riduzione del rischio di guerra nucleare e sulla sicurezza dei materiali e delle armi nucleari a livello globale.

Il supercomputer Venado, sviluppato in collaborazione con Hewlett Packard Enterprise (HPE) e NVIDIA, rappresenta un avanzamento significativo nelle capacità di calcolo del LANL. Dotato di 2.560 superchip Grace Hopper di NVIDIA, Venado è progettato per gestire applicazioni di intelligenza artificiale su larga scala e calcoli ad alte prestazioni. Questa infrastruttura consentirà ai ricercatori di eseguire simulazioni avanzate in vari campi, tra cui la scienza dei materiali e l’astrofisica ad alta risoluzione.

OpenAI Lancia ChatGPT Gov: Una Soluzione AI su Misura per le Agenzie Governative

OpenAI ha recentemente lanciato una versione personalizzata del suo celebre chatbot, ChatGPT Gov, pensata per le esigenze specifiche delle agenzie governative. Questo nuovo strumento consente alle agenzie degli Stati Uniti di accedere in modo sicuro ai modelli di intelligenza artificiale avanzati di OpenAI, come GPT-4, all’interno di una piattaforma che promette di soddisfare i più rigorosi requisiti di privacy e sicurezza. Con questo passo, OpenAI intende favorire l’adozione della sua tecnologia anche in contesti delicati, dove il trattamento di dati sensibili e non pubblici è un fattore fondamentale.

AI, Denaro e Test Matematici: La Triade infernale. I Test di OpenAI

Altro che Pinocchio! La recente rivelazione del modello o3 di OpenAI—che vanta risultati strabilianti nei benchmark e promette trionfi nell’ambito dell’intelligenza artificiale generale (AGI)—è stata una vera e propria spettacolarizzazione. Il mondo della tecnologia era in subbuglio, convinto che stavamo per varcare la soglia di qualcosa di rivoluzionario. Ma poi, come un colpo di scena mal scritto, la verità ha iniziato a emergere. Il modello o3 di OpenAI ha ottenuto un brillante 25,2% nel benchmark FrontierMath, un test matematico complesso sviluppato da Epoch AI. Impressionante? Certo. Ma qui arriva l’ironia: OpenAI non si è limitata a usare il test, l’ha anche contribuito a scriverlo, il dubbio era palese… e ne avevamo parlato piu’ volte.

OpenAI lancia “Operator” per automatizzare compiti complessi nel Web

Come avevamo scritto, OpenAI ha annunciato una nuova funzionalità di ChatGPT chiamata “Operator”, destinata a rivoluzionare il modo in cui gli utenti affrontano compiti complessi solitamente svolti tramite browser. Con questa innovazione, OpenAI introduce un sistema capace di gestire in autonomia attività elaborate come la pianificazione di viaggi o l’ordine di generi alimentari, migliorando l’interazione con la tecnologia attraverso l’intelligenza artificiale.

Il funzionamento di Operator è semplice ma ingegnoso: gli utenti descrivono il compito che vogliono portare a termine usando un linguaggio naturale e, in risposta, ChatGPT apre una finestra interattiva che simula un browser reale, mostrando tutte le azioni che il sistema sta eseguendo. La caratteristica distintiva di questa soluzione è il controllo condiviso: gli utenti possono intervenire manualmente in qualsiasi momento, ad esempio per inserire credenziali, gestire dettagli di pagamento o risolvere CAPTCHA. Inoltre, Operator consente l’esecuzione simultanea di più attività, offrendo una produttività senza precedenti.

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