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Italia e ritorno al Nucleare: Verso una filiera di Energia Atomica per la Sicurezza e l’Indipendenza Energetica

L’Italia, storicamente segnata dalla complessa storia del nucleare, sta valutando il ritorno dell’energia atomica nel proprio mix energetico. La crescente crisi energetica globale, l’aumento dei prezzi delle materie prime e la necessità di contenere le emissioni di CO₂ rendono imperativo per l’Italia diversificare le proprie fonti energetiche, spingendola a riconsiderare anche l’opzione nucleare. Tuttavia, questo non significa un ritorno immediato alla produzione di reattori o di energia nucleare.

Tre delle principali realtà industriali italiane – Enel Group, Ansaldo Energia e Leonardo – stanno esplorando, in un consorzio, le condizioni tecniche e infrastrutturali necessarie per valutare un’eventuale ripresa dell’energia nucleare. L’obiettivo è ambizioso: preparare il terreno per una filiera produttiva italiana capace di realizzare impianti nucleari su scala industriale. Queste valutazioni esplorative costituiranno la base su cui costruire una roadmap dettagliata per l’eventuale adozione di una tecnologia nucleare avanzata, in linea con i più alti standard di sicurezza e sostenibilità.

Meta e la Sfida delle Api rare: Un Ostacolo Inaspettato per il Nuovo Data Center Nucleare

Benvenuti a un nuovo episodio del nostro podcast! Oggi parleremo dei piani ambiziosi di Meta per costruire un data center alimentato da energia nucleare negli Stati Uniti e dell’imprevisto ostacolo che hanno dovuto affrontare: la scoperta di una rara specie di ape nel sito proposto, come riportato dal FT. Questa situazione mette in luce la crescente tensione tra il progresso tecnologico e la conservazione ambientale.

Rivoluzione Energetica per l’Intelligenza Artificiale: La Svolta Nucleare e l’Ascesa dei Reattori Modulari Compatti (SMRs)

L’aumento esponenziale della domanda energetica, dovuto al boom dell’Intelligenza Artificiale (IA), sta stimolando una crescente transizione verso il nucleare come soluzione sostenibile. Secondo recenti studi, il consumo elettrico dei data center negli Stati Uniti è attualmente pari al 3,5% del totale, ma si prevede che tale cifra possa salire fino al 9% nei prossimi anni, parallelamente all’espansione dell’IA. Per rispondere a queste esigenze, colossi tecnologici come Amazon, Microsoft e Google stanno investendo attivamente nei reattori modulari compatti (SMRs), cercando di garantirsi una fonte di energia affidabile e su misura.

Questa settimana, ad esempio KKR, un operatore internazionale di private equity, specializzato nel segmento di leveraged buyout, con sede a New York, ha annunciato una partnership strategica da 50 miliardi di dollari con Energy Capital Partners,  una società di investimento americana con sede a Summit, nel New Jersey, per sostenere la crescita dell’intelligenza artificiale attraverso investimenti in data center e generazione di energia. Questo accordo, rivelato il 30 ottobre 2024, mira a potenziare le infrastrutture necessarie per supportare le crescenti esigenze del settore AI, in un contesto di crescente competitività nel mercato dei data center

Il consumo globale di energia alle stelle intensifica la domanda di soluzioni a basse emissioni di carbonio

La domanda di energia sta crescendo rapidamente in molti paesi, poiché le popolazioni aumentano e le economie si sviluppano. A livello globale, il consumo primario di energia è aumentato quasi ogni anno per almeno mezzo secolo. Sebbene i miglioramenti in efficienza energetica abbiano rallentato il tasso di crescita, il consumo energetico globale continua a crescere di circa l’1% al 2% all’anno.

L’aumento dell’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA) sta aggravando ulteriormente questa sfida energetica globale. I data center, che ospitano i modelli di IA, già oggi rappresentano circa l’1-1,5% del consumo globale di elettricità. Questa percentuale è destinata a salire al 3-4% entro la fine del decennio. Per soddisfare la crescente domanda energetica globale, è necessario utilizzare una varietà di fonti energetiche. Attualmente, la maggior parte dell’energia mondiale proviene dal petrolio, seguito da carbone, gas naturale e energia idroelettrica.

Pichetto Fratin sul futuro del nucleare in Italia: piccoli reattori e la sfida delle emissioni zero entro il 2050

Non ci saranno più le grandi centrali nucleari. Quello è il nucleare di prima e seconda generazione” sono le dichiarazioni dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ai giornalisti sulle prospettive del nucleare in Italia a margine del Venice Hydrogen Forum.

Pichetto ha poi sottolineato come il futuro dell’Italia, così come quello dei Paesi del G7-G20, vede un’esplosione dei consumi di energia, che secondo tutti gli analisti è destinata a raddoppiare al 2050.

Ubitus K.K. Scommette sul Futuro: Nuovo Data Center Alimentato da Energia Nucleare per Potenziare l’Intelligenza Artificiale in Giappone

Ubitus K.K., un’azienda di servizi cloud con sede a Tokyo supportata da Nvidia, sta attivamente cercando di acquisire terreni per stabilire un nuovo data center in Giappone. Le potenziali località considerate includono Kyoto, Shimane o una prefettura sull’isola meridionale di Kyushu. Questa mossa strategica è principalmente influenzata dalla disponibilità di energia nucleare in queste regioni, vista come una fonte energetica affidabile per sostenere le operazioni in espansione dell’azienda, in particolare nei servizi di intelligenza artificiale generativa (AI).

Cameco Raggiunge un Massimo Storico grazie ai Piani Nucleari dell’Italia

Cameco Corporation ha raggiunto un massimo intraday storico di $57,45 giovedì 17 ottobre 2024, segnando un aumento del 1,5% durante la sessione di trading. Questo balzo è principalmente attribuito all’annuncio del governo italiano di essere in trattative con diverse aziende, tra cui Westinghouse ed EDF, per la creazione di un’entità statale che svilupperà reattori nucleari avanzati. (come riporato da Reuters)

Iniziativa Nucleare Italiana

Sostenibilità. La mossa di Google: alimentare il futuro con piccoli reattori modulari

Google ha appena firmato un accordo potenzialmente in grado di rimodellare il panorama energetico: si tratta del primo accordo aziendale in assoluto per acquistare energia nucleare da una flotta di piccoli reattori modulari (SMR) costruiti da Kairos Power. Entro il 2030, Google intende ottenere energia affidabile 24 ore su 24 dal primo SMR di Kairos, mentre altri reattori verranno messi in funzione entro il 2035, garantendo fino a 500 MW di energia priva di emissioni di anidride carbonica alla rete degli Stati Uniti. Un progetto ambizioso, vero?

I Giganti della Tecnologia Puntano ai Reattori Nucleari per Alimentare i Loro Affamati Data Center

Sai, il mondo va avanti, le tecnologie si evolvono, e le persone? Beh, noi rimaniamo sempre lì, con la paura che Alexa ci ascolti anche quando non dovrebbe. E mentre noi ci preoccupiamo di queste cose, i giganti della tecnologia – sì, quelli che hanno più soldi di Dio – hanno deciso di guardare con occhio goloso ai reattori nucleari. Sì, proprio così, Amazon, Microsoft e Google stanno firmando contratti per alimentare i loro data center con energia nucleare. Certo, è una mossa che ti fa venire qualche pensiero, tipo: “Che succede se Alexa decide di fare una fusione nucleare mentre ordino una pizza?”

David Tepper ha definito “pazze” le proiezioni che vedono il nucleare come soluzione centrale

È un punto di svolta nella storia dell’industria nucleare statunitense. Constellation Energy intende riattivare la centrale nucleare di Three Mile Island, con la ripresa delle operazioni prevista per il 2028, subordinata all’approvazione della Nuclear Regulatory Commission.

L’incidente di Three Mile Island fu una parziale fusione del nocciolo avvenuto nella centrale nucleare sull’omonima isola, nella Contea di Dauphin, in Pennsylvania, il 28 marzo 1979. Fu il più grave incidente nucleare avvenuto negli Stati Uniti d’America, e ha portato al rilascio di piccole quantità di gas radioattivi e di iodio radioattivo nell’ambiente.

David Tepper, fondatore di Appaloosa Management, (un hedge fund statunitense) ha recentemente espresso il suo scetticismo riguardo al ruolo del nucleare nel futuro del settore energetico, in particolare per alimentare le crescenti necessità energetiche legate all’intelligenza artificiale (AI). In un’intervista a CNBC, Tepper ha dichiarato che il gas naturale sarà una risorsa chiave per alimentare l’AI, mentre ha definito “pazze” le proiezioni che vedono il nucleare come soluzione centrale.

Transizione energetica: dal governo via libera a idrogeno e nucleare

Non solo rinnovabili, ma anche idrogeno e nucleare. Il governo Meloni sta preparando un decreto legge sull’ambiente che cambia le priorità del Paese in materia di transizione energetica. I progetti prioritari sull’energia non saranno più soltanto eolico, solare e idroelettrico, ma tutti quelli che permettono di conseguire gli obiettivi nazionali di decarbonizzazione e che sono sostenibili economicamente.

Oracle GO SRM per il Data Center

Oracle ha rivisto al rialzo le sue previsioni di fatturato per l’anno fiscale 2026, portandole a $66 miliardi rispetto al precedente obiettivo di $65 miliardi. L’azienda prevede che il fatturato raggiunga $104 miliardi entro l’anno fiscale 2029. Larry Ellison, co-fondatore e direttore tecnico di Oracle, ha dichiarato che l’intelligenza artificiale e l’infrastruttura cloud continuano a creare nuove opportunità. Ha citato clienti come xAI di Elon Musk e vari settori a livello globale, con un’attenzione particolare all’Europa.

Oracle ha recentemente annunciato un ambizioso progetto per costruire un data center di oltre un gigawatt, alimentato da tre reattori nucleari modulari di piccole dimensioni (SMR). Questa iniziativa è stata rivelata dal fondatore e presidente Larry Ellison durante una chiamata con gli investitori, dove ha sottolineato l’importanza di questa fonte di energia per soddisfare la crescente domanda di potenza computazionale, soprattutto nel contesto dell’intelligenza artificiale (AI) e dei servizi cloud.

Cernobbio. Meloni rassicura su Industria 5.0: energia e innovazione al centro della nuova visione industriale

Giorgia Meloni ha rassicurato gli imprenditori presenti alla 50^ edizione del Forum Abrosetti sul proseguo di Industria 5.0, confermando l’intenzione del Governo di rivedere il piano di transizione energetica, senza rinunciare all’obiettivo della decarbonizzazione. É quanto emerso al termine del panel a porte chiuse con la premier in occasione del quale, Meloni ha spiegato che digitalizzazione e transizione restano temi rilevanti per il governo.

Industria 5.0 è una delle cose fatte da questo governo alle quali non sono riuscita a dare adeguata visibilità. Parliamo di 6,3 miliardi di euro che sono a disposizione delle imprese proprio per efficientare sul piano energetico e digitale il loro lavoro” il commento della premier Giorgia Meloni, una misura che va ad aggiungersi ai 6,4 miliardi di euro che erano stati investiti con Industria 4.0

G7 Scienza: il nucleare soluzione per ridurre emissioni e per alimentare l’Intelligenza Artificiale


La fissione e la fusione nucleare, soluzioni emergenti per ridurre le emissioni e promuovere la sicurezza energetica e lo sviluppo economico dei nostri Paesi, necessitano di ricerca, innovazione e alta formazione dedicate perché possa essere massimizzato il loro potenziale e avere una soluzione duratura alle sfide poste dal cambiamento climatico e della sicurezza energetica” è uno dei passaggi del documento conclusivo del G7 Scienza e Tecnologia che si è tenuto a Bologna lo scorso 11 luglio con l’obiettivo di promuovere una collaborazione rafforzata tra i suoi membri e riaffermare l’impegno comune a sostenere il progresso nella ricerca.

Energia nucleare e il solare per il fabbisogno dei data center AI

Con l’aumento della domanda di elettricità per i data center di intelligenza artificiale, il settore tecnologico si sta assicurando una fornitura stabile tramite centrali nucleari, riporta il Wall Street Journal.

AI e il controllo delle armi nucleari

La posizione degli Stati Uniti sul nucleare è caratterizzata da un approccio di mantenimento della deterrenza e della supremazia nucleare, attraverso investimenti significativi nella modernizzazione del loro arsenale, pur rimanendo aperti a possibili negoziati di controllo degli armamenti in futuro.

(Reuters)  Un funzionario statunitense Paul Dean ha sollevato una questione di fondamentale importanza riguardo al controllo delle armi nucleari, esortando Cina e Russia a dichiarare ufficialmente che solo gli esseri umani, e non l’Intelligenza Artificiale (IA), hanno il potere decisionale sulle armi nucleari.

Washington ha preso un “impegno chiaro e forte” affinché gli esseri umani abbiano il controllo totale sulle armi nucleari, Francia e Gran Bretagna hanno fatto lo stesso.

Paul Dean

“Saremmo lieti di ricevere una dichiarazione simile da parte della Cina e della Federazione Russa”, “Pensiamo che sia una norma estremamente importante di comportamento responsabile e pensiamo che sia qualcosa che sarebbe molto gradito in un contesto P5”

Paul Dean

Questa richiesta riflette la crescente preoccupazione riguardo all’impiego dell’IA nel settore della difesa e della sicurezza, e in particolare sulle implicazioni etiche e strategiche legate al controllo delle armi nucleari.

L’idea che le decisioni cruciali legate alla sicurezza globale possano essere delegate a sistemi automatizzati e non controllati dall’uomo solleva serie preoccupazioni riguardo alla stabilità e alla sicurezza internazionale.

La richiesta del funzionario statunitense sottolinea l’importanza di mantenere il controllo umano sulle decisioni legate alle armi nucleari, garantendo che le scelte cruciali che potrebbero avere conseguenze catastrofiche siano prese in modo ponderato e responsabile da individui dotati di empatia, discernimento e comprensione del contesto globale.

La dichiarazione di Cina e Russia su questo tema potrebbe rappresentare un passo significativo verso la promozione di norme internazionali che pongano limiti chiari sull’impiego dell’IA nel settore della difesa, garantendo che le decisioni cruciali rimangano saldamente nelle mani degli esseri umani.

In un’epoca in cui l’IA sta assumendo un ruolo sempre più rilevante in diversi settori, compreso quello della sicurezza e della difesa, è fondamentale riflettere attentamente sulle implicazioni etiche e strategiche legate al suo impiego.

Pranay Vaddi, alto funzionario della Casa Bianca per il controllo degli armamenti e la non proliferazione, ha dichiarato a un think tank di Washington che sarebbe stato importante avere i primi colloqui sul controllo degli armamenti con la Cina a novembre, ma ha sottolineato la necessità che coinvolgano i principali decisori o influencer cinesi. sulla posizione nucleare del paese.

La richiesta di garantire il controllo umano sulle armi nucleari rappresenta un importante passo verso la promozione di una governance responsabile e consapevole nell’utilizzo dell’IA, assicurando che le decisioni cruciali per la sicurezza globale siano prese con saggezza e responsabilità.

Tuttavia gli Stati Uniti sono una delle principali potenze nucleari mondiali, con un arsenale stimato di circa 5.428 testate nucleari, di cui 1.744 schierate e 1.964 in riserva.

Nonostante i limiti imposti dal Trattato New START, gli Stati Uniti stanno investendo significativamente nella modernizzazione del loro arsenale nucleare, incluso lo sviluppo di una nuova bomba nucleare a gravità guidata (B61-12) e di un nuovo bombardiere pesante.

Il presidente Trump ha espresso preoccupazioni riguardo alla presunta perdita della supremazia nucleare degli Stati Uniti rispetto alla Russia, minacciando una nuova corsa agli armamenti nucleari.

Tuttavia, gli esperti affermano che l’arsenale nucleare statunitense rimane comunque superiore a quello russo in termini numerici e di capacità.

Gli Stati Uniti mantengono una posizione di deterrenza nucleare, con circa 100 testate nucleari non strategiche dispiegate in basi europee per sostenere gli alleati NATO.

La Commissione Congressuale sul Controllo Strategico Nucleare raccomanda agli Stati Uniti di perseguire una strategia integrata di modernizzazione nucleare, pur esplorando opportunità di controllo degli armamenti nucleari se il contesto geopolitico dovesse cambiare.

La strategia di Microsoft: Sustainability – l’abilità dell’IA fusa con l’energia nucleare per dominare il cloud computing di prossima generazione!

“Il nucleare sta tornando in tutto il mondo”. Lo ha detto in questi giorni la commissaria Ue all’Energia Kadri Simson.

L’ Agenzia internazionale dell’energia faceva riferimento a “Una nuova alba per l’energia nucleare” nel report annuale del 2022 anno in cui l’Europa ha inserito questa risorsa assieme al gas tra quelle da utilizzare nella transizione energetica.

Dall’altra parte dell’atlantico le manovre strategiche di Microsoft nello spazio dell’intelligenza artificiale vanno ben oltre l’aiutare OpenAI a creare chatbot migliori in modo che possano vendere le licenze di Office 365 Co-Pilot. 

Mentre si rafforza la loro partnership con OpenAI e le loro alleanze si fanno sempre più profonde assistiamo anche a una trasformazione dell’infrastruttura, con Microsoft che investe pesantemente nell’energia nucleare (attraverso una società in portafoglio di Sam Altman Helion) per sostenere i suoi ampi data center creando una nuova business unit cloud competitiva che ha la promessa di offrire un insieme unico di servizi.

Bill Gates ha anche avviato un incubatore per progetti SMR chiamato TerraPower. Tuttavia, TerraPower “non ha attualmente alcun accordo per la vendita di reattori a Microsoft”, secondo una dichiarazione alla CNBC .

Sebbene Azure con OpenAI sia fondamentale, i costi diventeranno un problema. 

Secondo quanto riferito, Sam Altman sta cercando di chiedere a Microsoft maggiori finanziamenti per gestire OpenAI poiché i costi per addestrare i modelli di intelligenza artificiale sono aumentati vertiginosamente.

Una parte importante di questo costo è l’elettricità. L’energia rappresenta il 60-70% dei costi di gestione di un data center. Se Microsoft riesce a ridurre questi costi (sia per OpenAI che per i suoi clienti), otterrà un enorme vantaggio in termini di prezzi che potrà offrire ai propri clienti finali.

Inoltre, Microsoft ha firmato una partnership con l’operatore della centrale nucleare con sede in Virginia Constellation Energy per portare l’energia nucleare nei propri data center, dimostrando l’impegno di Microsoft nel ridurre la propria impronta di carbonio e nell’innovazione nel settore energetico. 

Ad esempio, in questa partnership, un data center a Boydton, in Virginia, avrà fino al 35% della sua energia fornita dall’energia nucleare.

Questa strategia prevede l’adozione di piccoli reattori modulari (SMR), che rappresentano una potenziale soluzione ai limiti di potenza delle crescenti operazioni dei data center. In italia ci stanno lavorando Enea e Ansaldo Nucleare .

Gli SMR usano le scorie come combustibile per reattori. Sulla quarta generazione e sugli Smr si sta muovendo per esempio Enel che collabora con Newcleo, società italiana con sede a Londra. 

In effetti, Microsoft sta assumendo attivamente esperti in tecnologia nucleare per implementare una strategia globale per l’energia SMR e microreattori per supportare le esigenze energetiche sia del cloud che dell’intelligenza artificiale di Microsoft.

Gli effetti di questo passaggio sono grandi. L’energia nucleare rappresenta solo il 50-70% del costo dell’energia da carbone (già considerata attualmente una delle fonti di elettricità più economiche). 

Ci vuole molto capitale in anticipo per costruire una centrale nucleare (che si tratti di un SMR o di una centrale elettrica completa), ma per Microsoft il risparmio potrebbe valere miliardi di dollari per i propri data center.

Ciò significa realizzare una delle più rapide crescite di software o piattaforme aziendali mai viste (da dimostrare), oltre a riprogettare un nuovo alimentatore per gestire molti dei loro data center che alimenteranno il sistema ChatGPT/API di OpenAI a un costo molto più conveniente.!

Giovedì 9 marzo Eni ha firmato un accordo di cooperazione tecnologica con Commonwealth Fusion Systems, spinout dell’Mit. Obiettivo: accelerare l’industrializzazione dell’energia da fusione e non da fissione, ha un obiettivo ambizioso: realizzare nel 2025 il primo impianto pilota a confinamento magnetico, ed entro il 2035, costruire la prima centrale elettrica industriale in grado di immettere elettricità nella rete.

Il 6 Marzo  Edf, Edison e Ansaldo hanno sottoscritto una lettera di intenti per collaborare allo sviluppo del nuovo nucleare in Europa, per favorirne la diffusione anche in Italia.

La sfida è complessa, sia dal punto di vista tecnico che da quello economico: nelle stesse ore dell’annuncio sono andati in fumo i piani della statunitense NuScale di costruire il primo reattore Smr sul suolo americano.

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