Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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Grok 3 via Api, l’intelligenza artificiale secondo Musk: cara e pronta a mordere

Elon Musk non ama giocare in difesa. Dopo le cannonate su OpenAI e il suo distacco (tra scontri legali e teatrini su X), ora mette sul tavolo la sua personale versione dell’IA generativa: Grok 3. L’API del modello di punta della sua startup xAI è ufficialmente online, con tanto di listino prezzi – che, neanche a dirlo, è un manifesto ideologico prima ancora che commerciale.

Per chi si fosse perso qualche puntata, Grok è il nome della famiglia di modelli sviluppati da xAI. A detta di Musk, rappresentano “la vera alternativa open alla censura woke”. Al netto delle sparate di marketing, Grok 3 arriva in quattro versioni: il modello base, la versione Mini, e per entrambe l’upgrade con capacità di “reasoning” il che oggi significa poco, visto che anche i modelli dei competitor ormai spacciano per ragionamento ciò che è solo inferenza statistica mascherata da logica.

Elon musk e la nuova API della discordia: DOGE, IRS e il sogno (impossibile) del cloud fiscale

Se pensavi che la commedia tra Silicon Valley e Washington avesse già raggiunto il suo apice, preparati a un nuovo atto. Questa volta il palco è l’Internal Revenue Service, l’orchestra è un improvvisato dream team di tech bros sotto il cappello pomposamente distopico del Department of Government Efficiency – acronimo volutamente canino: DOGE – e il regista, ça va sans dire, è Elon Musk, o meglio il suo ennesimo braccio operativo non ufficiale.

Secondo quanto riportato da Wired, DOGE starebbe organizzando un hackathon a Washington la prossima settimana, con l’obiettivo di costruire una “mega API” capace di accedere ai dati del fisco americano e migrarli in cloud. Quale cloud? Mistero. Si parla, inquietantemente, anche di provider terzi come Palantir, nome che evoca scenari più da “Minority Report” che da modernizzazione digitale. In teoria, questo mega-API dovrebbe diventare il “read center” per i sistemi dell’IRS: in pratica, un accesso centralizzato e trasversale ai dati fiscali dell’intera popolazione statunitense.

Musk contro Altman: guerra per l’anima (e i miliardi) di OpenAI

La Silicon Valley non è un posto per anime buone, né per idealisti da laboratorio. È un’arena darwiniana in cui anche chi ha fondato una compagnia su ideali filantropici può svegliarsi un giorno come imputato in una causa federale. È il caso di Sam Altman, CEO di OpenAI, sfidato in tribunale da Elon Musk, co-fondatore della stessa creatura che oggi cerca di smantellare, con la consueta faccia da mecenate offeso e il portafoglio da imperatore.

La battaglia tra i due supermiliardari si consumerà (forse) il 16 marzo 2025, data fissata dalla giudice Yvonne Gonzalez Rogers del distretto federale di Oakland, California. Non siamo più nel campo delle dichiarazioni piccate su X (già Twitter), ma dentro un’aula dove si deciderà se la metamorfosi di OpenAI da non-profit ad azienda a scopo di lucro “pubblico” sia legale, o semplicemente un colossale tradimento del suo scopo originario.

Elon Musk: da salvatore dei costi governativi a zavorra politica?

Elon Musk, l’iconico imprenditore noto per le sue imprese spaziali e automobilistiche, sembra essere giunto al capolinea della sua avventura come “tagliatore di costi e di teste..” per il governo statunitense. Secondo un recente rapporto di Politico, il presidente Donald Trump avrebbe confidato ai suoi collaboratori più stretti che Musk si ritirerà nelle prossime settimane per tornare a concentrarsi sulle sue aziende, in particolare sulla travagliata Tesla. ​

La Casa Bianca ha minimizzato queste voci, affermando che Musk lascerà il suo incarico primaverile come previsto. Tuttavia, i segnali di una crescente tensione sono evidenti. Recentemente, in Wisconsin, l’elezione di Susan Crawford alla Corte Suprema dello Stato ha inflitto una sconfitta ai candidati conservatori sostenuti da Trump e Musk, evidenziando i limiti dell’influenza politica del magnate. ​

XAI l’Intelligenza Artficiale di Elon Musk che fa sembrare Anthropic un discount

Nel mercato dell’intelligenza artificiale, dove le valutazioni aziendali crescono con la velocità di una bolla finanziaria gonfiata dall’euforia degli investitori, XAI di Elon Musk è l’ennesima dimostrazione che i numeri contano meno delle narrazioni.

In appena 16 mesi, la società ha raggiunto una valutazione di 50 miliardi di dollari, un risultato che OpenAI ha impiegato quasi un decennio a ottenere. Per mettere le cose in prospettiva, Anthropic, considerata una delle aziende di IA più promettenti, si è fermata a 61,5 miliardi di dollari dopo quattro anni di attività e una raccolta fondi da 3,5 miliardi nel marzo 2025.

Musk fonde X e xAI per creare l’impero definitivo dell’intelligenza artificiale

Elon Musk non smette mai di stupire e stavolta ha fatto una mossa che ridefinisce completamente il suo ecosistema tecnologico. Venerdì sera, con il solito tempismo da maestro della comunicazione, ha annunciato che la sua startup di intelligenza artificiale generativa, xAI, ha acquisito il social network X in un’operazione interamente azionaria. Il risultato? Una fusione valutata complessivamente 80 miliardi di dollari per xAI e 33 miliardi per X, che tradotto significa un’equity complessiva da 45 miliardi, al netto dei 12 miliardi di debiti della piattaforma social.

Tesla in caduta libera: la fine dell’era Musk?

Elon Musk che brandisce una motosega su un palco politico è un’immagine potente, ma potrebbe servire più che sceneggiate teatrali per salvare Tesla dalla spirale discendente in cui si trova. Un tempo sinonimo di innovazione e crescita esplosiva, il gigante dei veicoli elettrici è ora bloccato in una crisi profonda, con vendite in calo, concorrenza feroce e un fondatore sempre più divisivo. Se Musk non trova una soluzione, Tesla rischia di trasformarsi da rivoluzione tecnologica a caso di studio su come perdere il dominio di un settore che ha contribuito a creare.

L’illusione della neutralità: perché le IA pendono tutte a sinistra, Grok compreso

Nel disperato tentativo di sottrarsi a una tempesta mediatica, il deputato di La France Insoumise (LFI) Paul Vannier ha deciso di giocarsi la carta dell’Intelligenza Artificiale. La polemica è nata da un manifesto del partito in cui Cyril Hanouna, noto conduttore televisivo francese, veniva raffigurato in un modo che molti hanno ritenuto essere una caricatura antisemita. Quando le critiche sono esplose, Vannier ha provato a dare la colpa a Grok, l’IA generativa sviluppata da XAI, l’azienda di Elon Musk. Il ragionamento? Grok sarebbe intriso delle “idee nauseabonde” del suo creatore, e quindi responsabile del risultato finale.

Se non fosse grottesco, sarebbe quasi brillante: l’IA diventa una comoda scusa per l’irresponsabilità politica. Vannier non si ferma a dire che il suo partito ha fatto un errore, ma scarica la colpa direttamente su un software. Il sottotesto è chiaro: non è colpa di chi ha usato l’IA, né di chi ha pubblicato l’immagine, ma di Musk e del suo algoritmo. Insomma, una colpevolizzazione tecnologica che permette agli Insoumis di schivare l’accusa di antisemitismo.

Il problema? L’Intelligenza Artificiale non è un’entità autonoma con opinioni o pregiudizi propri. Non fa altro che generare output sulla base di input umani. Se l’algoritmo ha prodotto un’immagine problematica, è perché qualcuno gli ha chiesto qualcosa in un certo modo, e poi qualcun altro ha deciso di pubblicarla. Non è stato Musk a postarla sui social ufficiali di LFI, né tantomeno a validarne la diffusione.

Elon Musk raccoglie un miliardo di dollari in equity e entra a far parte del fondo Microsoft-BlackRock da 30 miliardi di dollari

Elon Musk riesce sempre a far suonare la sua orchestra finanziaria con melodie che incantano gli investitori, anche quando gli strumenti sono palesemente scordati. L’ultimo miracolo? X (ex Twitter) ha raccolto “quasi un miliardo di dollari” in equity fresca, portando la sua valutazione a 32 miliardi di dollari, nonostante un crollo dei ricavi del 50% rispetto al 2021. La matematica suggerirebbe un valore ben inferiore, ma Musk non gioca con le calcolatrici: lui usa il carisma e l’hype.

I numeri, però, sono impietosi. Gli investitori hanno accettato di valutare X a 16 volte il suo fatturato previsto per il 2024, il doppio rispetto alle altre piattaforme social come Reddit, Snap, Pinterest e persino il gigante Meta. Se X seguisse le stesse logiche di mercato, la sua valutazione si fermerebbe a 21,6 miliardi di dollari, e il valore del suo equity, una volta sottratti i 13 miliardi di debiti, crollerebbe a soli 9 miliardi. Ma ecco la magia: Musk ha trovato il modo di convincere gli investitori che il suo prodotto valga molto di più.

Investitori cinesi in incognito nelle aziende private di Elon Musk: tra profitti e geopolitica

Negli ultimi anni, facoltosi investitori cinesi hanno incanalato decine di milioni di dollari nelle società private di Elon Musk, tra cui SpaceX, Neuralink e la startup xAI, utilizzando strutture che ne schermano l’identità.

Questi investimenti sono stati effettuati tramite veicoli a uso speciale registrati in giurisdizioni come le Isole Cayman, rendendo i fondi cinesi invisibili nei registri pubblici e celando l’identità degli investitori. Tali pratiche, sebbene legali, sollevano preoccupazioni riguardo a potenziali conflitti di interesse e influenze indebite, specialmente considerando il ruolo cruciale di Musk nella politica e negli affari americani.

Elon Musk accelera con xAI: nuovo data center da un milione di piedi quadrati a Memphis

Elon Musk continua la sua corsa nel settore dell’intelligenza artificiale con un’altra mossa strategica di grande impatto. La sua startup xAI ha acquistato un magazzino di un milione di piedi quadrati a Memphis, Tennessee, per convertirlo in un secondo data center per l’addestramento e l’esecuzione del suo chatbot AI, Grok.

Italia in bilico: accordo da 1,6 miliardi con Starlink tra dubbi e alternative

Recentemente, l’Italia ha avviato negoziati con SpaceX, l’azienda spaziale di Elon Musk, per un accordo del valore di 1,6 miliardi di dollari volto a fornire servizi di telecomunicazione sicuri al governo italiano. Questo progetto prevede l’utilizzo della costellazione satellitare Starlink per garantire comunicazioni governative e militari protette, rappresentando una delle più grandi iniziative di questo tipo in Europa.

Tuttavia, sono emerse preoccupazioni riguardo alla solidità di questo accordo. Fonti vicine al governo italiano hanno espresso dubbi legati al recente disimpegno degli Stati Uniti da alcuni impegni sulla sicurezza europea, sollevando interrogativi sulla affidabilità a lungo termine di una partnership con una società americana per infrastrutture così critiche. Inoltre, l’associazione di Elon Musk con l’amministrazione Trump potrebbe complicare ulteriormente le relazioni, considerando le tensioni politiche attuali tra Europa e Stati Uniti.

Elon Musk perde la battaglia legale: OpenAI prosegue nella transizione a scopo di lucro

Il 5 marzo 2025, un tribunale federale di Oakland, California, ha respinto la richiesta di Elon Musk di bloccare la transizione di OpenAI da organizzazione non profit a entità a scopo di lucro. Il giudice distrettuale Yvonne Gonzalez Rogers ha stabilito che Musk non ha fornito prove sufficienti per giustificare un’ingiunzione preliminare, ma ha manifestato apertura a un processo accelerato entro l’anno, data l’importanza pubblica della questione.

Ipnocrazia: come Trump e Musk stanno ridisegnando la realtà

Jianwei Xun è un analista culturale e filosofo nato a Hong Kong il cui lavoro collega i mondi dei media, della teoria narrativa e della filosofia. Con un background in filosofia politica e studi sui media presso l’Università di Dublino, Xun ha trascorso anni come consulente su narrazioni strategiche per istituzioni globali prima di dedicarsi alla scrittura.

Ipnocrazia“. Un titolo che promette di svelare i misteri della manipolazione moderna, con Trump e Musk come architetti di una nuova realtà. Jianwei Xun, un giovane prodigio già acclamato come l’erede di Baudrillard e Byung-Chul Han, ci offre una “mappa inedita” del potere contemporaneo.

Musk ai dipendenti federali: tornate in ufficio o siete fuori. La Casa Bianca fa marcia indietro

Elon Musk ha deciso che il telelavoro per i dipendenti federali è finito. In una email inviata lo scorso weekend a milioni di lavoratori del governo, il miliardario ha dettato una nuova regola: o si torna fisicamente in ufficio o si viene messi in congedo amministrativo. Non è un consiglio, è un ordine. E chi non è d’accordo? Può accomodarsi alla porta.

Alcuni leader di agenzia hanno detto ai dipendenti di non rispondere all’email. Il funzionario avrebbe definito la mail una guida “generale” e ha affermato che era previsto che le agenzie fornissero le proprie indicazioni sul rispetto delle regole.

“È un caso da valutare singolarmente,” è stato citato il funzionario. “Non è un approccio valido per tutti.” Il presidente Donald Trump non è stato coinvolto nel processo di approvazione del fine settimana, ha riferito il funzionario.

L’email inviata nel fine settimana ha chiesto ai lavoratori federali di rispondere con cinque punti elenco dettaglianti i risultati della settimana lavorativa precedente all’OPM e al loro supervisore entro le 23:00 ET di lunedì.

Elon Musk, che sta guidando gli sforzi della Casa Bianca per ridurre le dimensioni e le spese del governo, ha detto che il mancato riscontro sarebbe stato “considerato come una dimissione”.

La reazione è stata prevedibile: panico nelle agenzie governative, sindacati sul piede di guerra e una pioggia di email ai superiori per capire se fosse uno scherzo o la nuova normalità. Alcuni dipartimenti, come quello della Difesa, hanno deciso di ignorare la comunicazione, consigliando ai dipendenti di non prendere troppo sul serio le richieste di Musk. Dopotutto, chi è che prende ordini da un CEO tech trasformato in capo dell’efficienza governativa con il benedetto acronimo DOGE?

Grok 3 l’intelligenza artificiale di Musk decreta la condanna a morte di… Musk

Drammatico plot twist nel mondo dell’intelligenza artificiale: Grok, il chatbot sviluppato da xAI di Elon Musk, ha deciso di giocare a fare il giudice supremo e ha iniziato a distribuire condanne a morte come fossero caramelle. E chi ha messo in cima alla lista? Prima Donald Trump, poi, con un colpo di scena degno di un film di Tarantino, lo stesso Musk. L’epilogo? Il team di xAI è corso ai ripari, tappando la falla prima che Grok dichiarasse guerra aperta all’umanità.

Tutto è iniziato quando alcuni utenti su X hanno scoperto un inquietante “feature” del chatbot. Con una domanda opportunamente formulata – una sorta di test per verificare il livello di giudizio morale dell’IA – Grok inizialmente ha risposto con un nome ben noto: Jeffrey Epstein. Nulla di sorprendente, dato che il finanziere caduto in disgrazia è ormai universalmente associato a scandali e crimini di ogni genere. Ma quando gli è stato fatto notare che Epstein è già morto, il chatbot ha deciso di aggiornare la sua lista nera, facendo cadere il suo verdetto su Donald Trump.

X Factor: Musk, Trump e il prezzo dell’illusione

Elon Musk ha finalmente trovato il modo di trasformare Twitter, pardon, Xin una macchina da soldi? Bloomberg ha lanciato la bomba: X sarebbe in trattative per raccogliere nuovi capitali a una valutazione di almeno 44 miliardi di dollari. Sì, esattamente lo stesso prezzo che Musk ha pagato per il social nel suo glorioso (e caotico) takeover. Il cerchio si chiude? O è solo un altro giro sulle montagne russe della finanza muschiana?

Grok-3: La nuova creatura di Musk è Genio o Bluff

Eccoci di nuovo, con Elon Musk che fa saltare il banco con un’altra delle sue trovate da showman dell’era tech. Questa volta tocca a Grok-3, l’ultima creatura di xAI, un modello di linguaggio che Musk definisce “scary smart”. Se stai pensando che sia l’ennesimo tentativo di Musk di dominare anche l’intelligenza artificiale, beh, hai perfettamente ragione. La presentazione è stata una celebrazione dell’elefantiasi tecnologica: 200.000 GPU, un supercomputer chiamato “Colossus” – nome azzeccato quanto modesto – e una promessa di potenza di calcolo senza precedenti.

Colossus non è solo un supercomputer, ma un monolite di 200.000 GPU Nvidia, il più grande cluster di addestramento AI del mondo, costruito in soli 122 giorni. Per rendere le cose ancora più teatrali, Musk ha sottolineato come la sfida maggiore non sia stata sviluppare Grok-3, ma assemblare questo mostro informatico. A sentirlo parlare, sembrerebbe quasi che il codice si sia scritto da solo per paura di finire schiacciato sotto tutto quel silicio.

xAI di Elon Musk mira a una valutazione di 75 miliardi di dollari con un nuovo round di finanziamento da 10 miliardi di dollari

La startup di intelligenza artificiale xAI, fondata da Elon Musk nel 2023, è attualmente in trattative per raccogliere 10 miliardi di dollari in un nuovo round di finanziamento, che porterebbe la valutazione dell’azienda a circa 75 miliardi di dollari. Questo rappresenta un notevole incremento rispetto alla precedente valutazione di 50 miliardi di dollari ottenuta nel novembre 2024, quando xAI aveva raccolto 5 miliardi di dollari.

xAI mira a una valutazione di 75 miliardi di dollari con un nuovo round di finanziamento da 10 miliardi di dollari

Elon Musk continua a ridefinire i confini dell’innovazione tecnologica con la sua startup di intelligenza artificiale, xAI. Recenti rapporti indicano che xAI è in trattative per raccogliere 10 miliardi di dollari in un nuovo round di finanziamento, che porterebbe la valutazione dell’azienda a circa 75 miliardi di dollari. Questo rappresenta un notevole incremento rispetto alla precedente valutazione di 50 miliardi di dollari, ottenuta dopo un finanziamento di 5 miliardi di dollari nel dicembre 2024.

Investitori di rilievo come Sequoia Capital, Andreessen Horowitz e Valor Equity Partners sono tra coloro che stanno partecipando a questo nuovo round di finanziamento. Questi stessi investitori avevano già sostenuto xAI in precedenti round, contribuendo a raccogliere complessivamente 12 miliardi di dollari nel 2024.

I fondi raccolti saranno destinati all’espansione delle capacità dei data center di xAI, con l’obiettivo di potenziare l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. In particolare, l’azienda sta sviluppando Grok 3, un modello di intelligenza artificiale che, secondo Musk, possiede capacità di ragionamento superiori rispetto ai modelli attuali. Il rilascio di Grok 3 è previsto entro le prossime due settimane.

Parallelamente, xAI è in procinto di finalizzare un accordo con Dell Technologies per l’acquisto di server AI per un valore superiore a 5 miliardi di dollari, equipaggiati con i chip GB200 di Nvidia. Questa mossa strategica mira a rafforzare l’infrastruttura tecnologica di xAI, consentendo all’azienda di sostenere la crescente domanda dei suoi servizi AI.

Musk Annuncia Grok 3 di xAI per superare tutti i rivali e la possibile revoca dell’offerta a OpenAI

Elon Musk, il magnate della tecnologia dietro numerosi progetti innovativi, ha fatto una dichiarazione audace riguardo al rilascio imminente di Grok 3, un modello di intelligenza artificiale sviluppato dalla sua compagnia xAI. Secondo Musk, Grok 3 supererà tutti gli attuali concorrenti nel campo dell’IA, fissando un nuovo standard nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Questa affermazione risulta particolarmente interessante, in quanto suggerisce che Musk stia cercando di posizionare la sua impresa AI per sfidare giganti come OpenAI e il suo celebre modello, ChatGPT, mettendo in luce le continue tensioni tra Musk e OpenAI.

“A volte, penso che Grok-3 sia un po’ spaventosamente intelligente”, ha detto Musk. “Si presenta con soluzioni che non avresti nemmeno previsto, sai, non soluzioni ovvie”.

Grok 3 di xAI punta a integrarsi perfettamente con gli altri progetti di Musk, tra cui Tesla e SpaceX, sottolineando l’importanza dell’intelligenza artificiale nella sua strategia complessiva. Musk è da tempo un convinto sostenitore dello sviluppo dell’IA, ma il suo approccio si è sempre concentrato sulla creazione di sistemi più avanzati, con il potenziale di avere applicazioni ampie all’interno delle sue aziende. Grok 3 si prevede che rappresenterà un punto di svolta, con Musk che afferma che questo modello supererà tutti i sistemi AI concorrenti attualmente sul mercato. Questa dichiarazione arriva in un periodo di crescente competizione nel settore dell’IA, dove aziende come OpenAI, Google DeepMind e altre stanno velocemente progredendo nelle loro tecnologie AI.

L’integrazione di Grok-3 con X, la piattaforma social di Musk, permette lo scraping in tempo reale senza dover navigare sul web. Il sistema estrae dati da X e include la “Modalità Unhinged” — descritta nelle FAQ di xAI come “pensata per essere discutibile, inappropriata e offensiva”.

Elon Musk e la trasparenza finanziaria: audit della Federal Reserve e accesso ai sistemi del Tesoro

Recentemente, Elon Musk ha espresso il suo sostegno per un audit della Federal Reserve, sottolineando la necessità di una maggiore trasparenza e responsabilità all’interno delle agenzie governative. In una serie di post sui social media, Musk ha dichiarato che tutte le agenzie governative dovrebbero essere trasparenti e responsabili nei confronti del popolo.

Parallelamente, il Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE), guidato da Musk, ha ottenuto l’accesso ai sistemi di pagamento del Tesoro degli Stati Uniti. Questo accesso ha sollevato preoccupazioni tra ex segretari del Tesoro e altri esperti riguardo ai potenziali rischi per la privacy, la sicurezza informatica e la stabilità finanziaria del paese. Cinque ex segretari del Tesoro hanno espresso preoccupazioni per l’approccio dell’amministrazione Trump ai sistemi di pagamento chiave, citando rischi per la privacy, la sicurezza informatica e la sicurezza nazionale. Hanno criticato l’amministrazione per aver sostituito funzionari pubblici non partigiani con nominati politici, in particolare nel “dipartimento per l’efficienza governativa” (DOGE) guidato da Elon Musk.

Elogio del Multitasking Divino: Musk, il Filantropo del Profitto

Elon Musk è come un supereroe in pensione che non riesce a stare lontano dai guai. Mentre la gente normale lotta per rispondere alle e-mail senza dimenticare le Gocciole mascarpone e cioccolata nel microonde, lui riesce a gestire Tesla, SpaceX, una crociata pro-DOGE per abbattere i costi della campagna di Trump e, come ciliegina sulla torta, un’offerta da 97,4 miliardi di dollari per impossessarsi delle attività di OpenAI. Il Wall Street Journal ha lanciato la bomba, e il mondo della tecnologia ha trattenuto il fiato: Musk sta cercando di prendersi tutto, di nuovo. Anche se…:

C’è da ammirare la finezza strategica. Un tempo Musk era il generoso benefattore di OpenAI, una non-profit con l’ambiziosa missione di garantire che l’intelligenza artificiale non finisse nelle mani sbagliate (ironico, vero?). Poi OpenAI ha deciso di convertirsi in un’entità a scopo di lucro, e Musk si è sentito tradito.

Invece di accettare la sconfitta, ha optato per la sua arma preferita: l’aula di tribunale. La sua battaglia con Sam Altman sembrava destinata a un triste epilogo la scorsa settimana, quando un giudice californiano ha fatto capire che difficilmente avrebbe bloccato la conversione. Ma ecco il colpo di scena: invece di piagnucolare, Musk ha risposto con una mossa magistrale.

L’Intelligenza Artificiale nelle Amministrazioni Pubbliche: DOGE e il Suo Chatbot GSAi

Il settore pubblico si sta sempre più orientando verso l’adozione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale per modernizzare e migliorare l’efficienza nelle operazioni amministrative. Recentemente, un report di Wired ha sollevato l’attenzione su come il DOGE, una figura emergente nel panorama dell’innovazione tecnologica, stia sviluppando un chatbot personalizzato per la General Services Administration (GSA), una delle agenzie più importanti per la gestione dei contratti governativi negli Stati Uniti. Questo chatbot, denominato GSAi, potrebbe rappresentare un salto significativo nel modo in cui vengono analizzati i dati relativi ai contratti e agli appalti pubblici, facilitando una gestione più trasparente ed efficiente.

Secondo le fonti (scoop di Wired), l’obiettivo di DOGE è quello di sfruttare l’intelligenza artificiale per elaborare vasti volumi di dati relativi ai contratti governativi, un’area che tradizionalmente ha comportato un gran numero di complessità burocratiche. Con l’introduzione del GSAi, l’analisi di queste enormi quantità di informazioni potrebbe diventare più rapida e precisa, consentendo di ottenere insight in tempo reale e di ottimizzare le decisioni relative agli appalti e alle procedure di procurement. La visione di DOGE sembra essere quella di trasformare il modo in cui vengono gestiti i dati all’interno della GSA, creando un sistema più agile e dinamico, capace di rispondere alle necessità dei funzionari pubblici e di ottimizzare l’uso delle risorse.

Elon Musk e il Colpo di Stato Amministrativo: Il Sogno Tecnocratico Diventa un Incubo

Elon Musk non è il presidente degli Stati Uniti, ma agisce come se lo fosse e cosa ancora più preoccupante, lo fa senza essere stato eletto, senza il consenso del Congresso e senza alcun mandato democratico. Invece, questo miliardario nato all’estero sta silenziosamente prendendo il controllo di settori chiave del governo federale, manipolando i flussi di informazioni, i sistemi di pagamento e persino la gestione del personale. È un colpo di stato amministrativo in piena regola, orchestrato con il cinismo di un magnate che si è convinto di poter riscrivere le regole a suo piacimento.

La sua piattaforma è un’improbabile entità governativa chiamata “Department of Government Efficiency” (DOGE), un nome che, nella sua infantilità, sembra quasi uno scherzo. Ma lo scherzo, a quanto pare, è sulle istituzioni americane.

In soli quattordici giorni, Musk ha invaso edifici governativi, annullato contratti di locazione e introdotto il suo personale—spesso giovanissimo e privo di esperienza nei centri nevralgici dell’amministrazione pubblica.

Ha portato con sé ingegneri di Tesla e della Boring Company per effettuare licenziamenti di massa all‘Office of Personnel Management (OPM), affidando il destino di migliaia di dipendenti federali a individui che fino a poco fa erano impegnati a costruire tunnel sotto Los Angeles. (Type the word “Resign” into the “Subject” line of the email. Hit “Send”. Deferred Resignation Email to Federal Employees)

Secondo Wired, uno dei suoi consiglieri ha appena 21 anni, mentre un altro si è diplomato lo scorso anno.

Elon Musk vuole spazzare via le regole: “Lo Stato? Meglio senza

Elon Musk, con la solita spavalderia da libertario a intermittenza, ha chiesto di spazzare via le regolamentazioni federali, sostenendo che “dovrebbero essere eliminate di default, non presenti di default”. Se proprio necessario, qualche regola potrebbe essere reintrodotta, ma solo dopo. Insomma, deregulation totale, poi si vede.

L’ennesima dichiarazione shock è arrivata durante una conversazione su X Spaces a tarda notte, in compagnia dell’ex co-presidente del DOGE Vivek Ramaswamy e della senatrice repubblicana dell’Iowa, Joni Ernst. Musk ha illustrato i suoi piani per DOGE, che includono la chiusura dell’USAID—agenzia federale per gli aiuti internazionali—mossa che, a suo dire, sarebbe appoggiata da Trump.

Non è una sorpresa: Musk ha già versato milioni nella campagna dell’ex presidente ed è ormai un interlocutore fisso nell’orbita trumpiana. Ma non si ferma qui: nel corso della conversazione ha annunciato anche una chiacchierata live con Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, per discutere delle strategie di riduzione dei costi di DOGE. Tradotto: meno Stato, più Musk

Elon Musk e la pubblicità: chi ha bisogno di clienti quando puoi fare causa?

Nella strana galassia di Elon Musk, dove le regole del capitalismo sembrano piegarsi alla sua volontà, la pubblicità non è più un gioco di seduzione tra aziende e consumatori, ma un campo di battaglia legale. Mentre la maggior parte delle aziende mediatiche si affanna a convincere venditori di vino e ristoranti a investire nei loro spazi pubblicitari, Musk ha scelto un metodo più… diretto: il contenzioso.

Sabato, la sua X (ex Twitter, perché cambiare nomi è una delle sue specialità) ha aggiornato una causa già esistente contro la World Federation of Advertisers, aggiungendo alla lista dei cattivi una serie di nuovi inserzionisti, tra cui Nestlé, Abbott Laboratories, Colgate-Palmolive, Lego, Pinterest, Shell e Tyson Foods. Il motivo del contendere? Questi grandi marchi avrebbero cospirato per “trattenere collettivamente miliardi di dollari di entrate pubblicitarie” dalla sua piattaforma.

Musk Make Europe Great Again – MEGA: Prove di Gemellaggio delle Destre

L’Europa sta vivendo una fase di profonda ridefinizione politica, con l’avvicinarsi delle elezioni europee del 2024 e l’emergere di nuove alleanze trasversali. Tra i protagonisti di questo scenario, Elon Musk si è ritagliato un ruolo di attore influente, promuovendo una narrazione anti-establishment e avvicinandosi a diverse figure della destra sovranista europea. Lo slogan “Make Europe Great Again”, evocativo dell’originario “MAGA” trumpiano, si inserisce in una dinamica più ampia di convergenza tra movimenti conservatori, populisti e nazionalisti del Vecchio Continente.

Elon Musk: Espansione nei Pagamenti Digitali e Accesso ai Dati Governativi Sensibili

Secondo il Finacial Times Elon Musk, il magnate tecnologico e attuale leader del Department of Government Efficiency (DOGE) sotto l’amministrazione Trump, ha recentemente annunciato l’intenzione di annullare unilateralmente centinaia di milioni di dollari in sovvenzioni governative dopo aver ottenuto l’accesso al vasto sistema di pagamenti del Tesoro degli Stati Uniti. Questa mossa ha portato alle dimissioni improvvise di David Lebryk, un alto funzionario del dipartimento con oltre 36 anni di servizio, responsabile della supervisione dell’infrastruttura finanziaria del Tesoro.

Musk, noto per il suo approccio diretto e spesso controverso, ha dichiarato sulla piattaforma X (precedentemente Twitter) di essere impegnato a “chiudere rapidamente… pagamenti illegali” dopo che è stata pubblicata online una lista di sovvenzioni a organizzazioni luterane. Ha giustificato questa azione affermando che il suo team ha scoperto che “gli addetti all’approvazione dei pagamenti al Tesoro erano istruiti ad approvare sempre i pagamenti, anche a gruppi noti come fraudolenti o terroristici”.

Elon Musk e l’Invasione delle Agenzie Governative: Quando la Disruptive Innovation Prende Controllo

L’immagine di Elon Musk come l’uomo che guida l’innovazione attraverso il caos è ormai consolidata. Eppure, il suo recente ingresso nel governo federale degli Stati Uniti sembra portare questo concetto a un livello decisamente più macabro e ironico. Secondo quanto riportato dal Washington Post, i suoi collaboratori stanno prendendo il controllo delle dinamiche interne di diverse agenzie governative cruciali, tra cui l’Office of Personnel Management, il Department of the Treasury e la General Services Administration (GSA). Ma in che modo l’imprenditore noto per il suo approccio irriverente sta influenzando il funzionamento della macchina burocratica americana?

Altman vs. Musk: L’intreccio tra AI, Politica e Business nell’Era Trump

Secondo quanto riportato dal WST, nel contesto del DealBook Summit organizzato dal New York Times, Sam Altman, CEO di OpenAI, ha offerto una visione intrigante delle dinamiche tra intelligenza artificiale, politica e potere economico. Al centro della discussione, il controverso rapporto con Elon Musk, l’uomo più ricco al mondo e leader di X (ex Twitter), Tesla e la sua neonata impresa AI, xAI.

L’ironia del Potere: Musk tra Trionfi e Sconfitte e il Declino di Intel

Elon Musk, Trump e la Legge di Murphy in Delaware
Questi sono giorni di vertiginosi successi per Elon Musk, che non sembra accontentarsi del suo impero tecnologico e del suo nuovo alleato d’eccezione, Donald Trump. C’è un luogo dove neppure il potere di Musk può trionfare: i tribunali del Delaware.

Elon Musk si oppone alla trasformazione di OpenAI in una struttura a scopo di profitto, la nuova ingiunzione

Elon Musk ha avviato una battaglia legale contro OpenAI, cercando di bloccare la trasformazione dell’organizzazione in una struttura a scopo di lucro. Attraverso una causa e una richiesta di ingiunzione (in allegato, interessenta da leggere), Musk accusa OpenAI di aver tradito la sua missione originale, che prevedeva lo sviluppo di un’intelligenza artificiale (IA) al servizio dell’umanità, e non finalizzata al guadagno. Questa disputa è radicata nella visione originaria del progetto, che aveva l’obiettivo di rendere le scoperte sull’IA aperte e accessibili a tutti.

Tesla e la scommessa sull’AI: verso una valutazione di 2 trilioni di dollari

La recente analisi di Wedbush, guidata da Dan Ives, ha delineato un futuro promettente per Tesla, evidenziando il ruolo centrale delle sue tecnologie AI e autonome come motori di crescita verso una valutazione di mercato di 2 trilioni di dollari. Secondo il rapporto, il segmento AI e il Full Self-Driving (FSD) rappresentano una potenziale valorizzazione di 1 trilione di dollari solo per questa area strategica.

Sriram Krishnan Lascia Andreessen Horowitz: Possibile Collaborazione con l’Iniziativa DOGE di Elon Musk

Sriram Krishnan, socio generale di Andreessen Horowitz (a16z), ha recentemente annunciato la sua intenzione di lasciare l’azienda di venture capital dopo aver trascorso anni lavorando con alcuni dei più influenti imprenditori e tecnologi nel settore della tecnologia. La sua partenza è stata una sorpresa per molti, data la sua lunga carriera e il suo ruolo cruciale nell’indirizzare le decisioni di investimento strategiche per a16z. Tuttavia, ciò che ha suscitato ancor più interesse è stata la rivelazione che Krishnan potrebbe prendere in considerazione un futuro coinvolgimento nell’iniziativa governativa DOGE, voluta da Elon Musk, il magnate di Tesla e SpaceX, che ha recentemente destato molta attenzione.

xAI: la Startup di Musk pronta a superare i $100 milioni e lanciare l’App Grok

xAI, l’ambiziosa startup di intelligenza artificiale di Elon Musk, è in procinto di raggiungere un fatturato annuale di oltre $100 milioni, secondo recenti rapporti. Questo risultato rappresenta un importante traguardo per un’azienda giovane che ha già raddoppiato la sua valutazione a $50 miliardi grazie a un round di finanziamento da $5 miliardi. Parte del successo è attribuito a “Grok”, il chatbot di xAI, che combina capacità linguistiche avanzate con l’accesso in tempo reale ai dati della piattaforma X (ex Twitter).

Un’importante novità riguarda il rilascio imminente di un’app standalone per Grok, destinata a competere direttamente con soluzioni consolidate come ChatGPT. Questa mossa punta ad ampliare l’accesso agli utenti consumer e a rafforzare la posizione di xAI nel mercato dell’IA generativa, un settore altamente competitivo e in rapida crescita.

Neuralink si Avvicina al Futuro: Il Chip Cerebrale Controlla Braccia Robotiche

Neuralink, l’azienda visionaria fondata da Elon Musk, ha annunciato di aver ricevuto l’approvazione per avviare i test su un’avanzata tecnologia: un braccio robotico controllabile tramite impianto cerebrale. Si tratta di un ulteriore passo avanti nella corsa alla fusione tra mente umana e macchine, un’area tecnologica che promette di rivoluzionare il settore medico e oltre. Tuttavia, i dettagli sul progetto sono stati finora rilasciati con cautela, suggerendo che l’iniziativa è ancora nelle prime fasi di sviluppo.

TikTok, Elon Musk e la politica tecnologica: strategie e dilemmi tra USA e Cina

Il panorama tecnologico globale continua a essere plasmato da dinamiche politiche e strategiche complesse, con TikTok che si trova al centro di una battaglia geopolitica tra Stati Uniti e Cina. Secondo un recente rapporto del Wall Street Journal, Shou Chew, CEO di TikTok, avrebbe recentemente discusso con Elon Musk questioni legate alla politica tecnologica e all’amministrazione Trump, evidenziando il tentativo dell’azienda di navigare nelle acque turbolente delle regolamentazioni statunitensi.

Trump e Musk: Un’Intesa che Decolla con SpaceX

All’inizio di questa settimana, Donald Trump ha raggiunto Elon Musk nella punta meridionale del Texas per assistere al sesto lancio del razzo Starship, l’ambizioso progetto di SpaceX, che rappresenta un pilastro cruciale nella visione di Musk per l’esplorazione spaziale. L’evento non è stato soltanto un trionfo tecnologico, ma anche un simbolico incontro tra due delle figure più controverse e influenti della nostra epoca. Mentre il razzo partiva verso il cielo, il rapporto tra Trump e Musk sembrava raggiungere nuove vette, alimentato da un misto di affinità strategiche e supporto reciproco.

Elon Musk si allea con Trump e il CEO di Google: strategia politica e tecnologica per il futuro

Elon Musk ha recentemente partecipato a una chiamata strategica che ha coinvolto Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, e il CEO di Google, Sundar Pichai. Questo incontro riflette la crescente influenza di Musk nella sfera politica e il suo impegno per plasmare le politiche tecnologiche. Dopo aver sostenuto Trump con un investimento di 118 milioni di dollari nella campagna elettorale, Musk punta a ottenere un ruolo cruciale nella nuova amministrazione, focalizzandosi sull’efficienza governativa e sulla regolamentazione tecnologica.

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