La transizione verso la mobilità elettrica in Europa potrebbe ricevere una spinta decisiva grazie alle ricariche intelligenti e bidirezionali. Secondo uno studio appena pubblicato da Eurelectric, associazione di categoria dell’industria elettrica europea, e EY’s Global Power & Utilities Sector, queste tecnologie potrebbero far risparmiare ai proprietari di veicoli elettrici tra 450 e 2.900 euro all’anno. Un incentivo economico che, se sfruttato, potrebbe accelerare la domanda di e-cars, rendendo l’elettrico non solo sostenibile, ma anche conveniente rispetto ai motori a combustione.
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L’industria automobilistica europea si trova a un bivio cruciale, stretta tra la necessità di recuperare terreno nella corsa globale ai veicoli autonomi e l’urgenza di rispettare ambiziosi obiettivi ambientali. Il 5 marzo 2025, a Bruxelles, il commissario Ue ai Trasporti Apostolos Tzitzikostas ha lanciato un appello chiaro: “Dobbiamo riconquistare la nostra leadership nei veicoli alimentati dall’intelligenza artificiale, connessi e automatizzati. Cina e Stati Uniti sono più avanti di noi”.

L’antico detto “l’unione fa la forza” trova una nuova interpretazione nel mondo della mobilità avanzata. Hyundai Motor Group, tra i leader globali del settore automotive, ha stretto una collaborazione strategica con Nvidia, gigante della tecnologia, per lo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale da integrare nei suoi prodotti di mobilità e oltre.

In un panorama automobilistico in cui molti costruttori accelerano sulla transizione elettrica, Mazda sceglie di fare le cose a modo suo. La casa giapponese ha annunciato una strategia ambiziosa per espandere la sua gamma di veicoli NEV (100% elettrici e ibridi plug-in), con il primo modello commerciale – un crossover – atteso nel 2027. Ma Mazda non si ferma qui. Un’ulteriore versione ibrida plug-in di questo modello debutterà dopo il 2028, a dimostrazione dell’intenzione del marchio di offrire soluzioni diversificate e sostenibili per i prossimi anni.