Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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MSFT Copilot cambio di paradigma

Questo si deve principalmente alla percezione di una forte adattabilità dell’intelligenza artificiale generativa nel contesto della sicurezza informatica. Le capacità di generazione di codice, riconoscimento di modelli e riparazione automatizzata di Copilot sono state individuate come elementi chiave che lo distinguono nel mercato della sicurezza. Inoltre, la capacità di apprendimento continuo e di adattamento alle minacce emergenti sta rafforzando ulteriormente la fiducia degli analisti nel potenziale di Copilot per migliorare la resilienza e l’efficacia delle difese digitali

A questo proposito J.P. Morgan ha affermato che il chatbot di intelligenza artificiale Copilot for Security di Microsoft sta determinando un cambio di paradigma nelle capacità di sicurezza del colosso tecnologico, riportamo il Transcript :

“Consideriamo la profondità dell’attenzione e della discussione sull’intelligenza artificiale durante l’evento di punta sulla sicurezza di Microsoft come un chiaro messaggio sul livello di impatto che questa tendenza tecnologica potrebbe avere sull’avanzamento della differenziazione di Microsoft nel mercato, con chiare opportunità di beneficiare del consolidamento dei fornitori IT mentre incorpora questi strumenti in tutto il suo stack tecnologico”, ha affermato un team di analisti guidati da Mark Murphy.

Gli analisti hanno sottolineato che la monetizzazione di questi prodotti, simile ad altri strumenti Copilot, seguirà un modello graduale nelle prime fasi, ma si prevede che subirà un significativo aumento nell’adozione in futuro.

La sede di Microsoft a Redmond, nello stato di Washington, ha annunciato mercoledì che lo strumento Copilot for Security sarà disponibile in versione “generale” a partire dal 1° aprile, con una serie di nuove funzionalità. Questo servizio consentirà ai professionisti della sicurezza informatica di sfruttare l’intelligenza artificiale generativa per svolgere attività come il riepilogo degli incidenti, l’analisi delle vulnerabilità e la condivisione delle informazioni sensibili.

Secondo un rapporto di Verge, l’azienda addebiterà alle aziende un costo di 4 dollari all’ora di utilizzo come parte di un modello di consumo aaS.

Questo approccio tariffario potrebbe favorire una maggiore adozione, permettendo alle aziende di pagare solo per l’uso effettivo del servizio, senza investimenti iniziali eccessivi.

Sempre in questi giorni Microsoft ha confermato che il modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) 

Le novita’ :

GPT-4 Turbo è più capace e ha conoscenze sugli eventi mondiali fino ad aprile 2023. Ha una finestra di contesto di 128k, quindi può contenere l’equivalente di più di 300 pagine di testo in un’unica richiesta. Ottimizzato le sue prestazioni, a un prezzo tre volte più basso per i token di input e a un prezzo due volte più basso per i token di output rispetto a GPT-4.

GPT-4 Turbo è disponibile per tutti gli sviluppatori paganti da provare passando gpt-4-1106-preview nell’API e MSFT prevede di rilasciare il modello stabile pronto per la produzione nelle prossime settimane.

Aggiornamenti per la chiamata di funzioni
La chiamata di funzioni consente di descrivere le funzioni della tua app o delle API esterne ai modelli e di far scegliere al modello in modo intelligente di restituire un oggetto JSON contenente gli argomenti per chiamare quelle funzioni.

Con diversi miglioramenti oggi, tra cui la possibilità di chiamare più funzioni in un’unica richiesta: gli utenti possono inviare un’unica richiesta per più azioni, come ad esempio “aprire il finestrino dell’auto e spegnere l’aria condizionata”, che prima richiederebbe più interazioni con il modello. Stiamo inoltre migliorando l’accuratezza della chiamata di funzioni: GPT-4 Turbo è più propenso a restituire i giusti parametri delle funzioni.

Miglioramento nell’ eseguire le istruzioni e JSON Mode
GPT-4 Turbo funziona meglio dei modelli precedenti nei compiti che richiedono la rigorosa esecuzione delle istruzioni, come generare formati specifici (ad esempio “rispondere sempre in XML”).

Supporta la nostra nuova modalità JSON, che garantisce che il modello risponderà con un JSON valido. Il nuovo parametro dell’API response_format consente al modello di limitare la sua output per generare un oggetto JSON sintatticamente corretto.

La modalità JSON è utile per gli sviluppatori che generano JSON nell’API Completions API al di fuori della chiamata di funzioni.

Output riproducibili e log probability
Il nuovo parametro seed consente output riproducibili rendendo il modello restituire completamenti consistenti nella maggior parte dei casi. Questa funzione beta è utile per casi d’uso come riprodurre richieste per il debug, scrivere test di unità più completi e avere generalmente un maggiore controllo sul comportamento del modello.

MSFT sta anche lanciando una funzione per restituire le probabilità di log per i token di output più probabili generati da GPT-4 Turbo e GPT-3.5 Turbo nelle prossime settimane, il che sarà utile per creare funzionalità come l’autocompletamento in un’esperienza di ricerca.

Microsoft Copilot for Security: Intelligenza Artificiale generativa per una sicurezza informatica avanzata

Microsoft ha annunciato che il suo strumento Copilot for Security sarà “generalmente disponibile” dal 1° aprile, con nuove funzionalità.

Si tratta della prima soluzione di AI generativa progettata per aiutare i professionisti della sicurezza e dell’IT a rilevare le minacce in modo più accurato e veloce. Microsoft Copilot for Security si basa su threat intelligence e dati su larga scala, tra cui più di 78 trilioni di alert di sicurezza elaborati da Microsoft ogni giorno, e viene abbinato a modelli linguistici all’avanguardia che offrono approfondimenti personalizzati.

Copilot for Security consente ai professionisti della sicurezza informatica di utilizzare l’intelligenza artificiale generativa per attività quali il riepilogo degli incidenti, l’analisi delle aree vulnerabili e la condivisione delle informazioni.

Alcune delle nuove funzionalità includono promptbook personalizzati, supporto multilingue, integrazioni di terze parti e reportistica sull’utilizzo, ha affermato Microsoft.


La prima soluzione di intelligenza artificiale generativa del settore aiuterà i professionisti della sicurezza e dell’IT a cogliere ciò che gli altri perdono, a muoversi più velocemente e a rafforzare le competenze del team“, ha affermato Microsoft in una nota.

Microsoft ha anche affermato che istituirà una modifica dei prezzi per Copilot for Security, addebitando alle aziende $ 4 l’ora di utilizzo come parte di un modello “pay as you go“.

Con questo modello di prezzo flessibile e basato sul consumo, puoi iniziare rapidamente, quindi adattare l’utilizzo e i costi in base alle tue esigenze e al tuo budget“, ha affermato Microsoft nel comunicato. Circa 300 clienti stanno già utilizzando lo strumento, ha affermato Microsoft in una conferenza stampa.


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La strategia di Microsoft: Sustainability – l’abilità dell’IA fusa con l’energia nucleare per dominare il cloud computing di prossima generazione!

“Il nucleare sta tornando in tutto il mondo”. Lo ha detto in questi giorni la commissaria Ue all’Energia Kadri Simson.

L’ Agenzia internazionale dell’energia faceva riferimento a “Una nuova alba per l’energia nucleare” nel report annuale del 2022 anno in cui l’Europa ha inserito questa risorsa assieme al gas tra quelle da utilizzare nella transizione energetica.

Dall’altra parte dell’atlantico le manovre strategiche di Microsoft nello spazio dell’intelligenza artificiale vanno ben oltre l’aiutare OpenAI a creare chatbot migliori in modo che possano vendere le licenze di Office 365 Co-Pilot. 

Mentre si rafforza la loro partnership con OpenAI e le loro alleanze si fanno sempre più profonde assistiamo anche a una trasformazione dell’infrastruttura, con Microsoft che investe pesantemente nell’energia nucleare (attraverso una società in portafoglio di Sam Altman Helion) per sostenere i suoi ampi data center creando una nuova business unit cloud competitiva che ha la promessa di offrire un insieme unico di servizi.

Bill Gates ha anche avviato un incubatore per progetti SMR chiamato TerraPower. Tuttavia, TerraPower “non ha attualmente alcun accordo per la vendita di reattori a Microsoft”, secondo una dichiarazione alla CNBC .

Sebbene Azure con OpenAI sia fondamentale, i costi diventeranno un problema. 

Secondo quanto riferito, Sam Altman sta cercando di chiedere a Microsoft maggiori finanziamenti per gestire OpenAI poiché i costi per addestrare i modelli di intelligenza artificiale sono aumentati vertiginosamente.

Una parte importante di questo costo è l’elettricità. L’energia rappresenta il 60-70% dei costi di gestione di un data center. Se Microsoft riesce a ridurre questi costi (sia per OpenAI che per i suoi clienti), otterrà un enorme vantaggio in termini di prezzi che potrà offrire ai propri clienti finali.

Inoltre, Microsoft ha firmato una partnership con l’operatore della centrale nucleare con sede in Virginia Constellation Energy per portare l’energia nucleare nei propri data center, dimostrando l’impegno di Microsoft nel ridurre la propria impronta di carbonio e nell’innovazione nel settore energetico. 

Ad esempio, in questa partnership, un data center a Boydton, in Virginia, avrà fino al 35% della sua energia fornita dall’energia nucleare.

Questa strategia prevede l’adozione di piccoli reattori modulari (SMR), che rappresentano una potenziale soluzione ai limiti di potenza delle crescenti operazioni dei data center. In italia ci stanno lavorando Enea e Ansaldo Nucleare .

Gli SMR usano le scorie come combustibile per reattori. Sulla quarta generazione e sugli Smr si sta muovendo per esempio Enel che collabora con Newcleo, società italiana con sede a Londra. 

In effetti, Microsoft sta assumendo attivamente esperti in tecnologia nucleare per implementare una strategia globale per l’energia SMR e microreattori per supportare le esigenze energetiche sia del cloud che dell’intelligenza artificiale di Microsoft.

Gli effetti di questo passaggio sono grandi. L’energia nucleare rappresenta solo il 50-70% del costo dell’energia da carbone (già considerata attualmente una delle fonti di elettricità più economiche). 

Ci vuole molto capitale in anticipo per costruire una centrale nucleare (che si tratti di un SMR o di una centrale elettrica completa), ma per Microsoft il risparmio potrebbe valere miliardi di dollari per i propri data center.

Ciò significa realizzare una delle più rapide crescite di software o piattaforme aziendali mai viste (da dimostrare), oltre a riprogettare un nuovo alimentatore per gestire molti dei loro data center che alimenteranno il sistema ChatGPT/API di OpenAI a un costo molto più conveniente.!

Giovedì 9 marzo Eni ha firmato un accordo di cooperazione tecnologica con Commonwealth Fusion Systems, spinout dell’Mit. Obiettivo: accelerare l’industrializzazione dell’energia da fusione e non da fissione, ha un obiettivo ambizioso: realizzare nel 2025 il primo impianto pilota a confinamento magnetico, ed entro il 2035, costruire la prima centrale elettrica industriale in grado di immettere elettricità nella rete.

Il 6 Marzo  Edf, Edison e Ansaldo hanno sottoscritto una lettera di intenti per collaborare allo sviluppo del nuovo nucleare in Europa, per favorirne la diffusione anche in Italia.

La sfida è complessa, sia dal punto di vista tecnico che da quello economico: nelle stesse ore dell’annuncio sono andati in fumo i piani della statunitense NuScale di costruire il primo reattore Smr sul suolo americano.

OpenAI respinge le accuse di Elon Musk

I massimi dirigenti di OpenAI hanno respinto le accuse avanzate da Elon Musk che ha intentato una causa legale contro la società, il suo Ceo e Microsoft, affermando in una nota inviata allo staff che la società rimane indipendente, impegnata a beneficio dell’umanità e non ha ancora raggiunto l’Intelligenza Artificiale generale nei suoi prodotti.

Le accuse [di Musk] – comprese le affermazioni secondo cui GPT-4 è un’AGI, che l’open source della nostra tecnologia è la chiave per la missione e che siamo di fatto una filiale di Microsoft non riflettono la realtà del nostro lavoro o della nostra missione” si legge in una dichiarazione del direttore strategico Jason Kwon in una nota ai dipendenti riportata da Axios, un sito di news fondato da ex giornalisti di Politico.

Il promemoria inviato da Kwon ai dipendenti della società mira, in buona sostanza, a confutare le principali affermazioni di Musk.

Sul fatto che GPT-4 rappresenti l’AGI la società risponde che “È in grado di risolvere piccoli compiti in molti lavori, ma il divario tra il lavoro svolto da un essere umano e il lavoro svolto da GPT-4 nell’economia rimane incredibilmente alto“, si legge nella nota, che aggiunge “è importante sottolineare che un AGI sarà un sistema altamente autonomo in grado di ideare nuove soluzioni a sfide di lunga data: GPT-4 non può farlo“.

Sul fatto che OpenAI abbia abbandonato la sua missione a beneficio dell’umanità la risposta è che la sfida di OpenAI “è sia costruire AGI sia assicurarsi che il suo impatto sia il più positivo possibile” e che “creare tecnologia di frontiera e renderla ampiamente disponibile tramite API e prodotti serve al meglio entrambe le parti di questa missione, poiché in grado di attrarre il capitale necessario, rendere la tecnologia ampiamente utilizzabile e anche fornire protezioni come richiesto dalla società e dalla coscienza

Sul fatto che OpenAI agisce come una filiale di Microsoft l’azienda afferma la propria libertà di decidere “cosa ricercare e costruire, come gestire l’azienda, a chi servono i nostri prodotti e come vivere la nostra missione” dichiarando di competere direttamente con Microsoft anche per offrire il miglior valore e i migliori prodotti ad aziende, sviluppatori e persone comuni.

Una posizione condivisa dal CEO della società, Sam Altman, che, sempre come riportato da Axios, ha inviato un messaggio di follow-up al personale, facendo eco alle dichiarazioni di Kwon, nel quale avvisa che l’anno in corso si preannuncia difficile per l’azienda perché “gli attacchi continueranno ad arrivare“.

Ancora una causa per violazione di copyright contro OpenAI e Microsoft

Dopo il New York Times, altre 3 testate giornalistiche hanno citato in giudizio OpenAI e Microsoft per presunta violazione del copyright: si tratta di The Intercept, Raw StoryAlterNet, che hanno intentato cause separate nel distretto di New York sebbene tutti e tre i casi siano portati avanti dallo stesso studio legale.

Come riporta The Verge, secondo gli accusatori il famoso chatbot ChatGpt, nel formulare le sue risposte, prenderebbe, a volte, interi testi di articoli pubblicati sui media, senza citare fonte e autore e senza fare alcuna rielaborazione. Si tratterebbe, di fatto, di un copia-incolla. Le testate affermano infatti che ChatGpt non di rado riproduce “letteramente o quasi letteralmente opere di giornalismo protette da copyright senza fornire informazioni su autore, titolo, termini di utilizzo“.

Secondo i querelanti, se OpenAI lo volesse, potrebbe rendere trasparente le fonti da cui preleva il suo sapere il chatbot, esplicitandole nelle risposte. Va peraltro notato che sia Microsoft che OpenAI offrono copertura legale ai clienti paganti nel caso in cui vengano denunciati per violazione del copyright per l’utilizzo di Copilot o ChatGPT Enterprise.

Sempre su questo tema, va ricordato che a fine 2023, il New York Times ha citato in giudizio OpenAI e Microsoft per violazione del copyright, ritenendo le due aziende “responsabili per miliardi di dollari di danni legali ed effettivi”.


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Microsoft investe in Mistral AI

Microsoft ha annunciato una nuova partnership con la start-up francese Mistral AI, considerata la risposta europea al produttore di ChatGPT OpenAI, confermando l’interesse ad espandere la propria presenza nel settore in rapida evoluzione dell’Intelligenza Artificiale. L’investimento sarà di 15 milioni di euro, che si convertiranno in azioni nel prossimo round di finanziamento di Mistral.

In base all’accordo, i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) di Mistral, la tecnologia alla base dei prodotti di intelligenza artificiale generativa, saranno disponibili sulla piattaforma di cloud computing Azure di Microsoft. Mistral diventa così la seconda azienda a ospitare il suo LLM sulla piattaforma dopo OpenAI.

La partnership di Microsoft con Mistral AI si concentra su tre aree principali: 

  1. Infrastruttura di supercalcolo: Microsoft supporterà Mistral AI con l’infrastruttura di supercalcolo AI di Azure che offre prestazioni e scalabilità best-in-class per i carichi di lavoro di formazione e inferenza dell’IA per i modelli di punta di Mistral AI;
  2. Scalabilità sul mercato: Microsoft e Mistral AI metteranno a disposizione dei clienti i modelli premium di Mistral AI attraverso Models as a Service (MaaS) nel catalogo dei modelli di Azure AI Studio e Azure Machine Learning; 
  3. Ricerca e sviluppo sull’intelligenza artificiale : Microsoft e Mistral AI esploreranno la collaborazione su modelli di formazione specifici per clienti selezionati, compresi i carichi di lavoro del settore pubblico europeo. 

Il presidente di Microsoft Brad Smith ha dichiarato lunedì che l’accordo è un segnale “importante” del sostegno dell’azienda alla tecnologia europea, anche se, qualche malizioso ha pensato che la mossa possa essere stata guidata dalla volontà di mitigare l’inchiesta della UE sull’investimento di Microsoft in OpenAI in base al regolamento europeo sulle concentrazioni, anche alla luce dell’investimento, 15 milioni di euro verso i 13 miliardi di dollari investiti dall’azienda di Redmond in OpenAI.

Interrogato in merito in occasione del Mobile World Congress che si sta svolgendo a Barcellona, ​​in Spagna, Smith ha affermato che la società si è impegnata ad avere un’offerta di prodotti diversificata. “Per noi è importante dimostrare che non si tratta solo della tecnologia Microsoft, non si tratta solo di prodotti americani” ha affermato, “questo sarà un motore per la tecnologia, l’innovazione e la crescita anche in Europa”.


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Nvidia vale più di Alphabet e di Amazon grazie al boom dei chip AI

Nvidia continua la sua irresistibile ascesa in Borsa. L’azienda californiana di semiconduttori, protagonista indiscussa dei processori di intelligenza artificiale, ha raggiunto un nuovo traguardo ieri, 14 febbraio, superando Alphabet in termini di capitalizzazione di mercato, appena un giorno dopo aver superato Amazon. 

Bloomberg riporta che le azioni del produttore di chip valgono ora 1,83 trilioni di dollari , battendo, anche se di poco, la capitalizzazione di mercato di 1,82 dollari della holding a cui fa capo Google. Tutto ciò rende Nvidia la quarta azienda con maggiore capitalizzazione al mondo dopo Microsoft (3,04 trilioni di dollari), Apple (2,84 trilioni di dollari) e Saudi Aramco.

La quotazione di Nvidia è il segno di quanto sia forte la domanda di chip in grado di gestire l’intelligenza artificiale all’avanguardia, nonché dell’interesse degli investitori per le aziende che producono semiconduttori.

fabio ricceri

Le azioni di Nvidia sono aumentate di oltre il 246% negli ultimi 12 mesi a causa della forte domanda per i suoi chip AI per server che possono costare più di 20 mila dollari ciascuno, che aziende come Microsoft, OpenAI e Meta acquistano a migliaia per prodotti come ChatGPT e Copilot. Motivo per cui l’azienda si sta affermando come attore chiave nella rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale generativa, anche se progetta semplicemente i suoi chip che poi vengono prodotti da realtà come TSMC a Taiwan e Samsung in Corea del Sud.

Più in generale, si prevede che il mercato dei chip AI esploderà nei prossimi dieci anni, passando da 29 miliardi di dollari nel 2023 a quasi 260 miliardi di dollari nel 2033, con un aumento di quasi nove volte il valore dello scorso anno.

Trimestrali: come l’Intelligenza Artificiale sta ridefinendo il mercato e le prospettive delle Big Tech

L’intelligenza artificiale sta diventando più di un semplice argomento di discussione per le Big Tech e le reazioni alla presentazione degli ultimi dati trimestrali hanno evidenziato le crescenti aspettative sul tema da parte degli investitori che hanno puntato sulla diffusa integrazione della tecnologia AI nei settori aziendali, alimentando il rally del mercato azionario che ha spinto le azioni di queste società a livelli record e contribuendo, per la maggior parte, all’incremento del 24% registrato dall’indice S&P 500 lo scorso anno.

Microsoft e Alphabet sono state le prime a presentare i propri dati lo scorso martedì e anche a scoprire che quando si tratta di intelligenza artificiale analisti e investitori hanno grandi aspettative. Infatti, nonostante risultati finanziari particolarmente buoni per entrambe le aziende, le azioni sono scivolate nelle contrattazioni dell’after market dopo la pubblicazione dei risultati. 

Per quanto riguarda Microsoft, Wall Street si aspettava una maggiore chiarezza su quanto l’intelligenza artificiale può effettivamente contribuire alle performance finanziarie in futuro, considerato che l’azienda è stata finora in prima linea grazie agli accordi con OpenAI.

Nel caso di Google invece, oltre alla debolezza del suo business principale, quello della pubblicità, quello che ha sollevato preoccupazioni è stata l’incisività delle attività dell’azienda nel campo dell’intelligenza artificiale e il rischio che possa rimanere indietro rispetto a Microsoft.

Stessa sorte toccata giovedì ad Apple che nonostante le buone performance finanziarie ha registrato un calo delle azioni principalmente per i timori legati al rallentamento delle vendite in Cina, il suo mercato principale, ma anche per le poche indicazioni su come l’azienda si stia muovendo nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, atteso che, le cuffie Vision Pro appena lanciate gli analisti non prevedono possano portare entrate significative per diversi anni.

Le azioni di Meta e Amazon invece hanno registrato entrambe un forte rialzo nelle negoziazioni post chiusura. Meta, oltre ai buoni risultati e ad aver lanciato il suo primo dividendo, ha fornito una prospettiva chiara sui progressi del suo programma di sviluppo dell’intelligenza artificiale affermando che quest’anno sarà la più grande area di investimento dell’azienda, facendo ritenere agli analisti che la tecnologia AI di Meta sarà in grado da fare da driver per la crescita della spesa pubblicitaria sulle sue piattaforme.

Gli utili di Amazon hanno superato le stime, facendo salire le quotazioni delle azioni negli scambi dopo la chiusura del mercato perché le nuove funzionalità di intelligenza artificiale generativa nelle sue attività di cloud ed e-commerce hanno stimolato una crescita robusta durante il periodo critico delle festività.

Amazon prevede che quest’anno le sue spese in conto capitale aumenteranno per supportare la crescita di AWS, compresi ulteriori investimenti nell’intelligenza artificiale generativa e in modelli linguistici di grandi dimensioni, tenuto conto che per rafforzare il proprio business nel cloud e in risposta all’investimento di 10 miliardi di dollari di Microsoft in OpenAI, l’azienda guidata da Jeff Bezos sta a sua volta investendo fino a 4 miliardi di dollari nel produttore di chatbot Anthropic.

C’è da ritenere quindi che nei prossimi appuntamenti con i dati trimestrali delle big tech gli occhi di investitori e analisti saranno puntati sulla ricerca dei segnali che gli investimenti multimiliardari effettuati nello sviluppo dell’intelligenza artificiale si stiano effettivamente traducendo in guadagni finanziari.

Sotto esame saranno soprattutto quelle realtà costrette ad inseguire per cogliere maggiori opportunità di crescita nel settore dell’intelligenza artificiale ed è prevedibile che l’ondata di investimenti registrata nel 2023 sarà seguita dall’integrazione della tecnologia in più applicazioni, che potrebbero cambiare in modo significativo  il panorama dei prodotti di intelligenza artificiale di successo.

Il contenuto del presente articolo deve intendersi solo a scopo informativo e non costituisce una consulenza professionale. Le informazioni fornite sono ritenute accurate, ma possono contenere errori o imprecisioni e non possono essere prese in considerazione per eventuali investimenti personali.

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La FTC indaga sui legami tra le big tech e le start-up dell’Intelligenza Artificiale

La Federal Trade Commission, l’antitrust americana ha aperto un’indagine sui rapporti tra le principali startup di Intelligenza Artificiale e i big del settore tech. L’obiettivo è quello di valutare se dietro le partnership e gli investimenti ci siano accordi potenzialmente in grado di minare la concorrenza o consentire un accesso privilegiato alle applicazioni di AI a scapito del mercato.

La stessa FTC ha dichiarato di aver emesso degli ordini obbligatori nei confronti di cinque aziende – Amazon, Google, Microsoft, OpenAI e Anthropic – chiedendo di fornire informazioni dettagliate su investimenti e partnership.

Il rapporto tra Microsoft con OpenAI è abbastanza noto e anche se l’azienda di Redmond non ha mai rivelato pubblicamente l’importo totale dell’investimento in OpenAI, si parla di una grandezza di circa 10 miliardi di dollari. Nell’ambito di questo accordo, Microsoft si sarebbe impegnata ad offrire la potenza di calcolo necessaria per addestrare i modelli di AI su enormi quantità di dati e avrebbe avuto in cambio i diritti esclusivi di sfruttamento di ciò che OpenAI avrebbe realizzato, consentendo alla tecnologia di essere inserita nei prodotti Microsoft.

Peraltro, anche Google e Amazon hanno recentemente concluso accordi multimiliardari con Anthropic, un’altra startup di Intelligenza Artificiale con sede a San Francisco e formata da ex dirigenti di OpenAI.

Anche l’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati sta esaminando gli accordi e la stessa Commissione Europea ha avviato una verifica sull’investimento di Microsoft e OpenAI ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni. La vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, che ha la delega alla concorrenza, ha dichiarato in proposito che è fondamentale che i nuovi mercati rappresentati dall’Intelligenza Artificiale generativa e il virtuale rimangano competitivi e che nulla possa ostacolare l’accesso alle risorse da parte di tutte le aziende garantendo che le nuove tecnologie vadano a beneficio dei cittadini e non di singole aziende.

Va detto, peraltro, che l’indagine aperta dalla Commissione Europea non riguarda solo Microsoft e OpenAI quanto, più in generale, eventuali accordi chiusi dalle big tech con i fornitori di AI generativa, con l’obiettivo di valutare se e come queste partnesrship possano impattare sulle dinamiche di mercato.

L’UE è stata la prima nel mondo a cercare di legiferare l’Intelligenza Artificiale con l’AI Act in attesa di approvazione definitiva da parte del Parlamento Europeo. Del resto, questa nuova tecnologia ha la potenzialità di rivoluzionare l’economia e il mondo del lavoro, presentando anche delle sfide di tipo etico per l’umanità sulle quali si è pronunciato anche recentemente Papa Francesco, sottolineando la necessità di adottare dei modelli di regolamentazione etica per arginare eventuali risvolti dannosi e discriminatori, socialmente ingiusti, dei sistemi di Intelligenza Artificiale.

Vodafone sigla un patto decennale per AI e cloud con Microsoft

Vodafone ha siglato una partnership di 10 anni con Microsoft per portare servizi di intelligenza artificiale generativa, digitali, aziendali e cloud a oltre 300 milioni di aziende e consumatori nei mercati europei e africani.

La società britannica investirà 1,5 miliardi di dollari nell’intelligenza artificiale generativa sviluppata con le tecnologie Azure OpenAI e Copilot di Microsoft per ampliare la piattaforma di connettività gestita dell’Internet of Things (IoT) di Vodafone, sviluppare nuovi servizi digitali e finanziari per le imprese, in particolare le PMI in Europa e Africa, e rivedere la strategia cloud globale dei data center.

Le aziende hanno identificato cinque aree chiave di collaborazione:

  • intelligenza artificiale generativa
  • scalabilità dell’IoT
  • accelerazione digitale in Africa
  • crescita aziendale
  • e trasformazione del cloud. 

I servizi digitali generati dalla nuova partnership utilizzeranno la più recente tecnologia di intelligenza artificiale generativa per fornire un’esperienza cliente altamente personalizzata e differenziata su più canali. Luka Mucic, Chief Financial Officer di Vodafone, ha affermato che la leadership di Microsoft nell’intelligenza artificiale, sostenuta dalla partnership OpenAI, trasformerà i servizi clienti dell’azienda di telecomunicazioni, aggiungendo che il chatbot TOBi supportato dall’intelligenza artificiale di Microsoft fornirebbe risposte più coerenti e intelligenti alle domande dei clienti.

Microsoft intende inoltre investire nella nuova piattaforma di connettività globale autonoma gestita dall’Internet of Things (IoT) di Vodafone, che collega 175 milioni di dispositivi e piattaforme in tutto il mondo e che, nelle intenzioni dell’operatore di tlc, dovrebbe diventare un’attività separata e autonoma entro aprile 2024. 

L’Intelligenza Artificiale spinge il valore di Microsoft. Google insegue. Apple è in ritardo.

Lo scorso venerdì Microsoft è diventata la società con la maggiore capitalizzazione di borsa 2,887 trilioni di dollari scalzando da podio Apple, che per più di un decennio ha dominato il mercato azionario, possiamo dire senza rivali (nel 2011 ha superato per la prima volta Exxon Mobil come azienda pubblica di maggior valore al mondo e ha mantenuto la posizione quasi ininterrottamente)

Secondo una interessante analisi del New York Times, il primo posto di Microsoft è una svolta da non sottovalutare. Il cambiamento stabilito nella seduta di venerdì 12 gennaio fa parte di un più ampio meccanismo di riordino del mercato azionario messo in moto dall’avvento dell’Intelligenza Artificiale generativa che riguarda diverse aziende del settore hi-tech.

Questo perché, sebbene il settore tecnologico sia ancora dominante a Wall Street in termini di valori, le aziende che registrano uno slancio maggiore sono proprio quelle che hanno messo l’AI generativa in prima linea nei loro piani aziendali futuri.

Microsoft ha incorporato la tecnologia di OpenAI nella sua suite di software per la produttività, una mossa che ha contribuito a innescare una ripresa nel suo business del cloud computing nel trimestre luglio-settembre. 

Apple, nel frattempo, è alle prese con una domanda tiepida, anche per l’iPhone. La domanda in Cina, un mercato importante, è crollata mentre l’economia del paese si riprende lentamente dalla pandemia di Covid-19 e Huawei in forte ripresa sta erodendo la sua quota di mercato.

La leadership dell’azienda guidata da Satya Nadella nell’intelligenza artificiale ha anche creato un’opportunità per sfidare il dominio nella ricerca web di Google, che peraltro ha annunciato di aver programmato un piano, sia pur limitato, di licenziamenti nei comparti dell’assistenza digitale e dell’hardware, oltre che nella sua squadra di ingegneri, proprio a causa della concorrenza di OpenAI.

E’ la dimostrazione di come ormai crescere senza passare dall’IA – che come si è visto dall’ultima edizione del CES di Las Vegas appena concluso, ha investito ogni settore, dalle attività domestiche all’organizzazione professionale, alle relazioni sociali e forme di intrattenimento – sia ormai impossibile.

Il contenuto del presente articolo deve intendersi solo a scopo informativo e non costituisce una consulenza professionale. Le informazioni fornite sono ritenute accurate, ma possono contenere errori o imprecisioni e non possono essere prese in considerazione per eventuali investimenti personali.

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UE: indagine Antitrust sull’investimento di Microsoft in OpenAI per l’impatto sull’AI generativa

L’Autorità Europea di Vigilanza sulla Concorrenza ha messo nel mirino la partnership tra Microsoft e OpenAI, sulla quale il gigante di Redmond ha investito circa 13 miliardi di dollari. La notizia proviene da una nota ufficiale di Bruxelles, che indica come l’Antitrust europea stia esaminando la possibilità di sottoporre a revisione l’investimento di Microsoft in OpenAI in base al regolamento UE sulle concentrazioni, laddove emergessero problemi per la concorrenza.

Microsoft ha tratto grandi benefici dall’investimento in OpenAI. Con l’integrazione dei prodotti di quest’ultima nelle sue principali linee di business, il gigante del software si è rapidamente affermato come leader indiscusso dell’intelligenza artificiale tra le grandi aziende tecnologiche.

La Commissione ha dato alle parti interessate tempo fino all’11 marzo per fornire un feedback sulla concorrenza nei mondi virtuali e nell’intelligenza artificiale generativa. Analoghe richieste di informazioni sono state inoltre inviate a diverse grandi aziende digitali su questi argomenti.

Stiamo invitando le imprese e gli esperti a segnalarci eventuali problemi di concorrenza che potrebbero percepire in questi settori, e allo stesso tempo stiamo monitorando attentamente le partnership di intelligenza artificiale per garantire che non distorcano indebitamente le dinamiche di mercato“, ha detto Margrethe Vestager, Commissaria europea per la concorrenza.

La Vestager sarà consapevole degli investimenti in capitale di rischio nell’AI generativa stimati oltre i 7,2 miliardi di euro nel 2023 in Europa. Tuttavia, le autorità per la concorrenza esprimono preoccupazioni sul rischio di una possibile monopolizzazione delle innovazioni nel settore da parte di pochi giganti digitali, come Microsoft, Alphabet, Meta e la società cinese Baidu.

Il rischio è che – nonostante gli accordi e i regolamenti recentemente adottati dall’Unione Europea per regolare l’Intelligenza Artificiale (AI Act) e i recenti investimenti sui principali attori europei del settore come Aleph Alpha e Mistral AI – le Big Tech come Microsoft, Alphabet e Meta, possano, di fatto, acquisire il controllo dell’AI generativa.

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