Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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Meta abbandona la Diversità, la giustizia e l’Inclusione per una nuova era di “Realpolitik” social

Il dolce sapore del cambiamento! Meta, ormai lontana dai giorni in cui parlava di “diversità”, “equità” e “inclusione”, ha deciso che è il momento di fare un bel taglio alla retorica e concentrarsi su cose un po’ più concrete: il business. Venerdì scorso, l’azienda ha annunciato, tramite un post interno degno di un film d’autore, che avrebbe smesso di richiedere una rosa eterogenea di candidati per le posizioni vacanti, come se fosse mai stato un grosso affare. E no, non ci sarà più neanche spazio per quell’interminabile circolo di discussioni su razza, genere ed etnia: la nuova priorità sono le piccole e medie imprese. Evviva!

La vicepresidente delle risorse umane, Janelle Gale, ha con tono serio e pomposo sottolineato che il “panorama legale e politico” negli Stati Uniti sta cambiando, e non certo in direzione di quella “cultura della diversità” tanto in voga fino a ieri. I giudici della Corte Suprema, infatti, stanno ormai “decidendo” che il trattamento preferenziale per alcuni gruppi è un concetto un po’ troppo old-fashioned. E quindi, addio DEI, il termine ormai troppo “carico”, da archiviare insieme a certi progetti un po’ idealisti.

Mark Zuckerberg, la biblioteca dei pirati e un giallo legale da Premio Pulitzer

Immaginate la scena: un team di ingegneri di Meta, seduti in un ufficio ultra-moderno, circondati da piante che fanno più foto su Instagram di quanto non respiriamo. A un certo punto, uno di loro alza lo sguardo dal monitor e dice: “Scaricare materiale piratato da un laptop aziendale? Hmm… Non so, sembra illegale, immorale e… oh, aspetta, ho ricevuto un’email di Zuckerberg. Dobbiamo farlo comunque. Che ne dite di un emoji sorridente per stemperare l’atmosfera?”

Secondo una causa legale avviata da un gruppo di autori – Meta avrebbe utilizzato libri piratati per addestrare il suo modello di intelligenza artificiale, Llama. E non parliamo di un paio di libri scaricati distrattamente dal solito stagista. No, no: libri presi direttamente da LibGen, una sorta di “biblioteca dei pirati” con più di 33 milioni di titoli. Sì, avete capito bene: un sito che praticamente urla “Violazione di Copyright” al primo click.

META mette la freccia a destra

Un paio di anni fa, Donald Trump è stato bandito da Facebook. Ora, fermiamoci un attimo a riflettere: bandire Trump da un social network è come cercare di impedire al Titanic di affondare usando un secchiello da spiaggia. Funziona fino a un certo punto. Poi, solo pochi mesi fa, il nostro Donald minacciava di sbattere Mark Zuckerberg in prigione. Immaginate la scena: Mark in un completo arancione che cerca di insegnare a un gruppo di detenuti come ottimizzare il loro branding personale. Assurdo, vero?

Ma quello era allora. Adesso, i due sembrano vicini a firmare una specie di “Pax Meta.” Un armistizio moderno, che non prevede trattati ufficiali ma solo post su Instagram pieni di emoji sorridenti. Zuckerberg, come un Cesare digitale, ha deciso di porgere un ramoscello d’ulivo a Trump, abbandonando il programma di fact-checking di Facebook e altre cosette come le iniziative sulla diversità. Perché chi ha bisogno di fatti e inclusività quando puoi avere Donald Trump che ti segue su Threads?

Dana White, Trump e la meta del combattimento: un’alleanza contestata e la visione del futuro

Dana White, presidente della UFC, è da anni una figura di spicco nel panorama del combattimento sportivo, capace di ridefinire il mondo delle arti marziali miste (MMA) con la sua visione strategica. Negli ultimi tempi, il suo coinvolgimento con Donald Trump ha attirato l’attenzione, non solo per le implicazioni politiche, ma anche per le possibili evoluzioni future nel mondo del business sportivo. L’alleanza tra White e Trump sembra rappresentare un nuovo capitolo in una storia già ricca di colpi di scena, in un contesto dove la “meta” sembra essere molto più che una semplice visione politica o sportiva.

Dana White ha sempre avuto una relazione piuttosto aperta con Trump, tanto da averlo invitato a numerosi eventi della UFC e averne parlato positivamente più volte. La sua posizione di leadership nella UFC gli ha permesso di costruire un brand forte e influente, e, sebbene non si possa negare che la sua carriera e la visione della UFC siano nate in un contesto di sport, oggi White sembra rivolgersi verso una direzione che trascende la semplice gestione di un’organizzazione di combattimenti. Con il suo forte legame con Trump, molti si chiedono quali siano le intenzioni di White nel contesto più ampio degli affari e della politica.

Meta Platforms tra critiche e regolamenti: nuove policy e reazioni contraddittorie

Meta Platforms si trova al centro di una bufera mediatica e politica dopo l’annuncio di modifiche significative alle sue policy sui contenuti. Il CEO Mark Zuckerberg ha dichiarato che l’azienda interromperà il programma di fact-checking di terze parti negli Stati Uniti, ridurrà le azioni sui contenuti che potrebbero violare le policy aziendali e aumenterà la visibilità dei contenuti politici sulle piattaforme social del gruppo. Queste decisioni hanno sollevato una serie di critiche da parte dei dipendenti di Meta, di enti regolatori europei e di alcune figure politiche statunitensi.

Meta e la sfida delle pubblicità sui farmaci per la perdita di peso

Nel panorama digitale odierno, le piattaforme sociali come quelle di Meta (precedentemente Facebook) rappresentano canali pubblicitari di primaria importanza per l’industria farmaceutica, in particolare per i prodotti destinati alla perdita di peso. Tuttavia, l’evoluzione delle politiche aziendali in materia di dati sanitari sta sollevando interrogativi significativi sul futuro di questo segmento pubblicitario.

Le normative pubblicitarie di Meta sono chiare nel vietare contenuti che possano avere un impatto negativo sulle persone. Ad esempio, le inserzioni per la perdita di peso non devono utilizzare immagini o testi che promuovano aspettative irrealistiche o che possano risultare offensive. Questo approccio mira a garantire che le pubblicità siano etiche e non sfruttino le vulnerabilità degli utenti.

Meta, Getty e le Shifting Dynamics dei Tech e Media, fact-checking addio

L’anno è appena iniziato e già i primi colpi di scena scuotono il panorama tecnologico e dei media. Tra i più significativi, l’annuncio di Meta Platforms che elimina il suo programma di fact-checking, sostituendolo con una funzione simile a quella di “X” (ex Twitter), che affida agli utenti la responsabilità di verificare la veridicità delle informazioni. Questa decisione segna un punto di rottura con il passato, in cui Meta cercava di esercitare un controllo diretto sulla veridicità dei contenuti pubblicati sulle sue piattaforme, come Facebook, Instagram e Threads. Al suo posto, la verifica dei fatti diventa un compito collettivo, affidato alla comunità stessa. Una scelta che, se da un lato potrebbe favorire una gestione più “democratica” dell’informazione, dall’altro solleva interrogativi profondi sulle implicazioni legali, politiche ed economiche di tale cambiamento.

John Elkann entra nel Cda di Meta. Ad annunciarlo, con un post su FB, lo stesso Zuckerberg

Il presidente di Stellantis e AD di Exor, John Elkann, entra nel consiglio di amministrazione di Meta, la società che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp. Ad annunciarlo, direttamente dai social, lo stesso Mark Zuckerberg con un post sul proprio profilo. “Sono entusiasta di iniziare l’anno con alcune notizie su cui stiamo lavorando da un po’: Dana White, John Elkann e Charlie Songhurst si uniscono al Consiglio di amministrazione di Meta. Abbiamo enormi opportunità davanti all’IA, ai wearables e al futuro dei social media, e il nostro consiglio ci aiuterà a raggiungere la nostra visione”, si legge nel post di Zuckerberg.

Meta Scommette Sui Personaggi AI per Attirare e Coinvolgere gli Utenti

Meta sta investendo pesantemente nell’intelligenza artificiale (AI), puntando a rendere i personaggi generati da AI una parte centrale delle sue piattaforme social nei prossimi anni. Con un pubblico che conta circa 3 miliardi di utenti, il gigante della Silicon Valley è determinato a sfruttare la rapida evoluzione di questa tecnologia per aumentare l’engagement e mantenere la sua competitività nel mercato. Mentre affronta la concorrenza di altre aziende tecnologiche che cercano di attrarre un pubblico giovane, Meta ha lanciato una serie di prodotti AI, tra cui strumenti che consentono agli utenti di creare personaggi AI su Instagram e Facebook.

Meta Platforms: Una Svolta Strategica con Joel Kaplan al Timone degli Affari Globali

Meta Platforms ha recentemente annunciato una significativa riorganizzazione ai vertici della sua struttura politica, nominando Joel Kaplan come nuovo Chief Global Affairs Officer, in sostituzione di Nick Clegg. Questa mossa strategica avviene in un momento cruciale, con l’imminente insediamento del Presidente eletto Donald Trump e il controllo repubblicano di entrambe le camere del Congresso degli Stati Uniti.

Joel Kaplan, figura di spicco nel panorama politico repubblicano, ha alle spalle una carriera di rilievo, avendo ricoperto il ruolo di Vice Capo dello Staff della Casa Bianca sotto l’amministrazione di George W. Bush. Entrato in Meta nel 2011 come Vicepresidente della politica pubblica statunitense, ha successivamente assunto la posizione di Vicepresidente della politica pubblica globale. La sua nomina a Chief Global Affairs Officer è vista come un tentativo di Meta di rafforzare i legami con l’amministrazione Trump, soprattutto alla luce delle critiche ricevute in passato riguardo alla gestione dei contenuti politici sulla piattaforma.

Llama 3.3 70B di Meta supera le prestazioni dei concorrenti

Meta Platforms ha affermato che il suo ultimo modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) supera le prestazioni dei concorrenti.

Il nuovo modello Llama 3.3 70B di Meta ha ottenuto risultati migliori rispetto a Gemini 1.5 Pro di Google GPT-40 di OpenAI e Nova Pro di Amazon in diversi benchmark. Il modello Llama è open-source per la maggior parte degli sviluppatori, ma coloro che superano i 700 milioni di utenti mensili devono richiedere una licenza a Meta.

META Modelli di Concetto Esteso (LCM)

La teoria dietro i Modelli di Concetto Esteso (LCM) potrebbe sembrare, a prima vista, una di quelle idee che nascono al Caffè BAR dei Daini, mentre qualcuno rovescia il caffè sul giornale e un altro cerca disperatamente un tovagliolo. Immaginate uno di quei momenti in cui la conversazione si sposta dalla politica al senso della vita e poi, senza preavviso, qualcuno menziona un nuovo approccio all’intelligenza artificiale. Così, più o meno, potremmo introdurre questo argomento.

Meta Ray-Ban Smart Glasses: Nuove Funzionalità e Lancio Previsto per il 2025

Meta Platforms sta attivamente sviluppando tecnologie di visualizzazione per i suoi occhiali smart Ray-Ban, con l’intenzione di lanciare questi dispositivi potenziati entro la seconda metà del 2025. Questa informazione proviene da un recente rapporto del Financial Times, che evidenzia l’ambizione di Meta di integrare capacità avanzate di visualizzazione nella sua attuale linea di occhiali smart, attualmente venduti a un prezzo compreso tra 299 e 379 dollari.

Apple vs Meta: dietro le quinte di una battaglia tecnologica senza precedenti

It’s Getting Personal!

Le tensioni tra Apple e Meta sono cresciute in modo esponenziale, culminando questa settimana con accuse pubbliche che delineano una guerra tecnologica dal sapore geopolitico. Apple ha accusato Meta di sfruttare i regolatori europei per ottenere un accesso invasivo allo stack tecnologico dell’iPhone, minando la privacy degli utenti. Secondo Apple, le richieste di Meta avrebbero permesso a Facebook, Instagram e WhatsApp di monitorare messaggi, chiamate e persino password.

Meta trasforma gli occhiali Ray-Ban Smart in assistenti AI multifunzione, Shazam

Meta ha annunciato l’integrazione di tre nuove funzionalità per i suoi occhiali smart Ray-Ban: AI live, traduzioni in tempo reale e Shazam. Mentre Shazam sarà disponibile per tutti gli utenti negli Stati Uniti e in Canada, le funzionalità di AI live e traduzione sono riservate ai membri del programma Early Access di Meta.

“Meta vs OpenAI: La Battaglia Legale sulla Transizione a Scopo di Lucro”

Meta ha formalmente richiesto al Procuratore Generale della California, Rob Bonta, di bloccare il piano di OpenAI per trasformarsi da organizzazione no-profit a società a scopo di lucro. In una lettera inviata questa settimana, Meta sostiene che OpenAI “non dovrebbe essere autorizzata a violare la legge appropriandosi di risorse sviluppate come ente di beneficenza per ricavarne enormi guadagni privati.”

Meta Rivoluziona l’IA con Motivo: L’Agente Umanoide che Pensa come un Essere Umano

Meta ha recentemente lanciato un nuovo modello di intelligenza artificiale chiamato Motivo, progettato per migliorare il comportamento di agenti umanoidi nel Metaverso e in altre applicazioni di intelligenza artificiale avanzata. Questo modello rappresenta un significativo passo avanti nel controllo delle azioni di agenti digitali capaci di eseguire compiti complessi con maggiore realismo.

La Rivoluzione del Byte Latent Transformer (BLT) META: Addio ai Token, Benvenuti ai Byte

Nel vasto panorama dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), un’innovazione sorprendente sta riscrivendo le regole del gioco: il Byte Latent Transformer (BLT). Questa nuova architettura abbandona il tradizionale sistema di tokenizzazione per lavorare direttamente con i byte, promettendo un futuro più efficiente e robusto per l’elaborazione del linguaggio naturale.

Silenzio Divino o Glitch Terreno? L’Assistenza Virtuale di Meta Va in Meditazione Forzata

Per alcune ore, gli utenti dei servizi di Meta hanno sperimentato un insolito silenzio da parte del suo assistente virtuale. Nessun suggerimento personalizzato, niente risposte veloci, solo un vuoto digitale che ha lasciato molti a interrogarsi. L’assistente sembrava aver deciso di intraprendere un ritiro spirituale, abbandonando momentaneamente il trambusto delle notifiche e delle richieste incessanti.

Meta trasforma la Louisiana: in arrivo il più grande Data Center per l’Intelligenza Artificiale

Meta, la società madre di Facebook, ha annunciato questa settimana la costruzione del più grande data center per l’Intelligenza Artificiale mai realizzato, che verrà realizzato nel nord-est della Louisiana. Con un investimento di 10 miliardi di dollari, l’azienda spera di trasformare un’area economicamente trascurata dello Stato. Il governatore repubblicano Jeff Landry ha descritto il progetto come “una svolta epocale” per il settore tecnologico in crescita della Louisiana, anche se, alcuni gruppi ambientalisti hanno espresso preoccupazioni riguardo alla dipendenza del data center dai combustibili fossili e all’eventuale aumento delle bollette energetiche per i residenti, a causa del previsto aumento della richiesta di energia.

Meta Lancia il Nuovo Modello AI Llama 3.3: Più Economico, Più Leggero, e Competitivo con i Big del Settore

Oggi, Meta ha presentato un nuovo modello di AI che promette di rivoluzionare il panorama delle architetture generative: il Llama 3.3 da 70 miliardi di parametri. Il modello è stato descritto come una soluzione “economica” e “leggera” che non solo compete con le versioni più pesanti del suo genere, come il Llama 3.3 da 405 miliardi, ma la supera anche in termini di prestazioni, riuscendo a mantenere al contempo un costo inferiore. Meta, attraverso la voce del vicepresidente della sua divisione di AI generativa, ha dichiarato che il nuovo Llama 3.3 non solo offre prestazioni comparabili a modelli più grandi, ma batte anche i rivali storici come Google, OpenAI e Amazon su metriche chiave, come il test MMLU (Massive Multitask Language Understanding), una delle valutazioni standard per la capacità di un modello di comprendere e rispondere a una varietà di compiti linguistici complessi.

Zuckerberg a cena da Trump: Una Strana Coppia per un Futuro Digitale Incerto

Zuckerberg è desideroso di svolgere “un ruolo attivo nei dibattiti che qualsiasi amministrazione deve affrontare per mantenere la leadership dell’America nel settore tecnologico,” ha dichiarato ai media Nick Clegg, presidente degli affari globali di Meta. Questo “è di fondamentale importanza date tutte le incertezze geostrategiche nel mondo, e in particolare il ruolo cruciale che l’IA giocherà,”

Mark Zuckerberg, il geniale (e, diciamo, un po’ inquietante) fondatore di Meta, si sveglia una mattina e decide che vuole un “ruolo attivo” nelle politiche tecnologiche di Donald Trump. Un po’ come se Woody Allen decidesse di prendere lezioni di tango con una ballerina di flamenco, giusto per farci capire come va a finire questa storia. Ma, no, siamo seri. Zuckerberg e Trump? Due persone che, in qualsiasi altra dimensione, non si sarebbero mai incontrati se non per discutere del miglior modo di evitare le interrogazioni su internet. Eppure, eccoli qui, entrambi protagonisti di un romanzo tecnologico che nessuno avrebbe mai pensato di scrivere.

Meta si prepara a rivoluzionare il panorama energetico con centrali nucleari per data center AI e comunità

Meta Platformsleader mondiale nel settore tecnologico, sta esplorando un’iniziativa ambiziosa e visionaria: integrare l’energia nucleare per alimentare i propri centri di elaborazione AI e supportare le comunità circostanti. Secondo un rapporto di Axios, l’azienda prevede di rendere operativi i reattori nucleari all’inizio degli anni 2030, unendosi a giganti come Google e Amazon, che hanno già puntato sull’energia nucleare per le proprie infrastrutture.

Meta scommette sulla connessione globale con un cavo sottomarino da 25.000 miglia e $10 miliardi di investimento

Meta sta guidando un ambizioso progetto per costruire uno dei cavi sottomarini più lunghi e avanzati del mondo, con una lunghezza stimata di circa 25.000 miglia (45.000 chilometri) e un costo di sviluppo di circa 10 miliardi di dollari. Questo progetto è parte di una strategia più ampia per potenziare la connettività globale e soddisfare la crescente domanda di trasmissione dati ad alta capacità.

Defense Llama: Meta e il Manuale dell’Apocalisse, come Pianificare un Bombardamento con un Chatbot

C’è qualcosa di profondamente ironico nel fatto che la stessa compagnia che ci ha regalato il feed di Facebook — dove amici, parenti e conoscenti litigano ferocemente su cani, politica e ricette vegane — ora voglia aiutarci a pianificare attacchi aerei. Sì, proprio così. Meta, che fino a ieri ci insegnava a decorare un avocado toast, ora vuole insegnarci a distruggere un bunker di cemento armato. E, come sempre, lo fa con un tocco di algoritmica leggerezza.

F3-Finanza , Fuffa , Futuro – AI e i Social: Un’Arma a Doppio Taglio per Combattere e Favorire i Fuffa Guru della Finanza

Oggi abbiamo partecipato a F3-Finanza , Fuffa , Futuro (Educazione Finanziaria,Influencer e competenze digitali) al Binario F from Facebook a Roma. Bravi Tutti: Claudia Segre, Massimiliano Dona, Riccardo Spada, Alessandro Autiero, Karim De Martino. Jacopo Ierussi, Daniele Grassucci.

La presentazione di Simone Checcia, persona preparata e gentile, in particolare, mi ha fatto riflettere e come promesso ho voluto fare un POST tornando a casa.

Meta potenzia Messenger: chiamate HD, sfondi AI e altre innovazioni

Meta ha introdotto una serie di aggiornamenti significativi all’app Messenger, che puntano a migliorare le chiamate video e audio con nuove funzionalità, come confermato sul blog ufficiale della società. Questi cambiamenti non solo arricchiscono l’esperienza utente, ma portano l’app a competere direttamente con le piattaforme di videocomunicazione più consolidate.

Meta punta sull’intelligenza artificiale aziendale con Clara Shih alla guida del nuovo gruppo Business AI

Meta Platforms ha annunciato la nomina di Clara Shih, ex responsabile dell’intelligenza artificiale presso Salesforce, come leader del nuovo gruppo Business AI. Questa mossa rappresenta un passo strategico nell’espansione delle capacità di intelligenza artificiale per le aziende che utilizzano le piattaforme di Meta, come Facebook, Instagram e WhatsApp, con l’obiettivo di migliorare l’accesso e l’adozione delle tecnologie AI in ambito aziendale.

Meta Lancia la Funzionalità AI per gli Occhiali Ray-Ban in Europa: Una Nuova Frontiera o un Compromesso?

Meta ha annunciato il lancio delle sue funzionalità AI sugli occhiali Ray-Ban Meta in Francia, Italia, Irlanda e Spagna a partire da oggi. Questa mossa rappresenta un significativo passo avanti verso l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle tecnologie indossabili, sebbene con alcune limitazioni dovute all’attuale contesto normativo europeo.

Meta a Processo: La FTC Sfida le Acquisizioni di WhatsApp e Instagram

L’azione intrapresa dalla Federal Trade Commission (FTC) contro Meta Platforms, volta a smantellare il potere acquisito attraverso le sue operazioni di mercato, ha compiuto un significativo passo avanti. Mercoledì, un giudice distrettuale di Washington ha infatti stabilito che il caso, inizialmente respinto e poi riaperto, andrà ufficialmente a processo. Questa decisione rappresenta un ulteriore tassello nella battaglia legale e politica volta a contenere la portata monopolistica di Meta nel settore dei social media, una battaglia che potrebbe avere implicazioni profonde su uno dei colossi del web e sull’intero panorama della tecnologia digitale.

Meta e la Finzione delle “Protezioni” nell’Intelligenza Artificiale: Un’Illusione di Sicurezza

Meta, purtroppo, sta cercando di presentare come sicuro e controllato un sistema che, in realtà, è ben lungi dall’essere in grado di impedire l’uso improprio delle sue tecnologie. Nonostante l’impegno apparente nella protezione della sicurezza, l’azienda sta creando una finzione ben orchestrata, nel tentativo di nascondere la verità: una volta che un modello AI come Llama viene rilasciato al pubblico, diventa impossibile garantire che non venga utilizzato per scopi dannosi. La recente vicenda che ha visto l’esercito cinese utilizzare Llama di Meta ne è un chiaro esempio, e la risposta dell’azienda una dichiarazione che condanna l’uso non autorizzato appare ridicola, considerando la natura aperta e pubblica dei modelli che ha rilasciato.

Meta, tra Metaverso e Intelligenza Artificiale: Una Visione che Costa Cara

La divisione Reality Labs di Meta continua a registrare perdite significative, con un deficit operativo di 4,4 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2024. Questo ennesimo risultato negativo porta le perdite cumulative dell’unità a quasi 50 miliardi di dollari dal 2020, sollevando dubbi tra analisti e investitori sulla sostenibilità delle ambizioni di Meta per il metaverso. La visione di Mark Zuckerberg per la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR) stenta a prendere piede, e la domanda principale è: quanto ancora Meta potrà continuare a sostenere tali investimenti ingenti?

Threads: L’App di Meta che raccoglie Utenti, ma Non Consensi – Un Mistero tra promozione e mancanza di Identità

Meta ha recentemente rivelato che Threads, la sua app basata su testo e integrata con Instagram, ha raggiunto quasi 275 milioni di utenti attivi mensili, un risultato sorprendente per una piattaforma di cui si parla poco. Questo successo, tuttavia, non riflette un reale coinvolgimento o una popolarità diffusa: nonostante la vasta user base, Threads non è ancora riuscita a conquistare un ruolo distintivo nello scenario culturale e sociale.

Meta riduce gli investimenti in realtà virtuale: chiusura di studi e tagli alle partnership per i contenuti immersivi

Meta Platforms ha recentemente chiuso uno dei suoi studi interni di realtà virtuale e ha ridotto i finanziamenti destinati a sviluppatori di app esterni. Questi tagli hanno causato riduzioni di personale e il rallentamento di alcuni progetti che erano stati avviati per espandere il metaverso aziendale e rafforzare la piattaforma di Horizon Worlds.

Secondo quanto riportato da The Information, una fonte vicina alla vicenda ha rivelato che una società olandese, Monks, ha ridotto di metà il team di 100 persone dedicate ai progetti di realtà mista e virtuale commissionati da Meta. Questo team era coinvolto nella costruzione di “mondi” virtuali per Horizon Worlds, l’app di punta del metaverso di Meta. Analogamente, la startup francese Atlas V, nota per titoli come Wallace & Gromit in The Grand Getaway e Jamtastic!, ha dovuto ridurre il proprio personale dedicato ai contenuti di Meta, in seguito alla sospensione dei finanziamenti per nuovi progetti.

Meta si Allinea alla Difesa Americana: Llama Diventa il Modello AI di Riferimento per la Sicurezza Nazionale

Meta, il colosso dei social media e della tecnologia, ha recentemente annunciato che renderà disponibili i modelli open-source di Llama, la sua avanzata AI, alle agenzie di difesa degli Stati Uniti e ai loro partner industriali, puntando a rafforzare la sicurezza nazionale e consolidare il primato americano nella corsa globale all’intelligenza artificiale. In un post sul blog, Nick Clegg, presidente degli affari globali di Meta, ha confermato che Llama sarà accessibile alle agenzie governative e alle aziende private che operano nel settore della difesa e sicurezza.

Meta si Afferma come Leader negli Investimenti AI tra i “Magnifici 6”: Crescita Pubblicitaria e Adottabilità Open Source Sconfiggono i Giganti della Cloud

Meta Platforms emerge con prestazioni ai vertici nella valorizzazione degli investimenti in intelligenza artificiale tra i “Magnifici 6”, secondo l’analisi di D.A. Davidson. A differenza dei grandi provider di cloud come Microsoft e Google, che principalmente vendono infrastrutture AI, Meta ha trasformato l’IA in crescita pubblicitaria diretta. Con un incremento del 19% nella pubblicità rispetto a un +23% di spese AI, l’azienda si distingue per il successo tangibile e scalabile delle sue applicazioni AI.

Meta e la Sfida delle Api rare: Un Ostacolo Inaspettato per il Nuovo Data Center Nucleare

Benvenuti a un nuovo episodio del nostro podcast! Oggi parleremo dei piani ambiziosi di Meta per costruire un data center alimentato da energia nucleare negli Stati Uniti e dell’imprevisto ostacolo che hanno dovuto affrontare: la scoperta di una rara specie di ape nel sito proposto, come riportato dal FT. Questa situazione mette in luce la crescente tensione tra il progresso tecnologico e la conservazione ambientale.

Meta si lancia nell’IA per la ricerca: nuova svolta nel confronto con Google e Microsoft

Meta Platform è pronta a un’innovazione cruciale nel campo dell’intelligenza artificiale: la creazione di un proprio motore di ricerca basato sull’IA, pensato per ridurre la dipendenza da Google Search e Microsoft Bing. L’obiettivo è ambizioso: rendere Meta indipendente nella fornitura di risposte in tempo reale e colloquiali su notizie, eventi sportivi e finanza, il tutto integrato nel chatbot Meta AI, già in fase avanzata di sviluppo.

La mossa di Meta non è soltanto un passo tecnico ma anche strategico, e può segnare una trasformazione fondamentale nell’ambito delle ricerche sul web. Oggi, il chatbot Meta AI, come molti strumenti conversazionali avanzati, si affida ai motori di ricerca esterni per l’approvvigionamento di informazioni in tempo reale. In questo caso, Meta poggia sul supporto dei colossi Google e Microsoft per garantire aggiornamenti sulle notizie e sugli eventi. Tuttavia, questa dipendenza da partner esterni, come rivelato da fonti vicine al team di sviluppo, non è in linea con la visione a lungo termine di Meta, guidata dal CEO Mark Zuckerberg, sempre più orientato verso l’autonomia tecnologica.

Turbolenze su Wall Street: Gli Investitori in Allerta per Meta e il Settore Software

Nella serata di ieri, Wall Street ha lanciato un chiaro messaggio a Meta Platforms, con un significativo calo delle azioni in seguito alla pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre, che peraltro erano previsti positivi. Nonostante Meta abbia mostrato risultati sani, gli investitori si sono mostrati preoccupati per il piano dell’azienda di aumentare considerevolmente le spese in conto capitale nel prossimo anno, a cui si aggiunge un incremento previsto per quest’anno che potrebbe arrivare fino al 43%.

Meta Scommette sull’Intelligenza Artificiale: Maggior Permanenza sulle App e il Successo di Threads Rilanciano la Strategia

Meta Platforms ha messo nuovamente l’intelligenza artificiale al centro della propria strategia, dedicando gran parte della recente earnings call all’impatto che questa tecnologia ha sulle prestazioni aziendali. Non solo l’AI ha determinato un aumento delle spese, ma sta anche contribuendo a uno degli obiettivi chiave di Meta: aumentare il tempo di permanenza degli utenti sulle sue piattaforme, in particolare attraverso nuove funzioni di raccomandazione per i contenuti video.

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