La logistica delle merci è responsabile di quasi la metà di tutte le emissioni di gas serra legate al trasporto e contribuisce per l’8% alle emissioni globali. Il White Paper “Intelligent transport, greener future: AI as a catalyst to decarbonize global logistics” presentato a Davos dall’AI Governance Alliance, analizza come l’Intelligenza Artificiale possa trasformare il settore, riducendo le emissioni fino al 15% grazie all’ottimizzazione delle operazioni, al miglioramento dell’utilizzo della capacità e al passaggio a modalità di trasporto a basse emissioni di carbonio.
Tag: logistics
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La logistica non è più solo un supporto operativo per le imprese, ma un elemento strategico essenziale per la crescita economica del Paese. Questo è il messaggio forte e chiaro lanciato da Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio, durante l’Assemblea di Federlogistica-Conftrasporto. La digitalizzazione e l’Intelligenza Artificiale emergono come fattori imprescindibili per affrontare le sfide della supply chain moderna e garantire efficienza, sostenibilità e competitività.
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Il mondo della logistica e dei trasporti sta vivendo un periodo di trasformazione radicale grazie all’adozione di nuove tecnologie, tra cui l’Intelligenza Artificiale. L’AI, infatti, sta diventando un alleato fondamentale per ottimizzare i flussi logistici, migliorare l’efficienza dei trasporti e ridurre i costi operativi.
Tuttavia, come evidenziato da Nicola Gratteri, rinomato magistrato, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e autore di saggi illuminanti come “Una cosa sola“, l’impiego di queste tecnologie comporta anche grandi pericoli, specialmente se nelle mani della criminalità organizzata. Sottolineando come “quella che stiamo osservando rappresenta l’ultima evoluzione delle mafie, che in questa nuova dimensione, dove virtualità digitale e realtà analogica si intrecciano, mantiene la sua capacità di controllo sui territori.”
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La supply chain globale sta attraversando una trasformazione epocale, spinta da una crescente complessità geopolitica, dall’evoluzione delle abitudini dei consumatori e dalle rapide innovazioni tecnologiche. Crisi, conflitti e interruzioni delle rotte commerciali hanno dimostrato ancora una volta la fragilità delle reti commerciali globali e della supply chain nell’anno appena trascorso. Resilienza e flessibilità stanno rapidamente diventando importanti tanto quanto l’ottimizzazione dei costi. Ma quali sono gli elementi che faranno la differenza per i leader della supply chain e del commercio omnichannel nel 2025?
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Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una netta crescita delle tensioni geopolitiche che, in alcuni casi, possono portare a carenze mondiali di energia e di materie prime, causando a loro volta degli impatti critici sulla pianificazione della produzione e sulla logistica della supply chain, spesso mettendone a nudo la vulnerabilità. L’ottimizzazione della suply chain è diventata quindi una priorità assoluta che impone alle aziende del settore, tra le altre cose, di mappare, monitorare e misurare l’esposizione agli eventi geopolitici in tutti gli anelli e punti di accesso alle catene di fornitura, per consentire una risposta più rapida agli eventi man mano che questi si verificano.