Con la prospettiva di JD Vance come prossimo vicepresidente degli Stati Uniti, l’ecosistema tecnologico si trova a dover soppesare le implicazioni che la sua nomina potrebbe avere per le startup e per il venture capital. Vance, senatore dell’Ohio e capitalista di rischio con un’esperienza maturata sotto la guida di Peter Thiel, si è pronunciato a favore di una visione più trasparente e aperta dell’intelligenza artificiale, auspicando modelli open source. Tuttavia, la sua opinione si colloca in un contesto politicamente polarizzato: Vance infatti ritiene che l’IA open source possa ridurre i rischi di pregiudizi ideologici, andando contro una presunta tendenza “di sinistra” nell’uso dell’IA. Inoltre, ha espresso sostegno per l’approccio restrittivo adottato dalla Federal Trade Commission (FTC) verso le acquisizioni, sostenendo l’operato della presidente Lina Khan, a dispetto delle critiche che vedono nelle sue decisioni un freno alla crescita per le startup.