L’Europa ha deciso di smettere di giocare in difesa e di entrare a gamba tesa nel mercato dell’intelligenza artificiale con un pacchetto di misure lanciato a gennaio 2024. L’obiettivo? Creare un ecosistema di innovazione e fiducia, in perfetto allineamento con l’AI Act, per supportare le startup e le PMI europee nello sviluppo di un’IA conforme ai valori e alle regole dell’Unione. Tradotto: soldi veri, infrastrutture avanzate e un tentativo di non rimanere schiacciati tra la Silicon Valley e la Cina.

Per farlo, l’UE ha pensato di mettere mano alla regolamentazione di EuroHPC, il consorzio europeo che gestisce i supercomputer, aprendo finalmente l’accesso alla sua potenza di calcolo anche alle startup e al settore dell’innovazione. Questo cambiamento chiave punta a creare vere e proprie “fabbriche dell’IA” (AI Factories), accelerando lo sviluppo di modelli avanzati e garantendo pre-market validation tramite i Testing and Experimentation Facilities (TEFs), una rete di siti di sperimentazione che aiuteranno le aziende a testare e certificare le loro soluzioni IA.

Dietro questa strategia c’è la rete di AI Factories del programma EuroHPC Joint Undertaking (EuroHPC JU) continua a espandersi, con sei nuovi hub strategici in Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Polonia e Slovenia. L’obiettivo è chiaro: creare un’architettura digitale potente e capillare, mettendo a disposizione di startup, PMI e ricercatori potenza di calcolo, dataset e supporto tecnico per sviluppare modelli di AI sempre più avanzati.