Ant Group, il colosso fintech affiliato ad Alibaba, sta riscrivendo le regole del gioco nell’intelligenza artificiale. Mentre gli Stati Uniti impongono restrizioni sempre più rigide sull’export di chip avanzati, la Cina risponde con innovazione e adattamento. Il team Ling di Ant ha dimostrato che è possibile addestrare modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) utilizzando GPU di produzione locale, riducendo così la dipendenza da Nvidia e abbattendo i costi di training del 20%. La notizia, che potrebbe ridisegnare il mercato AI, è stata pubblicata su arXiv, una piattaforma di ricerca scientifica open-access.
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Le GPU NVIDIA per l’Intelligenza Artificiale sono molto utilizzate perché offrono grandi vantaggi rispetto alle CPU tradizionali. Il motivo principale è la loro capacità di elaborare più operazioni in parallelo, rendendole ideali per addestrare modelli di machine learning e deep learning. Grazie a questa architettura, possono gestire enormi quantità di dati in meno tempo, accelerando i processi di calcolo. Non è un caso che per il 2025 NVidia punti più all’Intelligenza artificiale che al mercato dei videogames.

Il GPU cloud computing sta vivendo una trasformazione epocale grazie all’introduzione dei chip AMD Instinct MI300X, progettati per potenziare sia l’addestramento sia l’inferenza dei modelli di intelligenza artificiale. Questa innovazione rappresenta un passo avanti significativo nell’elaborazione dei dati ad alte prestazioni, offrendo maggiore efficienza e scalabilità per un’ampia gamma di applicazioni, dall’imaging medicale al rendering 3D, fino alle simulazioni scientifiche e all’analisi predittiva.
L’impatto di questi chip non si limita solo al miglioramento delle performance. La loro architettura avanzata e l’integrazione con lo stack software open source ROCm stanno ridefinendo le modalità di sviluppo e distribuzione dei modelli di intelligenza artificiale, rendendo più accessibili soluzioni avanzate senza le tradizionali limitazioni imposte dalle architetture proprietarie.

La competizione nel mondo dell’intelligenza artificiale e delle soluzioni di calcolo avanzato è sempre più agguerrita, con aziende come NVIDIA che detengono una fetta importante del mercato grazie alle loro GPU e ai processori specializzati per il deep learning. Tuttavia, un attore emergente come Huawei, con la sua serie di chip Ascend, sta facendo rumore, proponendo soluzioni ad alte prestazioni come l’Ascend 910C, che, pur con un prezzo nettamente inferiore, offre capacità di calcolo sorprendenti. Questo scenario diventa ancora più interessante quando si considera l’influenza del ban tecnologico USA e il ruolo che piattaforme come DeepSeek potrebbero svolgere nell’adozione di queste nuove soluzioni.