Era una tranquilla mattina d’ottobre quando un cambiamento sottile, ma potenzialmente devastante, cominciò a farsi strada tra i corridoi di Google, nel cuore pulsante di Mountain View. Le facciate di vetro dell’edificio riflettevano il sole californiano, ma all’interno si stava muovendo una scacchiera invisibile di potere. Due uomini, ognuno con ambizioni silenziose ma potenti, erano destinati a modificare il corso dell’azienda come nessuno aveva fatto prima.