L’anno è appena iniziato e già i primi colpi di scena scuotono il panorama tecnologico e dei media. Tra i più significativi, l’annuncio di Meta Platforms che elimina il suo programma di fact-checking, sostituendolo con una funzione simile a quella di “X” (ex Twitter), che affida agli utenti la responsabilità di verificare la veridicità delle informazioni. Questa decisione segna un punto di rottura con il passato, in cui Meta cercava di esercitare un controllo diretto sulla veridicità dei contenuti pubblicati sulle sue piattaforme, come Facebook, Instagram e Threads. Al suo posto, la verifica dei fatti diventa un compito collettivo, affidato alla comunità stessa. Una scelta che, se da un lato potrebbe favorire una gestione più “democratica” dell’informazione, dall’altro solleva interrogativi profondi sulle implicazioni legali, politiche ed economiche di tale cambiamento.