La Federal Trade Commission ha deciso di rispolverare la sua anima da paladina della libertà di espressione e ha lanciato un’indagine pubblica per capire se le grandi piattaforme tecnologiche stiano “censurando” gli utenti. In particolare, l’attenzione è rivolta a quei malcapitati che potrebbero essere stati esclusi dai servizi digitali a causa delle loro opinioni o affiliazioni politiche. Insomma, un’inchiesta sul fatto che le big tech siano cattive e opprimenti, ma solo nel momento in cui a lamentarsi è chi sta politicamente dalla parte giusta.
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La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha avviato un’indagine approfondita sulle recenti partnership e investimenti nel settore dell’intelligenza artificiale (IA) tra i principali fornitori di servizi cloud—Alphabet Inc. (casa madre di Google), Amazon.com Inc. e Microsoft Corp.—e sviluppatori di IA generativa di spicco come OpenAI OpCo, LLC e Anthropic PBC.
L’obiettivo principale dell’indagine è comprendere come queste collaborazioni possano influenzare la concorrenza nel mercato dell’IA.
La FTC ha emesso ordini ai suddetti giganti tecnologici per ottenere informazioni dettagliate sulle loro partnership e investimenti con sviluppatori di IA. Questa mossa riflette le crescenti preoccupazioni riguardo al potenziale consolidamento del potere di mercato da parte di poche grandi aziende tecnologiche, che potrebbero limitare l’accesso alle risorse essenziali per lo sviluppo dell’IA, come le infrastrutture cloud e il talento ingegneristico.
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Martedì, il presidente eletto Donald Trump ha annunciato l’intenzione di nominare Andrew Ferguson come nuovo presidente della Federal Trade Commission (FTC). Ferguson, che ha già messo il naso in questioni antitrust riguardanti colossi come Meta Platforms, Amazon e Microsoft, sostituirà l’attuale presidente Lina Khan.
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Sapete, quando parliamo di intelligenza artificiale e del governo che inizia a ficcare il naso, mi viene subito in mente mip padre. Sempre lì a chiedersi: “Che cosa stai combinando con quegli amici che non mi convincono?” Solo che questa volta non si tratta del mio circolo di scacchi del liceo, ma di Microsoft e OpenAI che, secondo la Federal Trade Commission (FTC), potrebbero aver trovato modi troppo creativi per collaborare.
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Donald Trump ha designato Brendan Carr, noto critico delle Big Tech, come prossimo presidente della Federal Communications Commission (FCC), un passo che segna un significativo cambiamento di direzione per l’agenzia di regolamentazione. Carr, già commissario senior dell’FCC dal 2017, si è distinto per il suo impegno contro le pratiche di censura percepita da parte delle piattaforme tecnologiche e per le sue posizioni a favore della deregolamentazione del settore. Questa nomina sottolinea l’intenzione dell’amministrazione Trump di affrontare il potere crescente delle Big Tech e di promuovere la libertà di parola online.
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Hai mai pensato che una recensione a 5 stelle non fosse genuina? Sembra automatica o troppo simile alle altre? Anche la Federal Trade Commission l’ha notato, con un aumento dei reclami dei consumatori nell’era dell’intelligenza artificiale e dell’e-commerce.
Sono state introdotte nuove regole per combattere le recensioni false, permettendo all’agenzia di imporre sanzioni ai trasgressori consapevoli.