Spotify ha deciso che la voce umana è sopravvalutata e che il futuro dell’ascolto è sintetico. Grazie a una nuova partnership con ElevenLabs, la piattaforma di streaming musicale si appresta a riempire i suoi scaffali digitali di audiolibri narrati dall’intelligenza artificiale. Il tutto, ovviamente, con il nobile scopo di “espandere il mercato degli audiolibri” e “rendere la produzione più accessibile”. Traduzione: più contenuti, meno costi, profitto invariato.
Non che gli audiolibri generati dall’IA fossero assenti da Spotify fino a ieri. La piattaforma già permetteva la distribuzione di titoli sintetici attraverso Findaway Voices, ma solo per pochi “partner selezionati”. ElevenLabs, essendo uno dei nomi più noti nel settore delle voci digitali, spalanca ora le porte a un’invasione di narratori virtuali, senza stanchezza né diritti sindacali.