Durante il Forum di Davos, Ursula von der Leyen ha annunciato un piano per semplificare la regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale (AI), definito come un’agenda di “semplificazione”. Questo annuncio segna un punto cruciale nella strategia della Commissione Europea, che sta cercando di incrementare gli sforzi per competere con gli Stati Uniti e la Cina nel campo dell’AI, senza rischiare un declino industriale. Il piano punta ad affrontare in modo più equilibrato i rischi legati all’AI, offrendo una regolamentazione che non soffochi l’innovazione, pur mantenendo il controllo sulle potenziali minacce.
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La Commissione ha assegnato oggi il prestigioso marchio della piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP) al progetto di intelligenza artificiale (IA) multilingue OpenEuroLLM; si tratta del primo progetto finanziato dal programma Europa digitale a ricevere il marchio STEP.
OpenEuroLLM è un ampio modello linguistico sviluppato dal progetto di ricerca europeo, Open European Large Language Model. È uno sforzo collaborativo per creare un modello linguistico multilingue in grado di comprendere e generare testo in varie lingue europee. Il progetto mira a fornire un modello linguistico più inclusivo e diversificato che possa soddisfare le esigenze degli utenti europei. OpenEuroLLM è progettato per essere un modello altamente scalabile e addestrabile, permettendogli di adattarsi a diversi compiti e applicazioni, come il question-answering, la generazione di testo e la traduzione linguistica.
STEP è un’iniziativa dell’UE volta a rafforzare la competitività industriale europea sostenendo le tecnologie critiche, compresa l’intelligenza artificiale. Il marchio STEP è un marchio di eccellenza dell’UE, che fornisce un accesso semplificato a ulteriori fondi dell’Unione, rafforzando nel contempo il profilo di investimento dei progetti che lo ricevono.

Al 55° World Economic Forum di Davos, la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha delineato una visione strategica per l’Europa, affrontando temi cruciali come la lotta al cambiamento climatico, la difesa del multilateralismo, l’adozione responsabile dell’Intelligenza Artificiale, il mercato unico dei capitali, la necessità di un riequilibrio dei rapporti commerciali con la Cina e delle sfide che attendono l’Europa nell’immediato futuro.

La nuova Commissione Ue inizia i suoi lavori anche se gli equilibri di potere all’interno del Parlamento europeo sono cambiati. Lo testimonia la maggioranza risicata che Ursula2 ha ottenuto in occasasione della votazione alla nuova Commissione: 370 sì (appena 10 in più della soglia minima richiesta e, in assoluto, la percentuale più bassa dal 1985), 282 no e 36 astensioni. “Siamo pronti a iniziare immediatamente”, ha affermato Von der Leyen , sottolineando che la sua commissione lavorerà sempre per la libertà, la sovranità, la sicurezza e la prosperità. Ma la sfida sarà tutt’altro che semplice.

Anche se il regolamento IA basato sul rischio del blocco (AI Act) è entrato in vigore il mese scorso, ci vorranno anni prima che tutte le scadenze di conformità siano operative. Questo crea un vuoto di non conformità che l’UE vuole colmare con l’AI Pact.
Il Patto Europeo sull’Intelligenza Artificiale, lanciato dalla Commissione Europea, ha visto la firma di oltre 100 aziende, tra cui nomi di spicco come OpenAI, Microsoft, Amazon, Google, e IBM. Queste aziende hanno aderito per sostenere impegni volontari volti a prepararsi per l’entrata in vigore dell’AI Act, la prima normativa giuridica al mondo che regola l’uso dell’intelligenza artificiale in base ai rischi associati.

L’UE è pronta a mettere in guardia Apple affinché apra il sistema operativo dell’iPhone a tecnologie concorrenti, altrimenti rischia di incorrere in multe significative, ha riportato Bloomberg News.
Secondo la Digital Markets Act (DMA) della regione, la Commissione Europea annuncerà che Apple deve rispettare le nuove regole che rendono i sistemi operativi completamente funzionali con altre tecnologie, ha aggiunto il rapporto citando fonti informate sulla questione.

L’Europa sta affrontando delle grandi trasformazioni che rendono necessario accelerare sull’innovazione, trovando nuovi motori di crescita e aumentando la competitività che è compressa da una domanda estera più debole e le crescenti pressioni competitive delle aziende cinesi, sul contenimento dei costi dell’energia (le aziende dell’UE devono ancora affrontare prezzi dell’elettricità che sono 2-3 volte superiori a quelli degli Stati Uniti e quelli del gas naturale 4-5 volte più alti), continuando a decarbonizzare e passando ad un’economia circolare, senza tralasciare che ci troviamo una situazione geopolitica meno stabile che richiede all’Europa di non contare sugli altri per la propria sicurezza perché, in questo contesto, le dipendenze si stanno trasformando in vulnerabilità.
Sono questi i principali pillars del Rapporto sulla competitività dell’Ue presentato questa mattina da Mario Draghi, un documento che contiene circa 170 proposte, a proposito delle quali l’ex banchiere centrale ha tenuto a precisare che “non stiamo partendo da zero, voglio rassicurarvi”.

Secondo EURACTIV, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha sostenuto un grande investimento per creare un centro di ricerca e innovazione sull’intelligenza artificiale, simile al CERN per la ricerca nucleare.
La proposta di un “CERN per l’IA” è nata dalle difficoltà dell’Europa nel tenere il passo con i progressi dell’IA, dovute alla mancanza di scala e attenzione nella sua strategia di IA.
Dal lancio della strategia “AI made in Europe” nel 2020, l’Europa è rimasta indietro rispetto ai concorrenti, senza un impatto globale significativo nello sviluppo dell’IA. Questo ritardo ha reso l’Europa dipendente dalla tecnologia IA straniera, indebolendo la sua sovranità economica, culturale e geopolitica.