Nel corso dell’ultimo decennio, la figura dell’eticista dell’intelligenza artificiale ha visto una crescita significativa nel mercato ICT. Nonostante ciò, sono pochi gli studi che si sono interessati a questo profilo professionale e che abbiano fornito una discussione normativa sulle sue competenze e abilità.

Who is an AI Ethicist? An empirical study of expertise, skills, and profiles to build a competency framework, disponibile su: Springer Nature Link.

L’articolo di Mariangela Zoe CocchiaroJessica MorleyClaudio Novelli
Enrico PanaiAlessio Tartaro & Luciano Floridi  intende avviare questa discussione, analizzando l’importanza di definire con maggiore precisione il ruolo di questo professionista e le competenze richieste.

Gli autori sostengono che gli eticisti dell’intelligenza artificiale dovrebbero essere esperti e che esista un metodo utile per identificarli. Il focus dell’articolo è specificamente sulle competenze morali degli eticisti dell’intelligenza artificiale, prendendo spunto da parallelismi con l’esperienza degli eticisti in ambito sanitario e dalla letteratura bioetica.

Vengono esplorate le differenze tra gli eticisti nell’ambito sanitario e quelli nell’ambito dell’IA, derivando competenze e abilità sulla base dei ruoli che un eticista dell’IA dovrebbe ricoprire all’interno di un’organizzazione.