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Tag: Cyber Security

Italia: quando la sicurezza diventa un gioco pericoloso

Possiamo immaginare alcuni leader come proprietari di una casa senza serratura. Non si rendono conto che la loro sicurezza è compromessa e che un’apertura così evidente attira intrusi. Senza un’adeguata protezione delle informazioni e dei sistemi, è facile per malintenzionati entrare e mettere in pericolo non solo la privacy individuale, ma anche l’intero sistema politico. Proprio come un proprietario deve garantire che la propria casa sia sicura, così i leader devono impegnarsi a proteggere le loro informazioni e a rafforzare le misure di sicurezza per prevenire accessi indesiderati.

Recenti rivelazioni hanno messo in luce una situazione allarmante che coinvolge non solo la sicurezza nazionale, ma anche la privacy e la riservatezza dei più alti rappresentanti dello Stato. L’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano e dalla Procura Nazionale Antimafia ha svelato un sofisticato sistema di spionaggio industriale e dossieraggio abusivo, orchestrato da una rete di hacker. Tra i dettagli più inquietanti, la possibile violazione dell’email del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, segna una nuova frontiera nella violazione della sicurezza istituzionale in Italia.

Attacco alla Rete: Inchiesta Federale su Hacker Cinesi e Sicurezza Nazionale USA

Un recente articolo del Wall Street Journal ha rivelato che un panel federale negli Stati Uniti si sta preparando a investigare uno dei più gravi episodi di spionaggio cibernetico della storia americana, dove un gruppo di hacker legati all’intelligence cinese ha violato le reti di telecomunicazione statunitensi per sorvegliare personaggi pubblici di alto profilo, tra cui l’ex presidente Donald Trump e membri della campagna della vicepresidente Kamala Harris. Il Cyber Safety Review Board, organismo istituito dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale (DHS), sarà incaricato di far luce sui gravi errori di sicurezza che hanno permesso questa intrusione senza precedenti.

Lama in tasca e IA (in)domabile: come Meta sta domando l’open source, o almeno ci prova – anti jailbreak

Se non sai che Meta ha lanciato il suo modello Llama 3.2, probabilmente non vivi su questo pianeta (o, meno drammaticamente, hai solo evitato di partecipare all’ennesima euforia da IA). Ma sì, il colosso di Zuckerberg ha reso disponibile la nuova versione del suo modello di linguaggio, Llama 3.2, e non si limita a rispondere ai messaggi, ma ora “vede” anche. In altre parole, puoi portarti in tasca un’intelligenza artificiale capace di risponderti al volo, il tutto senza inviare i tuoi dati ai temuti “server di terze parti”. Fantastico, vero?

Imprompter: LLM Attack

Imprompter, sviluppato da un gruppo di ricercatori di sicurezza informatica delle università della California, San Diego (UCSD) e Nanyang Technological University a Singapore. Questo attacco mira a sfruttare i modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) come i chatbot per raccogliere informazioni personali degli utenti e inviarle segretamente a un hacker.

La centralità della guerra dell’informazione nelle dinamiche contemporanee: una riflessione strategica sulla gestione del caos

Negli ultimi decenni, il concetto di guerra ha subito una trasformazione profonda, spostando progressivamente il fulcro dallo scontro fisico al dominio delle informazioni. Questa evoluzione ha reso la guerra dell’informazione una componente predominante nella geopolitica moderna, con implicazioni strategiche che trascendono i confini convenzionali della forza militare. L’evoluzione tecnologica e la globalizzazione delle comunicazioni hanno creato un contesto nel quale l’informazione non è solo un mezzo di supporto, ma uno strumento di guerra in sé, capace di plasmare percezioni, orientare ideologie e influenzare decisioni politiche su larga scala.

Come l’FBI combatte gli attacchi informatici

L’FBI combatte gli attacchi informatici attraverso una serie di strategie avanzate. L’FBI è responsabile di investigare e prevenire le minacce informatiche, specialmente in settori critici come la sanità, dove attacchi ransomware o violazioni di dati sensibili possono avere impatti devastanti.

SentinelOne ottiene la certificazione FedRAMP AI

SentinelOne ha ottenuto l’autorizzazione FedRAMP per le sue soluzioni di sicurezza Singularity Platform e Singularity Data Lake basate sull’intelligenza artificiale. L’ autorizzazione FedRAMP High certifica che SentinelOne ha superato un’ampia e rigorosa valutazione di sicurezza di terze parti, dimostrando la sua conformità ai controlli di sicurezza NIST SP 800-53 per proteggere i dati governativi più sensibili e non classificati.

La piattaforma SentinelOne Singularity e Singularity Data Lake, forniti come offerte SaaS cloud-native, consentono alle entità del settore pubblico di soddisfare rigorosi mandati di sicurezza e conformità

Grazie all’autorizzazione FedRAMP High, un numero maggiore di entità federali soggette a requisiti di conformità più rigorosi può ora acquistare Singularity Platform e Singularity Data Lake per rilevare e rispondere alle minacce in tempo reale.

Verso un’AI sicura: un nuovo approccio alla sicurezza nell’Intelligenza Artificiale

Negli ultimi anni è nata la necessità di dover garantire che i sistemi basati sull’Intelligenza Artificiale siano in grado di evitare in maniera efficace eventuali comportamenti dannosi o pericolosi, soprattutto quando si parla di sistemi dotati di alta autonomia oppure per quelli impiegati in contesti
critici.

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