Lo vediamo dalle pubblicità on line e in televisione. L’argomento della sicurezza è presente in ogni istante della nostra vita. Vediamo come l’AI al servizio della sicurezza riesce a creare nuovi strumenti per tenerci sempre meglio al sicuro rispetto al passato.
E siamo solo all’inizio!
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Possiamo immaginare alcuni leader come proprietari di una casa senza serratura. Non si rendono conto che la loro sicurezza è compromessa e che un’apertura così evidente attira intrusi. Senza un’adeguata protezione delle informazioni e dei sistemi, è facile per malintenzionati entrare e mettere in pericolo non solo la privacy individuale, ma anche l’intero sistema politico. Proprio come un proprietario deve garantire che la propria casa sia sicura, così i leader devono impegnarsi a proteggere le loro informazioni e a rafforzare le misure di sicurezza per prevenire accessi indesiderati.
Recenti rivelazioni hanno messo in luce una situazione allarmante che coinvolge non solo la sicurezza nazionale, ma anche la privacy e la riservatezza dei più alti rappresentanti dello Stato. L’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano e dalla Procura Nazionale Antimafia ha svelato un sofisticato sistema di spionaggio industriale e dossieraggio abusivo, orchestrato da una rete di hacker. Tra i dettagli più inquietanti, la possibile violazione dell’email del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, segna una nuova frontiera nella violazione della sicurezza istituzionale in Italia.

Gli Stati Uniti e il Canada stanno rafforzando le difese contro potenziali minacce cyber attribuite ad attori sponsorizzati dalla Cina, mirate a infrastrutture critiche e istituzioni democratiche. Dopo che l’FBI ha rilevato attività sospette nei confronti del settore delle telecomunicazioni, la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha collaborato strettamente con le aziende colpite, offrendo assistenza tecnica e condividendo rapidamente informazioni per prevenire ulteriori attacchi.