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CoreWeave: quando l’IPO ridimensionata svela crepe nel castello di sabbia dell’AI

CoreWeave, il fornitore di servizi cloud specializzato in infrastrutture AI, ha recentemente affrontato un debutto in borsa tutt’altro che stellare. L’azienda aveva inizialmente previsto di vendere 49 milioni di azioni a un prezzo compreso tra 47 e 55 dollari per azione, con l’obiettivo di raccogliere circa 2,7 miliardi di dollari. Tuttavia, a causa di una domanda inferiore alle aspettative, l’offerta è stata ridotta a 37,5 milioni di azioni al prezzo di 40 dollari ciascuna, raccogliendo 1,5 miliardi di dollari e valutando l’azienda intorno ai 23 miliardi di dollari .

Il primo giorno di negoziazione non ha portato sollievo: le azioni di CoreWeave hanno aperto a 39 dollari, scendendo poi a circa 37 dollari, per poi chiudere alla cifra iniziale di 40 dollari . Questo andamento riflette una crescente cautela degli investitori verso le IPO tecnologiche, soprattutto in un mercato che inizia a mostrare segni di surriscaldamento nel settore AI.​

CoreWeave: Un IPO da brivido, tra aspettative tradite e incertezze sul futuro, un Caffè al Bar dei Daini

CoreWeave ha scelto un momento particolarmente inclemente per fare il suo debutto in borsa, lanciando la sua offerta pubblica iniziale proprio nel bel mezzo di una tempesta rossa che ha colpito i titoli tecnologici. Mentre il mercato si contorceva in una serie di ribassi, i titoli della compagnia, un operatore di data center specializzato in intelligenza artificiale, hanno subito un avvio problematico, con il prezzo delle azioni che è scivolato sotto il valore di IPO, fissato inizialmente a 40 dollari per azione, fino a toccare i 37,50 dollari. Una performance che, con ogni probabilità, non era nelle previsioni degli amministratori di CoreWeave, che, anzi, avevano puntato a un prezzo di vendita fino a 55 dollari per azione. Insomma, un esordio tutt’altro che entusiasta.

Come Nvidia ha alimentato l’ascesa di Coreweave: il progetto Osprey

Nell’ultimo decennio, l’industria tecnologica ha assistito a una trasformazione senza precedenti, con l’intelligenza artificiale (IA) al centro di questa rivoluzione. In questo contesto, Nvidia, leader nella produzione di unità di elaborazione grafica (GPU), ha svolto un ruolo cruciale. Uno degli esempi più emblematici di questa influenza è rappresentato dall’ascesa di CoreWeave, una società che, grazie al supporto strategico di Nvidia, è passata da startup a protagonista nel settore del cloud computing per l’IA.

Coreweave tra il sogno AI e il rischio Microsoft: l’IPO che fa tremare wall street

CoreWeave si prepara a fare il grande salto con una IPO che promette scintille, offrendo agli investitori un’altra via per cavalcare l’onda dell’intelligenza artificiale. E a prima vista, il suo percorso sembra da manuale: ricavi esplosi a 1,9 miliardi di dollari, un aumento di otto volte che farebbe impallidire persino le startup più ambiziose. Ma come spesso accade nella Silicon Valley, non è tutto oro quel che luccica.

Microsoft, cliente e al tempo stesso potenziale carnefice di CoreWeave, rappresenta il 62% del fatturato della società. Una concentrazione del rischio così elevata non è certo musica per le orecchie degli investitori, che sanno bene quanto possa essere volubile il gigante di Redmond. Oggi ha bisogno di CoreWeave per gestire la fame insaziabile di potenza di calcolo dell’AI, domani potrebbe decidere di farne a meno. Soprattutto se, come pare, l’offerta di data center AI inizierà a normalizzarsi.

Microsoft punta $10 miliardi su CoreWeave: Una Partnership Strategica per l’Intelligenza Artificiale

Microsoft sta per compiere una mossa strategica decisiva nel campo dell’intelligenza artificiale, investendo quasi 10 miliardi di dollari entro il 2030 per affittare server dalla startup CoreWeave, una società emergente focalizzata sull’AI con il supporto di Nvidia. La cifra, che supera di gran lunga le stime iniziali, rappresenta oltre la metà dei 17 miliardi di dollari in contratti complessivi di CoreWeave con i propri clienti, evidenziando quanto Microsoft sia disposta a puntare su questo nuovo partner per rafforzare la propria infrastruttura AI.

CoreWeave e altre aziende investono 8,2 miliardi nei data center nel Regno Unito

CoreWeave, un fornitore di cloud specializzato sostenuto da Nvidia, è tra le aziende che hanno annunciato un investimento complessivo di 8,2 miliardi di dollari nei data center nel Regno Unito. Questo investimento segna un passo significativo nella crescita dell’infrastruttura AI nel paese, contribuendo a rafforzare la posizione del Regno Unito come hub tecnologico.

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