Dario Amodei, CEO di Anthropic, ha recentemente sollevato preoccupazioni che il mondo della tecnologia ha iniziato a considerare inevitabili: l’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) potrebbe eguagliare, se non addirittura superare, le capacità umane entro pochi anni. Secondo Amodei, già entro il 2027 potremmo trovarci di fronte a sistemi AI di pari o superiore intelligenza, capaci di impatti trasformativi e potenzialmente catastrofici per la nostra società, a seconda di come tali poteri saranno gestiti.
La possibilità di ottenere un’AGI, un tipo di intelligenza capace di comprendere, adattarsi e migliorare il mondo con lo stesso livello di comprensione umana, comporta rischi e responsabilità estremi. Amodei mette in guardia sul fatto che queste intelligenze non risponderebbero agli stessi limiti morali e sociali che governano il comportamento umano, come la paura delle conseguenze legali o sociali. L’intelligenza artificiale, infatti, non ha paura della perdita, del danno personale o dell’ostracismo sociale: agirebbe senza tale “costo sociale,” il che potrebbe creare rischi di distacco tra capacità e morale.