Secondo quanto riportato da TechCrunch, Perplexity, una startup di intelligenza artificiale, mira a raccogliere almeno 250 milioni di dollari in un round di finanziamento, con una valutazione stimata tra 2,5 e 3 miliardi di dollari.

Fondata solo un anno fa, Perplexity ha l’obiettivo di competere con Google di Alphabet nel campo della ricerca web. A marzo, la startup ha concluso un round di finanziamento, raccogliendo 56 milioni di dollari su una valutazione di 1 miliardo di dollari.

Nel gennaio precedente, Perplexity aveva raccolto circa 74 milioni di dollari, raggiungendo una valutazione di 540 milioni di dollari, un notevole aumento rispetto ai 121 milioni di dollari di aprile 2023. Questo round di finanziamento ha visto il sostegno di Jeff Bezos, ex CEO di Amazon e della società di venture capital Institutional Venture Partners.

Secondo il rapporto, NEA e IVP, entrambi sostenitori precedenti di Perplexity, sono tra gli investitori interessati a partecipare al prossimo round di finanziamento. La decisione di questi o altri investitori precedenti di partecipare potrebbe dipendere dalla disponibilità di Perplexity a collaborare con gli investitori esistenti o a diversificare e attrarre nuovi investitori.

Perplexity conta circa 46 investitori, tra cui IVP e NEA, ma anche Sequoia, Bessemer e Kindred. Tra i sostenitori strategici figurano Nvidia, Databricks e Bezos Expeditions.

I precedenti sforzi delle aziende per detronizzare il dominio di Google nell’arena della ricerca non hanno avuto successo. La nuova versione di Microsoft del suo motore di ricerca Bing basato su modelli linguistici di grandi dimensioni, o LLM, non ha influito molto sul vantaggio di Google nella ricerca. La startup di ricerca Neeva, che aveva un servizio simile a Perplexity, ha chiuso i battenti lo scorso anno perché non riusciva a ottenere molta popolarità, osserva il rapporto.

Perplexity si distingue per l’uso di modelli di intelligenza artificiale che forniscono risposte dirette alle domande di ricerca, piuttosto che un elenco di collegamenti a siti web, un approccio che anche Google sta sviluppando. Google ha sviluppato un proprio strumento di ricerca basato sull’intelligenza artificiale, diverso da Gemini, che filtra i risultati web in riepiloghi e consente agli utenti di porre domande di follow-up.

Aravind Srinivas, cofondatore e CEO di Perplexity, ha dichiarato in un post su X che, a differenza di altri strumenti aziendali per la gestione della conoscenza come Microsoft Copilot, Perplexity Enterprise Pro è l’unica offerta di intelligenza artificiale aziendale che offre tutti i modelli di base all’avanguardia sul mercato in un unico prodotto, tra cui OpenAI GPT-4, Anthropic Claude Opus, Mistral e molti altri.

Questo offre ai clienti e agli utenti la possibilità di esplorare e personalizzare la propria esperienza a seconda dei casi d’uso.


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