L’intelligenza artificiale (IA) è da tempo al centro di un dibattito acceso che si divide principalmente in due visioni opposte: la “IA forte” e la “IA debole”. Questi due approcci pongono interrogativi profondi su cosa significhi “comprendere” o “pensare” e se le macchine possano davvero sviluppare una vera cognizione. In questo articolo, metteremo a confronto queste due visioni, esplorando le argomentazioni a favore e contro ciascuna, basandoci sui contributi di autori chiave e su esperimenti mentali celebri come la “stanza cinese” di John Searle.