Ieri siamo stati all’evento del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e AgID – Agenzia per l’Italia Digitale “L’Intelligenza Artificiale per l’Italia“, presso le storiche Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia a Roma.
“Questa iniziativa nasce dalla volontà di alimentare e promuovere un costruttivo scambio di idee e progetti sul futuro dell’IA in Italia, coinvolgendo istituzioni, pubbliche amministrazioni, imprese, università e centri di ricerca in un dialogo aperto e produttivo” ha dichiarato Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica.
Buova visone a chi non ha potuto partecipare.
Il videomessaggio del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione dell’evento :
“È una tecnologia che può sprigionare tutto il suo potenziale positivo solo se il suo sviluppo si muoverà in un perimetro di regole etiche che mettano al centro la persona, i suoi diritti e i suoi bisogni. Questa è la bussola che ha orientato e continuerà a orientare il nostro lavoro, a ogni livello.”
Si e’ parlato delle novita’ del Piano Triennale per la digitalizzazione 2024 – 2026 che coinvolge la Pubblica Amministrazione e tutte quelle imprese che vi gravitano intorno.
Una maggiore attenzione agli aspetti di governance da un lato e dall’altro un approccio orientato ai servizi digitali interoperabili, accessibili e sempre più facili da usare lato utente (cittadini e imprese).
Un’ approccio olistico con al centro le esigenze diPA agile e orientata al futuro, la quale promuove una “reingegnerizzazione dei processi amministrativi secondo il principio once only” ovvero una tantum cioè a dire che richiede, a cittadini e imprese, di fornire alle PA soltanto una volta i propri dati, affinché le PA possano dialogare, scambiandosi, su richiesta dell’utente, dati e documenti ufficiali.
«Lavoreremo su tre direttrici principali», ha detto Agostino Scornajenchi, amministratore delegato di Cdp Venture Capital. «Il trasferimento tecnologico, per valorizzare la ricerca e le eccellenze universitarie italiane e portarle a diventare impresa; gli investimenti in fase cosiddetta early stage, aziende già esistenti che hanno bisogno di consolidarsi, e infine, investimenti orientati a creare un campione nazionale per il large language model italiano, che possa assicurare supporto ai processi industriali di domani e garantire la sicurezza dei dati sensibili».
Si e’ parlato anche di di come il (finanziamento del) Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR e dei Fondi Europei 2021-2027 è fondamentale per realizzare gli obiettivi ambiziosi di cui al Piano in disamina dedicati al digitale e di come AGID possa aiutare le PA ad approcciare il tema dell’intelligenza artificiale fornendo le linee guida e diventando ancora di più un punto di riferimento.
Ma soprattutto si e’ parlato di come dietro IA ci siano persone , uomini e donne che ne decetano il successo quindi Per quanto, in conclusione, il Piano Triennale 2024-2026 dell’AGID rifletta un impegno concreto verso la digitalizzazione della PA, occorre tuttavia affrontarlo con concretezza.