Immaginate un futuro in cui le criptovalute non siano scambiate da uomini sudati in pigiama che gridano su Twitter, ma da robot freddi, calcolatori e, soprattutto, infallibili. Se vi sembra un incubo scritto da Philip K. Dick dopo una serata alcolica, sappiate che invece è la visione di alcuni dei più brillanti cervelli del settore. E a quanto pare, potrebbe avverarsi più velocemente di quanto crediate.
Secondo Evan, analista ex-McKinsey e attuale guru di Monad, la situazione è già segnata: “Vedremo un miliardo di agenti AI onchain prima di un miliardo di esseri umani,” ha twittato con quella sicurezza che solo chi ha letto troppi white paper può permettersi. E il motivo? Le criptovalute hanno una user experience così ostile che persino un eremita medievale troverebbe più semplice intagliare monete di rame con le unghie. Ma per gli agenti AI, questa è una passeggiata digitale.