Nel panorama tecnologico in continua evoluzione, un cambiamento significativo, seppur sottile, sta avvenendo sotto i nostri occhi: la rapida ascesa degli agenti AI. Questi agenti rappresentano una perfetta fusione tra Intelligenza Artificiale (AI) e Automazione, un binomio che promette di ridefinire il modo in cui operiamo in molti settori. Sebbene il concetto possa sembrare semplice – AI combinata con automazione – la sua implementazione è molto più complessa di quanto sembri. I sistemi di automazione tradizionali, seppur ampiamente utilizzati, mancano di quell’intelligenza avanzata necessaria per gestire compiti più sofisticati. Gli agenti AI, invece, promettono di colmare questa lacuna.
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Immaginate un futuro in cui le criptovalute non siano scambiate da uomini sudati in pigiama che gridano su Twitter, ma da robot freddi, calcolatori e, soprattutto, infallibili. Se vi sembra un incubo scritto da Philip K. Dick dopo una serata alcolica, sappiate che invece è la visione di alcuni dei più brillanti cervelli del settore. E a quanto pare, potrebbe avverarsi più velocemente di quanto crediate.
Secondo Evan, analista ex-McKinsey e attuale guru di Monad, la situazione è già segnata: “Vedremo un miliardo di agenti AI onchain prima di un miliardo di esseri umani,” ha twittato con quella sicurezza che solo chi ha letto troppi white paper può permettersi. E il motivo? Le criptovalute hanno una user experience così ostile che persino un eremita medievale troverebbe più semplice intagliare monete di rame con le unghie. Ma per gli agenti AI, questa è una passeggiata digitale.
Befana, giorno di festa, io e il co-founder ci siamo ri-visti al bar dei Daini come al solito, per decidere il piano editoriale. Abbiamo deciso che nel pomeriggio avremmo fatto un test per scoprire se le AI di oggi sono più sveglie di noi o se siamo ancora necessari almeno per pagare il conto al BAR, che continua a segnare visto che Rivista.AI è Pro-Bono.
L’esperimento era semplice: costruire un consulente finanziario virtuale senza sapere nulla di API, di GitHub o di quella sensazione di inadeguatezza che ti prende quando apri Excel e ti ritrovi a fissare le celle vuote come se fossero domande esistenziali. Abbiamo messo alla prova cinque colossi dell’intelligenza artificiale: ChatGPT, Claude, Huggingface, Mistral AI e Gemini. Tutti con lo stesso compito: gestire 25.000 euro di investimenti del mio co-founder contro 30.000 di debiti (i miei). In pratica, un test di sopravvivenza finanziaria per macchine con velleità umane.
Mistral AI ha recentemente introdotto AGENTS, una nuova funzionalità progettata per migliorare l’automazione e la gestione del flusso di lavoro tramite agenti basati sull’intelligenza artificiale.
Questi agenti sono sistemi autonomi che sfruttano modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) per eseguire attività basate su istruzioni di alto livello, consentendo loro di pianificare, utilizzare strumenti e intraprendere azioni per raggiungere obiettivi specifici.
Una volta creati, gli agenti possono essere distribuiti e accessibili tramite un’API o tramite Le Chat, l’interfaccia di chat di Mistral.