Nel 1989, S. Scott Crump brevettò la Fused deposition modeling, cioè la stampa 3D con materiale fuso, che permette ai filamenti plastici fusi di formare strato dopo strato. Quattro anni dopo, il MIT di Boston riuscì a stampare in 3D oggetti a colori, una tecnologia costosa ma dai risultati sorprendenti.
Nonostante siano passati diversi anni dall’introduzione delle stampanti 3D sul mercato, l’argomento continua a suscitare interesse e a evolversi grazie ai progressi dell’intelligenza artificiale (AI). Ne abbiamo parlato con Bernardo Mattiucci, un tecnico innovativo con una vasta esperienza in molti settori tecnologici, ci spiega perché le stampanti 3D rimangono rilevanti nel 2024 e come l’AI sta ridefinendo questo campo.
Nell’intervista che segue, Mattiucci condivide le sue intuizioni, il suo prototipo di 3d Printing e come l’AI stia rivoluzionando il mondo delle stampanti 3D, aprendo nuove possibilità e sfide per l’industria. Esplora anche le tendenze emergenti e le applicazioni future di questa tecnologia in rapida evoluzione.