Nel 1988, lo scienziato della NASA James Hansen lanciò un monito davanti al Senato degli Stati Uniti: il cambiamento climatico causato dall’uomo era reale, imminente e potenzialmente catastrofico. Fu un’opportunità per i media di trattare la questione con l’urgenza che meritava, sensibilizzando l’opinione pubblica e favorendo l’apertura di una più profonda riflessione a livello politico. Tuttavia, il giornalismo dell’epoca fallì nel compito. Per anni, ci si è affidati ad un finto equilibrio tra opinioni divergenti, ignorando il consenso scientifico e trascurando il dibattito sulle soluzioni.
Oggi, la crisi climatica ha finalmente ottenuto l’attenzione dei media, dell’opinione pubblica e del mondo politico, ma il ritardo è costato caro. Se il mondo dei media e dell’informazione avesse prestato maggiore attenzione a quegli avvertimenti, forse ora non ci troveremmo in una situazione tanto critica. Ora, rischiamo di ripetere lo stesso errore con l’Intelligenza Artificiale generale (AGI).