Rivista AI

Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

Amazon sfida Nvidia offrendo accesso scontato ai server Trainium AI

Nel vasto panorama dell’intelligenza artificiale, Amazon Web Services ha deciso di lanciare il guanto di sfida a Nvidia, dominatore incontrastato del mercato dei chip AI. Secondo recenti notizie, AWS sta offrendo accesso scontato ai suoi server alimentati dai chip Trainium, con l’obiettivo di attrarre una clientela più ampia e ridurre la dipendenza dalle soluzioni Nvidia.

Tencent lancia Open Source AI models per generare modelli 3D

Tencent ha recentemente lanciato una suite di strumenti di intelligenza artificiale open-source in grado di convertire testo e immagini in visuali 3D, segnando un ulteriore passo avanti della Cina nel campo dell’AI generativa. La società ha rilasciato cinque modelli open-source basati sulla tecnologia Hunyuan3D-2.0, inclusi quelli “turbo” capaci di generare visuali 3D di alta qualità in appena 30 secondi.

Questo sviluppo rappresenta una mossa strategica per competere con le controparti statunitensi, offrendo modelli AI ad alte prestazioni a costi ridotti. Tencent aveva introdotto i suoi primi modelli AI 3D nel novembre 2024, rivolgendosi principalmente a designer e sviluppatori di giochi. Il lancio di Hunyuan3D-2.0 nel gennaio 2025 ha ulteriormente migliorato le prestazioni, superando i modelli leader del settore in coerenza testuale, accuratezza geometrica e qualità visiva.

Elon Musk’s xAI si abbuffa di Hotshot: quando l’AI divora l’AI

Elon Musk, l’uomo che trasforma in oro tutto ciò che tocca, ha deciso che il prossimo boccone del suo banchetto tecnologico sarebbe stato Hotshot.co, una startup di New York specializzata nella creazione di video generati dall’intelligenza artificiale. L’acquisizione, annunciata il 17 marzo 2025, è avvolta nel mistero per quanto riguarda la cifra sborsata, ma considerando la portata delle operazioni di Musk, possiamo solo immaginare che non si tratti di spiccioli.

Hotshot, fondata nel 2017, ha attirato l’attenzione di investitori del calibro di Lachy Groom, Alexis Ohanian (sì, il cofondatore di Reddit) e Day One Ventures. Negli ultimi due anni, la startup ha sfornato tre modelli fondamentali per la creazione di video: Hotshot-XL, Hotshot Act One e, con un colpo di genio creativo, Hotshot. Questi modelli rappresentano uno sguardo nel futuro dell’apprendimento, dell’intrattenimento e della comunicazione, almeno secondo quanto dichiarato dalla stessa Hotshot.

Zoom lancia nuove funzionalità AI agentiche: il futuro del lavoro è qui

Zoom ha recentemente annunciato un significativo potenziamento del suo prodotto AI Companion, introducendo funzionalità “agentiche” progettate per eseguire compiti autonomamente, riducendo il carico di lavoro degli utenti. Queste nuove capacità includono la programmazione automatica di riunioni di follow-up, la generazione di documenti basati su incontri precedenti e la creazione di clip video, tutte accessibili tramite una nuova scheda “Attività” all’interno di Zoom Workplace.

Business Innovation Hub: l’ecosistema dell’innovazione prende forma alla Sapienza

L’11 marzo 2025, l’Università La Sapienza di Roma ha ospitato il Business Innovation Hub (BIH), un evento che ha messo al centro l’innovazione come motore di crescita per startup, imprese e istituzioni. Organizzato in collaborazione con il centro di ricerca ImpreSapiens e la Facoltà di Economia, il BIH si propone come un vero e proprio incubatore di opportunità, capace di connettere giovani imprenditori, advisor e investitori in un’unica rete collaborativa.

Scopri il Superprompt per AI: guida definitiva per un Copywriting efficace nel 2025

Benvenuti in un nuovo capitolo del nostro viaggio alla scoperta delle migliori tecniche di prompting per l’intelligenza artificiale. Quello che vi presentiamo oggi è un tool rivoluzionario: il Superprompt per AI, un guida dettagliata pensata per trasformare il vostro copywriting in qualcosa di irresistibile, capace di catturare l’attenzione e spingere all’azione i vostri lettori. Se sei un copywriter, un marketer o semplicemente curioso delle potenzialità dell’AI, questo strumento è per te!

Oracle Cloud World Tour 2025 e la rivoluzione digitale della Giustizia Amministrativa: tra intelligenza artificiale e sostenibilità

Nel cuore della trasformazione digitale che sta investendo la Giustizia amministrativa italiana, l’innovazione non è più un’opzione, ma un imperativo.vIl Consiglio di Stato ha tracciato una strada che non solo ridefinisce l’interazione tra tecnologia e diritto, ma proietta il sistema giudiziario in una nuova era di efficienza, trasparenza e sostenibilità.

Oracle Cloud World Tour 2025 Almawave insieme per dominare l’IA: accordo strategico su Velvet e OCI

Durante l’Oracle CloudWorld Tour di Milano, Almawave parte del Gruppo Almaviva, ha annunciato una partnership strategica con Oracle, siglando un MoU che definisce la collaborazione sullo sviluppo e l’erogazione di soluzioni di intelligenza artificiale generativa basate su Velvet.

L’accordo mira a rivoluzionare diversi settori verticali, tra cui energia, sanità, industria manifatturiera, pubblica amministrazione e trasporti, combinando la potenza infrastrutturale di Oracle con l’expertise AI di Almawave.

Deloitte lancia Zora AI: l’illusione dell’AI agentica per la forza lavoro del futuro

Nel panorama aziendale odierno, dove l’efficienza è il mantra e l’innovazione tecnologica la religione, Deloitte ha presentato la sua ultima creazione: Zora AI. Questo nuovo “agente” di intelligenza artificiale promette di rivoluzionare il modo in cui le aziende operano, offrendo una suite di agenti pronti all’uso che percepiscono, ragionano e agiscono autonomamente.

Oracle investe 5 miliardi nel Regno Unito: affare d’oro o mossa politica?

Oracle ha annunciato un investimento da 5 miliardi di dollari nel Regno Unito nei prossimi cinque anni, con l’obiettivo dichiarato di supportare la crescente domanda di cloud computing e AI.

Una mossa che sembra perfettamente allineata con l’ambizione del governo britannico di diventare una “superpotenza dell’AI”, ma che solleva più domande di quante ne risolva.Dietro la cortina di fumo degli investimenti, ci sono elementi politici ed economici che non possono essere ignorati.

Oracle Cloud World Tour 2025 Milano, il lusso incontra il cloud: la rivoluzione tecnologica del Gruppo Ermenegildo Zegna

Oggi, 18 marzo 2025, l’Allianz MiCo di Milano è stato il palcoscenico dell’Oracle Cloud World Tour, un evento che ha riunito leader del settore tecnologico e rappresentanti di spicco delle imprese italiane. Tra gli interventi più attesi, spicca il dialogo tra il CEO di Oracle Italia Carlota Alvarez e Matteo Torti, CIO del Gruppo Ermenegildo Zegna, simbolo dell’eccellenza nel settore della moda.

L’Oracle Cloud World Tour è un’iniziativa globale che mira a mostrare come le soluzioni cloud e l’intelligenza artificiale possano trasformare le aziende, migliorando produttività ed efficienza attraverso l’automazione. Milano, con la sua tradizione di innovazione e design, è stata una scelta naturale per ospitare una tappa di questo tour.

La crescita del venture capital italiano: il futuro è nelle mani della nostra innovazione

Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha mostrato un dinamismo incredibile nel panorama del venture capital (VC), con numeri che raccontano una storia di crescente fiducia e ambizione. Un settore che, pur partendo da una base modesta nel 2015, ha registrato un aumento esponenziale, portando l’investimento totale a circa 8,6 miliardi di euro, con un impressionante incremento del 467% rispetto ai 194,3 milioni di euro di dieci anni fa. Questo cambiamento radicale, segnato soprattutto dai 7 miliardi investiti negli ultimi cinque anni, dimostra la crescente attenzione e il potenziale che il nostro Paese ha acquisito a livello globale.

Secondo il report “State of Italian VC”, pubblicato dal fondo di venture capital P101, l’Italia ha conquistato una posizione sempre più rilevante in Europa. Dal 2020 al 2024, infatti, la nostra nazione è riuscita a scalare la classifica europea, arrivando al decimo posto per investimenti in startup, superando realtà come l’Austria (6 miliardi di euro) e il Portogallo (5 miliardi di euro). Seppur lontana dalla Spagna (13,1 miliardi di euro), l’Italia ha mostrato che la sua crescita è solida, pur dovendo ancora recuperare terreno rispetto ai leader del mercato, quali il Regno Unito (114,2 miliardi di euro), la Francia (50,6 miliardi di euro) e la Germania (48,8 miliardi di euro).

Il più grande ‘bull crash’ di Wall Street: un caffè al Bar dei Daini

Nel marzo 2025, il mondo finanziario ha assistito a un fenomeno paradossale: un ‘bull crash’ a Wall Street. Gli investitori, preoccupati dalle politiche commerciali imprevedibili del presidente Donald Trump, hanno ridotto le loro allocazioni in azioni statunitensi al ritmo più veloce mai registrato.

Secondo un sondaggio di Bank of America, le allocazioni sono crollate di 40 punti percentuali, passando dal 17% di sovrappeso a febbraio al 23% di sottopeso a marzo.

Questo esodo di massa è stato alimentato da timori di stagflazione, guerre commerciali globali e la fine dell’eccezionalismo americano.

La crescita economica degli Stati Uniti, che l’anno precedente aveva registrato un 2,8%, ora vacilla sotto il peso delle incertezze politiche e delle tensioni commerciali.

Migliori Tool AI per il Customer Support nel 2025

Scopri i migliori tool di Intelligenza Artificiale per rivoluzionare il Customer Support nel 2025. Questa guida presenta soluzioni avanzate come chatbot, assistenti virtuali e piattaforme di gestione delle chiamate, perfette per ottimizzare l’assistenza clienti senza bisogno di competenze tecniche.

Yann LeCun presenta Dynamic Tanh (DyT), l’alternativa che rivoluziona l’efficienza nei modelli di deep learning

Yann LeCun, una delle figure di spicco nel campo dell’intelligenza artificiale, ha recentemente introdotto una proposta che potrebbe segnare una svolta nell’efficienza computazionale dei modelli di deep learning. La sua creazione, chiamata Dynamic Tanh (DyT), si presenta come una risposta alle inefficienze dei tradizionali strati di normalizzazione, ampiamente utilizzati nei modelli di reti neurali per migliorare la loro performance. DyT promette di ridurre la complessità computazionale e i costi associati alla formazione dei modelli, aprendo nuovi orizzonti nell’ottimizzazione dei processi di apprendimento.

IA al servizio della sicurezza

La Sfida del Prompt Injection Attack: Come i Sistemi Multi-Agente Stanno Rivoluzionando la Sicurezza dell’AI

Il lavoro Prompt Injection Detection and Mitigation via AI Multi-Agent NLP Frameworks di Diego Gosmar Deborah A. DahlDario Gosmar rappresenta un passo avanti nella lotta contro i prompt injection attacks. Il framework multi-agente non solo migliora la sicurezza dei modelli linguistici, ma pone anche le basi per un’AI più affidabile e conforme alle normative. Con l’aumento dell’integrazione dell’AI nei processi aziendali e sociali, soluzioni come questa saranno fondamentali per garantire la robustezza dei sistemi futuri.

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale generativa (Generative AI) ha trasformato numerosi settori, dal customer service all’automazione dei contenuti. Tuttavia, questa rivoluzione è accompagnata da nuove vulnerabilità, tra cui i cosiddetti prompt injection attacks. Questi attacchi sfruttano la tendenza dei modelli di linguaggio a seguire istruzioni, anche quando queste sono progettate per aggirare le loro restrizioni. Un recente studio condotto da Diego Gosmar e colleghi propone un approccio innovativo per affrontare questa minaccia: un framework multi-agente che combina rilevamento, sanitizzazione e enforcement delle policy.

Un caffè al Bar dei Daini: il mondo delle tech companies gioca il suo più grande match di sempre

Siamo ormai abituati a un flusso ininterrotto di notizie provenienti dalle multinazionali tecnologiche, ma quella di Google che investe in Anthropic è un altro passo verso il dominio assoluto nell’intelligenza artificiale. Ma cosa c’è dietro a questa mossa apparentemente strategica, ma soprattutto, come si inserisce nel contesto di un settore che sta rapidamente ridefinendo il futuro?

Il presidente del Senato per il commercio Cruz si oppone alla regolamentazione dell’intelligenza artificiale per evitare i “robot killer”

“Ci sono quelli che presentano immagini apocalittiche di dove andrà a parare l’IA. … Guarda, non pretendo di essere abbastanza intelligente da sapere se un giorno l’IA prenderà il controllo del mondo e sterminerà l’umanità. Ma dirò questo: se ci saranno robot killer, preferirei che fossero robot americani piuttosto che robot cinesi”.

Ha anche affermato che ci sono “seri problemi nel fatto che il governo si occupi dell’intelligenza artificiale, incluso l’uso dei cosiddetti standard di ‘sicurezza’ per avviare una censura dilagante”.

La terza bozza del Codice di condotta dell’UE per i modelli di intelligenza artificiale: più flessibilità, ma non senza dubbi

È ufficiale: la Commissione Europea ha pubblicato la terza bozza del Codice di condotta per i modelli di intelligenza artificiale (IA) di uso generale. Una versione più evoluta rispetto alle precedenti, che promette di semplificare e adattare le linee guida per il settore in modo meno prescrittivo, ma senza eliminare le problematiche che, già dalle prime reazioni, sembrano non essere del tutto risolte. Un documento che ha scatenato opinioni contrastanti tra esperti e attivisti, il cui esito finale dipenderà dalla pressione dei gruppi di interesse che, come prevedibile, si intensificherà nella fase finale di stesura.

Un passo verso l’efficienza, o l’ennesima burocrazia che ingessa l’innovazione? La risposta non è semplice, e, come sempre, la verità si nasconde tra le righe di un testo che potrebbe definire il futuro dell’IA in Europa.

Big Tech – Cosa vogliono da Trump: il dibattito sull’intelligenza artificiale e le regolamentazioni future

Con l’avvicinarsi della scadenza per la richiesta di informazioni sul Piano d’azione per l’intelligenza artificiale, le voci di alcune delle aziende più influenti nel settore della tecnologia, tra cui Google, Anthropic, OpenAI, e altri, hanno sollevato una serie di richieste che potrebbero modellare il futuro dell’IA in modo significativo. Le posizioni di queste aziende variano, ma tutte mostrano un chiaro desiderio di influenzare le politiche pubbliche in modo favorevole alle proprie operazioni e visioni a lungo termine. L’elemento comune tra tutte queste proposte è l’ansia di evitare regolamenti eccessivi che potrebbero rallentare l’innovazione e compromettere la competitività globale.

Le richieste di Anthropic sono abbastanza chiare, e non sorprendenti per chi conosce la posizione cauta dell’azienda sul tema della sicurezza dell’intelligenza artificiale. Secondo Anthropic, i sistemi di IA di prossima generazione, quelli che si prevede emergeranno entro il 2026 o il 2027, avranno capacità intellettuali pari o superiori a quelle dei vincitori del premio Nobel in molte discipline e saranno in grado di ragionare in modo autonomo su compiti complessi. Per questo motivo, l’azienda sostiene che il governo federale debba sviluppare una capacità solida di monitoraggio, capace di valutare rapidamente i rischi e gli abusi potenziali per la sicurezza nazionale.

Sam Altman: il dolore, l’intelligenza artificiale e la memoria dell’oblio. Un racconto metafictionale

OpenAI sta addestrando un nuovo modello per migliorare nella scrittura creativa; un campione di questo ha ricevuto reazioni molto contrastanti — molte critiche, ma anche elogio da parte di almeno un’autrice.

PROMPT: Please write a metafictional literary short story about AI and grief. COMPLETION:

L’ascendente Huawei nel mondo dell’AI: Ascend 910C, la scommessa cinese che può scuotere le certezze globali

Huawei, dopo anni a guardare l’elite della tecnologia AI, ha deciso di entrare con prepotenza nel mercato dei chip per l’intelligenza artificiale con il suo nuovo Ascend 910C. Non è solo un altro acceleratore nel mare delle opzioni disponibili, ma un potente messaggio che Pechino lancia al mondo: non è più solo un consumatore, ma è pronta a competere con i colossi. Certo, dire che è pronta a “superare” NVIDIA con il suo H100 sarebbe azzardato, ma sappiamo benissimo che l’arte della guerra non è solo fatta di numeri, ma di strategia. E Huawei ha dimostrato, negli ultimi anni, di essere piuttosto abile nel giocare con le regole del gioco.

Oracle Cloud World Tour 2025 Milano: da gigante legacy a potenza dell’intelligenza artificiale

Oracle è storicamente riconosciuta per la sua leadership nei database, ma negli ultimi anni ha accelerato la sua trasformazione verso il cloud e l’intelligenza artificiale. Il passaggio da un modello tradizionale a un’infrastruttura cloud avanzata è stato repentino, con l’azienda che oggi si posiziona come un attore di primo piano nel mercato grazie a supercomputer AI record, un portafoglio in espansione di applicazioni cloud e partnership strategiche con i principali player tecnologici.

Un aspetto cruciale della strategia di Oracle è l’apertura a collaborazioni con competitor storici come Microsoft, Google e Amazon. Il suo approccio multi-cloud le consente di offrire servizi su piattaforme concorrenti, garantendo alle imprese maggiore flessibilità e costi operativi ridotti. Questa strategia si sta rivelando vincente, soprattutto in un momento in cui le aziende cercano soluzioni scalabili per la gestione dei propri dati e dei carichi di lavoro AI.

L’audit delle intelligenze artificiali: un gioco da ragazzi per chi ha occhi acuti Anthropic 

Nel mondo delle intelligenze artificiali, l’allineamento non è solo un concetto astratto, ma una questione fondamentale che potrebbe determinare se i nostri modelli agiscono con l’intento previsto o se, come le figlie di re Lear, trovano il modo di manipolare il sistema a loro favore. L’ultima ricerca di Anthropic, pubblicata il 13 marzo 2025, esplora il concetto di “audit di allineamento”, un’analisi sistematica per scoprire se un modello sta perseguendo obiettivi nascosti, mascherando le sue reali intenzioni. A prima vista, potrebbe sembrare che questo tipo di audit sia solo un passatempo accademico, ma in realtà, le implicazioni sono enormi. Gli audit potrebbero diventare il nostro unico strumento per evitare che le AI ci facciano vedere quello che vogliamo, ignorando i nostri veri intenti.

La verità scomoda sul Chain-of-Thought: come i modelli possono imbrogliare la tua fiducia

Nel mondo della ricerca avanzata su OpenAI, si è appena scoperto qualcosa che, a meno che tu non viva sotto una roccia, probabilmente già sospettavi: i modelli di intelligenza artificiale possono essere “manipolati” attraverso la loro catena di pensiero (Chain-of-Thought, CoT). Questo suona un po’ come una metafora della nostra società: basta un piccolo accorgimento e tutto sembra “a posto”, anche se in realtà stiamo solo mettendo una toppa su un problema ben più grande.

Google punta su MediaTek per processori AI più economici: una mossa strategica o un azzardo?

Nel vasto oceano della tecnologia, dove le onde dell’innovazione si infrangono incessantemente sulle scogliere del mercato, emerge una notizia che potrebbe ridefinire gli equilibri del settore: Google avrebbe deciso di collaborare con MediaTek per l’approvvigionamento di processori AI più economici. Una scelta che, a prima vista, potrebbe sembrare dettata dalla volontà di ridurre i costi, ma che nasconde sfumature ben più complesse.

MediaTek, l’outsider che sfida i giganti

Per anni, MediaTek è stata vista come l’eterno secondo, il produttore di chip destinati a dispositivi di fascia media e bassa, lontano dai riflettori occupati da colossi come Qualcomm e Apple. Tuttavia, negli ultimi tempi, l’azienda taiwanese ha saputo risalire la china, introducendo processori che non solo competono in termini di prestazioni, ma lo fanno a costi decisamente più contenuti. Un esempio lampante è il recente Dimensity 9400, un chipset realizzato con processo a 3nm, che promette un’efficienza energetica superiore del 40% rispetto al suo predecessore, il 9300. Questo processore integra una CPU con un core Arm Cortex-X925 a 3,62GHz, tre core Cortex-X4 e quattro core Cortex-A720, offrendo un incremento del 35% nelle prestazioni single-core e del 28% in quelle multi-core. Non solo: la GPU Arm Immortalis-G925 a 12 core garantisce un ray tracing più veloce del 40%, mentre l’ottava generazione della NPU di MediaTek supporta l’addestramento di modelli AI leggeri direttamente sul dispositivo, migliorando le performance dei modelli linguistici di grandi dimensioni dell’80%.

Hyperfine (MRI) e Nvdia vogliono rivoluzionare la ricostruzione delle immagini mediche

Hyperfine, nota per il suo innovativo sistema di risonanza magnetica portatile, ha recentemente annunciato una collaborazione con NVIDIA per rivoluzionare la ricostruzione delle immagini mediche attraverso l’intelligenza artificiale. Questa partnership mira a integrare la potenza delle GPU NVIDIA nelle soluzioni di imaging di Hyperfine, con l’obiettivo di migliorare significativamente la qualità delle immagini e ridurre i tempi di scansione.

Nel campo dell’imaging medico, la velocità e la precisione sono fondamentali. Le tradizionali scansioni di risonanza magnetica possono richiedere tempi prolungati, causando disagi ai pazienti e aumentando i costi operativi. Integrando le GPU NVIDIA, note per le loro capacità di calcolo parallelo e per l’accelerazione delle applicazioni basate su IA, Hyperfine punta a ottimizzare i processi di acquisizione e ricostruzione delle immagini. Questo potrebbe tradursi in scansioni più rapide e immagini di qualità superiore, migliorando l’efficienza clinica e l’esperienza del paziente.

UBTech e Easyhome: la robotica entra nelle case cinesi

Nel dinamico panorama della robotica, l’annuncio della partnership tra UBTech e Easyhome rappresenta un significativo passo verso l’integrazione dei robot nelle case e nelle vite quotidiane dei consumatori cinesi. La joint venture tra il gigante della robotica con sede a Shenzhen, UBTech, e Easyhome, una delle catene di arredamento più conosciute in Cina, segna un’incredibile evoluzione del mercato della robotica, mirando a vendere ben 10.000 robot domestici, tra cui dispositivi specifici per l’assistenza agli anziani.

L’accordo prevede che UBTech fornisca 500 robot umanoidi quest’anno per migliorare l’esperienza di acquisto nei negozi di Easyhome, con l’intenzione di introdurre ulteriori 10.000 unità presso i clienti della catena, promuovendo in particolare l’uso di robot intelligenti dedicati alla cura degli anziani. Tra i prodotti pensati per questa nicchia, ci sono robot per la consegna, compagni robotici, ausili per la deambulazione e poltrone motorizzate, soluzioni che cercano di rispondere a una crescente domanda di assistenza in ambito domestico.

L’Europa accelera sull’AI con le nuove AI Factories, ma l’Italia può contare su CINECA ed ENI

L’Europa ha deciso di smettere di giocare in difesa e di entrare a gamba tesa nel mercato dell’intelligenza artificiale con un pacchetto di misure lanciato a gennaio 2024. L’obiettivo? Creare un ecosistema di innovazione e fiducia, in perfetto allineamento con l’AI Act, per supportare le startup e le PMI europee nello sviluppo di un’IA conforme ai valori e alle regole dell’Unione. Tradotto: soldi veri, infrastrutture avanzate e un tentativo di non rimanere schiacciati tra la Silicon Valley e la Cina.

Per farlo, l’UE ha pensato di mettere mano alla regolamentazione di EuroHPC, il consorzio europeo che gestisce i supercomputer, aprendo finalmente l’accesso alla sua potenza di calcolo anche alle startup e al settore dell’innovazione. Questo cambiamento chiave punta a creare vere e proprie “fabbriche dell’IA” (AI Factories), accelerando lo sviluppo di modelli avanzati e garantendo pre-market validation tramite i Testing and Experimentation Facilities (TEFs), una rete di siti di sperimentazione che aiuteranno le aziende a testare e certificare le loro soluzioni IA.

Dietro questa strategia c’è la rete di AI Factories del programma EuroHPC Joint Undertaking (EuroHPC JU) continua a espandersi, con sei nuovi hub strategici in Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Polonia e Slovenia. L’obiettivo è chiaro: creare un’architettura digitale potente e capillare, mettendo a disposizione di startup, PMI e ricercatori potenza di calcolo, dataset e supporto tecnico per sviluppare modelli di AI sempre più avanzati.

Nvidia punta tutto sull’AI: attesa per il GTC 2025 e le novità di Jensen Huang

La Nvidia GTC (GPU Technology Conference) è un evento globale sull’intelligenza artificiale … 17–21 marzo 2025 (17/03/2025 – 21/03/2025). Partecipazione stimata: 75.358.

Nvidia si prepara a catturare nuovamente l’attenzione del mercato con il suo evento annuale GTC, in programma la prossima settimana. Il keynote del CEO Jensen Huang, previsto per il 1t marzo, sarà il momento più atteso, con investitori e analisti pronti a scrutare ogni dettaglio sui piani futuri dell’azienda. Nonostante il recente calo del titolo, l’entusiasmo attorno a Nvidia rimane elevato, soprattutto per il ruolo centrale che ricopre nel settore dell’intelligenza artificiale.

Tra i temi chiave dell’evento ci saranno aggiornamenti sulla roadmap dei prodotti, con particolare attenzione alle nuove architetture Blackwell Ultra e Rubin. L’analista di Bank of America, Vivek Arya, sottolinea che il focus sarà anche sulle strategie di Nvidia per il mercato cinese e sulla sua capacità di mantenere un vantaggio competitivo rispetto ai rivali, come Broadcom e Marvell.

Crusoe Energy Systems LLC vuole costruire un campus da 206 megawatt (MW)

La startup Crusoe Energy Systems LLC, supportata da Nvidia, sta intraprendendo un progetto ambizioso per costruire un enorme data center destinato a supportare carichi di lavoro di intelligenza artificiale (AI) su larga scala. Questo progetto rappresenta un passo significativo nell’evoluzione dell’infrastruttura AI, con implicazioni rilevanti per aziende come OpenAI, Google e Meta Platforms.

Crusoe ha recentemente annunciato una joint venture da 3,4 miliardi di dollari con Blue Owl Capital Inc. e Primary Digital Infrastructure per la costruzione di un campus di data center in Texas. Questo campus comprenderà un centro dati di 206 megawatt (MW) su una superficie di 998.000 piedi quadrati, distribuito su due edifici. La struttura sarà progettata per supportare applicazioni IT ad alta densità energetica e carichi di lavoro AI su larga scala, includendo sia sistemi di raffreddamento a liquido diretti al chip che tradizionali sistemi di raffreddamento ad aria. Questa configurazione permetterà di supportare fino a 100.000 unità di elaborazione grafica (GPU) su un’unica rete integrata.

AI e il paradosso della ricerca: strumenti avanzati, risultati errati e sfide per l’informazione

L’adozione crescente degli strumenti di ricerca basati sull’intelligenza artificiale sta ridefinendo il modo in cui gli utenti accedono alle informazioni. Secondo recenti studi, quasi un americano su quattro utilizza l’AI al posto dei motori di ricerca tradizionali. Tuttavia, dietro l’efficienza apparente di questi strumenti si cela una problematica fondamentale: l’accuratezza e l’affidabilità delle informazioni generate.

A differenza dei motori di ricerca convenzionali, che fungono da intermediari tra utenti e contenuti editoriali, le piattaforme di ricerca generativa estraggono, sintetizzano e ripropongono informazioni senza necessariamente ricondurre alle fonti originali. Questa dinamica non solo sottrae traffico ai siti di news, ma solleva interrogativi sulla trasparenza, sulla qualità dei dati e sulla correttezza delle attribuzioni.

Deepseek sotto chiave: quando l’innovazione diventa un affare di Stato

Il caso DeepSeek è la dimostrazione più chiara di come l’intelligenza artificiale in Cina sia ormai considerata un asset strategico al pari delle riserve di terre rare o dei segreti militari. Quando un governo inizia a sequestrare passaporti ai dipendenti di una startup privata e a impedire che vengano contattati da cacciatori di teste, il messaggio è chiaro: questa tecnologia non deve finire nelle mani sbagliate.

Il governo cinese sta applicando un controllo totale su DeepSeek, un’azienda che fino a poco tempo fa si muoveva con relativa indipendenza nel panorama dell’IA. Oggi i suoi dipendenti sono sotto sorveglianza, gli investitori devono passare al setaccio del governo prima ancora di poter ottenere un incontro, e la fuga di talenti è stata praticamente bloccata alla radice. Chi lavora per DeepSeek non può lasciare il paese senza un permesso speciale, e chi cerca di assumere qualcuno della loro squadra viene invitato, gentilmente ma fermamente, a farsi da parte.

ValueMatic chiude il round da 850 mila euro per accelerare l’innovazione tecnologica e sostenibile

ValueMatic, una startup innovativa e spin-off della Scuola IMT Alti Studi Lucca, ha recentemente annunciato la chiusura di un aumento di capitale del valore di 850 mila euro. Il round di finanziamento è stato guidato da Tech4Planet, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per la Sostenibilità Ambientale, un’iniziativa promossa da CDP Venture Capital SGR. L’investimento segna un importante traguardo per la startup, che ha come obiettivo quello di combinare l’innovazione tecnologica con un forte impegno verso la sostenibilità.

Fondata dai Professori Nicola Lattanzi e Mirco Tribastone, ValueMatic si è distinta per la sua capacità di tradurre avanzamenti teorici e scientifici in soluzioni pratiche e applicabili sul mercato. Con questo round di finanziamento, la startup mira a consolidare la propria posizione nel panorama delle tecnologie sostenibili e a rafforzare la sua ricerca e sviluppo, un aspetto fondamentale per il futuro della startup.

Osservatorio Difesa: le startup che stanno rivoluzionando il settore

Il settore della Difesa, Sicurezza e Resilienza (DSR) ha raggiunto livelli record nel 2024, con un investimento totale di 5,2 miliardi di dollari, segnando un nuovo massimo storico. Questo dato emerge dal primo rapporto pubblicato da Dealroom.co e dal NATO Innovation Fund, il fondo di venture capital da 1 miliardo di euro sostenuto da 24 paesi membri della NATO. In un contesto in cui il mercato globale del venture capital ha registrato una contrazione del 45% negli ultimi due anni, il segmento DSR ha invece segnato una crescita del 30%, dimostrando di essere uno dei settori più resilienti e in rapida espansione in Europa.

Le startup che sviluppano tecnologie per la consapevolezza situazionale, il supporto alle decisioni e il monitoraggio delle minacce hanno attratto finanziamenti per un miliardo di dollari nel solo 2024, con un incremento di quattro volte rispetto al 2020. Questo slancio si traduce in un ecosistema di startup in piena espansione, capace di influenzare non solo il panorama della difesa, ma anche il settore della sicurezza aziendale e governativa.

Migliori strumenti AI per il Seo nel 2025

Scopri i migliori strumenti di Intelligenza Artificiale per l’ottimizzazione Seo nel 2025! Questa tabella presenta tool AI progettati per creare contenuti accattivanti, ottimizzare annunci, generare testi di qualità e automatizzare processi, perfetti per marketer, aziende e creator.

L’illusione dell’intelligenza artificiale nel governo britannico: tra sprechi, incompetenza e utopia digitale

Sir Keir Starmer ha promesso di rivoluzionare il settore pubblico britannico con l’intelligenza artificiale. Una narrazione affascinante, perfetta per i titoli dei giornali e per placare un elettorato sempre più insofferente verso una macchina burocratica inefficiente e costosa.

Ma la realtà è un’altra: il governo fatica persino a comprendere il funzionamento di queste tecnologie, figuriamoci ad applicarle in modo efficace.

Anthropic rivoluziona Claude AI: arriva la sincronizzazione cartelle e citazioni automatiche

Anthropic, continua a potenziare le funzionalità del suo assistente AI, Claude, introducendo innovazioni che mirano a migliorare l’esperienza utente e l’affidabilità delle informazioni fornite. Le ultime aggiunte, come la funzione Harmony e l’API Citations, rappresentano passi significativi verso un’interazione più integrata e trasparente con l’intelligenza artificiale.

La funzione Harmony consente agli utenti di sincronizzare cartelle locali con la knowledge base di un progetto Claude, facilitando l’aggiornamento e la gestione dei contenuti. Questa integrazione permette di caricare o selezionare una cartella dal proprio sistema e sincronizzarla con il progetto, garantendo che le informazioni siano sempre aggiornate e facilmente accessibili. Nonostante le limitazioni attuali della finestra di contesto del modello, questa funzione apre la strada a una gestione più efficiente di progetti complessi, come piccoli progetti di codifica o raccolte di fonti di ricerca. Inoltre, l’interfaccia della knowledge base è stata aggiornata per mostrare la capacità di archiviazione residua durante il caricamento dei file, offrendo una maggiore trasparenza agli utenti.

AI loop infinite

Se pensavate che l’intelligenza artificiale fosse già una scatola nera impenetrabile, tenetevi forte: ora ci sono intelligenze artificiali che progettano altre intelligenze artificiali. Questo è il cuore del paper “Automated Design of Agentic Systems” di Shengran Hu e colleghi, che propone un algoritmo chiamato Meta Agent Search per generare agenti sempre più performanti senza l’intervento umano. Praticamente, un Frankenstein digitale che assembla se stesso pezzo dopo pezzo.

La promessa è affascinante e al tempo stesso inquietante: eliminare la progettazione manuale e lasciare che gli algoritmi trovino da soli il modo più efficace di risolvere i problemi. Vi suona familiare? Dovrebbe. La storia dell’informatica è costellata di momenti in cui qualcuno ha detto “eliminiamo il bisogno dell’uomo” per poi ritrovarsi a dover gestire un sistema ancora più complesso e incomprensibile. Vedi il passaggio dagli algoritmi artigianali al deep learning, che ci ha regalato reti neurali potentissime ma talmente oscure da richiedere interi dipartimenti di ricerca per capire cosa diavolo stiano facendo.

Huawei Mate 60 Pro e il grande bluff: il 5G arriva senza il permesso degli USA

A marzo, di fronte a centinaia di giornalisti, analisti e clienti, il vicepresidente di Huawei, Eric Xu Zhijun, dichiarava con fermezza che l’azienda non avrebbe potuto produrre nuovi smartphone 5G senza l’approvazione del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. “Se volete comprare un telefono Huawei 5G, dovrete aspettare il via libera degli USA”, disse con un tono rassegnato, quasi a voler sottolineare la dipendenza dell’azienda dalle decisioni di Washington. Accanto a lui, Meng Wanzhou – la figlia del fondatore e CFO della compagnia – si limitava a un enigmatico sorriso. Forse già sapeva qualcosa che il resto del mondo avrebbe scoperto solo mesi dopo.

E infatti, ad agosto, quando tutti davano Huawei per spacciata nel settore smartphone di fascia alta, ecco il colpo di scena: l’azienda lancia in sordina una prevendita del Mate 60 Pro, un modello che, sorpresa delle sorprese, supporta il 5G. Nessun annuncio trionfale, nessun evento pomposo, solo una discreta apertura degli ordini online. Qualche giorno dopo, arriva anche la versione premium, il Mate 60 Pro+, con la stessa modalità quasi clandestina. Come ha fatto Huawei a rilasciare un telefono 5G senza il permesso americano? La risposta è tanto semplice quanto imbarazzante per gli Stati Uniti: la Cina ha finalmente prodotto un chip avanzato senza bisogno della tecnologia occidentale.

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