Rivista AI

Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

AI: L’Insaziabile Fossa delle Marianne del Capitalismo

Quando si parla di “abisso senza fondo”, di solito si pensa a una persona insicura o forse a un fan sfegatato di serie TV che non riesce a fermarsi. Ma oggi questa definizione calza a pennello per il mondo delle startup dell’intelligenza artificiale, una voragine infinita di bisogno di capitale. Al centro di questa epica corsa all’oro tecnologico c’è Anthropic, uno dei principali rivali di OpenAI, che – secondo il Financial Times – starebbe raccogliendo un altro miliardo di dollari da Google. Ma aspetta, non è finita qui: appena due settimane fa, The Information riportava che Anthropic stava già cercando altri 2 miliardi dagli investitori, e solo a novembre Amazon aveva pompato nel progetto la bellezza di 4 miliardi.

TikTok: Il Teatro dell’Assurdo tra Politica, Affari e Algoritmi, un caffè al BAR dei DAINI

È quasi surreale assistere all’ennesimo capitolo della saga TikTok, un mix di geopolitica, economia creativa e pura commedia teatrale. Ora il palcoscenico è il World Economic Forum a Davos, dove le dichiarazioni del CEO di General Atlantic, Bill Ford, su un possibile compromesso legale per salvare TikTok da un ban negli Stati Uniti, hanno acceso nuovi (e forse futili) dibattiti.

Ford, che è anche membro del consiglio di ByteDance, ha proposto un’idea piuttosto vaga: “Non credo che necessariamente debba significare una cessione”. Interessante, certo, ma che tradotto potrebbe suonare come un “Non abbiamo la minima idea di come risolvere questa cosa”. Intanto, il presidente Trump, durante una conferenza stampa che sembrava più uno show televisivo, ha ventilato l’idea che Elon Musk e Larry Ellison possano acquistare TikTok. Ellison, quasi come in uno sketch di Saturday Night Live, ha risposto: “Sembra un buon affare per me, signor presidente”. Nessuno dei due, naturalmente, ha dato il minimo segno di reale interesse, ma lo spettacolo è servito.

Collaborazione per l’Era Intelligente: il WEF 2025 apre le porte ai leader globali

Il 55° incontro annuale del World Economic Forum (WEF) si è aperto nella consueta cornice di Davos in Svizzera con un messaggio di collaborazione e ottimismo costruttivo da parte del fondatore e presidente Klaus Schwab. Il tema dell’evento, “Collaborazione per l’Era Intelligente“, sottolinea l’importanza di affrontare le sfide globali attraverso l’unità tra governi, imprese, società civile e mondo accademico.

A Davos con l’ombra di Trump

Sono passati appena due giorni dal suo insediamento come 47° Presidente degli Stati Uniti eppure, come ci ha già abituati grazie alle sue esternazioni in libertà, Donald Trump è riuscito a catalizzare su di se l’attenzione del 55° World Economic Forum, tanto che nella cittadina di Davos sembra aleggiare un’ombra sui delegati, in attesa del suo intervento oggi, 23 gennaio, in collegamento video. Quel che è certo al momento è che l’effetto del suo discorso di inaugurazione si è fatto sentire, come dimostrano gli interventi di quanti hanno ritenuto di dover commentare le posizioni del nuovo Presidente Usa. Vediamo quali sono state queste reazioni.

Christine Lagarde al World Economic Forum: la risposta dell’Europa alle politiche di Donald Trump

La Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha espresso la sua posizione in merito alle politiche commerciali annunciate dal neoeletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, durante un’intervista rilasciata a CNBC a margine del 55° World Economic Forum in corso a Davos.

Sparrow: la rivoluzione nel trattamento dei dati non strutturati

Nel mondo frenetico dell’intelligenza artificiale, la gestione dei dati è uno degli aspetti più critici e allo stesso tempo complessi. L’elaborazione dei dati implica una vasta gamma di attività, dalla comprensione alla trasformazione, e tutto ciò si traduce nell’estrazione di informazioni da fonti non strutturate come immagini, documenti e altri formati complessi. Per molti, questo processo è notoriamente difficile e costoso, soprattutto quando si cerca di integrare dati provenienti da fonti eterogenee. Ecco perché nasce Sparrow, un’innovativa soluzione open-source che promette di semplificare e rendere più efficiente questo processo attraverso l’uso di tecnologie avanzate come Machine Learning (ML), Large Language Models (LLM), e Vision LLM.

Musk: “Le preoccupazioni dell’FTC sull’accordo Microsoft-OpenAI confermano le mie affermazioni”

Elon Musk ha recentemente dichiarato che le preoccupazioni espresse dalla Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti riguardo all’investimento di 13 miliardi di dollari di Microsoft in OpenAI supportano le sue accuse di pratiche anticoncorrenziali tra le due aziende.

In una causa legale in corso, Musk sostiene che OpenAI, originariamente fondata come organizzazione no-profit con la missione di sviluppare l’intelligenza artificiale a beneficio dell’umanità, abbia deviato dal suo scopo iniziale accettando ingenti finanziamenti da Microsoft.

Questa transizione verso un’entità a scopo di lucro, secondo Musk, non solo tradisce la missione originaria, ma crea anche una concentrazione di potere nel mercato dell’intelligenza artificiale, soffocando la concorrenza.

Le autorità antitrust statunitensi, tra cui la FTC e il Dipartimento di Giustizia (DOJ), hanno espresso preoccupazioni simili.

In un’analisi legale presentata il 10 gennaio 2025, hanno indicato che la presenza di membri del consiglio di amministrazione con incarichi sovrapposti tra Microsoft e OpenAI potrebbe danneggiare la concorrenza.

In particolare, la partecipazione di Reid Hoffman, membro del consiglio di Microsoft ed ex membro del consiglio di OpenAI, è stata citata come potenziale violazione della Sezione 8 del Clayton Act, che proibisce a individui di servire nei consigli di amministrazione di aziende concorrenti.

Musk ha sottolineato che queste preoccupazioni regolatorie rafforzano la sua richiesta di un’ingiunzione per impedire a OpenAI di completare la sua transizione verso una struttura a scopo di lucro.

Ha inoltre accusato OpenAI di aver abbandonato il suo impegno verso l’open-source e la trasparenza, elementi fondamentali della sua missione originaria.

OpenAI, da parte sua, ha respinto le accuse di Musk, definendole prive di fondamento e considerate come un tentativo di ostacolare i concorrenti nel settore dell’intelligenza artificiale.

Raffaello Cesoni e RaflaTech: una visione rivoluzionaria per il mercato della Robotica

Raffaello Cesoni rappresenta una figura di spicco nel panorama dell’innovazione tecnologica, incanalando la sua esperienza e la sua visione strategica nella creazione di soluzioni robotiche che ridefiniscono il concetto di logistica, sicurezza e monitoraggio.

Come CEO di RaflaTech, Cesoni si distingue per una leadership ispirata da obiettivi ambiziosi e pragmatici, puntando a settori cruciali quali infrastrutture critiche, agricoltura intelligente e trasporto sanitario.

Il pitch presentato da Cesoni durante la conferenza di Federlogistica-Conftrasporto il 21 gennaio, a Roma sul tema dell’intelligenza artificiale, si è basato una visione chiara: integrare la robotica nei processi tradizionali per aumentarne l’efficienza e la sicurezza, riducendo al contempo i costi operativi, ci ha colpito e noi di Rivista.AI vogliamo raccontarvi il perchè.

Sicurezza dell’IA: quando il paradosso dell’incompetenza cede il passo all’arte del contenimento

Negli ultimi anni, le aziende tecnologiche hanno venduto la sicurezza dei loro modelli di intelligenza artificiale con uno slogan tanto rassicurante quanto ingenuo: “Se non può fare danni, allora è sicuro”. Un mantra che ha funzionato finché le IA erano, francamente, un po’ stupide. Ma ora che i modelli stanno superando i benchmark più sfidanti come un velocista dopato alle Olimpiadi, quel mantra sta diventando obsoleto. Il settore si trova quindi a dover reinventare le proprie metriche di sicurezza, con un pizzico di panico e un sacco di confusione.

Fino ad oggi, la sicurezza dei modelli era garantita da un’idea tanto semplice quanto discutibile: l’incompetenza. Laboratori e aziende come OpenAI e Anthropic si sono affidati a test standardizzati e stress test noti come red teaming per dimostrare che un modello non poteva fare danni, semplicemente perché non era abbastanza capace. Come ha spiegato Lawrence Chan di METR, “Se un’IA non riesce nemmeno a ottenere un punteggio decente in un quiz di biologia, come potrebbe mai creare un’arma biologica?” Semplice, no? E per un po’, ha funzionato.

OpenAI rivoluziona ChatGPT con “Operator”: l’automazione delle attività quotidiane a portata di browser

OpenAI sta per lanciare “Operator”, una nuova funzionalità di ChatGPT progettata per automatizzare una vasta gamma di attività quotidiane direttamente dal browser. Questa innovazione mira a trasformare il modo in cui gli utenti gestiscono compiti come prenotazioni, pianificazione di viaggi e altre operazioni quotidiane, rendendo l’interazione con l’intelligenza artificiale più fluida e integrata nella vita di tutti i giorni.

“Operator” offrirà diverse categorie di compiti, tra cui ristorazione, eventi, consegne, shopping e viaggi, consentendo agli utenti di delegare queste attività a ChatGPT. Ad esempio, sarà possibile chiedere al sistema di prenotare un tavolo al ristorante, organizzare un itinerario di viaggio o programmare la consegna di prodotti, il tutto attraverso comandi vocali o testuali. Questa funzionalità è attualmente in fase beta ed è disponibile per gli utenti con abbonamenti ChatGPT Plus, Team e Pro.

Google scommette su Anthropic: Investimento da 3 miliardi di dollari per consolidare il futuro dell’IA

Google ha incrementato significativamente il proprio coinvolgimento nel panorama dell’intelligenza artificiale con un investimento da 1 miliardo di dollari in Anthropic, portando il totale delle risorse investite nella startup a 3 miliardi. Questa mossa strategica evidenzia l’intensa competizione tra i giganti tecnologici per acquisire un vantaggio competitivo nello sviluppo di modelli avanzati di intelligenza artificiale. Anthropic, conosciuta per la famiglia di modelli AI “Claude”, rappresenta uno dei protagonisti emergenti del settore, attirando l’attenzione non solo di Google, ma anche di Amazon, che ha già investito 8 miliardi nella società.

Questo accordo è emblematico di una nuova fase di consolidamento nel settore tecnologico, dove l’IA è considerata il fulcro per il futuro del business digitale. Con modelli sempre più potenti e applicazioni che spaziano dall’automazione dei processi aziendali alla creazione di contenuti, i colossi della tecnologia sono impegnati a rafforzare i propri portafogli di tecnologie e competenze. L’investimento in Anthropic riflette l’urgenza di Google di ampliare il proprio dominio oltre i servizi pubblicitari, integrando capacità di intelligenza artificiale che possano competere con rivali come OpenAI, supportata da Microsoft.

Rivoluzione nell’Intelligenza Artificiale: OpenAI e Microsoft ristrutturano la partnership e lanciano il progetto Stargate

Il 21 gennaio 2025, Microsoft e OpenAI hanno annunciato una significativa revisione della loro partnership strategica, consentendo a OpenAI di accedere a risorse computazionali di fornitori concorrenti. In base al nuovo accordo, Microsoft mantiene un diritto di prelazione sulle nuove capacità, mentre OpenAI è autorizzata a sviluppare ulteriori infrastrutture, principalmente per la ricerca e l’addestramento dei modelli.

Questa modifica rappresenta un allentamento dell’esclusività precedentemente detenuta da Microsoft, che finora aveva fornito in via esclusiva l’infrastruttura cloud per OpenAI attraverso Azure Nonostante questo cambiamento, Microsoft conserva i diritti esclusivi per integrare le tecnologie di OpenAI nei propri prodotti, come Copilot, e l’API di OpenAI rimane esclusiva su Azure. La partnership, che durerà fino al 2030, prevede un modello di condivisione dei ricavi tra le due aziende.

La Controversia di Google: AI e Cloud al Servizio della Difesa Israeliana tra Proteste e Dilemmi Etici

Il Washington Post ha riportato che Google ha fornito tecnologie di intelligenza artificiale direttamente al Ministero della Difesa israeliano e alle Forze di Difesa Israeliane (IDF), un’operazione parte del contratto di cloud computing Project Nimbus, condiviso anche con Amazon. Questo accordo ha generato polemiche interne, con proteste da parte dei dipendenti di Google che lo scorso anno hanno portato al licenziamento di circa 50 lavoratori coinvolti nella contestazione.

Quando il futuro distopico di Sinclair Lewis si sovrappone al presente: Trump, AI e le Elite Tecnologiche

Nel romanzo del 1935 It Can’t Happen Here di Sinclair Lewis, emerge uno scenario inquietante che oggi appare meno una fantasia e più un monito sinistro. Pubblicato in un periodo di ascesa del nazifascismo, l’opera descrive l’avvento di un regime autoritario negli Stati Uniti, guidato dal populista Buzz Windrip. Questo romanzo visionario ha guadagnato nuova rilevanza nel contesto del ritorno di Donald Trump sulla scena politica, dell’influenza crescente delle élite tecnologiche e dell’esplosione dell’intelligenza artificiale.

Buzz Windrip, il protagonista del romanzo, è un politico che cavalca il malcontento popolare promettendo un ritorno alla grandezza e una prosperità illusoria. Questa narrazione ricorda la retorica di Donald Trump, che durante il suo mandato e nelle campagne successive ha usato slogan come “Make America Great Again” per galvanizzare le masse. Il fascino di Windrip, come quello di Trump, non risiede solo nelle promesse economiche, ma anche nella sua abilità di costruire un’identità collettiva basata sul nazionalismo e sulla nostalgia per valori tradizionali.

Ellison il CEO di Tutto: Oracle, TikTok e la Partita da Mezzo Trilione di Dollari

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Salve, cari lettori!

Larry Ellison, fondatore e presidente di Oracle, sembra essersi improvvisamente guadagnato il ruolo di protagonista nel grande show della tecnologia. Domenica, Oracle ha fatto il colpo di teatro riportando TikTok in auge e, pochi giorni dopo, è salita sul palco accanto a SoftBank e OpenAI nell’annuncio del presidente Donald Trump di un ambizioso progetto per un centro dati sull’intelligenza artificiale dal costo stimato fino a 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni.

Trump, con il suo stile inconfondibile, ha elogiato Ellison definendolo un “uomo straordinario”, non semplicemente un dirigente tecnologico, ma “il CEO di tutto”. Questo nonostante Oracle, con una capitalizzazione di mercato di “appena” 480 miliardi di dollari, sembri una startup in confronto ai giganti del cloud come Amazon, Microsoft e Google, che viaggiano ciascuno tra i 2,4 e i 3,2 trilioni. E no, Trump non ha sbagliato i numeri: Oracle è la piccola fiammiferaia in questa favola digitale.

L’intelligenza artificiale scrive i prospetti IPO? Sì, certo, come ChatGPT scrive Shakespeare

David Solomon, CEO di Goldman Sachs, ha mandato il mondo finanziario in delirio dichiarando che l’AI può scrivere il documento chiave per un’IPO, portandolo al 95% in pochi minuti. Un’affermazione che suona tanto ambiziosa quanto improbabile, più come un tentativo di terrorizzare i ben pagati banchieri e avvocati di Wall Street. Peccato che nessuno ci creda davvero. Non ancora, almeno.

Alan Denenberg, avvocato che ha lavorato sull’IPO di Reddit, è stato lapidario: “L’AI può fornire un buon punto di partenza, ma non molto di più.” Insomma, non esattamente materiale da prima serata. Serve ancora molto lavoro per rendere il linguaggio e lo stile adatti.” Traduzione: l’AI sa fare copia e incolla, ma non è ancora in grado di fare miracoli con il PowerPoint.

E poi c’è il dettaglio tecnico. “L’AI fa schifo con i numeri,” . Ma questa è solo una parte della storia. Solomon stesso ha chiarito che l’intelligenza artificiale è utile per le prime bozze, quelle da presentare ai clienti per strappare il mandato. La versione finale, quella destinata ai regolatori, resta ben ancorata al lavoro umano.

È TikTok o un Reality Show? Cronache di una piattaforma in balìa di Instagram, Trump e l’eterna lotta per la sopravvivenza

Benvenuti nel meraviglioso mondo della Creator Economy, dove ogni piattaforma sembra avere un piano perfettamente progettato per il fallimento, seguito da un salvataggio spettacolare. Questa volta la protagonista è TikTok, o meglio, il dramma che la circonda. TikTok è ancora tra noi, come un vecchio amico che ti ricorda un debito mai saldato. Ma il suo futuro? Beh, diciamo che è più incerto di un meteo di febbraio.

TikTok, la piattaforma che ha trasformato balletti improvvisati e ricette in 60 secondi in cultura pop, è attualmente in uno stato di “vediamo cosa succede”. Certo, è tornata online, ma solo per gli utenti esistenti negli Stati Uniti. Per gli altri? Dovranno aspettare di vedere se Google e Apple decideranno di reintegrarla nei loro app store. E poi c’è il piccolo dettaglio dell’ordine esecutivo di Trump: 75 giorni di “non applicazione” di una legge che sembra un puzzle legale creato per un episodio di Law & Order.

AI Governance Alliance: da Davos una roadmap per l’Intelligent Age

Il World Economic Forum ha recentemente lanciato la serie di report Industries in the Intelligent Age, una guida strategica per aziende e governi volta ad adottare e scalare l’Intelligenza Artificiale. Questa iniziativa, promossa dall’AI Governance Alliance, offre una visione completa delle tendenze di settore, delle applicazioni di successo e dei principali fattori abilitanti per stimolare l’innovazione, aumentare la competitività e promuovere una crescita sostenibile.

White Paper. AI e Logistica: strategie per ridurre le emissioni e migliorare l’efficienza operativa

La logistica delle merci è responsabile di quasi la metà di tutte le emissioni di gas serra legate al trasporto e contribuisce per l’8% alle emissioni globali. Il White Paper “Intelligent transport, greener future: AI as a catalyst to decarbonize global logistics” presentato a Davos dall’AI Governance Alliance, analizza come l’Intelligenza Artificiale possa trasformare il settore, riducendo le emissioni fino al 15% grazie all’ottimizzazione delle operazioni, al miglioramento dell’utilizzo della capacità e al passaggio a modalità di trasporto a basse emissioni di carbonio.

Sfide nella creazione e monitoraggio delle applicazioni LLM per valutare le performance e l’affidabilità: come risolverle con Optik

Con l’aumento continuo delle applicazioni basate su modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), la creazione e la gestione efficace di queste soluzioni rappresentano una sfida in crescita. Nonostante i progressi nell’accessibilità e nella creazione di applicazioni LLM, le difficoltà legate alla valutazione, al monitoraggio e alla gestione delle performance rimangono problematiche cruciali. La mancanza di strumenti adeguati per il testing e il monitoraggio può infatti rallentare lo sviluppo e compromettere la qualità delle soluzioni artificiali. In questo contesto, Optik emerge come una piattaforma open-source che cerca di semplificare e ottimizzare l’intero ciclo di vita delle applicazioni LLM, dalla creazione alla gestione in produzione.

L’Intelligenza Artificiale Rivoluziona la Scoperta di Farmaci: Isomorphic Labs (DeepMind) Avvia Studi Clinici nel 2025

Isomorphic Labs, spin-off di Google DeepMind, prevede di avviare entro la fine del 2025 studi clinici su farmaci progettati utilizzando l’intelligenza artificiale (IA). Demis Hassabis, CEO di entrambe le società, ha dichiarato durante una sessione al World Economic Forum di Davos: “Speriamo di avere alcuni farmaci progettati dall’IA in studi clinici entro la fine dell’anno”.

Fondata nel 2021, Isomorphic Labs si dedica all’utilizzo dell’IA per accelerare il processo di scoperta di farmaci, tradizionalmente lungo e costoso. La società sfrutta tecnologie avanzate come AlphaFold, sviluppata da DeepMind, che prevede con precisione le strutture proteiche, facilitando l’identificazione di nuovi bersagli terapeutici.

Stargate: Una Nuova Era per l’Intelligenza Artificiale negli Stati Uniti

Il Presidente Donald Trump ha annunciato oggi un’iniziativa senza precedenti nel campo dell’intelligenza artificiale (IA), presentando “Stargate“, un progetto ambizioso che prevede un investimento iniziale di 100 miliardi di dollari, con la prospettiva di raggiungere i 500 miliardi $ nei prossimi quattro anni. Questo sforzo congiunto coinvolge giganti tecnologici come OpenAI, SoftBank e Oracle, con l’obiettivo di sviluppare infrastrutture avanzate per l’IA negli Stati Uniti.

Il fulcro del progetto sarà la costruzione di centri dati all’avanguardia e impianti energetici necessari per supportare l’evoluzione dell’IA. Il primo di questi centri sorgerà in Texas, con piani di espansione in altri stati nel prossimo futuro. Masayoshi Son, CEO di SoftBank, Sam Altman di OpenAI e Larry Ellison di Oracle hanno partecipato all’annuncio ufficiale alla Casa Bianca, sottolineando l’importanza di questa collaborazione pubblico-privata.

Ursula von der Leyen a Davos: la leadership europea tra sfide globali e innovazione tecnologica

Al 55° World Economic Forum di Davos, la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha delineato una visione strategica per l’Europa, affrontando temi cruciali come la lotta al cambiamento climatico, la difesa del multilateralismo, l’adozione responsabile dell’Intelligenza Artificiale, il mercato unico dei capitali, la necessità di un riequilibrio dei rapporti commerciali con la Cina e delle sfide che attendono l’Europa nell’immediato futuro.

Maratona di Robots o Prove Tecniche d’Invasione? L’Intelligenza Artificiale Pronta a Correre (e Superare) gli Umani

In una mossa che fonde sport e tecnologia, la Cina si prepara a ospitare una delle competizioni più strane mai viste: una mezza maratona dove 12.000 umani sfideranno un esercito di robot umanoidi. La gara, lunga 21 chilometri, avrà luogo nel distretto di Beijing’s Daxing e non sarà un semplice esperimento tecnologico. Con oltre 20 aziende in campo, i robot parteciperanno per veri premi in denaro destinati ai primi tre classificati, indipendentemente dal fatto che siano fatti di carne o di metallo.

Usa 2025: il discorso di insediamento di Donald Trump

Pubblichiamo qui di seguito il discorso di insediamento di Donald Trump come 47° Presidente degli Stati Uniti, pronunciato in occasione dell’Inauguration Day del 20 gennaio 2025.

“L’età dell’oro dell’America inizia adesso. Da oggi in poi, il nostro paese rifiorirà e sarà rispettato in tutto il mondo. Saremo l’invidia di ogni nazione nel mondo e non permetteremo più che ci si approfitti di noi”.

AI e Digitalizzazione: la nuova frontiera della Logistica italiana

La logistica non è più solo un supporto operativo per le imprese, ma un elemento strategico essenziale per la crescita economica del Paese. Questo è il messaggio forte e chiaro lanciato da Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio, durante l’Assemblea di Federlogistica-Conftrasporto. La digitalizzazione e l’Intelligenza Artificiale emergono come fattori imprescindibili per affrontare le sfide della supply chain moderna e garantire efficienza, sostenibilità e competitività.

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Trump Revoca l’Ordine Esecutivo di Biden sull’Intelligenza Artificiale: Implicazioni per l’Innovazione Tecnologica

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente revocato un ordine esecutivo del 2023 firmato dal suo predecessore,

Joe Biden, che mirava a mitigare i rischi associati all’intelligenza artificiale (IA) per i consumatori, i lavoratori e la sicurezza nazionale.

L’ordine esecutivo di Biden richiedeva ai sviluppatori di sistemi di IA, che potessero rappresentare rischi per la sicurezza nazionale, l’economia, la salute pubblica o la sicurezza, di condividere con il governo statunitense i risultati dei test di sicurezza prima del rilascio pubblico. Inoltre, incaricava le agenzie federali di stabilire standard per tali test e di affrontare rischi correlati a minacce chimiche, biologiche, radiologiche, nucleari e di sicurezza informatica.

Sistema Logistico Portuale Italiano: “ci vuole una sveglia forte” Luigi Merlo

Il sistema logistico e portuale italiano si trova sull’orlo del collasso. La denuncia arriva da Federlogistica-Conftrasporto, che sottolinea come il settore stia affrontando una crisi senza precedenti, ulteriormente aggravata dalla mancanza di provvedimenti strutturali e tempestivi.

Luigi Merlo, presidente di Federlogistica, ha espresso con fermezza la necessità di un cambio di passo deciso da parte del governo e delle istituzioni, per prevenire il Dumping commerciale e rafforzare la sicurezza, citando le differenze tra ad esempio il porto di Rotterdam e i porti Italiani.

Secondo Merlo, il sistema logistico portuale, essenziale per garantire il funzionamento del Paese, è stato per anni sottovalutato.

Londra accelera sul piano per “liberare l’AI”: la nuova iniziativa del governo del Regno Unito, Humphrey, Yes Minister

Il governo del Regno Unito sta lanciando un’innovativa iniziativa per integrare l’intelligenza artificiale (AI) nei propri processi burocratici e amministrativi, chiamata “Humphrey”.

Il nome, dal richiamo volutamente britannico, fa riferimento al celebre personaggio della sitcom degli anni ’80 “Yes Minister”, un omaggio ironico alla politica e alla burocrazia del paese.

Intelligenza Artificiale e Logistica: le minacce e le opportunità secondo Gratteri e Rixi

Il mondo della logistica e dei trasporti sta vivendo un periodo di trasformazione radicale grazie all’adozione di nuove tecnologie, tra cui l’Intelligenza Artificiale. L’AI, infatti, sta diventando un alleato fondamentale per ottimizzare i flussi logistici, migliorare l’efficienza dei trasporti e ridurre i costi operativi.

Tuttavia, come evidenziato da Nicola Gratteri, rinomato magistrato, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e autore di saggi illuminanti come “Una cosa sola“, l’impiego di queste tecnologie comporta anche grandi pericoli, specialmente se nelle mani della criminalità organizzata. Sottolineando come “quella che stiamo osservando rappresenta l’ultima evoluzione delle mafie, che in questa nuova dimensione, dove virtualità digitale e realtà analogica si intrecciano, mantiene la sua capacità di controllo sui territori.”

Data Center in Italia. Milano e Lombardia in pole position: sfide e opportunità

Gli investimenti in Data Center di media e alta potenza in Italia stanno trasformando il Paese in un hub strategico per la connettività e l’economia digitale. Questo trend non solo rafforza l’infrastruttura tecnologica nazionale, ma posiziona la Lombardia e Milano in particolare come leader tra i mercati emergenti in Europa.

Bolt-M: Il Drone Intelligente che Ridefinisce la Difesa Moderna

Anduril Industries, azienda statunitense nota per la sua innovazione nel settore della difesa, ha introdotto il Bolt-M, un drone “intelligente” progettato per operazioni tattiche avanzate. Questo sistema rappresenta un ulteriore passo avanti nell’automazione militare e si inserisce nel contesto del programma NATO Replicator, mirato a contrastare minacce strategiche nell’Indo-Pacifico attraverso l’impiego di flotte di droni autonomi.

Il Bolt-M si distingue per la sua capacità di integrare intelligenza artificiale e automazione in un design versatile e modulare. Progettato per missioni di ricognizione, sorveglianza e attacco, il drone può operare in modo indipendente o come parte di uno sciame, coordinandosi con altre unità per eseguire manovre complesse. La sua architettura software avanzata consente un rapido adattamento alle condizioni di battaglia, rendendolo uno strumento essenziale in scenari ad alta intensità.

Pwc Ceo Survey: ottimismo e sfide per la crescita economica globale nel 2025

La crescita economica globale per il 2025 genera un moderato ottimismo tra i CEO, con il 58% che prevede un’accelerazione nei prossimi 12 mesi, rispetto al 38% dello scorso anno. Tuttavia, la fiducia nella crescita italiana è meno diffusa, con solo il 43% dei CEO italiani ottimista sulle prospettive nazionali. Queste le principali evidenze che emergono dalla 27° Annual Global CEO Survey di PwC, che ha intervistato 4.702 CEO, di cui 203 in Italia, in 105 paesi tra ottobre e novembre 2023.

Il Futuro dell’Intelligenza Artificiale nei Contratti con il Pentagono: Tra Innovazione e Rischi Etici

Il settore dell’intelligenza artificiale (AI) sta affrontando una sfida unica e delicata quando si tratta di sviluppare tecnologie destinate all’uso nelle forze armate degli Stati Uniti. Aziende come OpenAI e Anthropic stanno cercando di navigare un percorso complesso, dove l’obiettivo è potenziare l’efficienza del Pentagono, senza però compromettere l’etica e la sicurezza. Mentre i loro strumenti non sono ancora utilizzati come armi autonome, l’intelligenza artificiale sta fornendo un “vantaggio significativo” nella gestione delle minacce, come ha dichiarato il Chief Digital and AI Officer del Pentagono, Dr. Radha Plumb, in un’intervista telefonica con TechCrunch.

L’AI sta contribuendo a migliorare la capacità del Pentagono di identificare, tracciare e valutare le minacce, soprattutto nelle fasi iniziali di pianificazione della “kill chain” – un sistema complesso che coinvolge sensori, piattaforme e armamenti per neutralizzare le minacce. Sebbene l’intelligenza artificiale stia dando un contributo importante nell’analisi dei dati e nella simulazione di scenari, la sua applicazione in contesti di morte e distruzione solleva preoccupazioni etiche.

Rivoluzionare lo Sviluppo degli Agenti AI Autonomi con AgentGPT: Un Cambio di Gioco per gli Sviluppatori

Nel mondo in continua evoluzione dell’intelligenza artificiale, lo sviluppo di agenti AI autonomi è da sempre una sfida complessa e dispendiosa in termini di risorse. Gli sviluppatori devono affrontare una miriade di configurazioni intricate, esigenze di programmazione e gestione continua per dare vita a questi agenti. Sebbene il mercato sia inondato da strumenti, framework e linee guida per supportare questo processo, la complessità può risultare travolgente, rallentando i tempi di sviluppo e rendendo difficile il dispiegamento di agenti affidabili ed efficienti. Per le aziende e gli sviluppatori, questo ha spesso significato dedicare più tempo alla costruzione dell’infrastruttura degli agenti piuttosto che concentrarsi sul reale valore che intendono offrire.

Ma cosa succederebbe se esistesse un modo per trasformare completamente questo processo, semplificando la creazione, la configurazione e il dispiegamento degli agenti AI autonomi in un modo talmente semplice da sembrare una normale navigazione web? Ecco che arriva AgentGPT, un progetto open-source pensato per rivoluzionare il modo in cui gli sviluppatori lavorano con gli agenti AI.

Il Paradosso di OpenAI e il Benchmark FrontierMath: Un Caso di Trasparenza e Incongruenza

Nel panorama tecnologico, il progresso verso l’intelligenza artificiale generale (AGI) è costellato di trionfi straordinari e controversie altrettanto rilevanti. Recentemente, OpenAI ha portato avanti una campagna con la quale vantava le capacità matematiche avanzate del modello GPT-3.5, che ha stupito molti con il suo apparente dominio nel risolvere una serie di problemi matematici complessi definiti con il benchmark FrontierMath, che trovate in allegato. Questi problemi, pensati per mettere alla prova le capacità di risoluzione matematica di modelli linguistici (LLM), sono stati etichettati come indipendenti e unici, con l’intento di dimostrare l’evoluzione delle capacità dei modelli di OpenAI in un ambito considerato fino a quel momento particolarmente arduo per l’intelligenza artificiale.

Tuttavia, un dettaglio che era rimasto nell’ombra in precedenza, è emerso in modo sorprendente grazie a una dichiarazione pubblica di Tamay Besiroglu, il fondatore di Epoch.AI, l’azienda che ha creato il benchmark FrontierMath. In un thread su Reddit, Besiroglu ha svelato un aspetto poco noto: OpenAI non solo ha finanziato Epoch.AI, ma ha avuto accesso al benchmark FrontierMath molto prima che iniziasse l’allenamento del modello GPT-3.5. Eppure, secondo l’accordo verbale, OpenAI avrebbe giurato di non utilizzare quei dati per allenare il modello. Una dichiarazione che solleva dubbi etici e tecnici su come OpenAI ha gestito le informazioni a sua disposizione.

Sam Altman e il grande equivoco sull’Intelligenza Artificiale Generale, ripercorrendo Twitter

L’hype su Twitter è completamente fuori controllo”, ha scritto Sam Altman su X, il 20 gennaio 2025, cercando di spegnere le aspettative gonfiate dagli ultimi mesi di dichiarazioni enigmatiche e previsioni audaci riguardo al modello più recente di OpenAI, l’o3. “Non lanceremo AGI il mese prossimo, e non l’abbiamo nemmeno costruita.”

[Please] chill and cut your expectations 100x!” 

Questo richiamo alla calma è arrivato dopo settimane di rumor in cui Altman aveva alimentato l’immaginario collettivo con visioni avveniristiche. Nel suo ultimo post sul blog, pubblicato il 5 gennaio, Altman aveva affermato che OpenAI era ormai certa di sapere come costruire una AGI (Artificial General Intelligence) e che già nel 2025 avremmo visto agenti AI entrare nella forza lavoro, rivoluzionando la produttività aziendale. “Riteniamo che in pochi migliaia di giorni potrebbero emergere strumenti di superintelligenza,” aveva aggiunto.

Perplexity AI e TikTok: una fusione strategica nell’era digitale?

Il 18 gennaio 2025, Perplexity AI, (Aravind Srinivas CEO) ha presentato una proposta di fusione con le operazioni statunitensi di TikTok al suo proprietario cinese, ByteDance.

Questa mossa arriva in un momento critico, proprio alla vigilia del bando di TikTok negli Stati Uniti che sarebbe dovuta essere effettiva dal 19 gennaio, a meno che non si separi da ByteDance, e per la quale il Presidente eletto Donald Trump ha indicato la possibilità di concedere una proroga di 90 giorni per facilitare una soluzione.

La proposta di Perplexity AI prevede la creazione di una nuova entità combinando TikTok U.S. con New Capital Partners, permettendo agli attuali investitori di ByteDance di mantenere le loro partecipazioni. Questo approccio mira a soddisfare le preoccupazioni normative degli Stati Uniti senza richiedere una vendita completa.

C’è del Genio in Questo Disastro: La Corruzione come Nuova Normalità nell’Economia Tecnologica ?

Se fossi un editorialista del Financial Times, probabilmente ci ritroveremmo a leggere qualcosa del genere: una narrazione tragicomica dove la corruzione non è più un difetto, ma il fulcro di un’epopea surreale che confonde Wall Street e Hollywood, con l’aggiunta di un pizzico di Kafka. E, per quanto assurdo possa sembrare, non ci sono alieni in questa storia, ma solo esseri umani, potenti, e disperatamente umani.

Il titolo del New York Times era già abbastanza eloquente: “L’inaugurazione di Trump, inondata di denaro, esaurisce i benefit per i grandi donatori”. Ma, come in ogni commedia ben scritta, c’è sempre un dettaglio che sfugge. Non è che i VIP ticket siano finiti davvero: semplicemente, i donatori non stavano acquistando biglietti. Stavano comprando qualcos’altro. Qualcosa di più viscerale. La possibilità di scrivere il copione del futuro.

Le nostre élite tecnologiche, sono alle prese con problemi esistenziali. Non sanno più come creare prodotti che le persone amino davvero, ma hanno capito come trasformare il disastro in profitto. Ecco perché Elon Musk, uno che sarebbe perfetto per una scena con Diane Keaton e un taxi giallo, ha investito almeno 250 milioni di dollari per aiutare Trump a vincere le elezioni. Bezos, Zuckerberg e altri magnati non si sono certo tirati indietro, contribuendo con cifre astronomiche per essere sicuri che il loro nome non venisse dimenticato nel nuovo ordine delle cose.

Elon Musk e l’Apocalisse Programmata: Il profeta che dimenticò di profetizzare

Immaginate un futuro scritto da Isaac Asimov, ma con un tocco di ironia cosmica: un magnate visionario con l’ossessione di salvare l’umanità da un’intelligenza artificiale sfuggita al controllo. Ha denaro, potere e una piattaforma globale su cui gridare al pericolo. Poi, proprio nel momento critico, si distrae. Forse sta giocando a fare l’influencer su Twitter, forse sta costruendo razzi per Marte, o forse sta cercando di capire come convincere il mondo a pagare ancora di più per l’accesso ai suoi pensieri quotidiani. Questo non è un romanzo di fantascienza; è la realtà attuale, e il protagonista è Elon Musk.

Per anni, Musk ha avvertito il mondo dei rischi esistenziali posti dall’intelligenza artificiale avanzata. Non parliamo di scenari da film di serie B, ma di probabilità matematiche ben definite: secondo lui, c’è un 10-20% di possibilità che l’IA conduca all’estinzione umana. Numeri che mettono i brividi, specie se enunciati con il tono solenne di chi sembra avere in mano la sceneggiatura del futuro. Eppure, al culmine della sua ascesa politica e mediatica, Musk sembra aver perso la bussola.

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