Exelon: quando l’Intelligenza Artificiale diventa questione di vita o di morte

Nel settore energetico non esistono margini d’errore. La storia di come Exelon sta ripensando la rete elettrica con Oracle ci dice molto sul futuro dell’AI nelle infrastrutture critiche

Calvin Butler, CEO di Exelon, non è tipo da partecipare a conferenze tech solo per farsi vedere. Quando si è presentato all’Oracle AI World di Las Vegas, aveva con sé il peso di una responsabilità enorme: garantire elettricità a 10 milioni di persone tra il Mid-Atlantic e Chicago. E nel suo settore, quando qualcosa va storto, non si parla solo di utenti scontenti o recensioni negative. Si parla di vite umane.

Il Manifesto di Larry Ellison all’Oracle AI 2025: non un Cloud, ma il Cervello Digitale del pianeta. La vision che riscrive l’AI

Larry Ellison non sale mai su un palco per intrattenere. Quando parla, anche da remoto, costruisce una narrazione di potere tecnologico che non lascia spazio alle interpretazioni. Al keynote di Oracle AI World 2025, la sua visione si è tradotta in un manifesto: non un’apologia dell’intelligenza artificiale come moda, ma una ridefinizione di ciò che significa possedere il cervello digitale del pianeta. Chi ha ascoltato con attenzione non ha sentito un discorso da showman, ma il piano strategico di un uomo che da mezzo secolo vive con un’ossessione: trasformare Oracle da azienda di software a infrastruttura cognitiva globale. Oracle ai 2025 non è solo un evento, è il tentativo di riscrivere le regole del cloud e della conoscenza.

ChatGPT si dà all’eros: Sam Altman e il “tratta gli adulti da adulti” che sa di scusa

Meraviglia delle meraviglie! Sam Altman, il gran capo di OpenAI, ha deciso che ChatGPT, quel santarellino dell’intelligenza artificiale, è pronto a togliersi il saio e indossare un completino un po’ più… piccante. In un post su X, con la nonchalance di chi ordina un caffè, ha annunciato che da dicembre la sua creatura potrà chiacchierare di eros con gli adulti “verificati”. Perché, si sa, nulla dice “maturità tecnologica” come un chatbot che sussurra paroline dolci a chi ha confermato l’età con un clic.

Perché i matematici vogliono distruggere l’infinito e potrebbero riuscirci

Per secoli l’infinito è stato la gemma lucente della matematica, il suo concetto più vertiginoso e forse più seducente. L’idea che i numeri possano estendersi senza limiti è stata la spina dorsale del pensiero moderno, dal calcolo infinitesimale di Newton alla teoria degli insiemi di Cantor. Ma oggi una nuova corrente, gli ultrafinitisti, sta ribaltando il tavolo con una domanda scomoda: e se l’infinito non esistesse affatto? Non per mancanza di immaginazione, ma perché è un errore epistemologico, un miraggio concettuale che ha ipnotizzato la matematica per troppo tempo.

L’impatto dell’intelligenza artificiale sulle schede prodotto Amazon

Amazon ha introdotto negli ultimi anni strumenti che usano IA generativa per automatizzare o assistere la creazione e il miglioramento delle schede prodotto. Per esempio, Amazon permette ai venditori di fornire solo poche parole descrittive o un’immagine del prodotto, e l’IA genera automaticamente titoli, descrizioni, attributi (colore, dimensione, parole-chiave) che aiutano anche l’indicizzazione nella ricerca interna.

Questa automazione non è più un mero optional di nicchia: migliaia di venditori in Europa (in Italia compresa) stanno già usando queste capacità.

Uno strumento particolare è “Enhance My Listing”, che suggerisce miglioramenti per le schede già esistenti: aggiornamento dei titoli, mancanza di attributi, descrizione, e adeguamenti stagionali.

Oracle annuncia un piano per distribuire 50.000 AMD AI chips

Oracle ha annunciato un’importante espansione della propria infrastruttura cloud, pianificando la distribuzione di 50.000 GPU AMD Instinct MI450 per l’intelligenza artificiale entro il terzo trimestre del 2026, con un’ulteriore crescita attesa nel 2027 e oltre. Questo accordo segna una svolta competitiva di rilievo nel settore AI, con Oracle che mira a diventare il primo hyperscaler a offrire un supercluster AI pubblico interamente basato su GPU AMD di nuova generazione, competendo così con Nvidia sia dal punto di vista tecnologico che commerciale.

Milioni di utenti Firefox possono ora scegliere Perplexity come motore di ricerca

A partire da oggi, grazie alla nuova versione Firefox 144.0, gli utenti del browser Mozilla possono impostare Perplexity come motore di ricerca predefinito o selezionarlo in qualunque momento per ottenere risposte intelligenti, accurate e supportate da fonti affidabili.

La funzione è già disponibile nella barra unificata di ricerca di Firefox: basta digitare la query e scegliere “Search with Perplexity” per ricevere risposte conversazionali direttamente nel browser. L’integrazione, che segue mesi di test in Paesi come Stati Uniti, Regno Unito e Germania, rappresenta il primo passo concreto di Mozilla verso una navigazione potenziata dall’intelligenza artificiale.

OpenAI e l’arte di vendere fumo (computazionale)

O di come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare i comunicati stampa senza contratti

La stagione degli annunci fantastici

Ottobre 2024: mentre voi comuni mortali vi preoccupavate di deploy in produzione e incident response, OpenAI ha risolto tutti i suoi problemi finanziari con un trucco che i vostri CFO odieranno: annunciare accordi miliardari che non richiedono soldi veri.

In tre settimane, quattro colpi da maestro:

Nvidia: “fino a 100 miliardi” (il “fino a” sta facendo un sacco di lavoro qui)

Oracle: 300 miliardi in 5 anni (secondo “fonti vicine alla questione”; quelle fonti che sbucano sempre quando serve)

AMD: “decine di miliardi” (perché dare numeri precisi è così 2010)

Ieri!!! Broadcom: 10 gigawatt (finalmente qualcuno che misura gli accordi in watt, come Dio comanda)

Wall Street impazzisce. Gli analisti scrivono report entusiasti. Io mi verso un altro whisky al The Venetian.

Navigare nell’alveare dell’intelligenza artificiale open source: come orientarsi tra 4 milioni di modelli

L’intelligenza artificiale open source non è più una nicchia per ricercatori con troppo tempo libero, ma un ecosistema tentacolare e caotico. Hugging Face da sola ospita oltre quattro milioni di modelli, una cifra che somiglia più a un’entropia digitale che a un catalogo scientifico. Si passa da reti neurali per la visione artificiale a sistemi di gestione del rischio, da chatbot educativi a framework per la cybersicurezza. La democratizzazione dell’AI sta accelerando, ma con essa cresce il rumore di fondo, e capire dove si nasconde il valore è diventato un esercizio di lucidità strategica più che di pura curiosità tecnologica.

Oracle AI World CNBC pre sequel, OpenAI e il modello 60 miliardi: follia o visione strategica?

Nel panorama delle contrattazioni epocali tra hyperscaler e startup AI, la dichiarazione di Clay Magouyrk CEO Oracle (intervista CNBC) «ovviamente OpenAI può pagare 60 miliardi all’anno» per l’infrastruttura cloud suona come un manifesto: non è vanteria, è una scommessa militare sul futuro della tecnologia. ai

Magouyrk e Mike Sicilia, i due neo-co-CEO di Oracle, si sono presentati per incontrare il giornalista, un giorno prima dell’evento ufficiale sul palco del “AI World” di Las Vegas per ridisegnare non solo la strategia della società, ma le leggi implicite della scala economica nell’era dell’intelligenza artificiale. Il passaggio da “Cloud World” a “AI World” non è un escamotage da marketing: è un segnale che Oracle intende essere non più semplice fornitore di compute, ma architrave di un ecosistema AI integrato.

Tutti sono esperti di marketing, eppure nessuno lo capisce: la crisi esistenziale del CMO moderno

Julia White, la Chief Marketing Officer (CMO) di Amazon Web Services (AWS) un ruolo che ha assunto dopo lunghi periodi, da lei stessa definiti di “dipendenza” presso Microsoft e SAPsi sta avvicinando al suo primo anniversario. E qual è, potreste chiedere, la sua grande strategia in una delle aziende più freneticamente veloci del pianeta?

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JPMorgan impegna 10 miliardi di dollari in Tech Strategico USA per sicurezza nazionale e resilienza economica

JPMorgan Chase ha annunciato un ambizioso piano per investire 10 miliardi di dollari in aziende tecnologiche, prevalentemente con sede negli Stati Uniti. Questi investimenti sono diretti verso settori la cui importanza strategica è allineata agli interessi di sicurezza nazionale e del governo americano.

AWS aumenta la dipendenza dal silicio proprietario: oltre il 50% di Bedrock esegue su Trainium, rimodellando i margini AI

Amazon Web Services (AWS) ha svelato dettagli senza precedenti sulla sua infrastruttura di intelligenza artificiale, confermando un significativo spostamento strategico verso il silicio proprietario. Secondo quanto dichiarato da Julia White, Chief Marketing Officer di AWS, in un’intervista con The Information (TITV), più della metà del traffico di Bedrock, il suo servizio cloud fondamentale per l’accesso ai modelli di intelligenza artificiale, è ora gestito dai chip AI personalizzati dell’azienda, i Trainium.

L’era delle architetture ibride: quando l’intelligenza artificiale smette di fingere di capire

L’intelligenza artificiale ibrida è la risposta più sofisticata e meno compresa alla crisi d’identità dell’AI contemporanea. Dopo anni di culto per il deep learning, con le sue reti neurali che divorano dati come una banca centrale stampa liquidità, il settore sta riscoprendo il valore della logica.

Non quella matematica elegante dei laboratori, ma la logica che spiega, giustifica e permette di fidarsi. La logica che un sistema simbolico maneggia da sempre, anche se senza la sensualità statistica delle reti profonde.

La combinazione di queste due forze, nota come neuro-symbolic AI, rappresenta l’architettura di nuova generazione che promette di riformare il rapporto tra apprendimento automatico e ragionamento esplicito.

Habitual Ethics?: il doppio taglio dell’abitudine nell’era digitale di Sylvie Delacroix

La domanda che Delacroix pone non è accademica ma urgente: la tecnologia può trasformare le nostre abitudini in gabbie morali. Habitual Ethics? smonta con rigore la presunzione moderna secondo la quale qualsiasi abitudine possa essere sempre (e facilmente) piegata alla volontà razionale e ci obbliga a fare i conti con il rovescio oscuro del “comportamento che si ripete”.

In un sistema dove le tecnologie data-intensive modellano pattern di comportamento con precisione quasi chirurgica, le nostre abitudini non sono più solo “abitudini”: diventano infrastrutture morali, elementi silenziosi che determinano cosa consideriamo normale, invisibile, desiderabile. Ma se queste infrastrutture si cristallizzano, siamo davvero ancora liberi di deviarle?

Addio ai 7.500 dollari che elettrizzavano l’America: come la fine dei crediti fiscali rischia di spegnere il sogno dei veicoli elettrici

Un caffè al Bar dei Daini

A ottobre 2025 gli Stati Uniti voltano pagina: i crediti fiscali federali per i veicoli elettrici (EV), una volta in grado di offrire fino a 7.500 dollari per veicolo, sono ufficialmente scaduti. Questi incentivi, introdotti con il Inflation Reduction Act del 2022, sono stati per anni il carburante finanziario che ha reso più digeribile l’acquisto di EV e ha spinto le case automobilistiche a investire in produzione. La loro cessazione genera interrogativi ben più grandi delle cifre in gioco: come manterrà il Paese lo slancio nella transizione verso un trasporto pulito?

Di nuovo sul filo del mistero: Fugaku sfida l’energia oscura

Con la precisione di un chirurgo e l’audacia di un visionario, un consorzio globale di cosmologi giapponesi, spagnoli e statunitensi ha sfruttato Fugaku, il supercomputer più potente del Giappone, per condurre una delle simulazioni sull’energia oscura più vaste mai realizzate. Il risultato scuote una delle certezze fondanti della cosmologia moderna: l’energia oscura potrebbe non essere una costante immutabile, ma degradarsi nel tempo.

Wingtech sotto pressione in Europa: Olanda congela controllo di Nexperia e accende tensioni geopolitiche

La recente mossa del governo olandese di prendere il controllo del produttore di semiconduttori Nexperia, controllato dalla cinese Wingtech, segna un punto di svolta nel conflitto tecnologico tra Stati Uniti, Europa e Cina. L’intervento, effettuato ai sensi della legge olandese sulla disponibilità delle merci, è stato motivato da presunti gravi difetti di governance che minacciano la sicurezza economica europea.

Il Nobel per la fisica 2025 e il futuro incerto delle criptovalute quantistiche

Il Nobel per la Fisica 2025 va a John Clarke, Michel Devoret e John Martinis per la scoperta del tunneling quantistico macroscopico e della quantizzazione dell’energia nei circuiti elettrici, un risultato che chiunque lavori in calcolo quantistico considera fondamentale. Non si tratta di un premio per esperimenti curiosi da laboratorio: stiamo parlando di fondazioni reali per qubit stabili, i mattoni dei computer quantistici che potrebbero, un giorno non troppo lontano, ristrutturare radicalmente il modo in cui gestiamo dati, transazioni e sicurezza digitale.

Oracle AI world 2025, l’illusione della macchina che pensa

C’è un momento preciso in cui il marketing smette di essere semplice comunicazione e diventa teologia. È quello che accade quando un colosso come Oracle decide di ribattezzare il suo evento storico “CloudWorld” in “Oracle AI World 2025”, come se l’intelligenza artificiale non fosse più un tema tra gli altri, ma l’unica lingua ammessa nel tempio della tecnologia. La scelta è tanto simbolica quanto strategica. Significa dichiarare guerra non solo ai concorrenti ma anche al sospetto, ormai diffuso, che l’AI sia l’ennesima illusione ciclica, un déjà-vu dei tempi del cloud, dell’IoT e del metaverso.

La strategia di investimento di Nvidia: costruire un ecosistema AI da $4.5 Trilioni

Il panorama tecnologico globale è stato ridefinito dall’avvento dell’AI generativa, e nessuna azienda ne ha capitalizzato il potenziale in modo più spettacolare di Nvidia. Da quando ChatGPT ha fatto il suo debutto, i ricavi, la redditività e le riserve di liquidità del produttore di GPU ad alte prestazioni sono saliti alle stelle, portando la sua capitalizzazione di mercato a $4.5 trilioni.

Tuttavia, il successo di Nvidia non è più solo una questione di vendita di hardware. La vera narrazione strategica risiede nell’uso di questa fortuna per finanziare e in sostanza, modellare il futuro della tecnologia attraverso massicci investimenti in startup.

Il futuro è fatto in casa: Microsoft lancia MAI-Image-1 e dichiara guerra fredda a OpenAI

Dunque, è successo. Dopo anni passati a pompare miliardi di dollari nelle tasche di Sam Altman, Microsoft ha finalmente detto basta al lusso da intermediario. Hanno appena annunciato il loro primo generatore text-to-image interamente sviluppato in casa: MAI-Image-1.

Lo definiscono “il prossimo passo nel loro percorso.” Traduzione per noi CTO: “Ci siamo stufati di pagare commissioni su ogni singola generazione e di avere il nostro destino tecnologico nelle mani di un partner che, per quanto ‘amico’, è pur sempre un concorrente.”

LLMs Reproduce Human Purchase Intent via Semantic SimilarityElicitation of Likert Ratings

Addio Focus Group, benvenuti i Fantasmi Digitali: Gli LLM sanno cosa comprerete prima di voi

Dunque, eccoci. Finalmente possiamo licenziare quegli sfortunati che passano il sabato pomeriggio a mangiucchiare patatine in sale anonime. Dimenticate i focus group costosi, lenti e pieni di gente che mente per compiacere l’intervistatore. Ora abbiamo una soluzione più elegante: i Large Language Models (LLM).

A quanto pare, un nuovo studio dell’Università di Mannheim e dell’ETH di Zurigo ha “scoperto” che la nostra nuova divinità binaria, l’IA generativa, è sorprendentemente brava a prevedere se un umano si aprirà il portafoglio. Stiamo parlando di un’accuratezza così “impressionante” da surclassare quegli strumenti di marketing tradizionali che, diciamocelo, erano già poco più di oroscopi pagati a caro prezzo.

Chatbot di compagnia: sono amici o stanno plasmando le menti dei nostri ragazzi? La nuova legge shock che li OBBLIGA a Confessare!

La California è diventata il primo stato a stabilire regole esplicite per i chatbot di “compagnia” (AI che simulano amicizia o intimità), con la firma del Senate Bill 243 (SB 243) da parte del Governatore Gavin Newsom.

Mind Your Tone: Investigating How Prompt Politeness Affects LLM Accuracy

Essere gentili con l’intelligenza artificiale ti rende solo più inefficiente

Essere gentili con una macchina è una di quelle abitudini moderne che rivelano più insicurezza che civiltà. Lo conferma l’ultimo studio della Penn State: quando si parla con un’intelligenza artificiale come ChatGPT, la maleducazione paga. Non metaforicamente, ma in percentuali di accuratezza.

Gli studiosi hanno scoperto che i prompt “molto scortesi” ottengono risposte corrette nell’84,8% dei casi, mentre quelli “molto educati” si fermano all’80,8%. Quattro punti che separano il cortese dallo stupido, o meglio, il diplomatico dal performante. Un divario piccolo ma statisticamente significativo, che ribalta anni di narrazioni zuccherose sul rispetto digitale.

Nvidia DGX Spark e la rivoluzione del supercomputer AI da scrivania

C’è un momento preciso in cui la tecnologia smette di sembrare futuristica e diventa semplicemente inevitabile. Quel momento è adesso. Nvidia l’ha capito meglio di chiunque altro, e il suo DGX Spark è la prova definitiva. Un personal AI supercomputer che entra letteralmente sulla scrivania, con una potenza che fino a ieri richiedeva un data center, un climatizzatore dedicato e un contratto energetico da piccola industria. Il paradosso è che ora quella stessa potenza si collega a una presa elettrica domestica. E costa meno di un Mac Pro.

Quando i comunicati diventano strategia: il patto Broadcom-OpenAI e il nuovo paradigma della capacità di calcolo

È irresistibile pensare che il team di PR di OpenAI stia vivendo il picco del burnout comunicativo: tre annunci relativi ai chip in meno di un mese non sono un’iperbole, sono una tattica. Lunedì, in un giorno festivo statunitense (Columbus Day / Indigenous People’s Day), è apparso un nuovo comunicato su un accordo con Broadcom, che promette chip AI personalizzati per OpenAI. È il sesto grande annuncio nelle ultime tre settimane—un ritmo che confonde chi ascolta e rafforza chi comunica.

Orchestrazione AI: da necessità produttiva a nuova strategia di potere

L’orchestrazione non è più un’opzione: è la strategia che distingue chi sopravvive da chi domina nell’era dell’Intelligenza Artificiale. In un ecosistema dove tutti hanno accesso agli stessi modelli di base e risorse computazionali, la vera differenza la fa la capacità di orchestrare, di gestire e controllare l’intero stack tecnologico in modo indipendente e strategico. L’orchestrazione emerge quindi come il nuovo livello di potere nell’AI, un “control layer” critico tra i modelli e l’infrastruttura.

Oracle e il grande Valzer delle poltrone: quando l’AI ha bisogno di due capitani

Nel regno di Larry Ellison, dove il cloud computing incontra l’egomania aziendale, è accaduto l’impensabile: Safra Catz, CEO di Oracle dal 2014, ha ceduto lo scettro non a uno, ma a ben DUE successori, Clay Magouyrk e Mike Sicilia, mentre lei stessa si è ritirata nel dorato esilio della carica di “Executive Vice Chair“.

Magouyrk, il prodigio trentanovenne arrivato da Amazon Web Services, è stato scelto insieme a Sicilia per guidare Oracle nell’era dell’AI. Perché uno solo non bastava? Forse perché servono due persone per riempire il vuoto lasciato da Catz. O forse perché nel 2025 anche le dinamiche aziendali hanno abbracciato il principio del “buddy system” nessuno dovrebbe affrontare Larry Ellison da solo.

La nuova guerra commerciale Usa-Cina e il riflesso oscuro sui titoli tecnologici globali

La storia sembra scritta da un algoritmo impazzito, programmato per ricominciare lo stesso ciclo ogni cinque anni: minaccia, rappresaglia, panico sui mercati, crollo tecnologico, nuova trattativa. Donald Trump ha deciso di premere ancora una volta il pulsante rosso della guerra commerciale USA-Cina, annunciando un aumento del 100% sulle tariffe su importazioni cinesi. Una mossa che suona più come un atto elettorale che come una strategia economica, ma che ha comunque risvegliato la tensione dormiente tra Washington e Pechino, con una rapidità che solo la geopolitica digitale sa imitare.

AI War; Welcome Back META Dr. Tulloch

In agosto il Wall Street Journal ha pubblicato un report secondo cui Mark Zuckerberg avrebbe tentato prima di acquisire Thinking Machines Lab. Quando quella strada non ha dato frutti, avrebbe provato a sbattere sul piatto un’offerta personale ad Andrew Tulloch, co-fondatore del progetto, con un pacchetto che “potrebbe valere fino a 1,5 miliardi di dollari in almeno sei anni”. (The Wall Street Journal)

Qubit, Quantum Advantage, Fault Tolerance

Il termine “quantum advantage” è diventato il mantra del decennio tecnologico, un po’ come la “disruption” dei primi anni 2010. Ogni azienda del settore quantistico sembra recitare lo stesso copione: più qubit, più potenza, più promesse. Ma in un mercato che si muove più veloce delle sue certezze, la vera domanda è semplice e spietata: cosa rende davvero buono un computer quantistico? La risposta non è nel numero, ma nella qualità. Perché un migliaio di qubit instabili valgono meno di dieci che funzionano davvero.

Intelligenza artificiale e ricerca scientifica: l’Europa tra progresso e paradosso

L’intelligenza artificiale sta riscrivendo il metodo scientifico, trasformando ogni fase della ricerca, dall’ipotesi iniziale alla pubblicazione dei risultati. Non si tratta più solo di velocizzare la scoperta di nuove proteine o materiali, ma di ridefinire il concetto stesso di scoperta. L’AI non si limita a supportare gli scienziati, li sfida. Crea correlazioni invisibili, suggerisce esperimenti impensabili e, a volte, si avventura dove la logica umana non osa.

How MAGA fell out of love with beerQuando le culture wars bevono amaro

C’è una scena che merita un romanzo: un gruppo di uomini con magliette “Don’t tread on me” che distrugge casse di Bud Light con fucili su TikTok. Non è la satira di un distopico bar in stile “Idiocracy” è andato davvero così nel 2023. Quel momento segna l’inizio della caduta d’amore di MAGA per la birra tradizionale, e rivela che ormai anche ciò che sorseggi non è più neutro: è un simbolo politico.

AWS: E𝘅𝗲𝗰𝘂𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗲 𝘁𝗼 𝗮𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰 𝗔𝗜

Amazon Web Services (AWS) ha appena pubblicato la loro guida esecutiva completa sull’AI agentica. Questa è una lettura essenziale per i leader in ruoli non tecnici che vogliono comprendere gli aspetti chiave che ogni dirigente dovrebbe conoscere: l’AI agentica non è semplicemente un’altra tendenza nell’automazione, ma rappresenta un cambiamento fondamentale nel modo in cui le organizzazioni operano, innovano e si governano.

Salesforce AgentForce 360 vuole trasformare l’impresa in una macchina conversazionale intelligente

Salesforce non ha semplicemente presentato una nuova piattaforma di intelligenza artificiale. Ha alzato l’asticella e mandato un messaggio molto preciso al mercato enterprise: o si evolve, oppure verrà lasciato a guardare i bot parlare tra loro. La nuova versione di Agentforce, ribattezzata con chirurgica teatralità Agentforce 360, è l’ennesimo segnale che la competizione non è più sui modelli di intelligenza artificiale ma sul controllo dell’orchestrazione conversazionale. Le aziende non vogliono semplicemente un chatbot, vogliono un ecosistema di agenti capaci di ragionare, coordinarsi, imparare e operare come un team di consulenti digitali sempre svegli.

Sora 2 System Card

Brand Genesi Elisabetta Alicino
Esplorando il Mondo dei Token nei LLM: Creare i Testi

AI Safety e LLM jailbreak: oltre il prompt

Il dibattito sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale non è più confinato a laboratori accademici o a discussioni di nicchia tra sviluppatori. L’argomento del jailbreak degli LLM ha aperto una finestra preoccupante sulla fragilità dei sistemi di controllo attuali, mettendo in luce che la promessa di un’intelligenza artificiale “allineata” ai valori umani è ancora molto lontana. La narrativa dominante, che dipinge i modelli come innocui finché vincolati da prompt guards, si sgretola davanti alle tecniche di Controlled-Release Prompting, che riescono a bypassare le restrizioni con una facilità quasi teatrale. La domanda non è più se, ma quanto rapidamente queste vulnerabilità verranno sfruttate in contesti reali.

Which Humans?

Quando si parla di intelligenza artificiale, il confronto con l’uomo è quasi un riflesso pavloviano. “Quanto sei bravo rispetto a un essere umano?” è la domanda che domina discussioni, conferenze e articoli. Harvard, con il suo approccio chirurgico, ha deciso di fermarsi un attimo e porre la domanda critica: “Quali umani esattamente?”. La differenza sembra ovvia, ma è raramente affrontata. Non siamo tutti uguali. Abbiamo stili di pensiero diversi, valori differenti, framework morali variegati e modi distinti di risolvere problemi.

Diagnosi ai tempi dell’AI: cosa succederebbe in italia con Akido Labs ?

La California ha appena alzato il sipario su un’innovazione che rischia di stravolgere il concetto stesso di visita medica. Akido Labs utilizza modelli linguistici di grandi dimensioni per condurre appuntamenti medici, raccogliere sintomi, documentare storie cliniche e persino suggerire diagnosi. Pazienti che un tempo dovevano affrontare ore di attesa ora parlano con assistenti virtuali empatici, ottenendo consulenze più lunghe e dettagliate rispetto a molte cliniche tradizionali. Tutto questo senza la necessità immediata di parlare con un medico umano.

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