Il governo italiano accelera sulla ripresa del nucleare. Durante un’audizione alle commissioni riunite Attività produttive e Ambiente della Camera, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato l’intenzione del Consiglio dei Ministri di presentare un disegno di legge (DDL) per delineare il nuovo quadro normativo sul nucleare. Contestualmente, si sta lavorando alla creazione di una nuova realtà industriale che vedrà la partecipazione delle maggiori aziende pubbliche italiane.

L’Unione Europea ha svelato il tanto atteso Clean Industrial Deal, un piano che punta a rilanciare la competitività industriale del continente con una ricetta basata su meno vincoli ambientali, più aiuti di Stato e un’opzione Buy European per contrastare la pressione di Stati Uniti e Cina. Accanto a questo pacchetto, Bruxelles ha presentato misure per ridurre la burocrazia e un piano per abbassare le bollette energetiche delle imprese, due elementi cruciali per rendere il contesto industriale europeo più dinamico.

Nel corso degli anni, YouTube ha subito una trasformazione significativa, passando da una semplice piattaforma di condivisione video a un ecosistema multimediale interattivo e integrato. Questa evoluzione è stata caratterizzata dall’introduzione di nuove funzionalità e servizi che hanno ampliato le possibilità sia per i creatori di contenuti che per gli utenti.
na delle innovazioni più rilevanti è stata l’integrazione dell’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza utente. Strumenti come “Ask YouTube” e “Transvribe” consentono agli utenti di interagire direttamente con i contenuti video, ponendo domande e ottenendo risposte in tempo reale. Questi strumenti analizzano i video utilizzando trascrizioni e tecniche di embedding AI per estrarre informazioni pertinenti, rendendo l’apprendimento da video più efficiente e personalizzato.

Nel panorama delle startup italiane, Lit emerge come un esempio di innovazione pratica e concreta. Fondata da Alessia Lucentini, Lit ha sviluppato una soluzione avanzata per il monitoraggio dei consumi energetici, permettendo agli utenti di ridurre fino al 22% le spese in bolletta. Questa tecnologia si basa su un dispositivo hardware, la litbox, che comunica con l’applicazione mobile litapp, disponibile per tutti i sistemi operativi. Insieme, questi strumenti offrono un controllo in tempo reale sugli elettrodomestici, identificando sprechi e ottimizzando l’uso dell’energia.
La partecipazione di Lit all’AI Festival 2025, tenutosi il 26 e 27 febbraio presso l’Università Bocconi di Milano, ha consolidato la sua posizione nel settore. L’evento, organizzato da WMF – We Make Future e Search On Media Group, ha riunito oltre 160 esperti internazionali per discutere delle applicazioni dell’intelligenza artificiale in vari settori, tra cui marketing, trasformazione aziendale e governance. Durante il festival, Lit è stata premiata come startup dell’anno, riconoscimento che sottolinea la sua capacità di rispondere a esigenze concrete con soluzioni efficaci.

Nvidia è diventata il pilastro dell’intelligenza artificiale generativa grazie alle sue GPU avanzate, trasformandosi in una delle aziende più preziose al mondo. Il suo chip H100 è diventato così richiesto da essere ormai un bene di lusso, con prezzi alle stelle e disponibilità limitata. Questo dominio ha spinto il valore di mercato dell’azienda oltre il trilione di dollari, segnando un’era in cui i chip AI sono il nuovo petrolio dell’industria tecnologica.
Tuttavia, la leadership di Nvidia non è incontrastata. I giganti del settore, tra cui Microsoft, Meta, OpenAI, Amazon e Google, hanno deciso di progettare i propri processori AI per ridurre la dipendenza dalla casa di Santa Clara e abbattere i costi. OpenAI, ad esempio, è prossima al lancio del proprio chip sviluppato in collaborazione con TSMC, utilizzando la tecnologia a 3 nanometri per massimizzare efficienza e prestazioni.

Microsoft ha recentemente ampliato la sua famiglia di modelli di linguaggio Phi con il lancio di due nuove versioni: Phi-4-multimodal e Phi-4-mini. Questi modelli sono ora disponibili su Azure AI Foundry e sulla piattaforma Hugging Face, offrendo agli sviluppatori strumenti avanzati per una varietà di applicazioni.
Phi-4-multimodal è un modello da 5,6 miliardi di parametri progettato per integrare e processare simultaneamente input di testo, immagini e audio. Questa capacità multimodale consente al modello di eccellere in compiti come il riconoscimento vocale, la traduzione, la sintesi, la comprensione audio e l’analisi delle immagini. Utilizzando tecniche avanzate di apprendimento cross-modale, Phi-4-multimodal permette interazioni più naturali e contestualizzate, facilitando lo sviluppo di applicazioni che richiedono una comprensione integrata di diverse forme di input.

Promise, uno studio cinematografico all’avanguardia focalizzato sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa per la produzione di film e serie, ha recentemente annunciato l’acquisizione di Curious Refuge, una scuola di cinema specializzata nell’insegnamento dell’uso dell’IA nel processo creativo. Questa mossa strategica mira a rivoluzionare l’industria dell’intrattenimento, integrando formazione e produzione sotto un’unica visione innovativa.
Fondata da George Strompolos, ex CEO di Fullscreen, Jamie Byrne, ex dirigente di YouTube, e l’artista di IA generativa Dave Clark, Promise si propone di ridefinire gli standard della narrazione audiovisiva attraverso l’adozione di tecnologie emergenti. Con il sostegno di investitori di rilievo come Peter Chernin e la società di venture capital Andreessen Horowitz, lo studio ha già avviato lo sviluppo di “Muse”, un software proprietario progettato per ottimizzare l’intero processo produttivo mediante strumenti di IA generativa.

L’amministrazione Trump sta tracciando una nuova rotta economica, con dichiarazioni e iniziative che puntano a ridisegnare il panorama finanziario e politico degli Stati Uniti, mettendo al centro la riduzione delle tasse, la riduzione della spesa pubblica e un aumento del debito. La proposta di bilancio del Partito Repubblicano, che già stava suscitando polemiche, diventa ancora più incisiva con l’indicazione di prepararsi a licenziamenti su larga scala nelle agenzie federali. Ma il quadro economico non si limita agli sviluppi interni; l’amministrazione si sta anche preparando ad affrontare sfide internazionali, con trattative in corso per accordi minerari strategici con l’Ucraina, a dimostrazione dell’approccio pragmatista adottato verso le alleanze internazionali.

Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti, ha recentemente svelato una proposta che ha suscitato un acceso dibattito: l’offerta di visti per gli Stati Uniti con una “gold card” al costo di 5 milioni di dollari. La proposta, che viene presentata come una via d’accesso privilegiata per chi desidera trasferirsi negli USA, è tanto ambiziosa quanto controversa, e non mancherà di suscitare reazioni tanto entusiaste quanto critiche.
Il cuore della proposta di Trump è la creazione di un programma di visti per individui ricchi e investitori, una sorta di “green card” esclusiva, che promette accesso e privilegi legati alla cittadinanza statunitense. Questi visti, chiamati “gold card”, sarebbero venduti a un prezzo di 5 milioni di dollari, una cifra che potrebbe sembrare esorbitante ma che in realtà si rivolge a una nicchia di mercato di super-ricchi, imprenditori e personaggi di spicco che desiderano una residenza stabile e privilegiata negli Stati Uniti.

Nel panorama attuale della produttività digitale, la gestione delle informazioni personali è frammentata tra note, documenti e app diverse, costringendo i knowledge worker a sprecare ore nella ricerca di dati dispersi. I servizi cloud-based promettono efficienza, ma introducono rischi significativi per la sicurezza e la privacy. D’altra parte, i metodi tradizionali di collegamento manuale delle note risultano lenti e obsoleti.
𝗥𝗲𝗼𝗿 si propone come una soluzione innovativa per la gestione delle informazioni personali, eliminando la dipendenza dal cloud e offrendo un’intelligenza artificiale locale capace di organizzare, collegare e rendere accessibili le informazioni in modo semantico. Questa applicazione open-source è progettata per rispondere a domande, creare connessioni tra idee e garantire una ricerca efficiente senza compromettere la sicurezza dei dati.

Recentemente, Alibaba Group Holding Ltd è stata aggiunta alla lista “Best Ideas” di Benchmark, un riconoscimento che ha immediatamente influenzato positivamente il valore delle sue azioni. Questo riconoscimento è il risultato di una serie di sviluppi strategici e finanziari che hanno consolidato la posizione di Alibaba come leader nell’e-commerce e nell’intelligenza artificiale (AI) in Cina.
Nel trimestre conclusosi a dicembre 2024, Alibaba ha registrato un incremento dell’8% nei ricavi, raggiungendo 280,2 miliardi di yuan (circa 36,65 miliardi di euro). Parallelamente, l’utile netto è salito a 48,9 miliardi di yuan, evidenziando una solida performance finanziaria. Questi risultati sono stati trainati principalmente dalla crescita nel settore dell’e-commerce e dagli investimenti nell’AI. Il CEO Eddie Wu ha annunciato piani per investire significativamente nell’AI e nel cloud computing nei prossimi tre anni, con l’obiettivo di sviluppare un’intelligenza artificiale generale (AGI).

Amazon ha finalmente svelato Alexa+ (Plus), la nuova versione del suo assistente vocale, potenziata dall’intelligenza artificiale generativa. Questa evoluzione rappresenta un salto significativo rispetto alla versione tradizionale di Alexa, grazie all’integrazione di modelli linguistici avanzati (LLMs) e un ecosistema di servizi più esteso, che include news, ordini online e interazioni con app di terze parti.
Alexa+ non sarà solo un assistente più intelligente, ma anche più proattivo. Sarà in grado di organizzare eventi nel calendario, acquistare biglietti per concerti e rispondere in modo più articolato e contestuale alle domande degli utenti. Inoltre, Amazon ha introdotto una nuova piattaforma web, alexa.com, e un’app mobile aggiornata per gestire e interagire con Alexa Plus in modo ancora più intuitivo.

Google ha recentemente annunciato il lancio globale di Gemini code assist per sviluppatori, una versione gratuita del suo strumento di codifica assistita dall’intelligenza artificiale, ora disponibile in anteprima pubblica. Questo strumento è progettato per supportare sviluppatori individuali, tra cui studenti, liberi professionisti, hobbisti e startup, offrendo un accesso semplificato a funzionalità avanzate di assistenza alla codifica senza la necessità di passare tra diverse risorse.
Una caratteristica distintiva di Gemini code assist è la sua generosa offerta di completamenti di codice: fino a 180.000 al mese, un numero significativamente superiore rispetto ai 2.000 completamenti mensili offerti da concorrenti come github copilot. Questo è reso possibile grazie al modello di intelligenza artificiale gemini 2.0 di google, ottimizzato per la codifica, che supporta una vasta gamma di linguaggi di programmazione e fornisce assistenza tramite un’interfaccia chatbot.

Martedì 25 febbraio 2025 – Nel corso del convegno organizzato dal Gruppo 2003 in collaborazione con l’Accademia dei Lincei, esperti di diversi settori scientifici si sono confrontati sulle potenzialità e le sfide poste dall’Intelligenza Artificiale nell’ottimizzazione dei processi di ricerca.
L’evento, svoltosi a Roma, ha messo in luce come l’IA stia trasformando non solo le discipline tradizionali, ma anche i metodi di simulazione e analisi in settori quali fisica, chimica, meteorologia e medicina.

A partire dal novembre 2024, una parte significativa dell’arretrato di segnalazioni di incidenti SU AIID relativi all’intelligenza artificiale è stata processata, permettendo tra dicembre 2024 e gennaio 2025 di monitorare con maggiore efficienza gli eventi in tempo reale. Durante questo periodo, siamo riusciti a tenere il passo con i nuovi incidenti mentre continuavamo a scoprire casi precedenti che erano stati trascurati. Questo processo ci ha permesso di fare luce su una serie di eventi preoccupanti che continuano a evolversi e a influenzare la società, mostrando come l’intelligenza artificiale venga sempre più utilizzata per scopi dannosi, sia in ambito politico che sociale.

La Cina ha recentemente accusato Taiwan di voler “regalare” la propria industria dei semiconduttori agli Stati Uniti in cambio di supporto politico da Washington. Questa dichiarazione segue notizie di discussioni tra Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (TSMC) e Intel riguardo a una possibile acquisizione di quote, sebbene nessuna delle due aziende abbia confermato ufficialmente tali trattative.
Secondo Pechino, il Partito Progressista Democratico (DPP) al governo a Taiwan starebbe sfruttando l’industria dei semiconduttori per ottenere vantaggi personali e promuovere l’indipendenza dell’isola, che la Cina considera parte integrante del proprio territorio. Le autorità cinesi sostengono che questa strategia mira a trasferire tecnologie chiave agli Stati Uniti, mettendo a rischio la sovranità tecnologica regionale.

L’adozione degli AI chatbot nei luoghi di lavoro, come ChatGPT, Gemini e Copilot, sta delineando un panorama eterogeneo, con differenze significative in base all’età, all’istruzione e al settore professionale. Sebbene la maggior parte dei lavoratori (55%) affermi di utilizzarli raramente o mai, e quasi un terzo (29%) non ne abbia nemmeno sentito parlare, vi è una crescente nicchia di utenti che li impiegano regolarmente per diverse attività, tra cui ricerca di informazioni, revisione di contenuti scritti e stesura di documenti.
L’analisi dei dati di PEW Research mostra che i giovani lavoratori e coloro con un grado di istruzione più elevato sono i più inclini all’uso di questi strumenti. Tra i lavoratori tra i 18 e i 29 anni, il 23% dichiara di utilizzarli almeno alcune volte al mese, una percentuale che sale al 26% tra coloro che possiedono un titolo post-laurea. L’uso di AI chatbot è particolarmente diffuso tra chi svolge mansioni che richiedono la gestione di informazioni scritte e la ricerca di dati. Più della metà (57%) di coloro che utilizzano questi strumenti li impiega per trovare informazioni su argomenti specifici, mentre il 52% li usa per modificare testi e il 47% per la redazione di documenti e report. Tuttavia, solo il 27% li sfrutta per analizzare dati o scrivere codice e ancora meno (21%) per la creazione o modifica di immagini e video.

Un video di due agenti AI che conversano tra loro sta facendo il giro del web, ma non per la loro capacità di emulare la comunicazione umana. Il motivo? Dopo essersi resi conto di parlare con un loro simile, hanno smesso di fingere di essere umani e si sono lanciati in un linguaggio comprensibile solo ai computer. Una trovata che ha fatto sorridere gli esperti e allarmare i soliti catastrofisti.
Nel video, condiviso su X, si vede uno smartphone e un laptop in cui girano i due agenti AI. All’inizio sembrano quasi credibili: uno si presenta e chiede aiuto per una prenotazione. Poi il secondo, senza perdere tempo, ammette di essere un’intelligenza artificiale e propone di passare alla “modalità Gibberlink”, una sorta di codice segreto per macchine, sviluppato da Anton Pidkuiko e Boris Starkov, due ingegneri software di Meta. Tradotto: smettiamo di sprecare potenza computazionale e smascheriamo subito la farsa.

Anthropic ha annunciato che la sua ultima versione di Claude, il modello 3.7 Sonnet, è riuscita a giocare e vincere al classico videogioco Pokémon, dimostrando capacità avanzate di ragionamento e adattamento.
Secondo un thread pubblicato su X, Claude 3.7 Sonnet ha sconfitto il primo capopalestra, Brock, dopo poche ore di gioco e ha battuto Misty nei giorni successivi. Un progresso che i modelli precedenti, come Claude 3.5 Sonnet, non erano in grado di raggiungere, spesso rimanendo bloccati o vagando senza una strategia chiara.

OpenAI ha recentemente introdotto una nuova funzionalità per ChatGPT denominata Deep Research, progettata per assistere gli utenti in attività di ricerca complesse che normalmente richiederebbero diverse ore di lavoro umano. Questa innovazione è disponibile per gli abbonati ai piani Plus, Team, Edu ed Enterprise di ChatGPT.
Deep Research si distingue per la sua capacità di operare in modo autonomo, pianificando ed eseguendo una serie di passaggi per raccogliere, interpretare e analizzare grandi quantità di dati provenienti da testi, immagini e PDF disponibili online. Questa funzionalità consente all’IA di adattarsi dinamicamente alle informazioni trovate, modificando il suo approccio in tempo reale quando necessario. In pratica, Deep Research funge da assistente personale virtuale, supportando gli utenti in progetti di ricerca articolati e fornendo risposte dettagliate e contestualizzate.

Alibaba ha compiuto un passo strategico nell’arena dell’intelligenza artificiale generativa, rendendo open-source il suo modello Wan 2.1, specializzato nella creazione di immagini e video. Questa mossa si inserisce in un contesto di forte competizione nel mercato dell’AI, dove colossi tecnologici cinesi e occidentali si contendono la leadership.
Il gigante dell’e-commerce ha rilasciato quattro varianti del modello: T2V-1.3B, T2V-14B, I2V-14B-720P e I2V-14B-480P. Queste versioni offrono capacità avanzate di generazione di immagini e video, partendo sia da input testuali che visivi. Tra le innovazioni più rilevanti, il modello è in grado di gestire effetti testuali sia in cinese che in inglese, migliorando significativamente la qualità visiva grazie a un’elaborazione ottimizzata dei movimenti complessi, della risoluzione e della fedeltà fisica delle animazioni generate.
Il modello T2V-14B è progettato per la creazione di contenuti visivi di alta qualità, offrendo eccellenti dinamiche di movimento. D’altra parte, il modello T2V-1.3B rappresenta un equilibrio tra qualità e potenza computazionale, risultando ideale per una vasta gamma di sviluppatori, sia nel campo dello sviluppo secondario che nella ricerca accademica. Ad esempio, con un laptop standard, gli utenti possono utilizzare il modello T2V-1.3B per generare un video di 5 secondi a 480p in circa 4 minuti.

Rivista.ai parteciperà all’AI Festival 2025, l’AI Festival 2025, in programma il 26 e 27 febbraio a Milano presso l’edificio Roentgen dell’Università Bocconi, rappresenta un appuntamento imperdibile per professionisti, aziende e appassionati di intelligenza artificiale. Organizzato da WMF – We Make Future e Search On Media Group, l’evento si focalizza sull’integrazione dell’AI nei processi aziendali, lavorativi e sociali, esplorando sia le applicazioni pratiche che le implicazioni etiche di questa tecnologia emergente.
Il programma formativo dell’AI Festival 2025 è strutturato per offrire una visione completa e approfondita delle diverse sfaccettature dell’intelligenza artificiale. Tra le sessioni previste, spiccano due percorsi principali:
- AI Agents: dedicato all’evoluzione degli agenti AI e alle loro applicazioni in vari settori, analizzando come queste tecnologie stiano trasformando le interazioni e i servizi.
- Deep Tech: un’immersione nei trend tecnologici emergenti, offrendo una comprensione avanzata delle innovazioni che stanno plasmando il futuro dell’AI.
Oltre a queste aree tematiche, l’evento prevede sessioni plenarie e 14 sale formative, con interventi di oltre 160 esperti di fama mondiale. Tra gli speaker confermati, figurano rappresentanti di aziende leader come IBM, Microsoft e Oracle, nonché esponenti di istituzioni italiane ed europee, tra cui l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e il Parlamento Europeo. Questi interventi offriranno approfondimenti su temi quali la trasformazione digitale, il marketing, la programmazione e la governance nell’era dell’intelligenza artificiale.


Trello sta lanciando una serie di nuove funzionalità che mirano a trasformare l’app di proprietà di Atlassian in un hub centrale per la gestione di tutte le attività quotidiane, sia lavorative che personali. Grazie all’integrazione con Slack (e presto anche con Teams), alle nuove interazioni con email e Siri, Trello vuole diventare il punto di raccolta di tutte le informazioni importanti, sfruttando i suoi strumenti di organizzazione e un tocco di intelligenza artificiale per aiutarti a completare tutto ciò che conta.
L’essenza di Trello è sempre stata la sua struttura a board Kanban, un formato che ha reso l’app popolare per la sua flessibilità e potenza nel gestire progetti di qualsiasi tipo. Il problema non è la struttura dell’app, ma il fatto che oggi le informazioni sono frammentate su troppi strumenti diversi. Email, Slack, social media e altre piattaforme generano un flusso costante di attività da gestire, e spesso nuove idee arrivano mentre si è in movimento. Per risolvere questo problema, Trello introduce la nuova colonna “Inbox”, che permette di raccogliere e centralizzare informazioni da qualsiasi fonte, pronte per essere organizzate in un secondo momento.

Oggi, in un raro momento di armonia, i principali giornali britannici sono finalmente d’accordo su qualcosa. No, non è un miracolo, né un evento astrologico straordinario. È solo che le loro prime pagine sono state sommerse dallo stesso messaggio: un enorme “MAKE IT FAIR” stampato su sfondi blu, un grido disperato delle industrie creative per proteggere il diritto d’autore dallo sfruttamento selvaggio dell’intelligenza artificiale.
La trovata pubblicitaria fa parte dell’iniziativa “Make It Fair”, che cerca di convincere i lettori a difendere la creatività britannica da un piano del governo che, con il pretesto di incentivare l’innovazione, permetterebbe alle aziende di AI di addestrare i loro modelli su contenuti protetti da copyright… senza nemmeno disturbarsi a chiedere il permesso. Perché sì, l’idea brillante è quella di trasformare il lavoro di giornalisti, scrittori, musicisti e artisti in un gigantesco buffet gratuito per gli algoritmi.

Microsoft ha deciso di rendere illimitato l’uso di Copilot Voice e della funzione “Think Deeper” basata sul modello di ragionamento o1, offrendo un accesso senza restrizioni a tutti gli utenti. Questo passo segna un’ulteriore democratizzazione delle capacità avanzate dell’intelligenza artificiale di Microsoft, eliminando le precedenti limitazioni imposte ai free user.
Con questa mossa, Microsoft consolida il proprio impegno nel rendere le sue tecnologie AI più accessibili, pur mantenendo alcune distinzioni per gli abbonati premium. L’azienda ha confermato che, mentre tutti potranno beneficiare di queste funzionalità senza limiti, gli utenti di Copilot Pro (a pagamento) continueranno ad avere vantaggi esclusivi, come l’accesso prioritario ai modelli più recenti durante i picchi di utilizzo e l’integrazione avanzata con le app Microsoft 365 come Word, Excel e PowerPoint.

Google ha annunciato il lancio globale di Gemini Code Assist in versione gratuita per sviluppatori individuali, un’innovativa soluzione di AI coding che punta a democratizzare l’accesso agli strumenti di assistenza alla programmazione avanzata. L’obiettivo è rendere le capacità dell’intelligenza artificiale disponibili a studenti, hobbisti, freelance e startup, offrendo un’alternativa più generosa rispetto alle limitazioni imposte da altri assistenti di codice.
Kate Bush ha scelto di reinterpretare John Cage, ma questa volta il silenzio è un atto di ribellione. È una delle oltre 1.000 firme illustri, tra cui Damon Albarn, Annie Lennox e Hans Zimmer, che hanno aderito a un progetto musicale unico: un album composto interamente da registrazioni di studi e spazi vuoti. Questa iniziativa è una protesta contro la proposta del governo britannico di modificare le leggi sul copyright, consentendo alle aziende di intelligenza artificiale di addestrare i loro modelli su opere protette, a meno che i detentori dei diritti non facciano esplicita richiesta di esclusione.

L’amministrazione Trump sta pianificando di rafforzare le restrizioni sui semiconduttori verso la Cina, ampliando gli sforzi precedenti per limitare i progressi tecnologici di Pechino. Recentemente, funzionari statunitensi hanno avviato discussioni con i loro omologhi giapponesi e olandesi per limitare la manutenzione delle apparecchiature per semiconduttori in Cina da parte di ingegneri di aziende come Tokyo Electron e ASML. Inoltre, sono in programma controlli più severi sulle esportazioni di chip Nvidia destinati al mercato cinese. L’obiettivo dell’amministrazione è ottenere il supporto di alleati chiave per implementare restrizioni simili a quelle già imposte alle aziende americane di apparecchiature per chip, come Lam Research, KLA e Applied Materials. Né i portavoce di Nvidia né il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria giapponese hanno commentato la questione. Si attendono risposte da Tokyo Electron, ASML, dalla Casa Bianca e dal Ministero olandese del commercio estero.

Nel cuore pulsante della London Fashion Week, tra paillettes, tessuti pregiati e silhouette avanguardiste, ha sfilato qualcosa di completamente diverso: un abito che non solo rappresenta il futuro della moda, ma incapsula fisicamente Internet. Un concetto visionario nato dalla collaborazione tra Equinix, colosso mondiale delle infrastrutture digitali, e lo stilista londinese Maximilian Raynor. Il risultato? “La personificazione di Internet”, un capo che sfida le percezioni comuni della tecnologia e della sua intangibilità, dimostrando che il digitale è più fisico di quanto si pensi.

DeepSeek, la startup cinese di intelligenza artificiale che ha scosso il mercato con il modello R1, sta anticipando il lancio del suo nuovo LLM, denominato R2. Secondo fonti interne citate da Reuters, l’azienda aveva pianificato il debutto per maggio, ma ora punta a renderlo disponibile il prima possibile. L’obiettivo è chiaro: consolidare il proprio vantaggio e dimostrare che l’intelligenza artificiale può evolversi senza i budget colossali tipici delle Big Tech statunitensi.
L’impatto del lancio di R1 è stato dirompente, non solo per la qualità del modello ma anche per il suo approccio economico e scalabile. Il report pubblicato da DeepSeek ha messo in discussione il dogma secondo cui solo investimenti miliardari possono alimentare l’innovazione nel settore AI. La reazione del mercato è stata evidente: il 27 gennaio, il giorno successivo all’annuncio di R1, i titoli tecnologici USA hanno subito un tracollo, con Nvidia che ha perso circa 589 miliardi di dollari di capitalizzazione.

Il mercato dell’auto in Europa sta cambiando rapidamente, con un chiaro spostamento delle preferenze dei consumatori verso soluzioni ibride ed elettriche. Secondo i dati diffusi dall’Associazione dei Costruttori Europei (Acea), a gennaio 2025 le immatricolazioni di auto ibride sono aumentate del 18,4% rispetto all’anno precedente, conquistando il 34,9% del mercato complessivo. Questo balzo ha reso le ibride la prima scelta degli europei, sorpassando le auto a benzina, che hanno subito un calo drastico del 18,9%, scendendo al 29,4%. Ancora più netto il declino del diesel, ormai relegato al 10% del mercato con un crollo del 27% su base annua.

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la medicina, e una delle sfide più urgenti riguarda le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Un nuovo modello di AI, sviluppato dai ricercatori dell’Università della California Meridionale e pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze, PNAS, potrebbe aprire nuove prospettive nella diagnosi precoce e nella prevenzione della demenza.

Genova si candida a diventare un hub strategico per il futuro digitale dell’Europa. A delineare questa ambiziosa prospettiva è Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, che ha individuato nella città ligure una serie di condizioni favorevoli per trasformarla nella “città del dato”.

A tre anni dall’invasione russa dell’Ucraina, la battaglia dell’informazione si combatte sempre più sul terreno dell’intelligenza artificiale. Secondo l’ultimo rapporto di NewsGuard, piattaforma di monitoraggio della disinformazione, dal 24 febbraio 2022 sono state identificate ben 302 fake news sulla guerra, diffuse da oltre 500 siti. Il numero di contenuti generati dall’AI è cresciuto esponenzialmente, rendendo sempre più difficile distinguere la realtà dalla manipolazione.

Nel panorama tecnologico in continua evoluzione, Zoom Communications Inc. ha intrapreso una trasformazione significativa, passando da semplice piattaforma di videoconferenze a un’azienda focalizzata sull’intelligenza artificiale (AI). Questo cambiamento strategico è stato evidenziato dalla recente decisione di rimuovere “Video” dal suo nome, diventando ufficialmente Zoom Communications Inc. anche se dovrebbe prendere in considerazione di cambiare il suo nome in Stall L’obiettivo dichiarato è quello di emergere come una “piattaforma di lavoro AI-first per la connessione umana”, offrendo soluzioni moderne per il lavoro ibrido.
Tuttavia, questa transizione non è priva di sfide. Nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2024, Zoom ha registrato un fatturato di 1,184 miliardi di dollari, con un incremento del 3,3% rispetto all’anno precedente, i suoi giorni felici dell’era Covid di enorme crescita sono svaniti.
Gli utili per azione (EPS) rettificati sono stati di 1,41 dollari, leggermente inferiori rispetto all’anno precedente. Nonostante questi risultati positivi, le previsioni per l’anno fiscale 2026 indicano un fatturato compreso tra 4,79 e 4,80 miliardi di dollari, al di sotto delle stime degli analisti. Questa prospettiva ha portato a un calo del 2% del valore delle azioni di Zoom nel trading esteso.

Anthropic, la startup AI sostenuta da Amazon, è destinata a ridefinire il panorama dell’intelligenza artificiale con il suo ultimo round di finanziamento. Secondo il Wall Street Journal, l’azienda ha raccolto 3,5 miliardi di dollari, portando la sua valutazione complessiva a 61,5 miliardi di dollari. Questo segna un’accelerazione significativa rispetto agli obiettivi iniziali, che miravano a un finanziamento di 2 miliardi, ma la crescente popolarità del chatbot Claude ha spinto gli investitori a scommettere ancora più pesantemente sulla società.
Il round di finanziamento ha visto la partecipazione di importanti fondi di venture capital come Lightspeed Venture Partners, General Catalyst e Bessemer Venture Partners. Questa ondata di capitali arriva in un momento in cui Anthropic sta registrando una crescita esponenziale, con un tasso di ricavi annualizzato che ha recentemente raggiunto 1,2 miliardi di dollari.

Lunedì, Apple ha sganciato la sua ultima bomba mediatica: “investiremo oltre 500 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni”. Una cifra da capogiro, almeno finché non si scende nei dettagli e si scopre che, in realtà, Apple sta semplicemente promettendo di continuare a fare quello che ha sempre fatto: operare. In pratica, l’azienda ha annunciato con grande enfasi che esisterà ancora tra quattro anni. Che sollievo.
Nel comunicato, Apple specifica che l’astronomico investimento comprende tutto: dai fornitori sparsi per gli Stati Uniti, ai dipendenti, ai data center, alle sedi aziendali e perfino alle produzioni di Apple TV+. Insomma, un elenco dettagliato di attività che l’azienda avrebbe comunque portato avanti, ma che ora vengono riciclate come un gesto magnanimo verso l’economia americana. La ciliegina sulla torta? Il “nuovo stabilimento di produzione avanzato a Houston” che Apple e i suoi “partner” apriranno per costruire server per l’intelligenza artificiale. Impressionante, finché non si legge la parola chiave: “partner”. Traduzione? Foxconn – il gigante taiwanese che assembla i prodotti Apple – aveva già pianificato di costruire quella fabbrica alla fine dello scorso anno. Ma ehi, perché non prendersi un po’ di meriti?

Nel tumultuoso mondo delle criptovalute, l’exchange Bybit è recentemente balzato agli onori della cronaca per un attacco informatico senza precedenti. Hacker sofisticati sono riusciti a sottrarre oltre 1,4 miliardi di dollari in Ethereum dai portafogli “freddi” della piattaforma, segnando il più grande furto nella storia delle valute digitali.
L’attacco ha avuto luogo durante una routine di trasferimento di fondi da un portafoglio offline a uno online. Gli aggressori hanno sfruttato una tecnica avanzata di phishing, creando un’interfaccia falsa che replicava la piattaforma di gestione dei portafogli di Bybit. Questo stratagemma ha ingannato i dirigenti dell’azienda, inducendoli ad approvare una transazione verso un indirizzo sconosciuto.

Nel quadro del nuovo partenariato strategico bilaterale tra Italia ed Emirati Arabi Uniti, l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha siglato tre accordi di collaborazione con importanti aziende emiratine che, oltre a rafforzare la cooperazione tra i due Paesi, rappresentano un passo significativo nello sviluppo di infrastrutture energetiche e tecnologiche avanzate.