Immaginate di essere Nvidia, il gigante dei semiconduttori. Un tempo siete solo un’azienda che produce schede grafiche per far girare videogiochi dove personaggi pixelati si sparano con una grafica spettacolare. Poi, un bel giorno, decidete di conquistare il mondo con chip AI così potenti che potrebbero calcolare l’età dell’universo mentre cucinano una perfetta omelette francese.
Categoria: Politica Pagina 3 di 4
Intelligenza Artificiale, Politica, Democrazia, Normativa, Regolamenti

La Commissione Europea pubblicherà a breve la seconda bozza del Codice di Condotta Generale sull’Intelligenza Artificiale. L’annuncio è stato fatto da Juha Heikkilä, consulente per l’AI presso l’Ufficio Europeo dedicato della Commissione, durante il suo intervento al vertice internazionale sull’Intelligenza Artificiale.

Tik Tok ha perso il ricorso di fronte alle Corte d’Appello di Washington contro la legge, firmata lo scorso aprile da Joe Biden, che prevede il divieto della piattaforma negli Stati Uniti a meno che ByteDance, la società cinese che la controlla, non venda l’App entro il prossimo 19 gennaio.

Sens. Elizabeth Warren, D-Mass., and Eric Schmitt, R-Mo
Nel cuore della crescente preoccupazione globale per il dominio delle grandi aziende tecnologiche, due senatori statunitensi, Elizabeth Warren (D-Massachusetts) e Eric Schmitt (R-Missouri), si stanno unendo per fare una mossa audace che potrebbe riequilibrare il panorama competitivo nella difesa e nella tecnologia. Con la proposta del Protecting AI and Cloud Competition in Defense Act, i due legislatori cercano di smantellare l’influenza spropositata che giganti come Google, Amazon e Microsoft esercitano sui contratti del Pentagono, in particolare quelli legati all’intelligenza artificiale (AI) e al cloud computing.

Il 5 dicembre 2024, il Senato degli Stati Uniti ha approvato il “Take It Down Act“, un passo significativo nella lotta contro la diffusione di contenuti pornografici creati tramite deepfake, utilizzando tecnologie di intelligenza artificiale. Questo fenomeno, che ha suscitato preoccupazioni tra esperti di privacy, legislatori e attivisti, riguarda la manipolazione e la falsificazione dei volti di individui per creare immagini e video pornografici senza il loro consenso. La legge, che ha ricevuto un ampio supporto bipartisan, mira a stabilire un meccanismo legale per rimuovere questi contenuti dalle piattaforme online, facendo leva sull’automazione e sull’intelligenza artificiale per identificarli e rimuoverli rapidamente.

Trump nomina uno “zar” per l’IA e le criptovalute: il sogno americano 2.0 tra algoritmi e blockchain
Donald Trump, sempre imprevedibile come un lancio di dadi su un tavolo di Las Vegas, ha sorpreso ancora una volta con un annuncio che sembra uscito da un episodio distopico di “Black Mirror“. Sì, ha deciso di nominare David Sacks, venture capitalist e podcaster, come il nuovo zar o dovremmo dire czar dell’intelligenza artificiale e delle criptovalute. Per chi non lo conoscesse, Sacks è un tipo che potrebbe tranquillamente venderti un’auto usata e convincerti che hai fatto un affare. Non solo è un esperto tecnologico, ma ha anche un talento innato nel parlare di tutto, dalle startup al libero mercato, passando per la libertà di parola.
Le dichiarazioni di Sundar Pichai, CEO di Google, rivelano un momento cruciale per l’evoluzione dell’intelligenza artificiale (IA). Pichai ha riconosciuto che i progressi più semplici da raggiungere, i cosiddetti “frutti a portata di mano”, sono ormai esauriti. Le sfide future saranno più complesse, richiedendo innovazioni profonde per ottenere risultati significativi. Questo scenario non solo segna una transizione per Google, ma riflette un fenomeno generale che coinvolge anche altri attori nel campo, come OpenAI e Microsoft.

Mercoledì ha segnato un cambio di passo nella politica antitrust degli Stati Uniti, con la nomina di Gail Slater a capo dell’applicazione delle norme del Dipartimento di Giustizia da parte del presidente eletto Donald Trump. Una figura già nota per le sue posizioni critiche verso il potere smisurato delle big tech, Slater si prepara ad assumere un ruolo chiave nella definizione del futuro dei giganti tecnologici come Google e Apple.

Negli Stati Uniti, il panorama della regolamentazione dell’intelligenza artificiale (AI) sta per vivere un’importante svolta con l’introduzione del AI Act of 2024, una proposta legislativa che punta a esaminare l’impatto dell’AI nei settori critici dei servizi finanziari e del mercato abitativo, immobiliare. Promossa congiuntamente da Maxine Waters (D-CA) e Patrick McHenry (R-NC), rispettivamente esponente del Partito Democratico e presidente del Comitato dei Servizi Finanziari della Camera, la legge rappresenta un raro esempio di collaborazione bipartisan in un’area tecnologica altamente complessa e in rapida evoluzione.

Al XX Foro di dialogo Spagna-Italia, tenutosi a Barcellona, Maria Chiara Carrozza, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha lanciato un allarme sul futuro tecnologico dell’Europa. “Il rischio che l’Europa sia solo regolatrice e non investa in ricerca è gravissimo” ha dichiarato, sottolineando la necessità di un investimento deciso nell’Intelligenza Artificiale per evitare di restare indietro rispetto a Stati Uniti e Cina.

Il mondo della regolamentazione finanziaria si appresta a vivere un cambiamento significativo con la nomina di Christopher Atkins, CEO di Shift4 Payments, da parte dell’ex presidente Donald Trump per sostituire Gary Gensler alla presidenza della U.S. Securities and Exchange Commission (SEC). La notizia, annunciata oggi, ha già suscitato notevole interesse tra osservatori del mercato, analisti e commentatori politici. La mossa di Trump potrebbe segnare un cambiamento sostanziale nel modo in cui la SEC si occupa di regolamentazione, in particolare in settori come le criptovalute, la fintech e la trasparenza aziendale.

Secondo quanto riportato dal WST, nel contesto del DealBook Summit organizzato dal New York Times, Sam Altman, CEO di OpenAI, ha offerto una visione intrigante delle dinamiche tra intelligenza artificiale, politica e potere economico. Al centro della discussione, il controverso rapporto con Elon Musk, l’uomo più ricco al mondo e leader di X (ex Twitter), Tesla e la sua neonata impresa AI, xAI.

Nella prima settimana del suo nuovo mandato, la Commissione europea sta cercando di dimostrare il proprio rinnovato impegno per la promozione di tecnologie net-zero, essenziali per garantire la competitività dell’industria europea e il rispetto degli obiettivi climatici. Vediamo quali sono gli sforzi della Commissione, i nuovi bandi per la decarbonizzazione e cosa prevede la seconda asta della Banca europea dell’idrogeno.

Immaginate questa scena: è tarda sera, siete comodamente sul divano con una tazza di tè, il vostro gatto ronfa beato, e all’improvviso il presidente del vostro Paese interrompe le trasmissioni con un discorso tanto improvviso quanto minaccioso. Non sta promuovendo un nuovo programma sociale, né annuncia che tutti avranno un giorno libero per meditare. No, dichiara la legge marziale. Sì, avete capito bene: esercito per le strade, oppositori nei guai e mercati in tilt. Questo è quello che è successo in Corea del Sud, dove il presidente Yoon Suk Yeol ha deciso che, se non puoi battere i tuoi avversari politici, almeno puoi metterli sotto coprifuoco.

All’indomani dell’ulteriore stretta Usa alle spedizioni verso la Cina di microchip avanzati, il governo di Pechino ha annunciato lo stop con effetto immediato all’export verso gli Stati Uniti di componenti chiave per la produzione dei microprocessori. Si tratta, in particolare, di gallio, germanio, antimonio e materiali superduri correlati dei quali la Cina è il primo fornitore mondiale. Un ulteriore passo in quell’escalation tra Usa e Cina a cui stiamo assistendo ormai da qualche anno.

La Cina si oppone alle ultime misure di controllo degli Stati Uniti sulle esportazioni di semiconduttori. Si tratta di “una tipica coercizione economica e una pratica non di mercato” ha dichiarato in una nota Un portavoce del ministero del Commercio cinese, secondo cui “gli Usa stanno dicendo una cosa e ne fanno un’altra, esagerando il concetto di sicurezza nazionale” e abusando “delle misure di controllo dell’export” con “comportamenti unilaterali”.

L’amministrazione di Joe Biden ha lanciato un’offensiva decisiva nella sua battaglia tecnologica contro la Cina, imponendo nuove severe restrizioni sull’export di semiconduttori avanzati. Questi componenti sono cruciali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e dei supercomputer, con applicazioni che spaziano dall’arsenale militare ai cyberattacchi e alla sorveglianza elettronica.

Elon Musk, Trump e la Legge di Murphy in Delaware
Questi sono giorni di vertiginosi successi per Elon Musk, che non sembra accontentarsi del suo impero tecnologico e del suo nuovo alleato d’eccezione, Donald Trump. C’è un luogo dove neppure il potere di Musk può trionfare: i tribunali del Delaware.

“L’Europa deve diventare il continente dell’Intelligenza Artificiale”, ha dichiarato con un pizzico di ottimisto Henna Virkkunen, vice presidente della Commissione europea con delega a sovranità digitale, sicurezza e democrazia, “il posto migliore al mondo per sviluppare un’IA affidabile e avanzata”.

In un contesto globale sempre più instabile, con la guerra che infuria ai confini dell’Europa e minacce crescenti alla sicurezza internazionale, l’Unione Europea deve affrontare la necessità impellente di rafforzare la propria difesa. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha lanciato un accorato appello durante il suo discorso di presentazione del nuovo Collegio dei commissari, sottolineando l’urgenza di aumentare la spesa europea per la difesa e di lavorare a stretto contatto con la NATO.

Elon Musk ha avviato una battaglia legale contro OpenAI, cercando di bloccare la trasformazione dell’organizzazione in una struttura a scopo di lucro. Attraverso una causa e una richiesta di ingiunzione (in allegato, interessenta da leggere), Musk accusa OpenAI di aver tradito la sua missione originale, che prevedeva lo sviluppo di un’intelligenza artificiale (IA) al servizio dell’umanità, e non finalizzata al guadagno. Questa disputa è radicata nella visione originaria del progetto, che aveva l’obiettivo di rendere le scoperte sull’IA aperte e accessibili a tutti.

Immaginate Reid Hoffman, miliardario, filantropo, fondatore di Linkedin e una sorta di Buddha della Silicon Valley, seduto su una poltrona di pelle, con il suo telefono in mano e una mappa della Nuova Zelanda aperta davanti. È l’immagine di un uomo che riflette sul futuro… e anche su quanto sia difficile decifrare quei maledetti confini tra North e South Island.

L’indebolimento della posizione neutrale di TSMC nelle tensioni USA-Cina
Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), gigante globale nella produzione di semiconduttori avanzati, è sempre più coinvolta nelle tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina. L’azienda, spesso definita la “Svizzera tecnologica”, affronta sfide crescenti nel mantenere una posizione di neutralità, specialmente alla luce di recenti sviluppi strategici e politici.

L’incontro tra Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta, e Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti, a Mar-a-Lago. la sua lussuosa proprietà ha colto di sorpresa molti osservatori. Questo incontro, avvenuto in un contesto in cui il settore tecnologico e la politica si trovano a un incrocio cruciale, segna un’evoluzione interessante delle dinamiche tra la Silicon Valley e il mondo politico. Ma cosa significa veramente questo passo per Zuckerberg e per il futuro delle sue piattaforme?

Gli sforzi della Cina per sviluppare semiconduttori per l’Intelligenza Artificiale nazionale si trovano ad affrontare nuove sfide alla luce delle nuove normative che gli Stati Uniti stanno preparando per limitare le esportazioni sudcoreane di chip di memoria avanzati alle aziende cinesi. In particolare, secondo gli addetti ai lavori, la Cina si troverebbe in una posizione critica se la fornitura di chip di memoria ad alta larghezza di banda (HBM) dalla Corea del Sud venisse interrotta a seguito delle nuove restrizioni statunitensi, a causa della mancanza di alternative nazionali.

Sabato scorso, il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha tracciato una linea chiara tra il progresso dell’intelligenza artificiale (IA) e le sfide geopolitiche, sottolineando che la tecnologia e la scienza aperta non possono essere fermate dalle barriere politiche. Le sue dichiarazioni arrivano in un momento cruciale, in cui Nvidia si trova al centro di tensioni tra Stati Uniti e Cina per il controllo dell’innovazione tecnologica.
Huang ha rilasciato queste osservazioni mentre riceveva un prestigioso dottorato onorario in ingegneria presso l’Università di Scienza e Tecnologia di Hong Kong (HKUST). Nel suo discorso, ha espresso grande rispetto per i contributi della Cina nel campo della ricerca scientifica e tecnologica, evidenziando come questi abbiano accelerato i progressi globali nell’intelligenza artificiale.

Il panorama tecnologico globale continua a essere plasmato da dinamiche politiche e strategiche complesse, con TikTok che si trova al centro di una battaglia geopolitica tra Stati Uniti e Cina. Secondo un recente rapporto del Wall Street Journal, Shou Chew, CEO di TikTok, avrebbe recentemente discusso con Elon Musk questioni legate alla politica tecnologica e all’amministrazione Trump, evidenziando il tentativo dell’azienda di navigare nelle acque turbolente delle regolamentazioni statunitensi.

Nel pieno della corsa agli armamenti digitali alimentata dall’intelligenza artificiale, il Regno Unito si posiziona in prima linea annunciando il Laboratory for AI Security Research (LASR), una nuova iniziativa strategica progettata per affrontare le minacce provenienti da Russia e altri attori ostili. Con un finanziamento iniziale di 8,22 milioni di sterline (10,3 milioni di dollari), questa struttura mira a rafforzare la sicurezza nazionale attraverso collaborazioni pubblico-private e un modello di “finanziamento catalitico“.

L’AI Act, di cui abbiamo più volte parlato, è entrato in vigore il 1° agosto 2024 e, come sappiamo è il primo quadro giuridico al mondo che affronta i rischi dell’Intelligenza Artificiale, fornendo agli sviluppatori e agli utilizzatori indicazioni chiare su requisiti e obblighi da rispettare. Tra le altre cose, ha identificato alcune categorie di sistemi di AI considerati particolarmente pericolosi, per i quali il divieto di utilizzo decorre a partire dal 2 febbraio 2025, il che vuol dire che le aziende hanno meno di 10 settimane per adeguarsi a quanto previsto dalla disposizione comunitaria.

Le principali aziende tecnologiche cinesi stanno espandendo le loro operazioni a Silicon Valley, in un tentativo di reclutare talenti statunitensi di alto livello, nonostante gli sforzi degli Stati Uniti per limitare lo sviluppo delle tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale generativa. Aziende come Alibaba, ByteDance e Meituan stanno aumentando la loro presenza in California, cercando di attrarre ingegneri, ricercatori e manager di prodotto che possano aiutarle a recuperare il terreno perso nella corsa globale verso il profitto dall’IA.

I servizi della Commissione europea e il Ministero dello Sviluppo Digitale e dell’Informazione di Singapore hanno firmato un accordo di cooperazione tra l’Ufficio europeo per l’Intelligenza Artificiale (IA) e l’Istituto per la Sicurezza dell’IA di Singapore.

Il Dipartimento di Giustizia (DOJ) degli Stati Uniti ha compiuto un passo epocale nel contesto dell’antitrust, chiedendo a un giudice federale di imporre a Google la vendita del browser Chrome e, in prospettiva, del sistema operativo Android. Questa mossa mira a interrompere quella che è stata definita come una posizione di monopolio illegale nel settore della ricerca online.

Gli Stati Uniti hanno ufficializzato un investimento di 1,5 miliardi di dollari, attraverso il CHIPS and Science Act, per sostenere l’espansione della produzione di semiconduttori di GlobalFoundries, rafforzando così la capacità produttiva nazionale. Questo finanziamento mira a migliorare la produzione in due stabilimenti chiave a Malta (New York) e Vermont, contribuendo ad alleviare la dipendenza da fornitori esteri e a evitare crisi di approvvigionamento come quelle vissute durante la pandemia.

Huawei sta affrontando ostacoli significativi nei suoi piani per lo sviluppo di chip avanzati per l’intelligenza artificiale, a causa delle recenti restrizioni imposte dagli Stati Uniti. Questi blocchi, progettati per limitare l’accesso di Huawei a tecnologie chiave, potrebbero rallentare notevolmente la capacità della Cina di competere a livello globale nel settore AI.

Elon Musk ha recentemente partecipato a una chiamata strategica che ha coinvolto Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, e il CEO di Google, Sundar Pichai. Questo incontro riflette la crescente influenza di Musk nella sfera politica e il suo impegno per plasmare le politiche tecnologiche. Dopo aver sostenuto Trump con un investimento di 118 milioni di dollari nella campagna elettorale, Musk punta a ottenere un ruolo cruciale nella nuova amministrazione, focalizzandosi sull’efficienza governativa e sulla regolamentazione tecnologica.

Il panorama tecnologico globale si prepara a una svolta epocale, guidata dalle politiche della nuova amministrazione Trump. La nomina di Brendan Carr alla guida della Federal Communications Commission (FCC) segna un segnale d’allarme per alcune delle principali aziende tecnologiche, come Meta Platforms, che già affrontano sfide legate alla moderazione dei contenuti e alle regolamentazioni della Sezione 230 del Communications Decency Act. Questo scenario, tuttavia, promette vantaggi significativi per settori emergenti come le auto a guida autonoma e potenziali esenzioni per giganti come Apple.

Il Presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato che la Cina è pronta a collaborare con l’amministrazione Trump, rieletta per un secondo mandato, sottolineando però l’importanza di rispettare alcune “linee rosse” fondamentali per Pechino. Durante un incontro internazionale a margine del vertice APEC 2024, Xi ha rimarcato che un rapporto stabile e cooperativo tra Cina e Stati Uniti è essenziale per entrambe le nazioni, oltre che per la comunità globale. Tuttavia, ha avvertito che eventuali sfide alle sovranità e agli interessi nazionali cinesi, come le politiche su Taiwan, il commercio o le questioni del Mar Cinese Meridionale, incontreranno una risposta decisa da parte di Pechino.

Donald Trump ha designato Brendan Carr, noto critico delle Big Tech, come prossimo presidente della Federal Communications Commission (FCC), un passo che segna un significativo cambiamento di direzione per l’agenzia di regolamentazione. Carr, già commissario senior dell’FCC dal 2017, si è distinto per il suo impegno contro le pratiche di censura percepita da parte delle piattaforme tecnologiche e per le sue posizioni a favore della deregolamentazione del settore. Questa nomina sottolinea l’intenzione dell’amministrazione Trump di affrontare il potere crescente delle Big Tech e di promuovere la libertà di parola online.

Il sistema di welfare automatizzato della Danimarca, gestito dalla Udbetaling Danmark (UDK), sta sollevando preoccupazioni significative riguardo alla discriminazione nei confronti di gruppi vulnerabili, tra cui persone con disabilità, individui a basso reddito, migranti, rifugiati e minoranze razziali. Il nuovo rapporto di Amnesty International, Coded Injustice: Surveillance and Discrimination in Denmark’s Automated Welfare State, mette in evidenza come l’uso massivo di algoritmi di rilevamento delle frodi, combinato con pratiche di sorveglianza di massa, stia minando i diritti individuali, la privacy e creando un clima di paura tra i beneficiari del welfare.