Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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Intelligenza Artificiale, Politica, Democrazia, Normativa, Regolamenti

La FTC lancia un’indagine sulle big tech

La Federal Trade Commission ha deciso di rispolverare la sua anima da paladina della libertà di espressione e ha lanciato un’indagine pubblica per capire se le grandi piattaforme tecnologiche stiano “censurando” gli utenti. In particolare, l’attenzione è rivolta a quei malcapitati che potrebbero essere stati esclusi dai servizi digitali a causa delle loro opinioni o affiliazioni politiche. Insomma, un’inchiesta sul fatto che le big tech siano cattive e opprimenti, ma solo nel momento in cui a lamentarsi è chi sta politicamente dalla parte giusta.

IRS licenzia 6.700 dipendenti: impatto sulla stagione fiscale e sulla politica federale

Il 20 febbraio 2025, l’Internal Revenue Service (IRS) degli Stati Uniti ha iniziato il licenziamento di circa 6.700 dipendenti, rappresentando circa il 7% della sua forza lavoro totale di 100.000 persone. Questa mossa fa parte di una più ampia iniziativa di riduzione del personale federale promossa dal presidente Donald Trump, con il supporto del magnate tecnologico Elon Musk, principale donatore della campagna presidenziale.

Draghi al Parlamento Europeo: “non si può dire di no a tutto, fate qualcosa”

Nel suo recente intervento al Parlamento Europeo a Bruxelles, l’ex presidente della Bce ed ex premier italiano Mario Draghi ha lanciato un appello urgente per l’Europa, sottolineando la necessità di agire rapidamente per non rimanere indietro nella corsa tecnologica e geopolitica globale. Le sue dichiarazioni, pronunciate durante la Settimana Parlamentare Europea 2025, hanno messo in luce le sfide che l’Unione Europea deve affrontare per mantenere la propria competitività e sicurezza economica.

L’Europa si è imposta i propri dazi: Mario Draghi e la necessità di una svolta radicale

L’Europa non deve più guardare agli Stati Uniti come il principale ostacolo alla sua crescita economica. Secondo Mario Draghi, l’ex premier italiano ed ex presidente della Banca Centrale Europea, il problema è interno: è l’Europa stessa ad aver imposto dazi su sé stessa, bloccata da un eccesso di burocrazia e regolamentazione.

In un intervento sulle colonne del Financial Times, Draghi lancia un monito forte e chiaro: per il Vecchio Continente è arrivato il momento di un “cambiamento radicale”. Le attuali politiche, spiega, non hanno garantito né prosperità economica né stabilità finanziaria, né tantomeno maggiore autonomia nazionale.

Il problema principale?

Burocrazia: il disegno di legge italiano sull’AI è ancora fermo, ma qualcosa si muove dietro le quinte

Dieci mesi dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri, il disegno di legge del governo sull’intelligenza artificiale è ancora bloccato nelle commissioni VIII e X del Senato. Un impasse che stride con la rapidità delle decisioni su IA prese a Washington, Bruxelles e Parigi. Alla base dello stallo ci sono ancora nodi da sciogliere, come la compatibilità con le norme europee sul copyright dell’AI Act e il confronto tra i ministeri coinvolti.

Trump punta su Brian Quintenz: il nuovo volto della CFTC tra cripto e Silicon Valley

Donald Trump ha deciso di puntare su Brian Quintenz come prossimo presidente della Commodity Futures Trading Commission, l’agenzia federale che dovrebbe garantire la trasparenza e la stabilità nei mercati dei derivati statunitensi. L’annuncio è arrivato dallo stesso Quintenz su X (ex Twitter, per chi si fosse perso l’ennesima trovata di marketing di Elon Musk). Per chi non lo sapesse, Quintenz al momento si occupa di politica per la divisione cripto di Andreessen Horowitz, il fondo di investimento che ha capito da tempo dove soffia il vento dei soldi facili. Prima di questo, era già stato commissario della CFTC, proprio durante il primo mandato di Trump, quindi nulla di nuovo sul fronte occidentale.

La Commissione Europea ritira la Direttiva sulla Responsabilità dell’IA (AILD): Quali prospettive per il Futuro?

Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha intrapreso un percorso ambizioso per regolamentare l’intelligenza artificiale (IA), mirando a bilanciare l’innovazione tecnologica con la tutela dei diritti dei cittadini. Questo viaggio normativo ha visto l’introduzione di proposte chiave come l’AI Act e la Direttiva sulla Responsabilità dell’IA (AILD).

L’AI Act, considerato il primo quadro giuridico orizzontale sull’IA, è stato proposto nell’aprile 2021 con l’obiettivo di affrontare i rischi associati all’IA e fornire requisiti chiari per sviluppatori, utilizzatori e utenti, modulati in base al livello di rischio delle applicazioni

Parallelamente, nel settembre 2022, la Commissione Europea ha presentato la proposta di Direttiva sulla Responsabilità dell’IA, mirata ad armonizzare le regole sulla responsabilità civile non contrattuale per i danni causati da sistemi IA.

Questa direttiva intende garantire che le persone danneggiate da sistemi IA ricevano lo stesso livello di protezione di coloro che subiscono danni da altre tecnologie, facilitando l’onere della prova per i richiedenti attraverso meccanismi come la divulgazione delle prove per i sistemi IA ad alto rischio e presunzioni confutabili

Elon Musk e la trasparenza finanziaria: audit della Federal Reserve e accesso ai sistemi del Tesoro

Recentemente, Elon Musk ha espresso il suo sostegno per un audit della Federal Reserve, sottolineando la necessità di una maggiore trasparenza e responsabilità all’interno delle agenzie governative. In una serie di post sui social media, Musk ha dichiarato che tutte le agenzie governative dovrebbero essere trasparenti e responsabili nei confronti del popolo.

Parallelamente, il Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE), guidato da Musk, ha ottenuto l’accesso ai sistemi di pagamento del Tesoro degli Stati Uniti. Questo accesso ha sollevato preoccupazioni tra ex segretari del Tesoro e altri esperti riguardo ai potenziali rischi per la privacy, la sicurezza informatica e la stabilità finanziaria del paese. Cinque ex segretari del Tesoro hanno espresso preoccupazioni per l’approccio dell’amministrazione Trump ai sistemi di pagamento chiave, citando rischi per la privacy, la sicurezza informatica e la sicurezza nazionale. Hanno criticato l’amministrazione per aver sostituito funzionari pubblici non partigiani con nominati politici, in particolare nel “dipartimento per l’efficienza governativa” (DOGE) guidato da Elon Musk.

L’Unione Europea risponde con decisione ai nuovi dazi statunitensi su acciaio e alluminio

L’Unione Europea ha annunciato una risposta ferma e proporzionata ai recenti dazi imposti dagli Stati Uniti su acciaio e alluminio. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha espresso profondo rammarico per questa decisione, sottolineando l’intenzione di proteggere lavoratori, imprese e consumatori europei. Questi dazi, fissati al 25% e senza eccezioni, sono considerati ingiustificati e dannosi per il sistema commerciale globale.

L’Unione Europea scommette sul futuro: un piano da 200 miliardi di euro per l’Intelligenza Artificiale

L’Unione Europea ha annunciato un ambizioso piano di investimento da 200 miliardi di euro nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale, con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione nel panorama tecnologico globale e competere con Stati Uniti e Cina.

Elon Musk: Espansione nei Pagamenti Digitali e Accesso ai Dati Governativi Sensibili

Secondo il Finacial Times Elon Musk, il magnate tecnologico e attuale leader del Department of Government Efficiency (DOGE) sotto l’amministrazione Trump, ha recentemente annunciato l’intenzione di annullare unilateralmente centinaia di milioni di dollari in sovvenzioni governative dopo aver ottenuto l’accesso al vasto sistema di pagamenti del Tesoro degli Stati Uniti. Questa mossa ha portato alle dimissioni improvvise di David Lebryk, un alto funzionario del dipartimento con oltre 36 anni di servizio, responsabile della supervisione dell’infrastruttura finanziaria del Tesoro.

Musk, noto per il suo approccio diretto e spesso controverso, ha dichiarato sulla piattaforma X (precedentemente Twitter) di essere impegnato a “chiudere rapidamente… pagamenti illegali” dopo che è stata pubblicata online una lista di sovvenzioni a organizzazioni luterane. Ha giustificato questa azione affermando che il suo team ha scoperto che “gli addetti all’approvazione dei pagamenti al Tesoro erano istruiti ad approvare sempre i pagamenti, anche a gruppi noti come fraudolenti o terroristici”.

Regno Unito e AI: Una Roadmap Visionaria che l’Europa Dovrebbe Imitare

Ho speso una buona parte della mia vita lavorando per Anglo Americani quello che li ha sempre caratterizzati, forse come ex potenza coloniale, è avere una Roadmap questa è la dimostrazione : Devi avere un Piano

Il governo britannico ha appena rilasciato un documento di policy destinato a rafforzare la sua posizione come potenza globale nell’intelligenza artificiale. Questa iniziativa, basata su 50 misure specifiche, non è solo una dichiarazione d’intenti, ma un piano strategico ben strutturato che dimostra la volontà di guidare il futuro dell’AI con investimenti mirati, regolamentazioni intelligenti e un ecosistema favorevole all’innovazione.

A differenza dell’Europa continentale, spesso intrappolata in un labirinto normativo e burocratico che rallenta lo sviluppo tecnologico, il Regno Unito adotta un approccio pragmatico, delineando obiettivi concreti e misurabili. Questa roadmap comprende l’espansione delle capacità di calcolo, lo sviluppo di hub dedicati all’AI, la creazione di zone di crescita specializzate, incentivi alla condivisione dei dati e un investimento strategico nella formazione e nel talento.

Elon Musk e l’Invasione delle Agenzie Governative: Quando la Disruptive Innovation Prende Controllo

L’immagine di Elon Musk come l’uomo che guida l’innovazione attraverso il caos è ormai consolidata. Eppure, il suo recente ingresso nel governo federale degli Stati Uniti sembra portare questo concetto a un livello decisamente più macabro e ironico. Secondo quanto riportato dal Washington Post, i suoi collaboratori stanno prendendo il controllo delle dinamiche interne di diverse agenzie governative cruciali, tra cui l’Office of Personnel Management, il Department of the Treasury e la General Services Administration (GSA). Ma in che modo l’imprenditore noto per il suo approccio irriverente sta influenzando il funzionamento della macchina burocratica americana?

Trump attacca la Fed: “Regolamentazione bancaria disastrosa” mentre Powell ignora la richiesta di taglio dei tassi

Recentemente, il presidente Donald Trump ha espresso forti critiche nei confronti della Federal Reserve (Fed) e del suo presidente, Jerome Powell, accusandoli di aver gestito in modo inadeguato la regolamentazione bancaria e di non essere riusciti a controllare l’inflazione.

In un post su Truth Social, Trump ha dichiarato: “Poiché Jay Powell e la Fed non sono riusciti a fermare il problema che hanno creato con l’inflazione, lo farò io”, sottolineando l’intenzione di affrontare personalmente le sfide economiche attuali.

Divisione Ideologica tra Musk e il Movimento MAGA: Implicazioni per il Mercato

Recentemente, si è osservata una crescente tensione tra Elon Musk, CEO di Tesla e SpaceX, e le figure di spicco del movimento “Make America Great Again” (MAGA) associato all’amministrazione Trump. Questa frattura ideologica potrebbe avere ripercussioni significative sul panorama politico ed economico degli Stati Uniti.

Nonostante Musk abbia sostenuto Donald Trump durante la campagna elettorale del 2024, la sua crescente influenza nell’amministrazione ha suscitato preoccupazioni tra i sostenitori più ferventi di Trump. In particolare, le posizioni di Musk su questioni come l’immigrazione qualificata e la regolamentazione tecnologica si discostano dalle tradizionali politiche nazionaliste del movimento MAGA. Ad esempio, Musk ha espresso supporto per i visti H-1B per lavoratori specializzati, una posizione che contrasta con la retorica anti-immigrazione di alcuni esponenti MAGA.

La Bussola per la Competitività: il piano Ue per l’Innovazione, l’AI e la Decarbonizzazione

La Commissione Europea accelera (finalmente) sulla competitività con un piano ambizioso che prevede un taglio della burocrazia fino al 35% per imprese e Pmi, un rafforzamento delle politiche di decarbonizzazione e un sostegno strategico all’innovazione, con un focus particolare sull’Intelligenza Artificiale. Questi sono i punti chiave della Bussola per la Competitività, presentata ieri dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Il documento programmatico, redatto in linea con le raccomandazioni di Mario Draghi, definisce le direttrici per il prossimo mandato e punta a “riaccendere il motore dell’innovazione europea”.

Piano Draghi. Arriva la Bussola Ue sulla competitività: investimenti, decarbonizzazione e sicurezza

Arriva la ‘Bussola della Competitività’, il piano della Commissione europea per affrontare le sfide sulla crescita dell’Ue individuate dai rapporti Draghi e Letta. L’intervento dell’esecutivo comunitario è atteso al Collegio dei commissari proprio nella giornata di oggi. Non sarà già un pacchetto normativo, ma una comunicazione sul piano di azione individuato a Bruxelles.

Deepseek: il Garante della Privacy chiede informazioni su gestione dati personali

Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni a Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e a Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek, sia su piattaforma web che su App. Lo si apprende da una nota del Garante.

Santa Sede: l’AI al servizio dell’uomo. Opportunità e sfide nella Nota Vaticana “Antiqua et Nova”

Il Vaticano ha pubblicato il documento “Antiqua et Nova”, una riflessione approfondita sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e Intelligenza Umana. Il testo, frutto della collaborazione tra il Dicastero per la Dottrina della Fede e quello per la Cultura e l’Educazione, affronta con equilibrio le potenzialità e le sfide legate all’AI, sottolineando che “non è una forma artificiale di intelligenza, ma uno dei suoi prodotti”. Approvata da Papa Francesco, la Nota mira a guidare genitori, educatori, scienziati e leader verso un uso etico e responsabile della tecnologia.

La nuvola oscura del Cloud e delle Tlc globali: il caso Starlink, TikTok e la raggiungibilità giuridica

La recente decisione di Starlink di bloccare TikTok, coinvolgendo anche gli utenti italiani, getta una luce inquietante sulla fragilità dell’infrastruttura digitale globale e sui rischi legati alla “raggiungibilità giuridica”. Questo episodio, per quanto apparentemente circoscritto, rappresenta un esempio concreto di come decisioni tecnologiche e geopolitiche possano avere un impatto diretto e spesso imprevedibile sugli utenti finali, specialmente quando i fornitori di servizi globali si trovano a operare in un vuoto normativo o, peggio, in una cornice regolatoria dominata da interessi unilaterali.

Rivoluzione Antitrust nel Regno Unito: Un Nuovo Corso Orientato alla Crescita

Il panorama antitrust del Regno Unito sta vivendo un cambiamento significativo con l’inaspettata rimozione di Marcus Bokkerink, presidente della Competition and Markets Authority (CMA), sostituito ad interim da un ex dirigente di Amazon. Secondo il Financial Times, questa decisione riflette la volontà del governo britannico di favorire un approccio più orientato alla crescita economica, allineandosi così a una tendenza globale che privilegia politiche pro-business.

La CMA, nel corso degli ultimi anni, aveva acquisito una reputazione per un atteggiamento particolarmente rigido, talvolta percepito come eccessivamente conservatore e poco pragmatico. Un esempio eclatante è stato il caso che ha visto Meta Platforms costretta a vendere Giphy. Nonostante si trattasse di una piattaforma americana che non generava ricavi nel Regno Unito al momento dell’acquisizione, la CMA giustificò la sua decisione sostenendo che Giphy avrebbe potuto, in futuro, rappresentare un potenziale concorrente per Meta. Questo tipo di ragionamenti prospettici, privi di un impatto tangibile immediato, hanno generato critiche sulla rigidità dell’approccio dell’ente.

TikTok, partita aperta. Trump firma il decreto: il divieto rinviato di 75 giorni

TikTok, dopo le vicende del 19 gennaio quando è stato prima oscurato per poi essere riattivato dopo le dichiarazioni di Trump in occasione dell’Inauguration Day, rimane al momento disponibile negli Stati Uniti per altri 75 giorni, durante i quali si valuteranno soluzioni che consentano all’App di sopravvivere al divieto, che altrimenti entrerà in vigore.

Stargate: Una Nuova Era per l’Intelligenza Artificiale negli Stati Uniti

Il Presidente Donald Trump ha annunciato oggi un’iniziativa senza precedenti nel campo dell’intelligenza artificiale (IA), presentando “Stargate“, un progetto ambizioso che prevede un investimento iniziale di 100 miliardi di dollari, con la prospettiva di raggiungere i 500 miliardi $ nei prossimi quattro anni. Questo sforzo congiunto coinvolge giganti tecnologici come OpenAI, SoftBank e Oracle, con l’obiettivo di sviluppare infrastrutture avanzate per l’IA negli Stati Uniti.

Il fulcro del progetto sarà la costruzione di centri dati all’avanguardia e impianti energetici necessari per supportare l’evoluzione dell’IA. Il primo di questi centri sorgerà in Texas, con piani di espansione in altri stati nel prossimo futuro. Masayoshi Son, CEO di SoftBank, Sam Altman di OpenAI e Larry Ellison di Oracle hanno partecipato all’annuncio ufficiale alla Casa Bianca, sottolineando l’importanza di questa collaborazione pubblico-privata.

Usa 2025: il discorso di insediamento di Donald Trump

Pubblichiamo qui di seguito il discorso di insediamento di Donald Trump come 47° Presidente degli Stati Uniti, pronunciato in occasione dell’Inauguration Day del 20 gennaio 2025.

“L’età dell’oro dell’America inizia adesso. Da oggi in poi, il nostro paese rifiorirà e sarà rispettato in tutto il mondo. Saremo l’invidia di ogni nazione nel mondo e non permetteremo più che ci si approfitti di noi”.

Londra accelera sul piano per “liberare l’AI”: la nuova iniziativa del governo del Regno Unito, Humphrey, Yes Minister

Il governo del Regno Unito sta lanciando un’innovativa iniziativa per integrare l’intelligenza artificiale (AI) nei propri processi burocratici e amministrativi, chiamata “Humphrey”.

Il nome, dal richiamo volutamente britannico, fa riferimento al celebre personaggio della sitcom degli anni ’80 “Yes Minister”, un omaggio ironico alla politica e alla burocrazia del paese.

C’è del Genio in Questo Disastro: La Corruzione come Nuova Normalità nell’Economia Tecnologica ?

Se fossi un editorialista del Financial Times, probabilmente ci ritroveremmo a leggere qualcosa del genere: una narrazione tragicomica dove la corruzione non è più un difetto, ma il fulcro di un’epopea surreale che confonde Wall Street e Hollywood, con l’aggiunta di un pizzico di Kafka. E, per quanto assurdo possa sembrare, non ci sono alieni in questa storia, ma solo esseri umani, potenti, e disperatamente umani.

Il titolo del New York Times era già abbastanza eloquente: “L’inaugurazione di Trump, inondata di denaro, esaurisce i benefit per i grandi donatori”. Ma, come in ogni commedia ben scritta, c’è sempre un dettaglio che sfugge. Non è che i VIP ticket siano finiti davvero: semplicemente, i donatori non stavano acquistando biglietti. Stavano comprando qualcos’altro. Qualcosa di più viscerale. La possibilità di scrivere il copione del futuro.

Le nostre élite tecnologiche, sono alle prese con problemi esistenziali. Non sanno più come creare prodotti che le persone amino davvero, ma hanno capito come trasformare il disastro in profitto. Ecco perché Elon Musk, uno che sarebbe perfetto per una scena con Diane Keaton e un taxi giallo, ha investito almeno 250 milioni di dollari per aiutare Trump a vincere le elezioni. Bezos, Zuckerberg e altri magnati non si sono certo tirati indietro, contribuendo con cifre astronomiche per essere sicuri che il loro nome non venisse dimenticato nel nuovo ordine delle cose.

Elon Musk e l’Apocalisse Programmata: Il profeta che dimenticò di profetizzare

Immaginate un futuro scritto da Isaac Asimov, ma con un tocco di ironia cosmica: un magnate visionario con l’ossessione di salvare l’umanità da un’intelligenza artificiale sfuggita al controllo. Ha denaro, potere e una piattaforma globale su cui gridare al pericolo. Poi, proprio nel momento critico, si distrae. Forse sta giocando a fare l’influencer su Twitter, forse sta costruendo razzi per Marte, o forse sta cercando di capire come convincere il mondo a pagare ancora di più per l’accesso ai suoi pensieri quotidiani. Questo non è un romanzo di fantascienza; è la realtà attuale, e il protagonista è Elon Musk.

Per anni, Musk ha avvertito il mondo dei rischi esistenziali posti dall’intelligenza artificiale avanzata. Non parliamo di scenari da film di serie B, ma di probabilità matematiche ben definite: secondo lui, c’è un 10-20% di possibilità che l’IA conduca all’estinzione umana. Numeri che mettono i brividi, specie se enunciati con il tono solenne di chi sembra avere in mano la sceneggiatura del futuro. Eppure, al culmine della sua ascesa politica e mediatica, Musk sembra aver perso la bussola.

Inauguration Day: Trump, è il 47° Presidente degli Stati Uniti

Donald Trump ha giurato oggi come 47° presidente degli Stati Uniti. Inizia così il suo secondo mandato alla Casa Bianca, dopo la vittoria alle elezioni di novembre 2024. “L’età dell’oro comincia adesso” ha dichiarato Trump subito dopo il giuramento “L’America sarà più grande e più forte. Il declino dell’America è finito”, annunciando poi tutta una serie di iniziative tra cui la dichiarazione dell’emergenza al confine col Messico, l’intenzione di procedere all’espulsione degli immigrati illegali, alla dichiarazione dell’emergenza energetica nazionale, spingendo su gas e petrolio, imponendo dazi sulle merci estere e dichiarando di voler firmare una legge contro la censura.

La febbre dell’insediamento di TRUMP: tra scottature di spigola e deregulation spaziali

Giovedì scorso, una selezionata élite di circa 200 fondatori e investitori ha sciamato nel lussuoso club privato Mar-a-Lago a Palm Beach, residenza simbolo dell’ex presidente Donald Trump.

Qui, tra calici scintillanti e un’atmosfera più adatta a un romanzo di Fitzgerald che a un vertice di innovazione, hanno gustato spigola scottata e torta al lime. Non mancava nemmeno un tocco di marketing spudorato: ogni ospite ha ricevuto un cappellino nero con il solenne slogan “Make Nuclear Great Again“.

Un omaggio perfetto da parte di Valar Atomics, una delle startup ospiti, per celebrare le speranze di un futuro reso glorioso da deregulation a pioggia nei settori spaziale e nucleare. La festa non era solo nei piatti: l’ambizione condivisa era quella di cavalcare il caos regolamentare per spianare la strada al prossimo “boom” tecnologico.

L’intelligenza Artificiale e l’economia del futuro: le prospettive di Anton Korinek, consulente per il G7, Anton Korinek

Quando le nazioni più potenti del mondo hanno cercato una guida su come l’intelligenza artificiale (IA) potrebbe influenzare le loro economie, si sono rivolte ad Anton Korinek, professore di economia presso la Darden School of Business dell’Università della Virginia. La sua esperienza nel prevedere gli impatti economici di una possibile automazione su vasta scala, in cui l’IA potrebbe rimpiazzare molte delle mansioni attualmente svolte dall’uomo, lo ha reso una figura centrale nel dibattito globale.

Korinek è stato selezionato tra pochi esperti internazionali per redigere un rapporto destinato ai recenti incontri delle nazioni del G7. Attraverso i suoi studi, ha delineato un quadro di “disruption” e “collasso salariale” che potrebbe accompagnare l’espansione dell’IA nei settori economici.

Big Tech, Politica e la Questione dei Contributi Milionari all’Inaugurazione di Trump

In Italia, un caso simile potrebbe sollevare questioni legali sotto l’accusa di conflitto d’interessi o abuso di potere, ma negli Stati Uniti si muove in un contesto normativo e culturale diverso, dove la trasparenza e il potenziale rischio di corruzione rimangono centrali. L’attenzione si è recentemente focalizzata su importanti donazioni effettuate dai giganti della tecnologia per il fondo inaugurale del Presidente eletto Donald Trump. Elizabeth Warren e Michael Bennet, senatori democratici, hanno alzato la voce chiedendo spiegazioni dirette a colossi come Amazon, Apple, Google, Meta, Microsoft, OpenAI e Uber.

Secondo le lettere inviate ai CEO e ai consigli di amministrazione di queste aziende, i senatori sospettano che tali contributi abbiano il duplice obiettivo di “evitare controlli, limitare la regolamentazione e guadagnarsi favori” dall’amministrazione Trump. La questione è particolarmente delicata considerando che molte di queste aziende sono già sotto la lente di ingrandimento del governo per indagini antitrust e regolamentazioni.

Stretta USA sull’esportazione di chip AI: nuove restrizioni per Cina e Russia, critiche da Nvidia e Oracle

Lunedì, l’amministrazione Biden ha svelato una serie di restrizioni controverse sull’esportazione di chip avanzati per l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di colmare le falle che hanno consentito il contrabbando di ingenti quantità di semiconduttori all’avanguardia verso Cina e Russia.

La nuova regolamentazione introduce un sistema di controllo multilivello per l’esportazione dei chip AI. I Paesi classificati come Tier-1, che includono 18 alleati degli Stati Uniti, tra cui Canada e Taiwan, avranno un accesso quasi illimitato a questi chip di ultima generazione. Al contrario, avversari strategici come Cina e Russia saranno completamente esclusi dall’importazione di tali semiconduttori. Per la maggior parte degli altri Paesi, sarà invece imposto un limite sul numero totale di chip che potranno essere importati.

Il Grande Gioco dell’Artico: Trump, la Groenlandia e il futuro delle rotte commerciali globali. Il ruolo di Russia e Cina

Con l’elezione di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti, la Groenlandia, un’isola danese situata tra l’Atlantico del Nord e il mare Artico – di cui generalmente si parla molto poco – è tornata ad essere un tema di grandissima attualità. Trump ha infatti fatto presente che “per la sicurezza nazionale e la libertà in tutto il mondo, gli Stati Uniti ritengono che la proprietà e il controllo della Groenlandia siano una necessità assoluta” non escludendo l’uso della forza per il raggiungimento di questo obiettivo. La dichiarazione, che molti hanno preso come una delle solite provocazioni del tycoon, ha un suo significato ben più profondo se letta all’interno dell’attuale contesto geopolitico. L’attenzione del nuovo Presidente degli Stati Uniti non riguarda solo le risorse minerarie dell’isola e gli immensi giacimenti di petrolio e gas non ancora sfruttati, quanto il ruolo strategico che la Groenlandia occupa nell’equilibrio delle rotte commerciali artiche, dove stanno entrando due giocatori di peso e ingombranti, come la Russia e la Cina.

META mette la freccia a destra

Un paio di anni fa, Donald Trump è stato bandito da Facebook. Ora, fermiamoci un attimo a riflettere: bandire Trump da un social network è come cercare di impedire al Titanic di affondare usando un secchiello da spiaggia. Funziona fino a un certo punto. Poi, solo pochi mesi fa, il nostro Donald minacciava di sbattere Mark Zuckerberg in prigione. Immaginate la scena: Mark in un completo arancione che cerca di insegnare a un gruppo di detenuti come ottimizzare il loro branding personale. Assurdo, vero?

Ma quello era allora. Adesso, i due sembrano vicini a firmare una specie di “Pax Meta.” Un armistizio moderno, che non prevede trattati ufficiali ma solo post su Instagram pieni di emoji sorridenti. Zuckerberg, come un Cesare digitale, ha deciso di porgere un ramoscello d’ulivo a Trump, abbandonando il programma di fact-checking di Facebook e altre cosette come le iniziative sulla diversità. Perché chi ha bisogno di fatti e inclusività quando puoi avere Donald Trump che ti segue su Threads?

USA. Nuove regole per l’esportazione di AI: una proposta per il controllo delle tecnologie di frontiera

Una bozza di nuovi controlli sulle esportazioni di intelligenza artificiale (IA) è recentemente trapelata da Inside AI Policy, suscitando dibattiti significativi nel settore tecnologico. Questa proposta mira a regolamentare l’esportazione dei modelli IA più avanzati, introducendo un sistema a tre livelli per controllare l’accesso ai componenti chiave e imponendo standard di sicurezza più rigorosi per i data center.

La bozza si concentra esclusivamente sui modelli IA più avanzati, stabilendo soglie che aumenteranno annualmente per mantenere il controllo sulle tecnologie emergenti. Questo approccio mira a prevenire la proliferazione incontrollata di tecnologie IA potenti, garantendo che solo gli attori con adeguate misure di sicurezza possano accedervi.

Si intensifica la guerra tecnologica tra Usa e Cina: Tencent e CATL nella lista nera del Pentagono

CATL, principale produttore di batterie al mondo (tra le altre è fornitore di Tesla) e Tencent Holdings, la società cinese di maggior valore, che opera in un’ampia gamma di attività che vanno dai social media ai giochi online, dal fintech al cloud computing e all’AI, sono finite nella lista nera del Pentagono. Washington ritiene che rappresentino una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, si legge in un documento pubblicato martedì sul Federal Register.

Il Futuro di TikTok sotto Esame: Tra Divieto e Accuse di Sicurezza, Report

Il 6 gennaio 2025, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e TikTok hanno presentato documenti contrastanti presso la Corte Suprema, delineando le rispettive posizioni in vista delle udienze programmate per il prossimo venerdì. Al centro della disputa c’è una legge che, se non bloccata, potrebbe imporre un divieto totale di TikTok negli Stati Uniti a partire dal 19 gennaio. La legge in questione obbliga TikTok a disconoscere i legami con la società madre cinese ByteDance, pena il blocco della piattaforma. Tuttavia, la popolare app di video social ha sollevato un appello, ritenendo la legge inadeguata e in conflitto con i diritti di libertà di parola garantiti dalla Costituzione degli Stati Uniti.

Giorgia Meloni negli Usa: energia, difesa, tecnologia e “caso Sala” al centro del vertice (personale) con Trump

La visita lampo di Giorgia Meloni negli Stati Uniti, presso la residenza privata di Donald Trump in Florida, pur avendo avuto un taglio strettamente privato, si è svolta in un clima riservato e produttivo. Pur avendo avuto un taglio strettamente privato e, sebbene, il motivo principale del viaggio, come riportato da diverse fonti, sia stato il tema relativo al “sequestro” da parte dell’Iran della giornalista italiana Cecilia Sala (attualmente detenuta nel carcere di Evin, con la generica accusa di “aver violato le leggi della Repubblica islamica”), l’incontro ha messo al centro temi cruciali per i rapporti bilaterali Italia-Usa. Un incontro che ha posto le basi per un rafforzamento delle relazioni transatlantiche in un momento cruciale per la sicurezza globale, l’innovazione tecnologica e la transizione energetica.

California all’avanguardia: nuove leggi per regolamentare i Deepfake e l’Intelligenza Artificiale

All’inizio del 2025, la California ha implementato una serie di leggi pionieristiche volte a regolamentare l’uso dei deepfake generati dall’intelligenza artificiale (IA), consolidando la sua posizione di leader nella legislazione tecnologica. Queste normative affrontano diverse problematiche legate all’IA, con l’obiettivo di proteggere i cittadini da abusi e manipolazioni digitali.

Una delle leggi più significative estende le normative contro la pornografia infantile, includendo le rappresentazioni di minori generate artificialmente. Questa misura mira a colmare le lacune legislative esistenti, riconoscendo che anche le immagini create dall’IA possono causare danni reali e perpetuare l’abuso. Inoltre, è stata introdotta una legge che criminalizza la creazione e la distribuzione di deepfake pornografici senza il consenso delle persone coinvolte, riconoscendo l’impatto devastante che tali contenuti possono avere sulla vita delle vittime.

Meta Platforms: Una Svolta Strategica con Joel Kaplan al Timone degli Affari Globali

Meta Platforms ha recentemente annunciato una significativa riorganizzazione ai vertici della sua struttura politica, nominando Joel Kaplan come nuovo Chief Global Affairs Officer, in sostituzione di Nick Clegg. Questa mossa strategica avviene in un momento cruciale, con l’imminente insediamento del Presidente eletto Donald Trump e il controllo repubblicano di entrambe le camere del Congresso degli Stati Uniti.

Joel Kaplan, figura di spicco nel panorama politico repubblicano, ha alle spalle una carriera di rilievo, avendo ricoperto il ruolo di Vice Capo dello Staff della Casa Bianca sotto l’amministrazione di George W. Bush. Entrato in Meta nel 2011 come Vicepresidente della politica pubblica statunitense, ha successivamente assunto la posizione di Vicepresidente della politica pubblica globale. La sua nomina a Chief Global Affairs Officer è vista come un tentativo di Meta di rafforzare i legami con l’amministrazione Trump, soprattutto alla luce delle critiche ricevute in passato riguardo alla gestione dei contenuti politici sulla piattaforma.

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