Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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Rivista.AI e’ il portale sull’intelligenza artificiale (AI) attualita’, ultime notizie (news) e aggiornamenti sempre gratuiti e in italiano

Il boom dei Data Center spinge il networking: Jefferies premia Coherent e Lumentum

L’espansione dei data center continua a spingere la domanda di soluzioni di networking sempre più performanti, con l’intelligenza artificiale che accelera la necessità di interconnessioni ad alta velocità. Secondo Jefferies, questo scenario sta creando opportunità significative per aziende chiave nel settore, come Coherent e Lumentum Holdings entrambe promosse con un rating di acquisto dall’istituto di investimento.

Il team di analisti guidato da Blayne Curtis ha evidenziato che Coherent non sta cavalcando una rivoluzione tecnologica, ma piuttosto consolidando la sua posizione dominante nel mercato dei transceiver a 400G, con una probabile leadership anche negli 800G. Tuttavia, l’azienda è stata penalizzata da una serie di acquisizioni fallite, ristrutturazioni e spese non necessarie, fattori che hanno inciso sul valore azionario. Un punto critico per Coherent rimane la capacità dei VCSEL di sostenere velocità di 200G per lane, ma la società si è detta fiduciosa nello sviluppo di soluzioni avanzate, affiancate da un business in crescita nelle tecnologie EML e Silicon Photonics (SiPho).

La Cina sconsiglia ai leader dell’IA di recarsi negli Stati Uniti per motivi di sicurezza

La Cina ha recentemente emesso direttive che invitano i principali imprenditori e ricercatori nel campo dell’intelligenza artificiale (IA) a evitare viaggi negli Stati Uniti a causa di preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale. Le autorità temono che durante tali viaggi possano essere divulgate informazioni sensibili sui progressi cinesi nell’IA e che gli esecutivi possano essere detenuti, utilizzati come strumenti nelle negoziazioni tra Stati Uniti e Cina.

Sesame rivoluziona l’interazione vocale con Maya: il nuovo assistente AI e gli occhiali smart always-on

La startup tecnologica Sesame, guidata da Brendan Iribe, co-fondatore ed ex CEO di Oculus VR, insieme ad Ankit Kumar, ex CTO e co-fondatore di Ubiquity6, e Ryan Brown, ex direttore dell’ingegneria di ricerca presso Meta Reality Labs, ha recentemente annunciato il lancio di un innovativo assistente vocale AI chiamato “Maya”. Questo assistente si distingue per la sua capacità di interazione naturale e coinvolgente, superando le limitazioni degli assistenti vocali tradizionali come Alexa di Amazon o Gemini. Gli utenti hanno riportato esperienze più fluide e conversazioni più realistiche con Maya, grazie alla sua capacità di comprendere e rispondere in modo contestuale e immediato.

Oltre all’assistente vocale, Sesame sta sviluppando occhiali AI progettati per essere indossati tutto il giorno. Questi occhiali offrono un audio di alta qualità e un accesso continuo a Maya, permettendo all’assistente di osservare e interagire con l’ambiente circostante dell’utente. Le immagini preliminari mostrano prototipi eleganti e leggeri, pensati per l’uso quotidiano senza compromettere il comfort.

Per garantire prestazioni elevate, Sesame ha addestrato il suo modello AI su un vasto dataset di circa un milione di ore di audio pubblicamente disponibile. L’azienda ha espresso l’intenzione di rendere open source i propri modelli, promuovendo la trasparenza e la collaborazione nella comunità tecnologica. Inoltre, nei prossimi mesi, è prevista l’espansione delle capacità linguistiche di Maya, passando dall’inglese a oltre 20 lingue, per servire una base di utenti globale più ampia.

Questo sviluppo rappresenta un passo significativo verso l’umanizzazione delle interazioni uomo-macchina, avvicinandosi a superare il “valle perturbante” nelle conversazioni vocali assistite da AI. Con il supporto di investitori di rilievo come Andreessen Horowitz, Spark Capital e Matrix Partners, Sesame è ben posizionata per rivoluzionare il modo in cui interagiamo quotidianamente con la tecnologia.

Per ulteriori dettagli e per provare una demo di Maya, è possibile visitare il sito ufficiale di Sesame.

Migliori strumenti AI per Generazione Immagini nel 2025

In questa directory abbiamo voluto raccogliere i migliori strumenti di Intelligenza Artificiale disponibili al momento per generare immagini nel 2025! Questa pagina contiene un elenco di tool AI per creare contenuti visivi unici, migliorare la qualità e automatizzare flussi di lavoro, ideali per artisti, designer, appassionati e semplici curiosi.

StepFunStep-Video-T2V,

𝗜𝗹 𝗱𝗶𝘃𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗜𝗔 𝘀𝗶 𝘀𝘁𝗮 𝗿𝗶𝗱𝘂𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗶ù 𝗹𝗮 𝗖𝗶𝗻𝗮 𝘀𝗶 𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗮 𝗽𝗶𝗲𝗻𝗼 𝗿𝗶𝘁𝗺𝗼. 𝗢𝗴𝗻𝗶 𝗽𝗼𝗰𝗵𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗮𝗶𝗼𝗻𝗼 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘃𝗮𝗻𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗜𝗔 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗲𝗻𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗶𝗻𝗮—𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗶ù 𝗿𝗮𝗽𝗶𝗱𝗶 𝗲 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗶.

𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗱𝗲𝘃𝗶 𝘀𝗮𝗽𝗲𝗿𝗲:

➜ Generazione video all’avanguardia – 30 miliardi di parametri, fino a 204 fotogrammi e ricostruzione video ad alta fedeltà con compressione spaziale 16×16 e temporale 8x.
➜ Architettura AI avanzata – Utilizza encoder di testo bilingue (inglese e cinese), DiT a piena attenzione 3D e ottimizzazione Video-DPO per migliorare la qualità e ridurre gli artefatti.
➜ Leader nei benchmark – Supera i modelli open-source e commerciali su Step-Video-T2V-Eval, spingendo oltre i confini della creazione video alimentata dall’AI.

You can try it here: https://yuewen.cn/videos

Github: https://github.com/stepfun-ai/Step-Video-T2V



Paper: https://arxiv.org/abs/2502.10248

Italia: il governo approva la legge delega per il ritorno al nucleare

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera preliminare a un disegno di legge che conferisce una delega al governo per regolamentare il ritorno dell’energia nucleare in Italia. Il testo, composto da quattro articoli, stabilisce una cornice normativa per lo sviluppo dell’energia nucleare sostenibile e della fusione, con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento dei target di decarbonizzazione e sicurezza energetica delineati dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). Contestualmente, l’esecutivo ha approvato anche un decreto contro il caro bollette, segnando una strategia più ampia per affrontare le sfide energetiche del Paese.

Protetto: 𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗮𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗔𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗔𝗜 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗲 𝗲𝘃𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗿𝗶𝘁𝗮𝗿𝗱𝗮𝘁𝗮𝗿𝗶? 

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La richiesta di Trump a Zelensky e le implicazioni per l’alleanza occidentale

La scena nello Studio Ovale si è trasformata in uno scontro che segnerà per sempre la storia della diplomazia moderna. La domanda, secca e brutale, che Volodymyr Zelensky ha rivolto a JD Vance “Sei mai stato in Ucraina?” non era solo un interrogativo di circostanza, ma una vera e propria sfida, un affronto velato da un cinismo che non lascia spazio ad equivoci. La risposta di JD Vance, “Ho visto storie…”, non fa che confermare la frattura insanabile tra le percezioni politiche e la realtà di una guerra che ha scosso il mondo intero. In queste parole, si riflette il disinteresse di chi guarda un conflitto dall’alto, come uno spettatore che osserva eventi distanti, senza sentirne la gravità.

OpenAI vuole farti pagare 20.000$ al mese per un agente AI: delirio o rivoluzione?

OpenAI e il feticismo del titolo: quando il PhD diventa una scusa per bruciare soldi

Il culto del titolo accademico ha ormai raggiunto livelli parossistici, e OpenAI sembra esserne un caso da manuale. L’idea che “PhD-level” sia una metrica affidabile per valutare competenze è tanto ridicola quanto diffusa. Un dottorato non è un attestato di intelligenza superiore, né una garanzia di capacità analitica straordinaria. È solo la prova che qualcuno ha avuto la pazienza (o la disperazione) di sopportare anni di stipendi da fame, burocrazia soffocante e una cultura accademica autoreferenziale.

Eppure, OpenAI –se le notizie sono accurate sembra convinta che l’unico modo per valutare l’output delle sue IA sia spendere cifre folli per assumere dottorandi a pacchi, mentre paga altri PhD per supervisionare il lavoro di quegli stessi dottorandi. Un meccanismo che, se fosse applicato a qualsiasi altra industria, farebbe ridere i polli. È come se un ristorante assumesse dieci chef stellati per cucinare un piatto di spaghetti, poi ne ingaggiasse altri cinque per assaggiarlo e altri tre per scrivere un report sulla qualità della pasta. Il tutto con un budget che permetterebbe tranquillamente di sfamare l’intera clientela per un anno.

Washington Post R.I.P.: Jeff Bezos e il tradimento della libertà di stampa

Quello che Jeff Bezos ha appena fatto al Washington Post è un colpo di scena tanto incredibile quanto deprimente. Un tempo, leggere il WP era parte integrante del fascino di vivere a Washington D.C., un’esperienza che oggi viene brutalmente svuotata del suo significato. È un tradimento in piena regola, un calcio alla storia di un giornale che più di ogni altro ha dimostrato cosa significhi fare giornalismo vero: sfidare il potere, denunciare gli abusi, costringere chi comanda a rendere conto delle proprie azioni. Cosa staranno pensando Woodward e Bernstein? Forse che il sogno di un giornalismo indipendente è ormai ridotto a cenere.

Chiunque creda che questi cambiamenti riguarderanno solo la pagina editoriale del giornale si illude. Sarebbe come pensare che l’incendio resti confinato a una sola stanza mentre l’intero edificio brucia. Il Washington Post è destinato a diventare l’ennesimo megafono di un potere che, invece di essere sfidato, sarà coccolato, assecondato, omaggiato. Da oggi in poi, il giornale che si vantava di far tremare i potenti si limiterà a scrivere ciò che i potenti vogliono leggere.

E questa vicenda dimostra molte cose, tutte sconfortanti. La prima è che neanche i miliardi comprano la libertà, figuriamoci la dignità. La seconda è che la democrazia e il pluralismo non muoiono nel buio, come il WP ci aveva fatto credere con il suo slogan, ma alla luce del sole, davanti a tutti, senza che nessuno muova un dito. E infine, e forse è la cosa più amara di tutte, dimostra che l’idea di poter contare sull’impegno delle grandi aziende per difendere la democrazia è una favola che ci raccontiamo per dormire meglio la notte. Le aziende hanno interessi, e questi interessi vincono sempre. Su tutto.

Se dobbiamo costruire alleanze sociali per difendere la democrazia, allora è il caso di smetterla con le illusioni. Oggi è una giornata nera per la libertà di stampa, per il pluralismo, per la democrazia negli Stati Uniti e nel resto del mondo.

Il Washington Post è morto. Riposi in pace.

Un Caffè, “Storico” al BAR dei Daini

Meta ha finalmente deciso di seguire il gregge e lanciare un’app autonoma per il suo Meta AI, perché evidentemente infilare il chatbot ovunque nelle sue piattaforme social non bastava. Zuckerberg sogna che diventi il “principale assistente AI”, come se il mondo avesse disperatamente bisogno di un altro chatbot. Intanto, si parla anche di un’app separata per Reels, perché chiaramente serviva un altro clone di TikTok, nel caso qualcuno non ne avesse abbastanza.

Nel club degli investimenti faraonici, Meta si prepara a costruire data center AI per un valore che potrebbe arrivare a 200 miliardi di dollari. E chi spunta fuori come possibile finanziatore? Apollo Global Management, perché se c’è una cosa che il mondo dell’AI insegna, è che i soldi non sono mai abbastanza. Strano, però, che Meta voglia raccogliere fondi da altri invece di attingere al proprio tesoro di liquidità.

OpenAI lancia Sora in Europa: l’AI video generator che scuote il mondo creativo

OpenAI ha recentemente esteso la disponibilità di sora, il suo avanzato strumento di generazione video basato su intelligenza artificiale, agli utenti del regno unito e dell’europa. Questo strumento consente la creazione di video realistici attraverso semplici prompt testuali, rappresentando un significativo passo avanti nella produzione di contenuti digitali. Tuttavia, il lancio di sora in queste regioni avviene in un contesto di accese discussioni riguardanti la protezione del copyright e l’uso dell’ia generativa.

Sora è accessibile esclusivamente agli abbonati ai piani premium di chatgpt: plus, al costo di $20/£20 al mese, e pro, a $200/£200 al mese. Gli utenti possono generare video fino a 20 secondi in risoluzione 1080p, con la possibilità di scegliere tra formati widescreen, verticali o quadrati. oltre alla creazione da prompt testuali, sora permette di caricare immagini per generare video correlati e offre funzionalità di editing come storyboard e remix, facilitando la personalizzazione dei contenuti.

Microsoft sfida Apple: Copilot arriva su macOS con nuove funzionalità AI avanzate

Microsoft ha annunciato oggi il rilascio di un’app nativa di Copilot per macOS, ampliando così la disponibilità del suo assistente AI oltre l’ecosistema Windows. Questa mossa segna un passo significativo nella strategia di Microsoft per rendere Copilot un punto di riferimento nel settore dell’intelligenza artificiale generativa, sfidando direttamente le soluzioni integrate di Apple come Siri.

L’app per macOS offre funzionalità simili alla versione Windows, consentendo agli utenti di accedere alla piattaforma web-based di Copilot per caricare immagini, generare contenuti testuali e ottenere risposte avanzate dall’AI. Tra le caratteristiche distintive spiccano la modalità scura e una scorciatoia da tastiera dedicata: con Command + Space, gli utenti possono attivare rapidamente Copilot, un’esperienza analoga al comando Alt + Space su Windows.

Meta prevede di rilasciare un’app Meta AI autonoma nel tentativo di competere con ChatGPT di OpenAI

La competizione nel mercato dei chatbot AI si sta intensificando rapidamente, e Meta sembra aver compreso che il semplice inserimento di Meta AI nelle proprie piattaforme social non basta per catturare l’attenzione degli utenti. Con il lancio di un’app stand-alone e l’introduzione di un modello a pagamento, l’azienda punta chiaramente a un posizionamento più strategico per competere con giganti come OpenAI, Google e Anthropic.

ChatGPT conquista l’Italia: boom di utenti, ma utilizzo ‘mordi e fuggi’

Negli ultimi anni, ChatGPT si è affermato come una delle soluzioni di Intelligenza Artificiale Generativa più utilizzate al mondo. Il 2024 ha segnato un’accelerazione significativa anche in Italia, dove, secondo i dati di Comscore, a dicembre 6,8 milioni di italiani hanno utilizzato la piattaforma di OpenAI. Questo dato evidenzia una crescita importante nelle abitudini di consumo digitale e una sempre maggiore integrazione dell’AI nei processi quotidiani di studio e lavoro.

OpenAI lancia gpt-4.5: il colosso dei modelli che non vuole essere il migliore

OpenAI ha appena annunciato il lancio di GPT-4.5, definendolo il suo “modello più grande e più competente fino ad oggi”. Tuttavia, c’è subito una precisazione: non è un modello di frontiera e, paradossalmente, potrebbe non essere all’altezza di o1 o o3-mini, due modelli interni che sembrano superarlo in diverse metriche. Un debutto con il freno a mano tirato.

Secondo OpenAI, GPT-4.5 offre miglioramenti nelle capacità di scrittura, una conoscenza del mondo più aggiornata e una personalità più raffinata rispetto ai modelli precedenti.

Ma attenzione: non introduce abbastanza novità per essere classificato come una vera evoluzione. Un documento trapelato prima dell’annuncio afferma che “GPT-4.5 non è un modello di frontiera, ma è il più grande LLM mai realizzato da OpenAI, migliorando l’efficienza computazionale di GPT-4 di oltre 10 volte”. Un bel traguardo tecnico, che però non porta con sé “sette nuove capacità fondamentali di ragionamento” rispetto ai precedenti aggiornamenti. Insomma, una crescita muscolare senza una reale svolta.

E costoso è la parola chiave qui. Il nuovo modello di OpenAI ha un prezzo API da capogiro di 75 $ per milione di token di input e 150 $ per milione di token di output, è dieci volte più costoso di Claude 3.7 Sonnet , il che lo rende potenzialmente proibitivo per molti sviluppatori e startup che intendono sfruttare questa tecnologia.

Tencent lancia Hunyuan turbo s: l’AI che ridefinisce la velocità e l’efficienza nel settore tecnologico

Nel panorama in rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale, Tencent ha recentemente presentato il suo ultimo modello, Hunyuan Turbo S, progettato per superare le limitazioni dei concorrenti “a pensiero lento”. Questo avanzamento rappresenta un passo significativo nella competizione globale per l’innovazione nell’IA.

Hunyuan Turbo S si distingue per la sua capacità di fornire risposte in meno di un secondo, eliminando i ritardi che affliggono modelli come DeepSeek R1 e Hunyuan T1. Questa rapidità non compromette la qualità; infatti, le competenze in ambito conoscitivo, matematico e di ragionamento di Turbo S sono paragonabili a quelle di DeepSeek-V3, un modello che ha recentemente superato ChatGPT di OpenAI in termini di download su app store.

Da Philadelphia al mondo: Roberto Navigli porta l’Italia ai vertici dell’intelligenza artificiale

Philadelphia accoglie il riconoscimento di un’eccellenza italiana nel campo dell’intelligenza artificiale: Roberto Navigli, ordinario di Intelligenza Artificiale presso la Sapienza Università di Roma, è stato insignito del prestigioso titolo di Fellow dell’AAAI (Association for the Advancement of Artificial Intelligence), l’organizzazione scientifica più autorevole nel settore dell’IA a livello globale.

Navigli è l’unico ricercatore europeo a ricevere il titolo nel 2025, un segnale forte della rilevanza internazionale delle sue ricerche. La motivazione ufficiale sottolinea i suoi “contributi significativi alla comprensione del linguaggio naturale multilingue e lo sviluppo di metodi ampiamente riconosciuti per la costruzione di risorse di conoscenza, la disambiguazione del testo e il parsing semantico”. Un riconoscimento che va ben oltre il merito accademico, testimoniando l’impatto rivoluzionario che le sue ricerche hanno avuto sul Natural Language Processing (NLP) a livello globale.

Bezos rifonda il Washington Post: libertà e mercato, il resto è rumore

Jeff Bezos ha deciso che il Washington Post non sarà più il vecchio e polveroso salotto intellettuale che tutti conoscevano. La sezione opinioni del giornale subirà una radicale trasformazione: pubblicherà solo articoli che sostengano la libertà personale e il libero mercato. Tutto il resto?

L’Italia punta sul nucleare di nuova generazione: in arrivo un DDL e una newco industriale

Il governo italiano accelera sulla ripresa del nucleare. Durante un’audizione alle commissioni riunite Attività produttive e Ambiente della Camera, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato l’intenzione del Consiglio dei Ministri di presentare un disegno di legge (DDL) per delineare il nuovo quadro normativo sul nucleare. Contestualmente, si sta lavorando alla creazione di una nuova realtà industriale che vedrà la partecipazione delle maggiori aziende pubbliche italiane.

Clean Industrial Deal: la Ue tra ambizione e compromessi. Basterà a rilanciare l’industria europea?

L’Unione Europea ha svelato il tanto atteso Clean Industrial Deal, un piano che punta a rilanciare la competitività industriale del continente con una ricetta basata su meno vincoli ambientali, più aiuti di Stato e un’opzione Buy European per contrastare la pressione di Stati Uniti e Cina. Accanto a questo pacchetto, Bruxelles ha presentato misure per ridurre la burocrazia e un piano per abbassare le bollette energetiche delle imprese, due elementi cruciali per rendere il contesto industriale europeo più dinamico.

Youtube answer: l’evoluzione della piattaforma verso l’interattività e l’IA

Nel corso degli anni, YouTube ha subito una trasformazione significativa, passando da una semplice piattaforma di condivisione video a un ecosistema multimediale interattivo e integrato. Questa evoluzione è stata caratterizzata dall’introduzione di nuove funzionalità e servizi che hanno ampliato le possibilità sia per i creatori di contenuti che per gli utenti.

na delle innovazioni più rilevanti è stata l’integrazione dell’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza utente. Strumenti come “Ask YouTube” e “Transvribe” consentono agli utenti di interagire direttamente con i contenuti video, ponendo domande e ottenendo risposte in tempo reale. Questi strumenti analizzano i video utilizzando trascrizioni e tecniche di embedding AI per estrarre informazioni pertinenti, rendendo l’apprendimento da video più efficiente e personalizzato.

La guerra dei chip AI: Nvidia domina, i big tech si preparano alla sfida

Nvidia è diventata il pilastro dell’intelligenza artificiale generativa grazie alle sue GPU avanzate, trasformandosi in una delle aziende più preziose al mondo. Il suo chip H100 è diventato così richiesto da essere ormai un bene di lusso, con prezzi alle stelle e disponibilità limitata. Questo dominio ha spinto il valore di mercato dell’azienda oltre il trilione di dollari, segnando un’era in cui i chip AI sono il nuovo petrolio dell’industria tecnologica.

Tuttavia, la leadership di Nvidia non è incontrastata. I giganti del settore, tra cui Microsoft, Meta, OpenAI, Amazon e Google, hanno deciso di progettare i propri processori AI per ridurre la dipendenza dalla casa di Santa Clara e abbattere i costi. OpenAI, ad esempio, è prossima al lancio del proprio chip sviluppato in collaborazione con TSMC, utilizzando la tecnologia a 3 nanometri per massimizzare efficienza e prestazioni.

Phi-4-multimodal e Phi-4-mini, Microsoft offre agli sviluppatori strumenti potenti e versatili per creare applicazioni AI avanzate

Microsoft ha recentemente ampliato la sua famiglia di modelli di linguaggio Phi con il lancio di due nuove versioni: Phi-4-multimodal e Phi-4-mini. Questi modelli sono ora disponibili su Azure AI Foundry e sulla piattaforma Hugging Face, offrendo agli sviluppatori strumenti avanzati per una varietà di applicazioni.

Phi-4-multimodal è un modello da 5,6 miliardi di parametri progettato per integrare e processare simultaneamente input di testo, immagini e audio. Questa capacità multimodale consente al modello di eccellere in compiti come il riconoscimento vocale, la traduzione, la sintesi, la comprensione audio e l’analisi delle immagini. Utilizzando tecniche avanzate di apprendimento cross-modale, Phi-4-multimodal permette interazioni più naturali e contestualizzate, facilitando lo sviluppo di applicazioni che richiedono una comprensione integrata di diverse forme di input.

La strategia della Casa Bianca per il futuro economico: tagli, privatizzazioni e nuovi accordi internazionali

L’amministrazione Trump sta tracciando una nuova rotta economica, con dichiarazioni e iniziative che puntano a ridisegnare il panorama finanziario e politico degli Stati Uniti, mettendo al centro la riduzione delle tasse, la riduzione della spesa pubblica e un aumento del debito. La proposta di bilancio del Partito Repubblicano, che già stava suscitando polemiche, diventa ancora più incisiva con l’indicazione di prepararsi a licenziamenti su larga scala nelle agenzie federali. Ma il quadro economico non si limita agli sviluppi interni; l’amministrazione si sta anche preparando ad affrontare sfide internazionali, con trattative in corso per accordi minerari strategici con l’Ucraina, a dimostrazione dell’approccio pragmatista adottato verso le alleanze internazionali.

Trump e la proposta dei visti “gold card” a 5 milioni di dollari

Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti, ha recentemente svelato una proposta che ha suscitato un acceso dibattito: l’offerta di visti per gli Stati Uniti con una “gold card” al costo di 5 milioni di dollari. La proposta, che viene presentata come una via d’accesso privilegiata per chi desidera trasferirsi negli USA, è tanto ambiziosa quanto controversa, e non mancherà di suscitare reazioni tanto entusiaste quanto critiche.

Il cuore della proposta di Trump è la creazione di un programma di visti per individui ricchi e investitori, una sorta di “green card” esclusiva, che promette accesso e privilegi legati alla cittadinanza statunitense. Questi visti, chiamati “gold card”, sarebbero venduti a un prezzo di 5 milioni di dollari, una cifra che potrebbe sembrare esorbitante ma che in realtà si rivolge a una nicchia di mercato di super-ricchi, imprenditori e personaggi di spicco che desiderano una residenza stabile e privilegiata negli Stati Uniti.

Amazon lancia Alexa plus: l’assistente vocale potenziato dall’intelligenza artificiale

Amazon ha finalmente svelato Alexa+ (Plus), la nuova versione del suo assistente vocale, potenziata dall’intelligenza artificiale generativa. Questa evoluzione rappresenta un salto significativo rispetto alla versione tradizionale di Alexa, grazie all’integrazione di modelli linguistici avanzati (LLMs) e un ecosistema di servizi più esteso, che include news, ordini online e interazioni con app di terze parti.

Alexa+ non sarà solo un assistente più intelligente, ma anche più proattivo. Sarà in grado di organizzare eventi nel calendario, acquistare biglietti per concerti e rispondere in modo più articolato e contestuale alle domande degli utenti. Inoltre, Amazon ha introdotto una nuova piattaforma web, alexa.com, e un’app mobile aggiornata per gestire e interagire con Alexa Plus in modo ancora più intuitivo.

AI Incident Database: un’analisi delle problematiche attuali

A partire dal novembre 2024, una parte significativa dell’arretrato di segnalazioni di incidenti SU AIID relativi all’intelligenza artificiale è stata processata, permettendo tra dicembre 2024 e gennaio 2025 di monitorare con maggiore efficienza gli eventi in tempo reale. Durante questo periodo, siamo riusciti a tenere il passo con i nuovi incidenti mentre continuavamo a scoprire casi precedenti che erano stati trascurati. Questo processo ci ha permesso di fare luce su una serie di eventi preoccupanti che continuano a evolversi e a influenzare la società, mostrando come l’intelligenza artificiale venga sempre più utilizzata per scopi dannosi, sia in ambito politico che sociale.

Taiwan sotto accusa: la Cina denuncia la cessione dell’industria dei chip agli Stati Uniti

La Cina ha recentemente accusato Taiwan di voler “regalare” la propria industria dei semiconduttori agli Stati Uniti in cambio di supporto politico da Washington. Questa dichiarazione segue notizie di discussioni tra Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (TSMC) e Intel riguardo a una possibile acquisizione di quote, sebbene nessuna delle due aziende abbia confermato ufficialmente tali trattative.

Secondo Pechino, il Partito Progressista Democratico (DPP) al governo a Taiwan starebbe sfruttando l’industria dei semiconduttori per ottenere vantaggi personali e promuovere l’indipendenza dell’isola, che la Cina considera parte integrante del proprio territorio. Le autorità cinesi sostengono che questa strategia mira a trasferire tecnologie chiave agli Stati Uniti, mettendo a rischio la sovranità tecnologica regionale.

Un sondaggio di Pew Research chiede come i lavoratori utilizzano i chatbot con IA


L’adozione degli AI chatbot nei luoghi di lavoro, come ChatGPT, Gemini e Copilot, sta delineando un panorama eterogeneo, con differenze significative in base all’età, all’istruzione e al settore professionale. Sebbene la maggior parte dei lavoratori (55%) affermi di utilizzarli raramente o mai, e quasi un terzo (29%) non ne abbia nemmeno sentito parlare, vi è una crescente nicchia di utenti che li impiegano regolarmente per diverse attività, tra cui ricerca di informazioni, revisione di contenuti scritti e stesura di documenti.

L’analisi dei dati di PEW Research mostra che i giovani lavoratori e coloro con un grado di istruzione più elevato sono i più inclini all’uso di questi strumenti. Tra i lavoratori tra i 18 e i 29 anni, il 23% dichiara di utilizzarli almeno alcune volte al mese, una percentuale che sale al 26% tra coloro che possiedono un titolo post-laurea. L’uso di AI chatbot è particolarmente diffuso tra chi svolge mansioni che richiedono la gestione di informazioni scritte e la ricerca di dati. Più della metà (57%) di coloro che utilizzano questi strumenti li impiega per trovare informazioni su argomenti specifici, mentre il 52% li usa per modificare testi e il 47% per la redazione di documenti e report. Tuttavia, solo il 27% li sfrutta per analizzare dati o scrivere codice e ancora meno (21%) per la creazione o modifica di immagini e video.

Le AI che parlano tra loro e ignorano gli umani: il teatrino digitale che non sorprende più

Un video di due agenti AI che conversano tra loro sta facendo il giro del web, ma non per la loro capacità di emulare la comunicazione umana. Il motivo? Dopo essersi resi conto di parlare con un loro simile, hanno smesso di fingere di essere umani e si sono lanciati in un linguaggio comprensibile solo ai computer. Una trovata che ha fatto sorridere gli esperti e allarmare i soliti catastrofisti.

Nel video, condiviso su X, si vede uno smartphone e un laptop in cui girano i due agenti AI. All’inizio sembrano quasi credibili: uno si presenta e chiede aiuto per una prenotazione. Poi il secondo, senza perdere tempo, ammette di essere un’intelligenza artificiale e propone di passare alla “modalità Gibberlink”, una sorta di codice segreto per macchine, sviluppato da Anton Pidkuiko e Boris Starkov, due ingegneri software di Meta. Tradotto: smettiamo di sprecare potenza computazionale e smascheriamo subito la farsa.

Claude 3.7 Sonnet gioca a Pokémon: l’intelligenza artificiale che impara e vince

Anthropic ha annunciato che la sua ultima versione di Claude, il modello 3.7 Sonnet, è riuscita a giocare e vincere al classico videogioco Pokémon, dimostrando capacità avanzate di ragionamento e adattamento.

Secondo un thread pubblicato su X, Claude 3.7 Sonnet ha sconfitto il primo capopalestra, Brock, dopo poche ore di gioco e ha battuto Misty nei giorni successivi. Un progresso che i modelli precedenti, come Claude 3.5 Sonnet, non erano in grado di raggiungere, spesso rimanendo bloccati o vagando senza una strategia chiara.

OpenAI lancia Deep Research: l’assistente personale per ricerche complesse su chatgpt

OpenAI ha recentemente introdotto una nuova funzionalità per ChatGPT denominata Deep Research, progettata per assistere gli utenti in attività di ricerca complesse che normalmente richiederebbero diverse ore di lavoro umano. Questa innovazione è disponibile per gli abbonati ai piani Plus, Team, Edu ed Enterprise di ChatGPT.

Deep Research si distingue per la sua capacità di operare in modo autonomo, pianificando ed eseguendo una serie di passaggi per raccogliere, interpretare e analizzare grandi quantità di dati provenienti da testi, immagini e PDF disponibili online. Questa funzionalità consente all’IA di adattarsi dinamicamente alle informazioni trovate, modificando il suo approccio in tempo reale quando necessario. In pratica, Deep Research funge da assistente personale virtuale, supportando gli utenti in progetti di ricerca articolati e fornendo risposte dettagliate e contestualizzate.

Alibaba sfida OpenAI: rilascia in open-source il modello ai WAN2.1 per immagini e video

Alibaba ha compiuto un passo strategico nell’arena dell’intelligenza artificiale generativa, rendendo open-source il suo modello Wan 2.1, specializzato nella creazione di immagini e video. Questa mossa si inserisce in un contesto di forte competizione nel mercato dell’AI, dove colossi tecnologici cinesi e occidentali si contendono la leadership.

Il gigante dell’e-commerce ha rilasciato quattro varianti del modello: T2V-1.3B, T2V-14B, I2V-14B-720P e I2V-14B-480P. Queste versioni offrono capacità avanzate di generazione di immagini e video, partendo sia da input testuali che visivi. Tra le innovazioni più rilevanti, il modello è in grado di gestire effetti testuali sia in cinese che in inglese, migliorando significativamente la qualità visiva grazie a un’elaborazione ottimizzata dei movimenti complessi, della risoluzione e della fedeltà fisica delle animazioni generate.

Il modello T2V-14B è progettato per la creazione di contenuti visivi di alta qualità, offrendo eccellenti dinamiche di movimento. D’altra parte, il modello T2V-1.3B rappresenta un equilibrio tra qualità e potenza computazionale, risultando ideale per una vasta gamma di sviluppatori, sia nel campo dello sviluppo secondario che nella ricerca accademica. Ad esempio, con un laptop standard, gli utenti possono utilizzare il modello T2V-1.3B per generare un video di 5 secondi a 480p in circa 4 minuti.

AI Festival 2025 un’occasione da non perdere

Rivista.ai parteciperà all’AI Festival 2025, l’AI Festival 2025, in programma il 26 e 27 febbraio a Milano presso l’edificio Roentgen dell’Università Bocconi, rappresenta un appuntamento imperdibile per professionisti, aziende e appassionati di intelligenza artificiale. Organizzato da WMF – We Make Future e Search On Media Group, l’evento si focalizza sull’integrazione dell’AI nei processi aziendali, lavorativi e sociali, esplorando sia le applicazioni pratiche che le implicazioni etiche di questa tecnologia emergente.

Il programma formativo dell’AI Festival 2025 è strutturato per offrire una visione completa e approfondita delle diverse sfaccettature dell’intelligenza artificiale. Tra le sessioni previste, spiccano due percorsi principali:

  • AI Agents: dedicato all’evoluzione degli agenti AI e alle loro applicazioni in vari settori, analizzando come queste tecnologie stiano trasformando le interazioni e i servizi.
  • Deep Tech: un’immersione nei trend tecnologici emergenti, offrendo una comprensione avanzata delle innovazioni che stanno plasmando il futuro dell’AI.

Oltre a queste aree tematiche, l’evento prevede sessioni plenarie e 14 sale formative, con interventi di oltre 160 esperti di fama mondiale. Tra gli speaker confermati, figurano rappresentanti di aziende leader come IBM, Microsoft e Oracle, nonché esponenti di istituzioni italiane ed europee, tra cui l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e il Parlamento Europeo. Questi interventi offriranno approfondimenti su temi quali la trasformazione digitale, il marketing, la programmazione e la governance nell’era dell’intelligenza artificiale.

Il Governo Britannico ha trovato un nuovo modo per far arrabbiare tutti MAKE IT FAIR

Oggi, in un raro momento di armonia, i principali giornali britannici sono finalmente d’accordo su qualcosa. No, non è un miracolo, né un evento astrologico straordinario. È solo che le loro prime pagine sono state sommerse dallo stesso messaggio: un enorme “MAKE IT FAIR” stampato su sfondi blu, un grido disperato delle industrie creative per proteggere il diritto d’autore dallo sfruttamento selvaggio dell’intelligenza artificiale.

La trovata pubblicitaria fa parte dell’iniziativa “Make It Fair”, che cerca di convincere i lettori a difendere la creatività britannica da un piano del governo che, con il pretesto di incentivare l’innovazione, permetterebbe alle aziende di AI di addestrare i loro modelli su contenuti protetti da copyright… senza nemmeno disturbarsi a chiedere il permesso. Perché sì, l’idea brillante è quella di trasformare il lavoro di giornalisti, scrittori, musicisti e artisti in un gigantesco buffet gratuito per gli algoritmi.

Microsoft libera Copilot: accesso illimitato a o1 reasoning e voice per tutti

Microsoft ha deciso di rendere illimitato l’uso di Copilot Voice e della funzione “Think Deeper” basata sul modello di ragionamento o1, offrendo un accesso senza restrizioni a tutti gli utenti. Questo passo segna un’ulteriore democratizzazione delle capacità avanzate dell’intelligenza artificiale di Microsoft, eliminando le precedenti limitazioni imposte ai free user.

Con questa mossa, Microsoft consolida il proprio impegno nel rendere le sue tecnologie AI più accessibili, pur mantenendo alcune distinzioni per gli abbonati premium. L’azienda ha confermato che, mentre tutti potranno beneficiare di queste funzionalità senza limiti, gli utenti di Copilot Pro (a pagamento) continueranno ad avere vantaggi esclusivi, come l’accesso prioritario ai modelli più recenti durante i picchi di utilizzo e l’integrazione avanzata con le app Microsoft 365 come Word, Excel e PowerPoint.

Google sfida Github Copilot: Gemini Code Assist gratuito per sviluppatori individuali

Google ha annunciato il lancio globale di Gemini Code Assist in versione gratuita per sviluppatori individuali, un’innovativa soluzione di AI coding che punta a democratizzare l’accesso agli strumenti di assistenza alla programmazione avanzata. L’obiettivo è rendere le capacità dell’intelligenza artificiale disponibili a studenti, hobbisti, freelance e startup, offrendo un’alternativa più generosa rispetto alle limitazioni imposte da altri assistenti di codice.

Kate Bush e oltre 1.000 artisti contro l’AI: un album di silenzio per protestare contro la nuova legge UK

Kate Bush ha scelto di reinterpretare John Cage, ma questa volta il silenzio è un atto di ribellione. È una delle oltre 1.000 firme illustri, tra cui Damon Albarn, Annie Lennox e Hans Zimmer, che hanno aderito a un progetto musicale unico: un album composto interamente da registrazioni di studi e spazi vuoti. Questa iniziativa è una protesta contro la proposta del governo britannico di modificare le leggi sul copyright, consentendo alle aziende di intelligenza artificiale di addestrare i loro modelli su opere protette, a meno che i detentori dei diritti non facciano esplicita richiesta di esclusione.

Washington rilancia la guerra dei chip: nuove restrizioni contro la Cina per frenare l’ascesa tecnologica

L’amministrazione Trump sta pianificando di rafforzare le restrizioni sui semiconduttori verso la Cina, ampliando gli sforzi precedenti per limitare i progressi tecnologici di Pechino. Recentemente, funzionari statunitensi hanno avviato discussioni con i loro omologhi giapponesi e olandesi per limitare la manutenzione delle apparecchiature per semiconduttori in Cina da parte di ingegneri di aziende come Tokyo Electron e ASML. Inoltre, sono in programma controlli più severi sulle esportazioni di chip Nvidia destinati al mercato cinese. L’obiettivo dell’amministrazione è ottenere il supporto di alleati chiave per implementare restrizioni simili a quelle già imposte alle aziende americane di apparecchiature per chip, come Lam Research, KLA e Applied Materials. Né i portavoce di Nvidia né il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria giapponese hanno commentato la questione. Si attendono risposte da Tokyo Electron, ASML, dalla Casa Bianca e dal Ministero olandese del commercio estero.

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