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Luciano Floridi guida la crescita culturale attraverso il Capitale Semantico

C’è un nuovo lessico che si sta imponendo nelle aziende e nelle università più avanzate del mondo. Non parla di algoritmi, ma di significato. Lo chiamano Capitale Semantico, e se non ne hai mai sentito parlare, è probabile che la tua organizzazione stia ancora navigando a vista nell’oceano digitale. A Milano, il 19 e 20 novembre a Milano, si accenderà il faro più potente su questo concetto, grazie a Orbits Dialogues with Intelligence, il progetto guidato da Luciano Floridi e ideato con Manuela Ronchi, che promette di trasformare la conversazione sulla tecnologia in un dibattito sul senso stesso del futuro.

Superintelligenza artificiale: il grande bluff del divieto universale

Il mondo sembra impazzito all’idea di una superintelligenza artificiale fuori controllo, e ieri l’ennesimo appello catastrofista ha fatto il giro dei media. Il Future of Life Institute ha lanciato una lettera aperta firmata da Nobel, esperti di sicurezza nazionale, ricercatori AI, attori e musicisti, tutti uniti sotto il vessillo di un divieto globale per la superintelligenza artificiale fino a quando non sarà “affidabilmente sicura e controllabile, con consenso pubblico”.

Tradotto: non aprite l’armadietto della bestia finché non avete il fermoporta adeguato. I firmatari includono nomi eclettici quanto improbabili: Joseph Gordon‑Levitt, will.i.am, Geoffrey Hinton, Richard Branson e persino Steve Wozniak. L’idea di portare un attore di Hollywood e un musicista pop al tavolo della regolamentazione globale fa sorridere, ma è anche geniale nella sua capacità di generare attenzione mediatica immediata.

L’AI che cresce con le persone: a Genova nasce Fusion AI Labs

Immaginate di entrare in una villa del Quattrocento, Villa Quartara, immersa in un parco secolare e affacciata sul mare di Genova, il 21 ottobre 2025. Le pareti affrescate fanno da sfondo a un convegno dal titolo semplice ma ambizioso: “L’AI cresce con le persone per la competitività del Paese”. Non è una lezione accademica, piuttosto una conversazione a più voci che, filo dopo filo, cuce insieme istituzioni, università, imprese e politica, con uno sguardo all’Europa. Il risultato è la nascita di Fusion AI Labs, un laboratorio che vuole essere contemporaneamente un ponte, un acceleratore e un luogo di incontro.

L’AI come ponte tra uomo, impresa e società: l’intervento di Elena Bonfiglioli a Genova

Nel cuore del convegno “L’AI cresce con le persone per la competitività del Paese”, ospitato ieri a Villa Quartara, Elena Bonfiglioli, Global Business Leader for Healthcare di Microsoft, ha delineato una visione dell’intelligenza artificiale in ambito lavorativo come “collega cognitivo”, non come sostituto, in grado di ridefinire modelli economici, organizzazioni e creatività umana. L’evento ha coinciso con il lancio di Fusion AI Labs, un hub che ambisce a unire ricerca, impresa e società, trasformando la tecnologia in leva di sviluppo competitivo e umano.

OpenAI Sora 2 produce video realistici che diffondono false affermazioni 80 % delle volte: ecco perché è un disastro tecnologico

Potrei cominciare con una bella provocazione: se vedere è credere, Sora 2 sta costruendo un mondo di illusioni facili da vendere. Secondo l’analisi di NewsGuard, quando i ricercatori hanno chiesto a Sora di generare video su affermazioni false, nel 16 su 20 casi il risultato era un video credibile che propagava disinformazione. (Notizia NewsGuard)

L’intervallo è netto: l’app ha creato falsi che sembrano reportage, ma non c’è traccia di verità. Tra le scene fabbricate: un funzionario elettorale moldavo strappa schede pro-russe, un bimbo viene fermato da agenti dell’immigrazione statunitense, uno “spokesperson” della Coca-Cola dichiara che la società non sponsorizzerà il Super Bowl. Tutti eventi mai accaduti.

OpenAI lancia ChatGPT Atlas e apre la guerra dei browser intelligenti

Quando OpenAI decide di sparare un colpo, di solito fa centro. Stavolta ha puntato dritto alla prua di Google, lanciando ChatGPT Atlas, il primo AI browser capace di fondere la navigazione web con un’assistenza intelligente integrata. Non più solo chatbot o modelli linguistici, ma una piattaforma che riscrive la grammatica stessa dell’accesso al web. Un gesto calcolato, quasi arrogante, che rivela una strategia chiara: non più essere dentro internet, ma diventarne l’interfaccia.

Chip di cartone o realtà? la Cina sfida Nvidia nel calcolo analogico

C’è un rumore strano nel mondo dei transistor. Un suono di ritorno al passato che arriva da Pechino, dove un gruppo di ricercatori dell’Università di Peking sostiene di aver costruito un chip analogico capace di battere le GPU digitali più avanzate, compresa la mitologica Nvidia H100. Non è una boutade accademica: la notizia è finita su Nature Electronics, il che in sé è già un indicatore di serietà scientifica, anche se la prudenza rimane d’obbligo. Secondo i dati dichiarati, il nuovo superchip cinese, basato su memorie resistive, potrebbe elaborare calcoli mille volte più velocemente e con cento volte meno energia rispetto ai processori digitali tradizionali. Sembra fantascienza, ma la fisica a volte ha la tendenza a fare il verso alla magia.

Pace in Ucraina, Trump e il piano in 12 punti che rischia di saltare al primo colpo di vento diplomatico

In Europa si respira un misto di speranza e pragmatismo esasperato, mentre alcuni stati stanno tessendo un piano in 12 punti per la pace in Ucraina, un documento che sembra più un esercizio di ingegneria diplomatica che un accordo reale. La proposta prevede di congelare le linee del fronte attuali, mettere in sicurezza i bambini deportati, scambiare prigionieri, e garantire all’Ucraina fondi per la ricostruzione e un percorso rapido verso l’Unione Europea. A supervisionare tutto ci sarebbe un consiglio di pace guidato da Donald Trump, un dettaglio che fa sorridere i diplomatici più navigati e rabbrividire chi ha memoria di precedenti negoziati trumpiani.

Anche gli dèi del cloud sanguinano: riflessioni sull’interruzione AWS e la fragilità digitale globale

Ci sono momenti in cui il mondo tecnologico, così sicuro del proprio potere, inciampa nel cavo della sua stessa arroganza. L’interruzione AWS della scorsa settimana è stata uno di questi momenti. Dodici ore di blackout globale per un’infrastruttura che regge sulle sue spalle buona parte dell’Internet moderno. Un evento che ha ricordato a tutti, con un sarcasmo quasi cosmico, che anche il cloud può precipitare. E quando cade, non lo fa in silenzio: porta con sé Zoom, Netflix, Reddit, Snapchat e una fetta consistente della produttività digitale mondiale.

OpenAI ha lanciato il suo nuovo browser, ChatGPT Atlas

OpenAI ha lanciato ChatGPT Atlas, un browser web alimentato dall’intelligenza artificiale, sfidando direttamente Google e altre startup emergenti come Perplexity. Disponibile da oggi su macOS, con versioni in arrivo per Windows, iOS e Android, Atlas integra ChatGPT direttamente nell’esperienza di navigazione, offrendo una nuova modalità di interazione con il web.

Il vicepresidente USA J.D. Vance in Israele: ottimismo sulla fragile tregua a Gaza

Il vicepresidente americano J.D. Vance ha fatto il suo ingresso in Israele con l’aria di chi sa di dover parlare di pace in una zona dove la parola stessa sembra un concetto teorico. Il cessate il fuoco a Gaza, in vigore dal 10 ottobre 2025, è fragile, ma Vance non esita a dichiarare che “va meglio di quanto mi aspettassi”. Accanto a lui, Steve Witkoff parla di risultati superiori alle previsioni, mentre Jared Kushner, genero di Donald Trump e uno degli architetti dell’accordo, sottolinea la complessità della transizione: “Entrambe le parti stanno passando da due anni di guerra intensa a una postura di pace”. Tradotto in termini non diplomatici, significa che la tregua è come un piano urbanistico su terreno instabile: teoricamente solida, ma pronta a crollare al primo terremoto di violenza o incomprensione.

Unitree H2: tra fascino, spettacolo e tanta retorica tecnologica

Unitree Robotics ha appena sganciato sul suo profilo social un video teaser del suo nuovo umanoide H2, corredato da coreografie ben oliate, pose da passerella e una maschera-faccia “bionica” che sembra voler superare la soglia dell’“uncanny valley”. L’operazione è audace: un mix tra show, vetrina tecnologica e propaganda da startup stellare. Ma cosa sappiamo davvero di questo H2, e quanto le promesse reggono lo scettro dell’analisi critica?

La corsa alla LUNA tra ego, ritardi e contratti federali: quando la NASA gioca a risiko con Elon Musk e Jeff Bezos

La Luna, si sa, non aspetta nessuno. Ma sembra che Elon Musk abbia deciso di farla attendere un po’ più del previsto. SpaceX è ufficialmente “in ritardo” nella preparazione di Starship, il veicolo che dovrebbe portare di nuovo l’uomo sulla superficie lunare nell’ambito della missione Artemis III, quella che la NASA sognava di vedere decollare nel 2027 con l’entusiasmo di un film di fantascienza anni Ottanta. Invece, a giudicare dalle parole dell’amministratore facente funzioni della NASA, Sean Duffy, la situazione è più simile a una puntata di Succession ambientata nello spazio.

Sembra tanto il gioco delle 3 carte: Nvidia, OpenAI e il prestito in bilico

L’idea che Nvidia possa garantire parte dei prestiti che OpenAI intende contrarre per costruire data center suona come un trucco da prestigiatore: sembra tutto bello, finché non si scopre l’imbroglio. Secondo il Wall Street Journal, Nvidia starebbe valutando questo passo rischioso nell’ambito di una partnership più ampia che punta a trasformare i chip in un business “a rendita”. Se OpenAI non dovesse ripagare, il gigante dei semiconduttori potrebbe trovarsi con un debito gigantesco sulle spalle.

Subway Builder: il videogioco che trasforma la pianificazione urbana in un ossessivo rompicapo strategico

Subway Builder non è “solo un gioco”: è un manifesto digitale per chi crede che le infrastrutture siano l’ossatura vivente della città. Al netto delle luci da videogioco, questo simulatore incrocia dati reali, vincoli ingegneristici, modelli comportamentali e desideri utopici per costruire un sistema metropolitano credibile — con risultati talmente avvincenti che rischi di perderci notti intere.

Cosa sappiamo davvero di Deepseek OCR

DeepSeek ha appena annunciato un modello che converte testo + layout in “token visivi compressi” e poi ricostruisce il contenuto testuale da questi token con alta fedeltà. Il principio è “optical compression del contesto”: anziché processare migliaia di parole come token testuali, si trasforma la pagina in immagine, si codifica l’immagine in pochi token (vision tokens) e il decoder li espande in testo. In molti casi arrivano a compressione ~10× con ~97 % di accuratezza. In modalità estrema, con compressione 20×, l’accuratezza cala —iamo nell’ordine del ~60 %.

La strategia “Go-to-Market” di Snowflake spinge l’adozione AI nelle aziende

Secondo l’analisi della società di investimento Wedbush, la strategia go-to-market di Snowflake ha notevolmente incrementato il suo dealmaking con le grandi aziende. La piattaforma dati cloud-based di Snowflake si posiziona come un supporto essenziale per la crescente adozione di casi d’uso legati all’Intelligenza Artificiale (AI). Gli analisti di Wedbush, guidati da Daniel Ives, hanno evidenziato in una nota agli investitori che Snowflake è ancora nelle prime fasi di sfruttamento della domanda di AI, con capacità forti e innovative che i suoi clienti possono utilizzare. Questo sta generando un flusso di accordi sempre più consistente per l’azienda.

OpenAI avanti. Google rincorre cosa significano 6 miliardi di token al minuto?

La corsa per il dominio dell’intelligenza artificiale consumer è diventata un duello a tutto campo e i numeri emersi di recente rivelano che OpenAI non solo ha un vantaggio, ma rischia di trasformarlo in un’abissale distanza. Al contempo Google non si è fermata ma la domanda è: quanto può recuperare?

OpenAI ha dichiarato durante il suo recente evento DevDay che la piattaforma API elabora 6 miliardi di token al minuto, un salto di venti volte rispetto a due anni fa. Inoltre la piattaforma ChatGPT ha superato gli 800 milioni di utenti attivi settimanali. Numeri che gridano “dominanza”: un network globale, utenti consumer in massa, infrastruttura che mangia token a livelli industriali.

Tribute to Jonathan Carroll: un viaggio tra sogno e realtà

Jonathan Carroll, autore pluripremiato di fantasy, riesce a trasformare la realtà quotidiana in uno specchio deformato, dove il confine tra il reale e il surreale si dissolve con eleganza pericolosa. Black Eye Media AB, sotto la regia di Jakob Söe-Pedersen, celebra questo talento con un film che non è solo un omaggio ma un’esplorazione del suo mondo immaginifico. Carroll non scrive semplici storie, crea universi in cui il meraviglioso convive con l’inquietante, e ogni personaggio potrebbe essere allo stesso tempo l’eroe e il fantasma della propria esistenza.

Scienza e conto alla rovescia definitivo: quando finirà la vita sulla terra

Immaginate la scena: supercomputer che lavorano a ritmo frenetico, modelli complessi di atmosfera terrestre e il destino del nostro pianeta calcolato con precisione matematica. Non si tratta di fantascienza, ma di dati reali prodotti da una collaborazione tra NASA e Toho University in Giappone. L’obiettivo? Prevedere la fine della vita sulla Terra sotto l’influenza incessante dell’evoluzione solare. Il risultato non annuncia un’apocalisse imminente, ma offre uno sguardo crudo su quanto sia fragile la nostra atmosfera e quanto presto potrebbe diventare inabitabile.

Oracle AI Agent Studio e la rivoluzione dell’osservabilità degli agenti intelligenti

Al Las Vegas Oracle Ai World ho potuto rincontrare Hammad Hussain AI strategy and sales, che avevo intervistato alcuni mesi fa e Federico Torreti Sr Director Product, entrambi in sessioni diverse hanno portato la mia attenzione su Oracle AI Agent Studio e il fatto che sta chiaramente puntando sul concetto di “osservabilità totale” applicata agli agenti intelligenti, che non è solo un lusso da laboratorio ma una necessità pratica per chi vuole deployare AI a livello enterprise senza finire nei guai.

Claude entra in laboratorio: Anthropic punta forte sulle scienze della vita

In una recente conversazione, Dario Amodei, CEO di Anthropic, e Diogo Rau, Chief Information and Digital Officer di Eli Lilly and Company, hanno discusso del ruolo trasformativo dell’intelligenza artificiale nel settore delle scienze della vita. Il dialogo ha messo in luce come Lilly stia integrando modelli come Claude per migliorare la ricerca clinica e lo sviluppo di farmaci.

TSMC Arizona

Taiwan Semiconductor TSMC ha recentemente pubblicato un video dal loro stabilimento in Arizona, che mostra le macchine EUV di ASML (Paesi Bassi) mentre producono chip di nuova generazione.

Marc Benioff fa marcia indietro sulla guardia nazionale a San Francisco

Marc benioff, il cofondatore e ceo di salesforce, ha dimostrato che anche i leader tecnologici più navigati possono inciampare tra tweet, conferenze e pressione mediatica. All’inizio della settimana aveva dichiarato, con una sicurezza che avrebbe fatto impallidire un trader in crisi, che il presidente trump avrebbe dovuto inviare la guardia nazionale a san francisco per contrastare la criminalità. La dichiarazione, rilasciata al new york times, sembrava un controsenso rispetto alla sua immagine progressista, nota per le donazioni a cause filantropiche e l’impegno sociale.

La vita dentro un computer: l’era della cellula virtuale

Immaginate un mondo dove la biologia cellulare non richiede più pipette, centrifughe o gel elettroforetici. La nuova frontiera, definita da scienziati di Google DeepMind, Chan Zuckerberg Initiative e Allen Institute, punta a costruire una cellula umana completamente digitale. L’obiettivo dichiarato è trasformare la biologia cellulare da un campo “90% sperimentale” a uno “90% computazionale”. Chi l’avrebbe detto che il sogno di un pranzo di quindici anni fa, dove un biologo computazionale immaginava di osservare ogni reazione di una cellula su uno schermo, oggi appare realistico?

Amazon AWS crolla e il mondo digitale trema: cosa ci insegna il blackout globale

Il lunedì scorso il mondo digitale ha tremato sotto i piedi di milioni di utenti e aziende. Amazon Web Services, la macchina da guerra del cloud computing che alimenta centinaia di migliaia di siti web e applicazioni, ha subito un blackout diffuso che ha mandato in tilt Snapchat, Reddit, Roblox, Venmo e persino servizi interni di Amazon come Prime Video e Alexa. Non si trattava di un malfunzionamento qualunque: la perturbazione ha ricordato il blackout di CrowdStrike dell’anno scorso, quello che paralizzò ospedali, banche e aeroporti, mostrando quanto fragile sia la rete globale interconnessa.

Google cloud lancia le VM G4 con GPU Nvidia RTX pro 6000 per AI industriale e generativa

Google Cloud ha appena lanciato le sue nuove macchine virtuali G4, alimentate dalle GPU NVIDIA RTX PRO 6000 Blackwell Server Edition. Questa mossa segna un significativo passo avanti nell’evoluzione delle infrastrutture cloud per l’intelligenza artificiale e la simulazione industriale. Le G4 VMs offrono prestazioni fino a nove volte superiori rispetto alle precedenti G2, grazie all’integrazione di GPU avanzate, CPU AMD EPYC Turin e nuove tecnologie di interconnessione. Inoltre, NVIDIA Omniverse e Isaac Sim sono ora disponibili come immagini di macchine virtuali nel Google Cloud Marketplace, offrendo soluzioni pronte all’uso per la creazione di gemelli digitali e la simulazione robotica. (annuncio Google Cloud)

Claude Code on the web cosa è successo e perché conta

Anthropic ha esteso Claude Code, finora confinato all’ambiente CLI (terminale), a un’interfaccia web accessibile da browser: basta accedere a claude.ai e cliccare la tab “Code” se si ha un abbonamento Pro (20 $/mese) o Max (100 $/200 $/mese).
L’idea è semplice: rimuovere la barriera d’ingresso non serve più aprire un terminale — e fare in modo che gli sviluppatori possano istanziare agenti AI per il codice ovunque, anche da browser. Questo spinge Claude Code in competizione più diretta con strumenti che già oggi operano via web (GitHub Copilot, Cursor, soluzioni di Google, OpenAI).Dietro questa mossa c’è un cambio strategico: da strumento “power user via terminale” a piattaforma agente ubiqua, fluida, pronta all’adozione orizzontale.

GPT-5 e i 10 problemi di Erdős: iper promessa e retromarcia

Analizziamo con rigore quanto è successo e soprattutto cosa ci insegna, non da fan né da detrattore, ma da Technologist che guarda il sistema con occhio clinico.

L’episodio di partenza è semplice nella sua clamorosa goffaggine. Un tweet (poi cancellato) di Kevin Weil, VP di OpenAI per la scienza, affermava che GPT-5 avrebbe trovato soluzioni per 10 problemi di Erdős che erano considerati “non risolti”, e avrebbe fatto progressi su altri 11.

Conservation Process Model: un ponte concettuale tra restauro e dati interoperabili

An ontology for Conservation in Architecture

Il libro Conservation Process Model (2025), edito da Sapienza Università Editrice in open access (pdf disponibile, 306 pagine, licenza CC BY-NC-ND) è il risultato di un percorso scientifico durato decenni da parte delle professoresse Marta Acierno e Donatella Fiorani, con l’obiettivo ambizioso di definire un’ontologia dedicata al dominio della conservazione architettonica. L’idea cardine: non lasciare che i dati restino “confinati” in silos, ma costruire un linguaggio concettuale che permetta di mettere ordine nel caos, favorire interoperabilità, ragionamento automatico e continuità della conoscenza nel tempo.

IBM e GROK accelerano l’intelligenza artificiale agentica per le imprese: il nuovo asse tra velocità e scala

Quando IBM decide di muoversi, lo fa con la solita calma glaciale di chi sa che il mondo si muoverà comunque nella sua direzione. L’annuncio del 20 ottobre 2025 sancisce un’alleanza strategica che, per chi legge tra le righe del mercato, va ben oltre una semplice partnership tecnologica.

IBM e Groq uniscono le forze per portare l’intelligenza artificiale agentica dall’arena sperimentale ai processi produttivi reali, attraverso un’integrazione profonda tra watsonx Orchestrate e la piattaforma GroqCloud, basata sull’architettura LPU.

Sutskever, Musk e il Bar dei Daini: chi comanda davvero l’intelligenza artificiale

La Silicon Valley ha smesso di essere un luogo. È diventata una condizione mentale, una forma di bipolarismo tecnologico in cui ogni settimana si alternano visioni messianiche e crisi identitarie. Benioff parla come un profeta stanco che non crede più nei suoi miracoli, Musk sfida la fisica e la legge di gravità finanziaria, Sutskever medita in silenzio sulla coscienza delle macchine, mentre Google tenta di convincere il mondo che la Privacy Sandbox non sia un modo elegante per rimpiazzare i cookie con un recinto proprietario.

Il triangolo geopolitico dell’AI: libertà selvaggia, regole di ferro o controllo totale? REPORT

In un mondo dove l’AI genera testi più eloquenti di un discorso presidenziale e immagini capaci di ingannare persino i più esperti, molto probabilmente la domanda che dobbiamo porci non è più se regolare questa tecnologia, ma come. Viviamo, inutile nascondercelo, in un’arena geopolitica dove l’Europa brandisce il righello della compliance come un monito biblico, gli USA accelerano a tavoletta sul binario dell’innovazione “libera per tutti” (o quasi) e la Cina orchestra un balletto tra sorveglianza e supremazia tecnologica.

Salesforce Agentforce, l’illusione perfetta del nuovo capitalismo algoritmico

C’è sempre un momento in cui la Silicon Valley decide di vendere al mondo un sogno così lucido da sembrare inevitabile. Poi arriva il risveglio, e con esso il conto. Salesforce Agentforce è l’ultimo esempio di questa coreografia digitale: un prodotto annunciato come il futuro dell’intelligenza artificiale enterprise, ma che somiglia sempre più a una scommessa disperata travestita da innovazione. Marc Benioff, il suo fondatore e oracolo di un capitalismo spirituale travestito da tecnologia, ha promesso che l’IA avrebbe trasformato ogni reparto vendite, ogni team di supporto, ogni interazione con il cliente. Il problema è che, come sempre, la realtà aziendale è meno glamour di un keynote.

OpenAI non permetterà a Sora di generare fakes di MLK

OpenAI ha annunciato giovedì sera di aver “messo in pausa” i deepfake di Martin Luther King Jr. sulla sua app sociale Sora dopo che gli utenti hanno creato video AI “irrispettosi” del leader per i diritti civili. Ora permette ai rappresentanti o agli eredi di figure storiche di scegliere di non far usare la loro immagine. La decisione è arrivata dopo le proteste della successione di King e di sua figlia Bernice King, che ha chiesto sui social media di smettere di inviare video AI di suo padre. King è tra molte celebrità e figure decedute la cui immagine appare su Sora, spesso in modi scortesi e offensivi.

Wikipedia contro l’intelligenza artificiale: la battaglia silenziosa per la sopravvivenza del sapere umano

Wikipedia sta perdendo visitatori umani. Non utenti distratti, non curiosi occasionali, ma persone in carne e ossa. La Wikimedia Foundation ha ammesso un calo di traffico umano di circa l’8% tra maggio e agosto 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dopo aver scoperto che una parte significativa delle visite proveniva da bot mascherati da esseri umani, in gran parte provenienti dal Brasile. È una scoperta imbarazzante ma rivelatrice: il più grande archivio di conoscenza condivisa della storia moderna è diventato terreno fertile per algoritmi che si travestono da lettori. Un paradosso perfetto per l’era dell’intelligenza artificiale generativa.

NVIDIA Blackwell TSMC Arizona onshoring semiconduttori

AI ha acceso una nuova rivoluzione industriale e stavolta gli Stati Uniti non vogliono guardare da lontano. NVIDIA e TSMC stanno costruendo l’infrastruttura che alimenta le fabbriche di intelligenza artificiale, direttamente sul suolo americano. Jensen Huang, fondatore e CEO di NVIDIA, ha visitato lo stabilimento TSMC a Phoenix per celebrare il primo wafer NVIDIA Blackwell prodotto negli Stati Uniti, segnando l’inizio della produzione di massa di Blackwell in patria.

Lava: l’AI che fa il tetris delle VM nei cloud (efficienza fino al 9 %)

Google Research ha appena presentato LAVA (Lifetime-Aware VM Allocation), un algoritmo di scheduling con intelligenza artificiale che re-predice continuamente la “durata residua” delle VM in esecuzione per comprimere i server cloud come fosse un Tetris: l’obiettivo è ridurre lo spazio “sprecato” sui nodi e migliorare l’efficienza fino a qualche punto percentuale. (Scopri di più sul blog ufficiale di Google) (Vedi research.google)

Deepsomatic, l’intelligenza artificiale di Google e UC Santa Cruz che vede le mutazioni tumorali invisibili anche ai migliori scienziati

Quando Google Research e UC Santa Cruz dicono «abbiamo lanciato un modello AI che supera tutto» non è marketing, è guerra sui dati. DeepSomatic è il frutto dell’accoppiata fra l’esperienza in varianti genomiche di Google e il rigore bioinformatico dell’UCSC Genomics Institute. È stato presentato in un blog ufficiale Google come “un modello che identifica le varianti tumorali acquisite con precisione nei diversi dati di sequenziamento” (Visita Blog research.google). Nell’articolo ufficiale Google si legge che il lavoro è stato pubblicato su Nature Biotechnology con titolo: Accurate somatic small variant discovery for multiple sequencing technologies.

Gino Roncaglia l’architetto e l’oracolo: quando il sapere diventa un software imperfetto

Nel libro L’architetto e l’oracolo. Forme digitali del sapere da Wikipedia a ChatGPT, Gino Roncaglia fa una cosa che pochi accademici italiani osano: affronta di petto la collisione fra epistemologia classica e intelligenza artificiale generativa. È un terreno scivoloso, dove la filosofia incontra la programmazione e il sapere diventa un software imperfetto. Roncaglia lo sa, e come ogni architetto consapevole del rischio di crollo, costruisce con pazienza un edificio che è insieme teoria, critica e visione.

Nel suo impianto, due figure si fronteggiano come divinità greche costrette a collaborare. L’Architetto, custode dell’ordine enciclopedico, convinto che il sapere debba essere strutturato, verificabile, gerarchico. L’Oracolo, entità generativa, probabilistica, che parla per approssimazioni, sforna risposte e versi con la stessa indifferenza statistica con cui un generatore casuale produce meraviglia. Uno costruisce il sapere, l’altro lo prevede. Entrambi pretendono di conoscerlo.

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