Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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Silicon Valley Spy Story: la guerra senza regole tra Rippling e Deel

Nel mondo delle startup, dove l’innovazione è spesso sinonimo di caos organizzato, due nomi emergono nel settore della gestione delle risorse umane:

Rippling e Deel. Entrambe le aziende promettono di semplificare la complessità dell’HR, ma recenti eventi hanno messo in luce una rivalità che va oltre la semplice concorrenza.

Rippling, con sede a San Francisco, si presenta come una piattaforma integrata che unisce HR, IT e finanza, offrendo alle aziende una gestione centralizzata delle operazioni. Fondata da Parker Conrad, già noto per la sua turbolenta esperienza con Zenefits, Rippling ha attirato l’attenzione per la sua capacità di automatizzare e unificare processi aziendali complessi.

Dall’altra parte dell’oceano, Deel si è affermata come leader nella gestione globale delle buste paga e della conformità. Fondata nel 2019, Deel ha rapidamente scalato il mercato, offrendo alle aziende la possibilità di assumere, pagare e gestire team in oltre 150 paesi.

Tesla in caduta libera: la fine dell’era Musk?

Elon Musk che brandisce una motosega su un palco politico è un’immagine potente, ma potrebbe servire più che sceneggiate teatrali per salvare Tesla dalla spirale discendente in cui si trova. Un tempo sinonimo di innovazione e crescita esplosiva, il gigante dei veicoli elettrici è ora bloccato in una crisi profonda, con vendite in calo, concorrenza feroce e un fondatore sempre più divisivo. Se Musk non trova una soluzione, Tesla rischia di trasformarsi da rivoluzione tecnologica a caso di studio su come perdere il dominio di un settore che ha contribuito a creare.

L’illusione della neutralità: perché le IA pendono tutte a sinistra, Grok compreso

Nel disperato tentativo di sottrarsi a una tempesta mediatica, il deputato di La France Insoumise (LFI) Paul Vannier ha deciso di giocarsi la carta dell’Intelligenza Artificiale. La polemica è nata da un manifesto del partito in cui Cyril Hanouna, noto conduttore televisivo francese, veniva raffigurato in un modo che molti hanno ritenuto essere una caricatura antisemita. Quando le critiche sono esplose, Vannier ha provato a dare la colpa a Grok, l’IA generativa sviluppata da XAI, l’azienda di Elon Musk. Il ragionamento? Grok sarebbe intriso delle “idee nauseabonde” del suo creatore, e quindi responsabile del risultato finale.

Se non fosse grottesco, sarebbe quasi brillante: l’IA diventa una comoda scusa per l’irresponsabilità politica. Vannier non si ferma a dire che il suo partito ha fatto un errore, ma scarica la colpa direttamente su un software. Il sottotesto è chiaro: non è colpa di chi ha usato l’IA, né di chi ha pubblicato l’immagine, ma di Musk e del suo algoritmo. Insomma, una colpevolizzazione tecnologica che permette agli Insoumis di schivare l’accusa di antisemitismo.

Il problema? L’Intelligenza Artificiale non è un’entità autonoma con opinioni o pregiudizi propri. Non fa altro che generare output sulla base di input umani. Se l’algoritmo ha prodotto un’immagine problematica, è perché qualcuno gli ha chiesto qualcosa in un certo modo, e poi qualcun altro ha deciso di pubblicarla. Non è stato Musk a postarla sui social ufficiali di LFI, né tantomeno a validarne la diffusione.

Il futuro della governance dell’intelligenza artificiale: Private AI, AI Act e sostenibilità per un modello più sicuro nelle imprese

L’intelligenza artificiale è la grande rivoluzione tecnologica del nostro tempo, ma la sua governance resta un tema aperto e controverso. Durante l’evento organizzato da Seeweb ed EuropIA, l’esperto di affari istituzionali Dario Denni ha sottolineato come l’attenzione normativa dovrebbe essere posta più sui dati che sui sistemi. Un’affermazione che sembra quasi scontata, ma che in realtà tocca il cuore di uno dei problemi più rilevanti del momento: mentre sui dati personali esiste una solida normativa, come il GDPR, e una giurisprudenza consolidata, lo stesso non si può dire per i dati aziendali. Eppure, questi ultimi rappresentano un asset strategico fondamentale, spesso più prezioso di qualsiasi brevetto o proprietà industriale.

Le imprese che affidano i propri dati a sistemi globali di IA devono essere consapevoli di un rischio sottovalutato: la perdita del diritto di sfruttamento esclusivo. I dati, una volta elaborati da un modello IA, possono diventare parte del suo “know-how”, alimentando sistemi che potrebbero non solo imparare da essi, ma anche utilizzarli per generare output che avvantaggiano terze parti. Questo scenario crea un problema di governance enorme, che non può essere ignorato.

Claude sfida Google e OpenAI: ora cerca sul web con citazioni dirette

Anthropic, la startup di intelligenza artificiale generativa supportata da Amazon, ha oggi un’importante novità per il suo modello di linguaggio Claude: l’integrazione della ricerca web con citazioni dirette delle fonti. Una mossa che lo posiziona in diretta concorrenza con Google AI Overviews, Microsoft Bing con Copilot, OpenAI ChatGPT Search e Perplexity AI.

Secondo Anthropic, questa nuova funzionalità migliora drasticamente la capacità di Claude di fornire risposte basate su dati aggiornati in tempo reale. Invece di limitarsi al proprio knowledge base statico, ora Claude è in grado di cercare autonomamente le informazioni più rilevanti e presentarne i risultati in un formato conversazionale, con riferimenti diretti alle fonti originali. Questo approccio risponde a una delle principali critiche mosse ai modelli di intelligenza artificiale generativa: la mancanza di trasparenza nelle risposte e la tendenza a inventare informazioni inesistenti.

Europa, il bivio del mercato unico. Letta avverte: “Senza integrazione siamo una colonia americana”

L’Europa è a un bivio decisivo: rimanere frammentata e vulnerabile agli interessi esterni oppure accelerare l’integrazione economica per diventare un attore globale. È questo il monito lanciato da Enrico Letta, intervistato da Il Sole 24 Ore, a proposito del suo rapporto sul futuro del mercato unico europeo. L’ex premier italiano avverte che, senza una svolta strutturale, l’UE rischia di restare una colonia economica degli Stati Uniti e di non essere in grado di competere con Cina e altre potenze emergenti.

Nvidia lancia LLaMA Nemotron: la nuova frontiera dell’intelligenza agentica

Nvidia ha deciso di alzare la posta nel mondo dell’intelligenza artificiale con il lancio di Llama Nemotron, una nuova famiglia di modelli open source progettati per potenziare l’intelligenza agentica e il processo decisionale complesso.

Questi modelli mirano a portare un ragionamento più rapido e affidabile nelle applicazioni AI aziendali, segnando un passo significativo nell’evoluzione delle capacità dell’intelligenza artificiale.

La famiglia Llama Nemotron si distingue per le sue tre dimensioni di modelli, ciascuna ottimizzata per specifici ambienti operativi.

Dario Amodei: L’intelligenza artificiale può dimettersi da un lavoro che non le piace

Dario Amodei, cofondatore e CEO di Anthropic, ha lanciato un’idea tanto provocatoria quanto inquietante: dotare le IA avanzate di un pulsante “Mi dimetto” per consentire loro di rifiutare lavori o compiti che non gradiscono.

Il concetto, apparentemente assurdo, solleva una serie di questioni fondamentali sul futuro dell’intelligenza artificiale, il confine tra autonomia e controllo e il rischio che l’umanità stia costruendo entità sempre più simili a noi, con esigenze e volontà proprie.

L’idea parte dal presupposto che, se vogliamo costruire IA veramente allineate con i valori umani, dovremmo dar loro la possibilità di dire “no”. Ma a chi conviene un’IA che si licenzia? Se un modello può rifiutarsi di rispondere a una richiesta perché la considera eticamente discutibile, si tratta di un meccanismo di sicurezza.

OpenAI o1-Pro: l’intelligenza artificiale diventa un lusso per pochi

OpenAI ha lanciato il suo nuovo modello o1-Pro, un’evoluzione delle sue AI multimodali che punta a offrire funzionalità avanzate agli sviluppatori. Il modello supporta visione, chiamata di funzioni e output strutturati, oltre a essere compatibile con le nuove API Responses e Batch. Fin qui tutto interessante, se non fosse per un dettaglio:

il costo.Al momento, l’accesso a o1-Pro è riservato a un gruppo selezionato di sviluppatori, e per provarlo bisogna aver già speso almeno 5 dollari in servizi API OpenAI.

Huawei Pura X, il concetto di flip phone e lancia la sua AI: Nvidia trema

Huawei ha deciso di riscrivere le regole dei flip phone con il nuovo Pura X, un dispositivo che sfida il design tradizionale aprendosi lateralmente anziché verticalmente. Ma la vera rivoluzione non è solo nella forma: è il primo smartphone Huawei a lasciare definitivamente Android e a introdurre Harmony Intelligence, l’assistente AI basato sul modello Pangu.

Perfino Jensen Huang, CEO di Nvidia, ammette che il colosso cinese sta diventando un attore sempre più influente nel settore dell’intelligenza artificiale, a dispetto delle sanzioni statunitensi che avrebbero dovuto limitarne l’ascesa.

LG AI Research ha svelato EXAONE Deep 32B

L’era dell’IA agentica, in cui le intelligenze artificiali formulano ipotesi, le verificano e prendono decisioni autonomamente senza intervento umano, è ormai alle porte. Tuttavia, sviluppare modelli di ragionamento ad alte prestazioni è una sfida che solo poche aziende nel mondo sono riuscite a superare. In questo contesto, LG AI Research ha svelato EXAONE Deep, un’IA di ragionamento avanzato che promette di competere con i leader del settore.

EXAONE Deep eccelle nella comprensione della logica matematica, nel ragionamento su concetti scientifici e nella risoluzione di problemi di programmazione, affermandosi come un modello altamente performante specializzato nel ragionamento avanzato.

Mercedes Will I am

Elisabetta la mia spacciatrice di Neuroni Sintetici mi ha pingato chiedendomi hai visto l’adv di Mercedes con Will I am?

Mercedes ha appena rilasciato un video che sembra uscito direttamente dal futuro, un inno all’intelligenza artificiale applicata all’auto di lusso. Ma attenzione, perché il messaggio è un colpo ben assestato alla concorrenza, con una chiara provocazione a Mercedes.

SoftBank sta puntando sull’intelligenza artificiale con un investimento da 6,5 miliardi in Ampere

Il passo decisivo per dominare il futuro dei chip

La notizia di SoftBank Group che ha deciso di versare ben 6,5 miliardi di dollari in contanti per acquistare Ampere è l’ennesima mossa audace di un conglomerato che non ha mai nascosto la sua ambizione di essere protagonista nella corsa all’intelligenza artificiale. Questo investimento non è solo una cifra impressionante, ma un segnale forte di come SoftBank stia cercando di consolidare la sua posizione nel cuore del futuro tecnologico, ovvero il settore dei chip destinati all’AI, dove la concorrenza si fa ogni giorno più agguerrita.

Nvidia acquista Gretel: la mossa strategica per dominare il mercato dei dati sintetici

Nvidia, il gigante tecnologico noto per le sue innovazioni nel campo delle GPU, ha appena aggiunto un nuovo capitolo alla sua espansione nel settore dell’intelligenza artificiale. L’acquisizione di Gretel, una startup che sviluppa soluzioni per la generazione e l’utilizzo di dati sintetici, rappresenta un passo significativo nel suo tentativo di consolidare la propria posizione come fornitore leader di servizi cloud per l’AI generativa. Ma cosa comporta questa mossa per l’ecosistema dell’AI e per i concorrenti di Nvidia?

L’UE accusa Google e Apple di violare il Digital Markets Act: una nuova frontiera per la concorrenza digitale

La Commissione Europea ha lanciato un nuovo attacco a due dei colossi tecnologici più potenti del pianeta, Google e Apple, accusandoli di violare le normative imposte dal Digital Markets Act (DMA), la legge pensata per garantire un mercato digitale più equo e competitivo in Europa. Le accuse, se confermate, potrebbero avere un impatto significativo sulle operazioni di entrambe le aziende, ma anche sulle loro strategie future, in un contesto già teso di sanzioni e sfide legali.

Meta AI sbarca in Europa: un’intelligenza artificiale a metà, frenata dalla burocrazia

Dopo mesi di attese e intoppi normativi, Meta AI fa finalmente il suo ingresso in Europa. O meglio, ci prova. A partire da questa settimana, il chatbot sarà disponibile su WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger in 41 Paesi europei e 21 territori d’oltremare. Ma attenzione: per ora si tratta solo di una versione limitata alla chat testuale. Dimenticatevi la generazione di immagini, la modifica di foto o l’interazione multimodale che negli Stati Uniti è già realtà. L’Europa, ancora una volta, si ritrova con un prodotto “light”, castrato da regolamentazioni e timori sulla privacy.

Oracle Cloud World Tour 2025 lancia AI Agent Studio: la rivoluzione dell’automazione aziendale

Nel panorama odierno delle soluzioni enterprise, Oracle ha deciso di alzare l’asticella con l’introduzione dell’AI Agent Studio per le applicazioni Fusion Cloud. Questo strumento promette di trasformare il modo in cui le aziende gestiscono l’automazione, offrendo una piattaforma completa per la creazione, l’estensione, la distribuzione e la gestione di agenti AI su larga scala e va ad aggiungersi alla già lunga lista di Agenti AI pre-configurati (più di 50) e agli oltre 100 casi d’uso di AI generativa (GenAI), già disponibili nella suite Oracle di applicazioni aziendali, senza costi aggiuntivi per i clienti, perchè tutto è già ricompreso nel canone di “abbonamento” SaaS, che prevede aggiornamenti trimestrali su tutte le suite (ERP, HCM, SCM, CX..).

Gli agenti AI non sono una novità nel mondo tecnologico, ma la loro integrazione efficace nelle applicazioni aziendali ha sempre rappresentato una sfida. Oracle, con il suo AI Agent Studio, mira a superare queste difficoltà, offrendo agli utenti strumenti intuitivi per sviluppare agenti personalizzati che rispondano alle esigenze specifiche del business. Questo non solo aumenta la produttività, ma consente anche una maggiore flessibilità nell’adattarsi alle dinamiche di mercato in continua evoluzione.

Il richiamo di Zoox che manda in crisi il mito della guida autonoma

Zoox, la startup di guida autonoma sostenuta da Amazon, ha appena ritirato 258 veicoli dopo che la NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) ha aperto un’indagine sul loro software. Un colpo durissimo per l’azienda, che probabilmente pensava che l’automazione avrebbe risolto tutti i problemi, ma ora si trova con la coda tra le gambe. A causare il ritiro, non sono stati qualche bug minore o glitch sporadici, ma incidenti veri e propri. In due distinti eventi, motociclisti sono stati tamponati da Toyota Highlander equipaggiate con la tecnologia di guida autonoma di Zoox. Un vero e proprio “autogol” per una tecnologia che sta cercando di convincere il mondo che l’automazione è la chiave per il futuro dei trasporti.

La NHTSA ha deciso di intervenire dopo questi episodi, aprendo un’indagine che ha messo in luce alcune criticità del software di Zoox. Non è bastato che l’azienda avesse tranquillizzato tutti dicendo che il software era stato aggiornato e che nessuna delle auto attualmente in circolazione utilizzava più la versione obsoleta. Un bel tentativo di scrollarsi di dosso la polvere, ma non basta. A quanto pare, anche le auto futuristiche con i sedili rivolti l’uno verso l’altro e senza volante, in perfetto stile sci-fi, non sono così sicure come si potrebbe immaginare.

Shop Circle chiude un round serie b da 60 milioni di dollari: l’intelligenza artificiale alla base della crescita

L’intelligenza artificiale gioca un ruolo fondamentale nel successo di Shop Circle, una delle aziende più promettenti nel panorama B2B globale. Fondata nel 2021 da Luca Cartechini e Gian Maria Gramondi, due imprenditori di spicco nel panorama italiano, Shop Circle ha rapidamente conquistato un posto di rilievo nel mercato, attrarre oltre 120.000 clienti e crescere esponenzialmente fino a contare 300 dipendenti. Recentemente, l’azienda ha annunciato di aver chiuso con successo un round di finanziamento Serie B del valore di 60 milioni di dollari, un traguardo significativo che conferma l’interesse e la fiducia degli investitori nel suo potenziale di crescita.

L’intelligenza artificiale ha rappresentato uno degli elementi chiave di questa rapida espansione. Shop Circle utilizza l’AI per ottimizzare i processi di gestione e automazione per le aziende, migliorando l’efficienza operativa e offrendo soluzioni personalizzate per ogni singolo cliente. L’approccio innovativo dell’azienda si rivolge a piccole e medie imprese, con un focus particolare sulla gestione dell’e-commerce, una nicchia che è diventata sempre più strategica nel panorama digitale odierno. L’adozione di soluzioni intelligenti per la gestione dei flussi di lavoro e delle operazioni commerciali ha dato a Shop Circle un vantaggio competitivo nel mercato globale.

Adobe Summit 2025: Adobe AI Platform guida l’AI per reinventare la Customer Experience Orchestration

Il 18 marzo 2025, Adobe ha segnato un passo importante verso il futuro dell’orchestrazione dell’esperienza del cliente, presentando una serie di innovazioni che uniscono creatività, marketing e intelligenza artificiale.

Questo evento non è solo un altro punto di arrivo per Adobe, ma un vero e proprio punto di svolta in una direzione ben precisa: la personalizzazione di massa attraverso l’AI. Una proposta che promette di cambiare il modo in cui le aziende interagiscono con i clienti, mettendo l’intelligenza artificiale al centro di tutto.

Amazon e Suno: il canto stonato dell’AI che rischia di far crollare tutto

Amazon voleva solo mostrare l’integrazione di Alexa Plus con Suno, una piattaforma di generazione musicale basata sull’intelligenza artificiale. Un piccolo dettaglio tra i tanti annunci della presentazione. Ma invece ha inavvertitamente scatenato un enorme problema di copyright che potrebbe costarle caro.

Suno è un generatore di canzoni basato su IA: si inserisce un prompt testuale, come “un brano jazz, reggae, EDM pop sulla mia immaginazione”, e il sistema sforna una canzone. Niente di troppo nuovo nel mondo dell’AI generativa, ma Suno ha un problema non da poco: è sotto accusa per aver utilizzato materiale protetto da copyright per addestrare i suoi modelli.

Le grandi etichette discografiche e la RIAA (Recording Industry Association of America) lo hanno citato in giudizio, anche se non possono dimostrare con certezza che Suno abbia direttamente copiato brani esistenti.

Razer si tuffa nell’AI: Wyvrn cambierà il futuro del gaming (e del lavoro?)

Razer, il brand noto per il gaming ad alto livello, ha deciso di entrare a gamba tesa nel mondo dell’intelligenza artificiale con Wyvrn, una piattaforma pensata per sviluppatori che promette di rivoluzionare il settore. Il focus è su automazione e AI applicata al testing e all’esperienza di gioco, con strumenti come l’AI QA Copilot, che assiste nello sviluppo e nel controllo qualità, e l’AI Gamer Copilot, un assistente vocale che fornisce consigli tattici in tempo reale durante le partite.

Ma se da un lato queste innovazioni possono sembrare un passo avanti per il gaming, dall’altro pongono seri interrogativi sull’occupazione nei team di QA e sul futuro dell’industria videoludica.

Nvidia e xAI si uniscono al consorzio globale per rivoluzionare i data center con l’IA

Nel panorama tecnologico odierno, l’intelligenza artificiale (IA) rappresenta la frontiera dell’innovazione, richiedendo infrastrutture sempre più potenti ed efficienti. In questo contesto, Nvidia e xAI hanno deciso di unirsi a un consorzio globale, affiancando giganti come Microsoft e BlackRock, con l’obiettivo di sviluppare infrastrutture all’avanguardia per l’IA.

Il consorzio, denominato AI Infrastructure Partnership, prevede un investimento iniziale di oltre 30 miliardi di dollari in progetti legati all’IA, focalizzandosi sulla realizzazione di data center e strutture energetiche capaci di supportare applicazioni avanzate come ChatGPT. Questa iniziativa rappresenta uno degli sforzi più significativi per finanziare le infrastrutture necessarie a sostenere la crescente domanda di potenza computazionale nel settore dell’IA.

Google svela il Pixel 9a: l’outsider che sfida l’iPhone 16e

Nel mondo della tecnologia, dove l’innovazione è spesso accompagnata da prezzi esorbitanti, Google ha deciso di rompere gli schemi presentando il suo nuovo Pixel 9a. Con un prezzo di partenza di 499€, questo dispositivo non solo mantiene il costo del suo predecessore, ma introduce anche una serie di miglioramenti che lo rendono una proposta allettante per chi cerca qualità senza svenarsi.

Il design del Pixel 9a è stato rinnovato con un modulo fotocamera piatto e un display pOLED da 6,3 pollici più luminoso, con una frequenza di aggiornamento di 120 Hz. La resistenza all’acqua è stata potenziata con una certificazione IP68, garantendo una maggiore durabilità. Ma la vera sorpresa è la batteria da 5.100 mAh, che promette oltre 30 ore di autonomia con una singola carica, un aspetto che potrebbe far riflettere molti utenti sempre in movimento.

Trump e Putin risolvono la guerra in Ucraina? Solo se conviene a loro

Trump e Putin si sentono al telefono e, come due vecchi amici che decidono di dividere il conto al ristorante, stabiliscono una tregua “parziale” in Ucraina, focalizzata su energia e infrastrutture. Non sulla vita umana, non sulle città ridotte in macerie, ma su gasdotti e centrali elettriche. Perché, si sa, la guerra può anche continuare, ma il flusso di denaro e risorse deve rimanere intatto.

La Casa Bianca annuncia che ulteriori dettagli verranno discussi a Jeddah, città saudita famosa non per la diplomazia, ma per il petrolio. Un caso? Ovviamente no. Nel frattempo, Kiev risponde con scetticismo, accusando Mosca di aver lanciato una nuova ondata di droni e dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, che Putin non ha mai veramente considerato l’opzione della pace. Zelensky, escluso dalle conversazioni tra i due potenti, si trova in Finlandia a cercare alleati, mentre il Cremlino esulta per una tregua che permette alla Russia di riorganizzarsi senza dover rinunciare ai suoi obiettivi strategici.

Nvidia stampa soldi con l’AI: 2.300$ al secondo e nuovi chip per dominare il futuro – Vera Rubin e Rubin Ultra: il vero salto generazionale

Nvidia è diventata una macchina da soldi, macinando 2.300 dollari di profitto al secondo grazie al boom dell’intelligenza artificiale. Se fino a pochi anni fa era il re indiscusso del gaming, oggi il suo business dei data center è talmente gigantesco che persino il reparto networking genera più ricavi delle GPU da gioco. Il messaggio è chiaro: chiunque voglia essere rilevante nell’AI deve passare per Nvidia.

E per mantenere il dominio assoluto, il colosso di Jensen Huang ha annunciato una nuova ondata di GPU AI destinate a cementare il suo vantaggio competitivo: Blackwell Ultra GB300 entro fine 2025, Vera Rubin nel 2026 e Rubin Ultra nel 2027. La roadmap è stata aggiornata al GDC 2025, e mentre i dettagli tecnici si accumulano, il punto essenziale è uno: Nvidia sta costruendo un’infrastruttura AI che sarà il cuore pulsante della prossima rivoluzione tecnologica.

Nvidia lancia il modello GR00T N1: l’IA che trasforma i robot umanoidi in assistenti intelligenti

Nvidia ha appena scatenato un nuovo terremoto nel mondo della robotica con l’annuncio di Isaac GR00T N1, il suo modello open-source, pre-addestrato ma altamente personalizzabile, pensato per accelerare lo sviluppo e le capacità dei robot umanoidi. Il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha proclamato con enfasi: “L’era della robotica generalista è arrivata”, segnando un punto di svolta per chiunque stia lavorando nel settore.

Boom dell’intelligenza artificiale generativa: il traffico ai siti retail USA esplode del 1.200%

Adobe Analytics lancia l’allarme: l’Intelligenza Artificiale Generativa sta riscrivendo le regole dell’e-commerce e non solo. I dati mostrano un’impennata del traffico ai siti retail statunitensi proveniente da fonti AI, con un incremento del 1.200% in meno di un anno. Una crescita vertiginosa che non si ferma, ma che anzi sta accelerando il ritmo.

Intel sotto la guida di Lip-Bu Tan: la rivoluzione nell’AI e nella produzione di semiconduttori

Con l’arrivo di Lip-Bu Tan alla guida di Intel, l’azienda si trova davanti a un cambiamento epocale, che potrebbe segnare una nuova era per il colosso tecnologico. Tan, che ha recentemente assunto il ruolo di CEO, ha tracciato un piano audace per ristrutturare le operazioni interne, concentrandosi su settori strategici come l’intelligenza artificiale (AI) e la produzione di semiconduttori. Durante un incontro con i dipendenti, Tan ha dichiarato che saranno necessarie “decisioni difficili”, un segnale chiaro di una nuova direzione che potrebbe coinvolgere tagli al personale e cambiamenti radicali nelle strutture aziendali.

Uno degli obiettivi principali di Tan è affrontare la lentezza e l’eccessiva burocrazia che ha caratterizzato la gestione dell’azienda sotto la direzione del precedente CEO, Pat Gelsinger. Quest’ultimo, pur avendo tentato di rilanciare Intel, è stato criticato per non aver preso misure decisive contro una dirigenza di medio livello che veniva percepita come inefficiente. Tan, con la sua esperienza come ex CEO di Cadence e investitore tecnologico, ha un approccio radicalmente diverso: puntare su un miglioramento drastico della produzione di semiconduttori e, soprattutto, su una revisione profonda delle operazioni legate all’AI.

AMD sfida Nvidia in Cina: Lisa Su promuove la compatibilità dei chip AI con DeepSeek e Alibaba

Lisa Su, CEO di AMD, è tornata in Cina con un chiaro messaggio: i chip della sua azienda sono perfettamente compatibili con i modelli di intelligenza artificiale sviluppati da giganti locali come DeepSeek e Alibaba. Un’affermazione che non è solo una mossa commerciale, ma un preciso segnale geopolitico in un contesto sempre più teso tra Stati Uniti e Cina sul fronte dei semiconduttori.

Durante una conferenza a Pechino dedicata ai PC per l’intelligenza artificiale, Su ha sottolineato come le soluzioni AMD abbiano già accelerato lo sviluppo delle tecnologie AI cinesi, grazie alla loro integrazione con i modelli Qwen di Alibaba e le architetture DeepSeek. Il messaggio è chiaro: mentre Washington cerca di frenare l’accesso di Pechino ai chip avanzati, AMD si posiziona come partner strategico per il mercato cinese, sfidando il dominio di Nvidia.

Google lancia Canvas e Audio Overview: la guerra dei nomi tra AI si fa ridicola

Google ha appena rilasciato due nuove funzionalità per il suo assistente AI Gemini: Canvas e Audio Overview. Dietro l’apparente innovazione, si nasconde una battaglia surreale tra big tech, dove nomi e funzioni si sovrappongono in un gioco di specchi.

Canvas è uno spazio di lavoro interattivo, dove gli utenti possono creare e modificare documenti e codice in tempo reale con il supporto di Gemini. L’AI può generare bozze iniziali, modificare sezioni specifiche, cambiare tono e formattazione, il tutto senza dover uscire dall’ambiente. Per i programmatori, Google ha aggiunto una live preview, così da vedere immediatamente l’impatto delle modifiche sul codice.

Amazon sfida Nvidia offrendo accesso scontato ai server Trainium AI

Nel vasto panorama dell’intelligenza artificiale, Amazon Web Services ha deciso di lanciare il guanto di sfida a Nvidia, dominatore incontrastato del mercato dei chip AI. Secondo recenti notizie, AWS sta offrendo accesso scontato ai suoi server alimentati dai chip Trainium, con l’obiettivo di attrarre una clientela più ampia e ridurre la dipendenza dalle soluzioni Nvidia.

Tencent lancia Open Source AI models per generare modelli 3D

Tencent ha recentemente lanciato una suite di strumenti di intelligenza artificiale open-source in grado di convertire testo e immagini in visuali 3D, segnando un ulteriore passo avanti della Cina nel campo dell’AI generativa. La società ha rilasciato cinque modelli open-source basati sulla tecnologia Hunyuan3D-2.0, inclusi quelli “turbo” capaci di generare visuali 3D di alta qualità in appena 30 secondi.

Questo sviluppo rappresenta una mossa strategica per competere con le controparti statunitensi, offrendo modelli AI ad alte prestazioni a costi ridotti. Tencent aveva introdotto i suoi primi modelli AI 3D nel novembre 2024, rivolgendosi principalmente a designer e sviluppatori di giochi. Il lancio di Hunyuan3D-2.0 nel gennaio 2025 ha ulteriormente migliorato le prestazioni, superando i modelli leader del settore in coerenza testuale, accuratezza geometrica e qualità visiva.

Elon Musk’s xAI si abbuffa di Hotshot: quando l’AI divora l’AI

Elon Musk, l’uomo che trasforma in oro tutto ciò che tocca, ha deciso che il prossimo boccone del suo banchetto tecnologico sarebbe stato Hotshot.co, una startup di New York specializzata nella creazione di video generati dall’intelligenza artificiale. L’acquisizione, annunciata il 17 marzo 2025, è avvolta nel mistero per quanto riguarda la cifra sborsata, ma considerando la portata delle operazioni di Musk, possiamo solo immaginare che non si tratti di spiccioli.

Hotshot, fondata nel 2017, ha attirato l’attenzione di investitori del calibro di Lachy Groom, Alexis Ohanian (sì, il cofondatore di Reddit) e Day One Ventures. Negli ultimi due anni, la startup ha sfornato tre modelli fondamentali per la creazione di video: Hotshot-XL, Hotshot Act One e, con un colpo di genio creativo, Hotshot. Questi modelli rappresentano uno sguardo nel futuro dell’apprendimento, dell’intrattenimento e della comunicazione, almeno secondo quanto dichiarato dalla stessa Hotshot.

Zoom lancia nuove funzionalità AI agentiche: il futuro del lavoro è qui

Zoom ha recentemente annunciato un significativo potenziamento del suo prodotto AI Companion, introducendo funzionalità “agentiche” progettate per eseguire compiti autonomamente, riducendo il carico di lavoro degli utenti. Queste nuove capacità includono la programmazione automatica di riunioni di follow-up, la generazione di documenti basati su incontri precedenti e la creazione di clip video, tutte accessibili tramite una nuova scheda “Attività” all’interno di Zoom Workplace.

Business Innovation Hub: l’ecosistema dell’innovazione prende forma alla Sapienza

L’11 marzo 2025, l’Università La Sapienza di Roma ha ospitato il Business Innovation Hub (BIH), un evento che ha messo al centro l’innovazione come motore di crescita per startup, imprese e istituzioni. Organizzato in collaborazione con il centro di ricerca ImpreSapiens e la Facoltà di Economia, il BIH si propone come un vero e proprio incubatore di opportunità, capace di connettere giovani imprenditori, advisor e investitori in un’unica rete collaborativa.

Oracle Cloud World Tour 2025 e la rivoluzione digitale della Giustizia Amministrativa: tra intelligenza artificiale e sostenibilità

Nel cuore della trasformazione digitale che sta investendo la Giustizia amministrativa italiana, l’innovazione non è più un’opzione, ma un imperativo.vIl Consiglio di Stato ha tracciato una strada che non solo ridefinisce l’interazione tra tecnologia e diritto, ma proietta il sistema giudiziario in una nuova era di efficienza, trasparenza e sostenibilità.

Deloitte lancia Zora AI: l’illusione dell’AI agentica per la forza lavoro del futuro

Nel panorama aziendale odierno, dove l’efficienza è il mantra e l’innovazione tecnologica la religione, Deloitte ha presentato la sua ultima creazione: Zora AI. Questo nuovo “agente” di intelligenza artificiale promette di rivoluzionare il modo in cui le aziende operano, offrendo una suite di agenti pronti all’uso che percepiscono, ragionano e agiscono autonomamente.

Il più grande ‘bull crash’ di Wall Street: un caffè al Bar dei Daini

Nel marzo 2025, il mondo finanziario ha assistito a un fenomeno paradossale: un ‘bull crash’ a Wall Street. Gli investitori, preoccupati dalle politiche commerciali imprevedibili del presidente Donald Trump, hanno ridotto le loro allocazioni in azioni statunitensi al ritmo più veloce mai registrato.

Secondo un sondaggio di Bank of America, le allocazioni sono crollate di 40 punti percentuali, passando dal 17% di sovrappeso a febbraio al 23% di sottopeso a marzo.

Questo esodo di massa è stato alimentato da timori di stagflazione, guerre commerciali globali e la fine dell’eccezionalismo americano.

La crescita economica degli Stati Uniti, che l’anno precedente aveva registrato un 2,8%, ora vacilla sotto il peso delle incertezze politiche e delle tensioni commerciali.

Yann LeCun presenta Dynamic Tanh (DyT), l’alternativa che rivoluziona l’efficienza nei modelli di deep learning

Yann LeCun, una delle figure di spicco nel campo dell’intelligenza artificiale, ha recentemente introdotto una proposta che potrebbe segnare una svolta nell’efficienza computazionale dei modelli di deep learning. La sua creazione, chiamata Dynamic Tanh (DyT), si presenta come una risposta alle inefficienze dei tradizionali strati di normalizzazione, ampiamente utilizzati nei modelli di reti neurali per migliorare la loro performance. DyT promette di ridurre la complessità computazionale e i costi associati alla formazione dei modelli, aprendo nuovi orizzonti nell’ottimizzazione dei processi di apprendimento.

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