Il settore Fintech e quello dell’Insurtech in Italia ha visto nel 2024 un anno di crescita e di consolidamento. Nonostante un lieve calo nel numero complessivo di startup, passate da 622 a 596, il settore ha dimostrato una certa vivacità. Le startup esistenti hanno rafforzato le loro posizioni attraverso sinergie con partner industriali e finanziari, e il volume degli investimenti ha registrato un significativo incremento. Secondo i dati dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, il 63% delle startup italiane ha raccolto capitali dalla fondazione ad oggi, con il 31% di queste che ha effettuato una raccolta fondi nel 2024.
Categoria: Fintech
L’app finanziaria Revolut punta ancor più sul nostro Paese, dove conta di raggiungere i 3 milioni di clienti a inizio 2025, e lancia la succursale italiana di Revolut Bank Uab, che sarà vigilata dalla Banca d’Italia e dalla BCE. In questo modo, i nuovi clienti riceveranno l’IBAN italiano, mentre quelli attuali potranno cambiare l’attuale IBAN lituano (la banca è infatti basata in quel paese) in uno italiano a partire da gennaio 2025. I depositi dei clienti continueranno a essere coperti fino a 100.000 euro dal Fondo di garanzia dei depositi della Banca di Lituania.
Revolut raggiunge i 50 milioni di clienti e si concentra sul lancio di prodotti e soluzioni innovative per continuare a rivoluzionare i servizi finanziari globali nel suo tentativo di diventare la prima banca veramente globale al mondo. Tra questi anche un nuovo assistente basato sull’Intelligenza Artificiale.
L’industria fintech è oggi attraversata da una netta spaccatura, con dinamiche ben delineate tra aziende nate prima e dopo il 2020. La pubblicazione di ChatGPT da parte di OpenAI, supportata da partnership strategiche come quella con Microsoft, ha contribuito a innescare una competizione in cui le aziende nate in epoca pre-intelligenza artificiale si trovano oggi a doversi adattare rapidamente, mentre le giovani realtà native dell’AI avanzano con approcci completamente nuovi, sfruttando al massimo il potenziale di automazione intelligente e personalizzazione nei servizi.
Secondo una notizia diffusa da numerosi quotidiani nazionali e internazionali, Klarna, la fintech svedese famosa per i suoi servizi di pagamento “buy now, pay later”, ha recentemente rivelato un piano per ridurre drasticamente il proprio personale, passando da 3.800 a circa 2.000 dipendenti.
Questa decisione è guidata dall’aumento dell’uso dell’intelligenza artificiale (IA) all’interno dell’azienda. L’IA ha già dimostrato di poter sostituire il lavoro di circa 700 agenti di servizio clienti, riducendo i tempi di risoluzione dei problemi da 11 a 2 minuti.
L’esperienza di Klarna potrebbe riflettersi anche in Italia, dove le aziende stanno esplorando l’uso dell’IA per migliorare i processi aziendali. Tuttavia, le politiche governative stanno cercando di garantire che l’adozione dell’IA non porti a discriminazioni o a un aumento della disoccupazione.