Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

Categoria: Cloud e Data Center

Cloud, Storage, Software, Data Center

Europa si ribella alla tecnologia USA: la fuga dal cloud americano è iniziata?

L’elezione di Trump sta scatenando un’ondata di reazioni globali che si fanno sempre più concrete. Non si tratta solo di boicottaggi simbolici o proteste di piazza: stavolta, a essere sotto attacco, è il dominio tecnologico americano. Se il primo segnale è stato l’aumento della spesa militare europea per compensare il declino del supporto USA all’Ucraina, ora il fronte si sposta su un settore ancora più strategico: il cloud computing.

Google Cloud, Microsoft Azure e Amazon Web Services (AWS) sono i tre pilastri su cui poggia buona parte dell’infrastruttura digitale mondiale. Dai governi alle aziende, migliaia di realtà dipendono dai loro servizi per gestire server, archiviazione dati e applicazioni critiche. Ma qualcosa sta cambiando. In Europa cresce il timore che, sotto la nuova amministrazione Trump, queste piattaforme possano trasformarsi in strumenti di pressione politica, con il rischio che dati sensibili vengano manipolati o resi inaccessibili per motivi geopolitici.

ValueMatic chiude il round da 850 mila euro per accelerare l’innovazione tecnologica e sostenibile

ValueMatic, una startup innovativa e spin-off della Scuola IMT Alti Studi Lucca, ha recentemente annunciato la chiusura di un aumento di capitale del valore di 850 mila euro. Il round di finanziamento è stato guidato da Tech4Planet, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per la Sostenibilità Ambientale, un’iniziativa promossa da CDP Venture Capital SGR. L’investimento segna un importante traguardo per la startup, che ha come obiettivo quello di combinare l’innovazione tecnologica con un forte impegno verso la sostenibilità.

Fondata dai Professori Nicola Lattanzi e Mirco Tribastone, ValueMatic si è distinta per la sua capacità di tradurre avanzamenti teorici e scientifici in soluzioni pratiche e applicabili sul mercato. Con questo round di finanziamento, la startup mira a consolidare la propria posizione nel panorama delle tecnologie sostenibili e a rafforzare la sua ricerca e sviluppo, un aspetto fondamentale per il futuro della startup.

SoftBank e OpenAI AI pianificano un AI data center in Giappone

SoftBank sta pianificando di trasformare un ex stabilimento di pannelli LCD di Sharp in Giappone in un avanzato data center dedicato alla gestione di agenti AI, sviluppati in collaborazione con OpenAI. Secondo quanto riportato da Nikkei, la società prevede di acquisire la struttura e parte del terreno dell’ex fabbrica di LCD per televisori di Sharp, situata a Osaka, per un valore stimato di circa 100 miliardi di yen (circa 677 milioni di dollari).

Il nuovo centro, destinato a diventare operativo nel 2026, sarà tra i più grandi del Paese, con una capacità energetica prevista di 150 megawatt. L’investimento complessivo potrebbe raggiungere la cifra impressionante di 1 trilione di yen (circa 6,77 miliardi di dollari), sottolineando l’importanza strategica del progetto.

Accordo multimiliardario tra Coreweave e OpenAI: una svolta nel cloud computing

CoreWeave, una startup americana specializzata in infrastrutture cloud per l’intelligenza artificiale, ha recentemente siglato un contratto quinquennale del valore di 11,9 miliardi di dollari con OpenAI, l’organizzazione dietro ChatGPT. Questo accordo prevede l’emissione di azioni CoreWeave per un valore di 350 milioni di dollari a favore di OpenAI durante l’offerta pubblica iniziale (IPO) della società. Sebbene CoreWeave non trarrà profitto diretto da questa emissione azionaria, i dettagli saranno resi noti nel suo aggiornamento di deposito per l’IPO.

L’oro digitale dell’AI e il nuovo sogno Americano di Chase Lochmiller

Chase Lochmiller è co-fondatore e CEO di Crusoe Energy Systems, un’azienda che trasforma il gas naturale bruciato durante la produzione di petrolio in energia per data center. Ogni anno, oltre 145 miliardi di metri cubi di gas vengono sprecati, un’energia che supera il consumo annuale dell’Africa.

La tecnologia Digital Flare Mitigation di Crusoe riduce le emissioni, taglia i costi del cloud computing e risolve problemi infrastrutturali del settore petrolifero. Chase è venture partner presso Dragonfly Capital ed è stato general partner di Polychain Capital. Ha guidato il trading algoritmico a GETCO e lavorato come trader quantitativo a Jump Trading. Laureato in Matematica e Fisica al MIT, ha un Master in Informatica con specializzazione in Intelligenza Artificiale da Stanford. Appassionato di avventure, ha scalato cinque delle “Seven Summits,” incluso l’Everest.

Chase Lochmiller guarda ai miliardi che si stanno rovesciando sull’intelligenza artificiale con la calma di chi ha già vinto la lotteria prima ancora di comprare il biglietto. Per lui, questo momento è epico, paragonabile alla scissione dell’atomo, ma senza il fastidio delle conseguenze morali. Chi si preoccupava del costo quando si trattava di giocare con la fisica nucleare? Nessuno, ovviamente. E oggi, nessuno si preoccupa di quanto costi l’AI, purché la febbre dell’oro continui.

L’Europa ci riprova: SECA EuroStack, il cloud sovrano come ultima speranza contro i giganti USA

L’Unione Europea, con la sua proverbiale capacità di intervenire in ritardo sulle sfide tecnologiche, ha finalmente trovato una nuova crociata: il cloud sovrano.

Dopo aver lasciato che Amazon, Microsoft e Google si spartissero il mercato come un banchetto già servito, ora le aziende europee provano a rientrare in partita con un colpo di scena che sa tanto di déjà-vu.

A muoversi sono Aruba, IONOS e Dynamo, che con il progetto EuroStack e il nuovo standard SECA (Sovereign European Cloud API) vogliono rimettere in discussione l’egemonia americana nel cloud. Il nome stesso è una dichiarazione d’intenti: sovranità, indipendenza, regolamentazione europea. Tutto molto bello sulla carta, ma la domanda vera è un’altra: davvero si può scardinare un dominio consolidato con qualche regolamento e un po’ di buona volontà?

Non è la prima volta che l’Europa prova a difendere il proprio spazio digitale dagli USA. Si era già tentato con GAIA-X, un progetto partito con grandi ambizioni e finito per diventare l’ennesimo esempio di burocrazia senza impatto reale.

Bologna si candida a capitale italiana dell’AI

Il Tecnopolo di Bologna cambia volto e nome: si chiamerà Dama, un acronimo che unisce data e manifattura, ispirandosi al celebre dipinto di Leonardo da Vinci, La dama con l’ermellino. Ma dietro questo nuovo nome c’è molto di più: una trasformazione epocale che consacra Bologna come l’epicentro della Data Valley dell’Emilia-Romagna.

L’Italia e la corsa ai Data Center: un’opportunità da 15 miliardi o un’occasione persa?

L’infrastruttura digitale è la nuova spina dorsale dell’economia globale e i data center rappresentano i pilastri su cui si basano servizi essenziali come cloud computing, intelligenza artificiale, e-commerce e comunicazioni digitali. L’Italia si trova di fronte a una sfida cruciale: riuscirà a diventare un hub strategico per i data center o rimarrà ai margini rispetto alle nazioni europee più avanzate?

Coreweave tra il sogno AI e il rischio Microsoft: l’IPO che fa tremare wall street

CoreWeave si prepara a fare il grande salto con una IPO che promette scintille, offrendo agli investitori un’altra via per cavalcare l’onda dell’intelligenza artificiale. E a prima vista, il suo percorso sembra da manuale: ricavi esplosi a 1,9 miliardi di dollari, un aumento di otto volte che farebbe impallidire persino le startup più ambiziose. Ma come spesso accade nella Silicon Valley, non è tutto oro quel che luccica.

Microsoft, cliente e al tempo stesso potenziale carnefice di CoreWeave, rappresenta il 62% del fatturato della società. Una concentrazione del rischio così elevata non è certo musica per le orecchie degli investitori, che sanno bene quanto possa essere volubile il gigante di Redmond. Oggi ha bisogno di CoreWeave per gestire la fame insaziabile di potenza di calcolo dell’AI, domani potrebbe decidere di farne a meno. Soprattutto se, come pare, l’offerta di data center AI inizierà a normalizzarsi.

Il boom dei Data Center spinge il networking: Jefferies premia Coherent e Lumentum

L’espansione dei data center continua a spingere la domanda di soluzioni di networking sempre più performanti, con l’intelligenza artificiale che accelera la necessità di interconnessioni ad alta velocità. Secondo Jefferies, questo scenario sta creando opportunità significative per aziende chiave nel settore, come Coherent e Lumentum Holdings entrambe promosse con un rating di acquisto dall’istituto di investimento.

Il team di analisti guidato da Blayne Curtis ha evidenziato che Coherent non sta cavalcando una rivoluzione tecnologica, ma piuttosto consolidando la sua posizione dominante nel mercato dei transceiver a 400G, con una probabile leadership anche negli 800G. Tuttavia, l’azienda è stata penalizzata da una serie di acquisizioni fallite, ristrutturazioni e spese non necessarie, fattori che hanno inciso sul valore azionario. Un punto critico per Coherent rimane la capacità dei VCSEL di sostenere velocità di 200G per lane, ma la società si è detta fiduciosa nello sviluppo di soluzioni avanzate, affiancate da un business in crescita nelle tecnologie EML e Silicon Photonics (SiPho).

Genova, Capitale Europea del Dato: la visione di Cingolani (Leonardo)

Genova si candida a diventare un hub strategico per il futuro digitale dell’Europa. A delineare questa ambiziosa prospettiva è Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, che ha individuato nella città ligure una serie di condizioni favorevoli per trasformarla nella “città del dato”.

Intelligenza Artificiale e consumo energetico: La Cina si prepara a una rivoluzione nei Data Center

L’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) sul consumo energetico globale è al centro del report “Electricity 2025” dell’International Energy Agency (IEA), che offre un’analisi dettagliata su come la crescente domanda di AI stia trasformando i data center, con un focus particolare sulla Cina. La rapida adozione dell’AI e l’espansione delle applicazioni avanzate stanno aumentando esponenzialmente il consumo di elettricità nei data center, un fenomeno destinato a cambiare radicalmente il panorama energetico globale nei prossimi anni.

Seeweb e AMD MI300X: l’Europa entra nell’era del GPU cloud computing avanzato

Il GPU cloud computing sta vivendo una trasformazione epocale grazie all’introduzione dei chip AMD Instinct MI300X, progettati per potenziare sia l’addestramento sia l’inferenza dei modelli di intelligenza artificiale. Questa innovazione rappresenta un passo avanti significativo nell’elaborazione dei dati ad alte prestazioni, offrendo maggiore efficienza e scalabilità per un’ampia gamma di applicazioni, dall’imaging medicale al rendering 3D, fino alle simulazioni scientifiche e all’analisi predittiva.

L’impatto di questi chip non si limita solo al miglioramento delle performance. La loro architettura avanzata e l’integrazione con lo stack software open source ROCm stanno ridefinendo le modalità di sviluppo e distribuzione dei modelli di intelligenza artificiale, rendendo più accessibili soluzioni avanzate senza le tradizionali limitazioni imposte dalle architetture proprietarie.

La Corea del Sud si lancia nella competizione globale dell’Intelligenza Artificiale con un investimento massiccio in infrastrutture GPU

La Corea del Sud ha recentemente annunciato un piano ambizioso per acquisire 10.000 unità di elaborazione grafica (GPU) ad alte prestazioni entro la fine dell’anno, con l’obiettivo di potenziare le sue capacità nazionali nel campo dell’intelligenza artificiale (AI). Questo sforzo rappresenta un passo significativo nel rafforzamento della posizione del paese nella competizione globale per la supremazia nell’AI.

L’AI moderna richiede una potenza di calcolo immensa, e nazioni come gli Stati Uniti e la Cina hanno già investito pesantemente in infrastrutture AI avanzate. La mossa della Corea del Sud mira a colmare il divario, fornendo risorse computazionali di alto livello che potrebbero accelerare lo sviluppo di modelli linguistici più sofisticati e ridurre i tempi di addestramento dell’AI. Inoltre, questa iniziativa potrebbe facilitare l’accesso delle startup coreane a risorse AI di prim’ordine, stimolando l’innovazione e la competitività nel settore tecnologico nazionale.

AMD riporta ricavi record nel Q4 ma nei Data Center rallenta

Advanced Micro Devices (AMD) ha recentemente annunciato risultati finanziari record per il quarto trimestre del 2024, con ricavi che hanno raggiunto i 7,66 miliardi di dollari, segnando un incremento del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante questo risultato positivo, il segmento Data Center ha mostrato segnali di rallentamento, con ricavi che, sebbene siano aumentati del 69% a 3,86 miliardi di dollari, non hanno soddisfatto le aspettative degli analisti, che avevano previsto 4,12 miliardi di dollari.

Il CEO di AMD, Lisa Su, ha previsto una diminuzione sequenziale del 7% nelle vendite del Data Center per il trimestre in corso, indicando una possibile flessione nella domanda di chip per intelligenza artificiale (AI). Questa previsione ha contribuito a una diminuzione del valore delle azioni di AMD di oltre l’8% nelle contrattazioni post-mercato.

Data center in Italia: Boom di investimenti e la sfida della sostenibilità

Il settore dei data center è noto per il suo elevato consumo energetico, e l’Italia non fa eccezione. L’attuale crescita ha già sollevato timori sulla capacità della rete elettrica di sostenere il fabbisogno crescente.

Secondo gli esperti, il problema principale non è solo la quantità di energia richiesta, ma anche il costo. L’Italia ha uno dei prezzi dell’elettricità più alti d’Europa: il costo medio dell’energia elettrica industriale si aggira intorno ai 0,25 €/kWh, mentre in Spagna è circa la metà. Questo sta spingendo alcuni investitori a valutare alternative, come i mercati emergenti del Nord Europa, dove l’energia è più economica e abbondante grazie all’idroelettrico e al nucleare.

Investimenti Stratosferici e Nuove Iniziative: Amazon, Microsoft e OpenAI Tracciano la Strada per il Futuro della Tecnologia

Amazon Potenzia i Suoi Data Center in Mississippi con un Investimento Stratosferico

Nel contesto di un’espansione strategica nel settore della tecnologia e dei data center, Amazon ha annunciato un investimento decisamente più alto di quanto inizialmente previsto, destinato alla costruzione di due nuovi campus a Jackson, Mississippi. L’azienda ha intenzione di investire ben 16 miliardi di dollari, un incremento del 60% rispetto ai piani originali. Questo imponente sforzo economico si inserisce in una crescente corsa tra i principali attori tecnologici mondiali, come Meta, OpenAI e xAI, che stanno anch’essi puntando ingenti risorse per sviluppare infrastrutture tecnologiche avanzate negli Stati Uniti.

L’elemento centrale di questo investimento per Amazon riguarderà l’installazione di server, fibra ottica e altre attrezzature tecnologiche di ultima generazione, rendendo il progetto uno dei più ambiziosi nel panorama delle infrastrutture tecnologiche. La scelta del Mississippi come sede di questo imponente campus è sintomatica di un trend più ampio che sta vedendo una diversificazione delle sedi dei principali operatori tecnologici, in un’ottica di riduzione dei costi e accesso a risorse locali più competitive.

META CAPEX +60% per AI Data Center

Data Center in Italia. Milano e Lombardia in pole position: sfide e opportunità

Gli investimenti in Data Center di media e alta potenza in Italia stanno trasformando il Paese in un hub strategico per la connettività e l’economia digitale. Questo trend non solo rafforza l’infrastruttura tecnologica nazionale, ma posiziona la Lombardia e Milano in particolare come leader tra i mercati emergenti in Europa.

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Biden Scommette sull’Intelligenza Artificiale: Un Piano per Gigacentri Dati di Nuova Generazione

L’amministrazione Biden ha intrapreso un passo audace per posizionare gli Stati Uniti come leader incontrastati nell’intelligenza artificiale, firmando un ordine esecutivo che punta alla costruzione di almeno sei giganteschi data center AI su terreni federali. Questa mossa strategica è accompagnata da misure per consolidare il controllo interno sullo sviluppo tecnologico critico, evidenziando l’importanza crescente della capacità computazionale come pilastro della competitività nazionale.

L’ordine arriva in un momento cruciale, subito dopo l’introduzione di nuovi controlli sull’esportazione di chip avanzati. La stretta connessione tra i due provvedimenti riflette una visione integrata che mira a rafforzare sia la base infrastrutturale che la filiera tecnologica americana, proteggendo il paese dal rischio di dipendenza esterna. Gli Stati Uniti riconoscono che la disponibilità di energia e di terreni adatti rappresenta una sfida fondamentale per i progetti di grande scala, motivo per cui il governo federale ha deciso di utilizzare i propri terreni come piattaforma di sviluppo privilegiata.

DORA diventa realtà. I Data Center finanziari europei sono davvero pronti alla sfida?

Il numero di attacchi informatici ai servizi finanziari europei è più che raddoppiato nel 2023, e le previsioni per il 2024 non promettono un miglioramento. In risposta a questa crescente vulnerabilità, l’Unione Europea si prepara a implementare il Digital Operational Resilience Act (DORA), che entrerà ufficialmente in vigore il 17 gennaio 2025.

DORA mira a garantire che le istituzioni finanziarie dell’UE adottino standard rigorosi per la resilienza operativa digitale, così da prevenire, rispondere e mitigare i rischi derivanti da attacchi informatici o guasti IT.

Google Cloud punta sull’intelligenza artificiale con un nuovo team specializzato

Anche Google Cloud. come MICROSOFT con COREAI, sta rafforzando il suo impegno nel settore dell’intelligenza artificiale, formando un nuovo team di venditori e ingegneri dedicati a supportare i clienti focalizzati sull’AI, come Anthropic e Cohere. Secondo una fonte interna, l’iniziativa potrebbe essere annunciata ufficialmente entro la settimana. Questo team non solo collaborerà con aziende specializzate nell’AI, ma lavorerà anche con fornitori di software come Snowflake, GitLab ed Elastic, che potrebbero indirizzare i propri clienti verso la piattaforma di Google Cloud.

Questa nuova unità ricalca il modello di altre divisioni Google Cloud che si concentrano su settori specifici, come il retail e le scienze della vita, dimostrando l’importanza crescente che l’azienda attribuisce all’AI conversazionale. Questo focus coincide con gli investimenti significativi di Google nell’acquisto di chip Nvidia, essenziali per supportare i carichi di lavoro dei clienti AI nel cloud.

BCG: data center in Italia, crescita esplosiva tra opportunità e sfide energetiche

L’Italia si conferma un punto di riferimento nel panorama europeo dei data center, ospitando già il 13% degli impianti continentali. Secondo uno studio di Boston Consulting Group, il mercato italiano dei data center sta crescendo a un ritmo più sostenuto rispetto a città come Francoforte, Londra, Amsterdam, Parigi e Dublino, dove il tasso annuale di crescita si attesta tra il 4% e l’8%. Nel 2023, gli investimenti in co-location dei data center italiani sono aumentati del 10% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 654 milioni di euro.

Amazon Web Services investe 11 miliardi di dollari in Georgia: nuovi Data Center per potenziare l’Intelligenza Artificiale e il Cloud Computing

Amazon Web Services (AWS), la divisione cloud di Amazon.com, ha annunciato un investimento di almeno 11 miliardi di dollari per espandere la sua infrastruttura in Georgia, Stati Uniti, con l’obiettivo di supportare le tecnologie di cloud computing e intelligenza artificiale (AI).

Questo investimento strategico mira a soddisfare la crescente domanda di servizi cloud avanzati e potenza di calcolo, alimentata dall’avanzamento dell’AI generativa. Le nuove strutture saranno situate nelle contee di Butts e Douglas, rispettivamente a sud-est e a ovest di Atlanta, e si prevede che creeranno almeno 550 nuovi posti di lavoro altamente qualificati, tra cui ingegneri di data center, specialisti di rete, manager delle operazioni ingegneristiche e specialisti della sicurezza.

Microsoft intensifica gli investimenti nei data center AI

Microsoft ha annunciato un investimento di 80 miliardi di dollari in data center specializzati per l’intelligenza artificiale (AI) nel corso dell’anno fiscale 2025, che terminerà a giugno 2025. Questo rappresenta un incremento significativo rispetto ai 53 miliardi di dollari spesi in spese in conto capitale nello stesso periodo dell’anno precedente.

L’investimento è destinato a sostenere lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni AI a livello globale, con oltre la metà dei fondi allocati al mercato statunitense. Nel trimestre di settembre, Microsoft ha già aumentato le sue spese in conto capitale del 79% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 20 miliardi di dollari, per soddisfare la crescente domanda di servizi cloud e AI.

AMD scommette sul futuro dell’Intelligenza Artificiale: investimento milionario in Vultr riorienta il mercato Cloud

Advanced Micro Devices (AMD) ha recentemente guidato, insieme a LuminArx Capital Management, un round di finanziamento di 333 milioni di dollari per Vultr, una startup di infrastrutture cloud focalizzata sull’intelligenza artificiale (AI). Questo investimento ha portato Vultr a una valutazione di 3,5 miliardi di dollari, segnando la sua prima raccolta di capitale esterno. (The Wall Street Journal)

CoreWeave AI Hyperscaler punta a una valutazione di oltre 35 miliardi di dollari con IPO nel 2024: l’ambiziosa corsa dell’ecosistema Nvidia

La startup CoreWeave, sostenuta da Nvidia, sta preparando il terreno per un debutto pubblico da record nel 2024, mirando a una valutazione superiore a 35 miliardi di dollari, secondo fonti riportate da Reuters. Con un settore sempre più focalizzato su intelligenza artificiale e cloud computing, questa IPO potrebbe segnare un punto di svolta per il panorama tecnologico.

Tim investe 130 milioni di euro nel Cloud

TIM ha annunciato un importante investimento di circa 130 milioni di euro per far crescere TIM Enterprise nel Cloud e costruire un nuovo Data Center di ultima generazione. L’iniziativa si inserisce nella più ampia strategia di investimenti che il Gruppo sta portando avanti per potenziare la disponibilità di ulteriori spazi di Data Center ad alte prestazioni nei campus già esistenti a Roma e Milano, con l’obiettivo di continuare a essere il punto di riferimento nel mercato italiano e di rispondere alle crescenti esigenze di aziende e Pubblica Amministrazione.

Hyperscaler Capex dei Giganti del Cloud: Amazon e Microsoft Guideranno la Carica con Investimenti in AI Generativa

Morgan Stanley prevede che la spesa in capitale dei principali hyperscaler raggiungerà i 300 miliardi di dollari entro il 2025, guidata da colossi come Amazon, Google, Microsoft e Meta. La crescente domanda di soluzioni basate su intelligenza artificiale generativa e modelli di linguaggio avanzati rappresenta il principale catalizzatore di questo massiccio investimento.

Nel dettaglio, Amazon e Microsoft emergeranno come i principali attori, con previsioni di spesa rispettivamente di 96,4 miliardi e 89,9 miliardi di dollari. Anche Google e Meta saranno protagonisti significativi, con investimenti previsti pari a 62,6 miliardi e 52,3 miliardi, rispettivamente. L’intelligenza artificiale continua a rappresentare un’opportunità di crescita multi-annuale per tutti i principali attori di questo mercato, spingendoli a investire massivamente nelle infrastrutture necessarie per sostenere le richieste future.

Google Cloud e il Rilancio di Wall Street

I recenti risultati di Google mostrano come l’adozione dell’IA sia già un driver significativo di crescita. Con un tasso di crescita di Google Cloud in aumento dal 29% al 35% nel terzo trimestre, la piattaforma ha superato le aspettative, contribuendo a una crescita globale del 15% per Alphabet. Questo risultato, pur superiore alle stime degli analisti, non è stato sufficiente a risolvere tutte le perplessità degli investitori riguardo al futuro del core business di Google. Infatti, mentre Sundar Pichai, CEO di Google, attribuisce parte di questa crescita all’integrazione dell’IA, l’assenza di dati precisi sull’impatto dell’IA sulla domanda complessiva lascia aperti dubbi tra gli investitori più scettici.

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