Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

Categoria: Chip

Infineon riceve ok per aiuto di Stato per 920 milioni di euro

La Commissione Europea ha recentemente approvato un aiuto di Stato tedesco di 920 milioni di euro destinato a sostenere Infineon nella realizzazione di un nuovo impianto per la produzione di semiconduttori a Dresda.

Questo progetto, denominato MEGAFAB-DD, rappresenta un investimento totale di 3,5 miliardi di euro da parte di Infineon, segnando l’investimento più significativo nella storia dell’azienda. L’obiettivo principale dell’iniziativa è rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento, la resilienza e l’autonomia tecnologica dell’Unione Europea nel settore dei semiconduttori, in linea con gli obiettivi delineati nell’European Chips Act.

STMicroelectronics lancia il un nuovo chip fotonico

STMicroelectronics ha annunciato oggi il lancio di un nuovo chip fotonico sviluppato in collaborazione con Amazon Web Services, destinato al mercato dei data center per l’intelligenza artificiale (AI). Questo chip innovativo utilizza la luce anziché l’elettricità per migliorare la velocità e ridurre il consumo energetico nei ricetrasmettitori, componenti essenziali nei data center avanzati focalizzati sull’AI.

La partnership con AWS prevede l’implementazione di questa tecnologia nell’infrastruttura di Amazon, con la produzione prevista entro la fine dell’anno. Inoltre, STMicroelectronics sta collaborando con un importante fornitore di soluzioni ottiche per sviluppare le future generazioni di ricetrasmettitori, anche se il nome di questo partner non è stato divulgato.

HPE rivoluziona il calcolo AI con il sistema basato su Nvidia Blackwell

Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha recentemente iniziato la spedizione dei suoi avanzati sistemi di calcolo AI, integrando la rivoluzionaria architettura Blackwell di Nvidia. Questa mossa rappresenta un significativo passo avanti nel panorama dell’intelligenza artificiale, offrendo potenza di calcolo senza precedenti e miglioramenti in termini di efficienza energetica.

L’architettura Blackwell di Nvidia è progettata per gestire modelli di linguaggio di grandi dimensioni con trilioni di parametri, consentendo alle organizzazioni di sviluppare e implementare applicazioni AI in tempo reale con costi operativi e consumi energetici ridotti fino a 25 volte rispetto alle generazioni precedenti.

Meta valuta l’acquisizione di FuriosaAI

Meta Platforms, la società madre di Facebook, sta valutando l’acquisizione di FuriosaAI, un’azienda specializzata nella produzione di chip per l’intelligenza artificiale. Questa mossa strategica evidenzia l’intento di Meta di rafforzare le proprie capacità nel settore dell’IA, integrando soluzioni hardware avanzate per ottimizzare le prestazioni delle sue piattaforme.

FuriosaAI è nota per la sua architettura innovativa, il Tensor Contraction Processor (TCP), progettata per eseguire operazioni di contrazione tensoriale in modo efficiente. Questa tecnologia consente un’elaborazione più rapida e un utilizzo ottimale delle risorse di memoria, aspetti cruciali per le applicazioni di deep learning su larga scala.

Nvidia e la Guerra dei Chip: OpenAI Sfida il Colosso con un Processore Proprietario

L’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa ha consacrato Nvidia come il gigante incontrastato dei semiconduttori, grazie ai suoi avanzati GPU, diventati il cuore pulsante dei modelli IA più potenti. La domanda per l’H100, il chip di punta di Nvidia, ha superato di gran lunga l’offerta, facendo schizzare il valore dell’azienda sopra il trilione di dollari per la prima volta nella sua storia. Questa dipendenza dalle soluzioni Nvidia ha però spinto i principali player del settore Microsoft, Meta, OpenAI, Amazon e Google a sviluppare i propri chip personalizzati, nel tentativo di ridurre i costi e guadagnare autonomia strategica.

Il mercato dei semiconduttori è ormai il vero campo di battaglia per il predominio nell’intelligenza artificiale. Nvidia, AMD e Intel si sfidano nel rilascio di processori sempre più potenti ed efficienti, mentre i colossi tecnologici cercano di emanciparsi dalle loro soluzioni. Secondo un recente report di Reuters, OpenAI è pronta a lanciare il proprio chip AI già nel 2025. La società guidata da Sam Altman starebbe affinando il design del suo processore, con l’obiettivo di inviarlo a TSMC per la produzione nei prossimi mesi.

Nvidia e il ruolo strategico dei Chip nell’ecosistema dell’Intelligenza Artificiale

La recente pubblicazione della regola denominata “Artificial Intelligence Diffusion” nel Federal Register degli Stati Uniti il 15 gennaio rappresenta un punto cruciale per il controllo strategico delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale. Con una dichiarazione della Casa Bianca che sottolinea la necessità di mantenere il controllo tecnologico sulle innovazioni chiave, il governo americano si pone l’obiettivo di proteggere la sicurezza nazionale e rafforzare la leadership economica e tecnologica del Paese.

Il regolamento entrerà in vigore dopo 120 giorni dalla pubblicazione e impone un regime di licenze globali per i prodotti Nvidia che rientrano nei parametri definiti come 3A090.a o 4A090.a. Tra i dispositivi interessati si trovano soluzioni di punta come A100, H100, B100 e la serie RTX 6000 Ada, insieme ad altre tecnologie di alto livello. La mossa mira a bilanciare la protezione dell’innovazione americana con l’accesso da parte di nazioni alleate, che potranno beneficiare di queste tecnologie senza restrizioni.

Intel Capital si reinventa: strategia e prospettive dello scorporo

Intel Corporation, uno dei pionieri globali nel settore dei semiconduttori, ha annunciato la separazione della sua divisione di capitale di rischio, Intel Capital, in un’entità indipendente. La decisione rappresenta un passo cruciale nell’ambito di una strategia aziendale mirata a semplificare le operazioni interne e ottimizzare l’efficienza, un approccio che riflette un trend crescente tra i giganti tecnologici globali.

Intel continuerà a ricoprire il ruolo di investitore nella nuova società, che si appresta a consolidare la propria indipendenza entro la fine dell’anno. Con oltre 30 anni di esperienza nel venture capital, Intel Capital cambierà nome e cercherà nuovi partner finanziari, uscendo dal tradizionale modello di dipendenza esclusiva dalla casa madre. I 5 miliardi di dollari in asset attualmente gestiti rappresentano un’importante base per questa transizione, che consentirà all’entità rinnovata di accedere a capitali esterni.

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